SandroWeb Inviato 16 Febbraio 2009 Segnala Inviato 16 Febbraio 2009 Dal Piccolo di lunedì 16 febbraio: Maran: «Al Rocco abbiamo troppa fretta»Il tecnico prepara la squadra al match di domani con la Salernitana: «Servirà pazienza» «Dovrò trovare una soluzione per il centrocampo senza alterare l’equilibrio raggiunto» di CIRO ESPOSITO TRIESTE Tutti si aspettavano una risposta dopo la sconcertante prestazione casalinga contro l’Ascoli. E la risposta degli alabardati è arrivata. Non è arrivato il risultato pieno che avrebbe suggellato la prestazione di Sassuolo. Colpa di alcune decisioni incomprensibili dell’arbitro Gava e in parte a causa di un errore (che arriva dopo una serie di prestazioni di altissimo livello) di Michael Agazzi sulla conclusione di Erpen. Un pareggio, quello maturato a Modena, che muove poco la classifica ma che testimonia come la Triestina sia ancora viva anche se nel primo bilancio del girone di ritorno pesano come macigni i due passi falsi casalinghi con Bari e Ascoli. Se la Triestina ha la continuità per restare agganciata alla zona play-off lo diranno i due match contro Salernitana e Mantova in calendario nei prossimi cinque giorni. Maran dovrà anche decidere come sostituire due pedine importanti del centrocampo come Tabbiani e Allegretti, entrambi fermi per almeno un mese. Ritornare alle due punte con Testini ad agire sulla sinistra, gettare nella mischia Pani o magari ridare una a chance a Figoli o a Cia? Maran, lei aveva definito quella con l’Ascoli come una giornata-no di tutta la squadra. Gli scettici non ci hanno creduto ma la prova di Modena li deve far ricredere. Sapevo che la condizione della squadra era buona e che il match contro i marchigiani non poteva che essere un episodio. Contro il Sassuolo tutti hanno visto che abbiamo dominato. Resta il rammarico di non aver potuto conquistare i tre punti che meritavamo. La squadra sembra trovarsi più a suo agio in trasferta. Non sono d’accordo. Perchè a parte le ultime due partite in casa non abbiamo mai perso. È vero comunque che al Rocco abbiamo troppa fretta di arrivare al gol. Ci lasciamo prendere dalla frenesia e invece è necessario avere più pazienza. Ma anche gli altri mi sembra facciano più difficoltà quando giocano davanti al proprio pubblico. Cosa teme della Salernitana? Ancora una volta incontriamo una formazione che sta attraversando un buon momento ed ha una struttura completamente diversa rispetto all’andata. I miei ragazzi non devono farsi condizionare dalle ultime due partite casalinghe. L’assenza sia di Tabbiani che di Allegretti è un problema per il centrocampo. Pensa di investire su due punte specie perchè si gioca in casa? Abbiamo diverse soluzioni. Come sempre deciderò a ridosso del match. È evidente che l’assenza di due uomini fondamentali del centrocampo mi costringe a rivedere certi equilibri. e Cacciatore: il mio gol era validissimoIl terzino: «Siamo un gruppo compatto, non possiamo più sbagliare» «Abbiamo voluto cancellare il match con l’Ascoli. Fisicamente stavamo meglio» La rete annullata dall’arbitro Gava TRIESTE Stavolta il gol era riuscito a farlo: Fabrizio Cacciatore in questa stagione aveva avuto almeno quattro-cinque grandi occasioni, ma il grido di esultanza si era sempre spento in gola, sostituito da rabbia e imprecazioni. Contro il Sassuolo, il terzino alabardato l’aveva finalmente messa dentro. A negargli la gioia del gol, stavolta, è stato però l’arbitro Gava, che ha ravvisato un fuorigioco apparso inesistente. Cacciatore, cos’hai provato su quel gol annullato? «Quest’anno ho avuto varie occasioni per segnare buttate al vento, per una volta che ero riuscito a sbloccarmi, mi hanno annullato la rete. E’ stata davvero una sfortuna, anche perché il gol era validissimo». Quanti rimpianti avete per il pareggio di Modena? «Tantissimi, credo che contro il Sassuolo i tre punti li avremmo strameritati: loro sono stati soprattutto fortunati, mentre noi siamo stati penalizzati da una serie incredibile di episodi e di decisioni arbitrali a sfavore». Resta la grande reazione della squadra dopo la brutta prova con l’Ascoli. «Abbiamo dimostrato che quello con l’Ascoli è solo un brutto ricordo ormai lontano, un episodio, una di quelle giornate storte in cui non riesce praticamente nulla. Era importante sfoderare subito una bella prestazione e l’abbiamo fatto. E ripeto, contro il Sassuolo i tre punti non sono arrivati solo per una serie di circostanze sfortunate». Domani sera arriva la Salernitana: dopo due sconfitte interne, non c’è il rischio di un’ansia da stadio Rocco? «No, non credo che ci sarà un pericolo di questo tipo contro la Salernitana. Due sconfitte interne non ci condizioneranno dal punto di vista psicologico. E poi non possiamo più commettere passi falsi, lì davanti cominciano ad allungare, bisogna sfruttare al meglio qualsiasi possibilità per restare agganciati al gruppo che conta». In effetti, con i playoff a 4 punti, adesso non si può più sbagliare. «E’ vero, ora dobbiamo ritornare assolutamente a fare risultato in casa, fin dalla partita di domani. Contro il Sassuolo, la Triestina ha dato un chiaro segnale che c’è, è viva. Dobbiamo ripartire proprio da questa prova, per essere ancora più convinti dei nostri mezzi». Ma come si spiega da parte vostra una metamorfosi tale in pochi giorni? «Ripeto, il match con l’Ascoli fa storia a sé, non siamo proprio riusciti a entrare mai in partita. Nella prova contro il Sassuolo penso abbia contato anche la grande voglia di riscatto dopo quella sconfitta interna. Ma non si è trattato solo di questo o del fatto che stavamo meglio dal punto di vista fisico. C’è un altro aspetto importante». Quale? «Abbiamo fatto vedere che se siamo compattti, se giochiamo come sappiamo e siamo in grado di fare, non credo ci siano tante squadre in grado di metterci in piedi in testa. Lo abbiamo dimostrato con il Sassuolo ma anche in altre occasioni. Se siamo davvero noi, ce la giochiamo con tutti». Antonello Rodio e infine Per Tabbiani uno stop di almeno un meseDistorsione al collaterale del ginocchio sinistro. Stankovic sarà in campo tra dieci giorni TRIESTE Dopo il lungo stop per Allegretti, adesso Maran perde anche Tabbiani. Il centrocampista genovese, che sabato a Modena era dovuto uscire già nel corso del primo tempo, potrebbe infatti rimanere fuori per un mese: per lui la prima diagnosi parla di distorsione al collaterale del ginocchio sinistro. Dopo gli opportuni esami si potrà essere più precisi sui tempi di recupero, ma di certo l’esterno alabardato è out per qualche partita. Un infortunio che si aggiunge a quello di Allegretti. Già, il capitano: cos’è che lo tiene fermo ai box? Il problema ha un nome curioso: si chiama muscolo otturatore. Si trova tra l’ileopsoas e la muscolatura del bacino, ed è fondamentale nel movimento di rotazione della coscia. Il primo allarme è arrivato dopo la partita contro il Bari, quella in cui Allegretti rientrava dopo lo strappo al polpaccio. Nonostante le condizioni fisiche non ottimali, il capitano ha dato il suo contributo anche contro l’Ascoli (ha addirittura segnato), ma dopo quella partita il problema si è riacutizzato. Dall’affaticamento muscolare si è passati alla lesione, a un piccolo strappo. Per fortuna si tratta di un muscolo passivo, ma il capitano perderà comunque qualche partita: Allegretti per alcuni giorni farà solamente terapia, poi riprenderà gradatamente gli allenamenti. Il vero guaio, è che il capitano aveva già in programma un certo tipo di lavoro diversificato vista la condizione fisica non perfetta: insomma ci vorrà tempo per vederlo al meglio. Chi invece dovrebbe uscire presto dall’infermeria è Stankovic: l’austriaco, che aveva avuto un problema muscolare dopo l’ultimo allenamento con lo Sturm Graz, entro qualche giorno (e un ulteriore controllo di verifica) potrebbe cominciare a lavorare con il gruppo. TRASFERTA Per l’incontro di Mantova in programma sabato prossimo il centro di coordinamento dei Triestina club organizza la trasferta in pullman. Gli interessati possono prenotare il viaggio da oggi a giovedì (dalle 16 alle 19), martedì dalle 15.30 alle 16.30. Le quote sono di 25 euro (più il biglietto) per i soci e di 27 per i non soci. (a.r.) Cita
enrico89 Inviato 16 Febbraio 2009 Segnala Inviato 16 Febbraio 2009 Quindi adesso con Tabbiani fora se spera che Cia gioghi fin dal primo minuto...anche perchè non vedo alternative... Cita
Colaussi89 Inviato 16 Febbraio 2009 Segnala Inviato 16 Febbraio 2009 Nn si può + perde 1 punto....Forza Unione Cita
SandroWeb Inviato 17 Febbraio 2009 Autore Segnala Inviato 17 Febbraio 2009 Dal Piccolo di martedì 17 febbraio: Triestina pronta a battere l’ansia del RoccoContro la Salernitana probabile utilizzo in avanti della coppia Della Rocca-Granoche Nell’incontro con i campani alabardati chiamati a riscattare le due sconfitte Gli ospiti sono in buone condizioni e l’ex Fava sarà il sorvegliato speciale Maran alle prese con un centrocampo privo di due pedine come Tabbiani e Allegretti di CIRO ESPOSITO TRIESTE Gagliarda e lucida lontano dal Rocco, timida e farragginosa tra le mura amiche. Questa è la fotografia del percorso della Triestina nel girone di ritorno. Ma se si allarga l’orizzonte alle prime dieci partite disputate in casa si trova uno zero alla voce sconfitte con cinque vittore e cinque pareggi. Non un cammino da schiacciasassi ma un pedigree sufficiente per ritrovare punti e convinzione nel match di questa sera contro la Salernitana. Un successo, o almeno una prova convincente, servono a mantenere l’Unione aggrappata alla zona play-off ma soprattutto a stroncare sul nascere i mugugni di una parte della tifoseria rimasta con l’amaro in bocca per la prestazione offerta dagli alabardati contro l’Ascoli e poi riscattata a Modena contro il Sassuolo. Maran sa che potrebbe insinuarsi nella psiche dei giocatori l’ansia da stadio Rocco e per questo si appella alla virtù della pazienza. Il tecnico, come suo costume, non ha ancora sciolto le riserve sull’assetto della squadra. La sostituzione di Allegretti e soprattutto del jolly Tabbiani a centrocampo comporta non poche insidie. Lo schieramento più collaudato, anche se solo in un paio di occasioni, è quello con Testini a sinistra alle spalle di Granoche e Della Rocca e Antonelli a destra, lasciando ai soli Princivalli e Gorgone il compito di copertura. Uno schieramento ardito ma forse il più affidabile. Se la scelta dovesse cadere su una sola punta di ruolo (Granoche) allora Cia potrebbe essere il sostituto naturale, anche se più offensivo, di Tabbiani. La Salernitana sta recuperando terreno in classifica e dopo un girone d’andata disastroso (grazie anche all’arrivo di rinforzi) ha inanellato due vittorie consecutive prima a Frosinone (2-0) e sabato scorso contro il Modena con un 3 a 2 siglato dal risveglio del bomber Fava, una vecchia conoscenza del Rocco sul quale Minelli e Cottafava dovranno fare buona guardia. e Cottafava: «La squadra è carica»Il centrale: «Torneremo anche in casa quelli del girone d’andata» Bisogna manovrare con palla a terra e non con i lanci lunghi «Dobbiamo giocare con tranquillità» TRIESTE Paradossalmente, in una trasferta sulla carta difficile come quella contro il Sassuolo, Marcello Cottafava ha avuto molto meno lavoro da svolgere rispetto al match interno contro l’Ascoli. Ma il centrale difensivo è troppo esperto della serie B per non sapere che ogni partita fa davvero storia a sé. Cottafava, dopo due sconfitte interne comincia a pesare questo tabù del Rocco? «Bisogna dire che ci eravamo abituati bene all’andata, quando il Rocco è stato davvero un fortino. E del resto sono convinto che i campionati di un certo livello si costruiscono proprio in casa. Due ko interni di fila sono tanti, ma proprio per questo abbiamo tanta voglia di rifarci». Maran sostiene che in casa a volte c’è troppa fretta di inseguire il risultato: che ne pensi? «Non dico che ci sia una certa frenesia, ma in casa si sente maggiormente, fra virgolette, l’obbligo di vincere. E questo non è mai un bene perché porta ad accelerare troppo, ad avere fretta nelle giocate. Noi invece siamo bravi a trovare sfoghi sulle fasce ma dopo aver manovrato palla a terra, ragionando. Non siamo certo una squadra da lanci lunghi». Come vedi la Salernitana? «Ultimamente siamo destinati a incontrare squadre che stanno resuscitando. Anche la Salernitana è in un momento positivo, e a gennaio fra l’altro ha cambiato molto. Ma noi abbiamo preparato bene la partita e siamo pronti a dare la caccia ai tre punti». La vittoria è d’obbligo se si vuol restare agganciati al treno dei playoff. «E’ una settimana importante da quel punto di vista. Noi vogliamo restare lì, è bello giocare per obiettivi importanti, ma questo non deve condizionarci troppo. Quando è andata in campo bella carica questa squadra ha fatto vedere sempre belle cose». In molti sostengono che siete più una squadra da trasferta: è vero? «Ma no, il fatto è che i campionati vanno a periodi. Noi siamo stati tra i pochi imbattuti in casa nel girone di andata, non dimentichiamolo». Antonello Rodio Cita
SandroWeb Inviato 18 Febbraio 2009 Autore Segnala Inviato 18 Febbraio 2009 Ecco le interviste rilasciate nel dopo gara (dal Piccolo odierno) L’ALLENATORE, PUR SODDISFATTO DEL RISULTATO, NON NASCONDE UNA NOTA DI AMAREZZAMaran: «Poco amore attorno all’Unione» «Lottiamo con le prime ma allo stadio vengono in pochi. Ci meritiamo più entusiasmo dalla città» TRIESTE Vittoria con finale piccante, quella di ieri sera contro la Salernitana: stavolta Rolando Maran qualche sassolino dalla scarpa se lo toglie, e il tecnico alabardato, forse per la prima volta, alla soddisfazione per i tre punti abbina un certo risentimento per quello che sente mancare attorno alla Triestina. Infatti, al di là della vittoria, la prima considerazione è che l’Unione è tornata a soli due punti dal sesto posto, che significa play-off. A un solo punto da una squadra quotata come l’Empoli. Il tecnico ne prende spunto per sottolineare quanto questa squadra meriti di più: «Spero che essere a soli due punti dai play-off basti. Basti per creare il giusto entusiasmo attorno a questa Triestina, che meriterebbe ben più del seguito che ha ora. Sia chiaro che non ce l’ho con chi c’è e viene alla partita, questi la loro parte la fanno tutta. Piuttosto mi dispiace per chi non c’è. Penso all’entusiasmo che c’è ad esempio attorno al Vicenza: allo stadio vanno in 10mila, c’è tutto un altro clima attorno alla squadra». Uno sfogo comprensibile, considerato l’ennesimo triste dato dell’affluenza (4600 presenti). Riguardo alla partita, Maran ammette la sofferenza, ma evidenzia che la vittoria è meritata: «Ci mancherebbe altro che non soffrivamo, in B è sempre così, ma alla fine abbiamo ottenuto i tre punti, Del resto, a parte la parentesi con l’Ascoli, la Triestina è stata sempre la solita: una squadra che lotta, gioca e dà sempre tutto in campo». A Maran è piaciuta soprattutto la prima frazione, e considera fisiologici i patemi nel finale: «Mi è piaciuto di più il primo tempo, sia per trama di gioco, sia per come ripartivamo e siamo stati nella loro metà campo, Nella ripresa era logico che loro dessero tutto, perché a quel punto non avevano nulla da perdere. Un po’ di stanchezza da parte nostra c’era, perché ci hanno fatto correre molto. Quando è arrivato il 2-1 era normale che subentrasse anche un po’ di ansia da risultato, visto che venivamo da due sconfitte interne. Ma anche se ci hanno fatto correre tanto, nel finale siamo cresciuti di nuovo, anche grazie a chi è entrato». Soprattutto gli innesti di Cia e Ardemagni, hanno dato un po’ di sprint nel finale. Ma Maran non ne fa una questione di gioventù: «In questa squadra non corrono solo i giovani, corrono tutti tanto e nel modo giusto». Ciò non toglie che in qualche frangente il tecnico si è arrabbiato parecchio per come è stata gestita qualche situazione: «Ma sono stati momenti contingenti. L’importante è aver interpretato il match nel modo giusto: era una gara in cui occorreva tanto sacrificio, da parte di tutti». Antonello Rodio e Della Rocca: «Volevo ricordare che ci sono»TRIESTE Una piccola rivincita, di quelle che si sorseggiano volentieri, è riuscito a gustarsela sino in fondo Luigi Della Rocca. L'attaccante alabardato contro la Salernitana ha realizzato la sua sesta rete stagionale diventando, con il capitano Allegretti, il cannoniere della squadra per questo campionato. Un bel biglietto da visita da indirizzare a coloro i quali davano il giocatore brindisino come sicuro partente a gennaio: «Non nascondo che non è stato un momento facile quello del calciomercato. Sembrava che tutti si fossero dimenticati di me e del buon contributo dato nel corso del girone di andata. Per me era fondamentale dimostrare che ci sono ancora, che non mi piace stare fuori. Sono riuscito a dare la risposta che volevo: l'allenatore mi aveva chiesto di fargli vedere sul campo la voglia di riscatto che avevo e penso di averlo accontentato». Sei gol sono già un bottino di cui andare fieri: «È un bel risultato, potevano essercene degli altri però sono contento lo stesso». La punta, scaramanzia a parte non si nasconde, puntando ovviamente a raggiungere la doppia cifra: «Speriamo bene, l'importante è continuare cosi perchè vorrebbe dire, dopo il rientro di Granoche, avere qualche risorsa in più per agganciare i play-off». Granoche e Della Rocca come dimostra l'incontro con la Salernitana possono coesistere benissimo, a patto che uno dei due a turno dia una mano a centrocampisti ed esterni: «Io e Pablo già l'anno scorso avevamo dimostrato di poter giocare insieme, ci aiutiamo a vicenda e siamo in grado di giocare l'uno per l'altro». Giuliano Riccio Cita
Frangia Ostile Sez. Perugino Inviato 18 Febbraio 2009 Segnala Inviato 18 Febbraio 2009 Quindi adesso con Tabbiani fora se spera che Cia gioghi fin dal primo minuto...anche perchè non vedo alternative... Per fortuna si è rotto Tabbiani (e diria anche Allegretti)!!!! Dico finalmente perchè neanche Maran ha avuto il coraggio di schierare la solita formazione ad una punta inserendo Cia. E' stato costretto a metter 2 punte, Della Rocca e Granoche, 2 ali (magari con meno spinta) e 2 centrocampisti di contenimento come Gorgone e Princivalli.... e si sono visti i risultati!!!! Grazieeeeeee Cita
SandroWeb Inviato 18 Febbraio 2009 Autore Segnala Inviato 18 Febbraio 2009 Difatti: xe questo lo schieramento che dovemo metter SEMPRE in campo. E magari provar Pani al posto de Gorgone... Cita
Frangia Ostile Sez. Perugino Inviato 18 Febbraio 2009 Segnala Inviato 18 Febbraio 2009 Difatti: xe questo lo schieramento che dovemo metter SEMPRE in campo. E magari provar Pani al posto de Gorgone... concordo, biosgnassi provar sto Pani. Gorgone corri tanto per cui xe normale che a fine partida sia spompado. Cita
Ikeya Inviato 18 Febbraio 2009 Segnala Inviato 18 Febbraio 2009 boh, ieri no iera tanta gente (anche perché iera martedi sera), però me par che iera bastanza gente che cantava, anche cò subivimo Cita
Frangia Ostile Sez. Perugino Inviato 18 Febbraio 2009 Segnala Inviato 18 Febbraio 2009 boh, ieri no iera tanta gente (anche perché iera martedi sera), però me par che iera bastanza gente che cantava, anche cò subivimo ma ste sterili polemiche sul tifo che sento in sti giorni proprio non le capisso. Se la squadra non gioga ben ma soprattutto non sembra dimostre impegno, perchè ghe xe 11 zombie su un prato (vedi Triestina-Ascoli) me sembra anche giusto che gli spettatori possa fischiare per tentare di dare una scossa. Da qua a dir che i tifosi la ga con la squadra o altro me sembra senza senso. Penso che tutti sognino la serie A e quest'anno gavemo una squadra che pol provarghe Cita
Colaussi89 Inviato 18 Febbraio 2009 Segnala Inviato 18 Febbraio 2009 Secondo me cn il 4-4-2 cn 2 prime punte e 2 mediani siamo troppo prevedibili nel momento in cui bisogna manovrare. Cita
tifosa Inviato 18 Febbraio 2009 Segnala Inviato 18 Febbraio 2009 inqualificabile il modo in cui sono usciti dal campo di gioco senza salutare i tifosi, il peggiore Gorgone che per primo si è infilato nel tunnel senza uno sguardo verso la curva, ancora più pesante in quanto capitano. Mi sembrano tanti bambinetti viziati, anche perchè non sono meglio quando andiamo in trasferta, a gente che si fa chilometri e chilometri, fanno mancare il saluto sotto la curva, salutano a malapena dal centro del campo. Se il loro problema è la vicinanza del pubblico, questo è il modo migliore per allontanarlo ancora di più. Tutti sostengono che a Trieste stanno bene, che non se ne vogliono andare, e ne abbiamo avuta la prova, ma ai primi cenni di dissenso si impermaliscono, mi sa che sono abituati troppo bene, e se il problema sono quelli che non vengono allo stadio, vuol dire che quelli che ci sono hanno diritto ad un trattamento migliore. Maran ci porta l'esempio di Vicenza, dove quest'anno hanno avuto una botta di entusiasmo, ma ricordiamoci che hanno fatto una sontuosa campagna acquisti a giugno, e che hanno messo dei prezzi popolari, che mancano dalla serie A da molto meno tempo di noi, e quindi non hanno perso per strada quelle fasce di tifosi che vanno dai 30/40 anni, solo adesso si incominciano a vedere più ragazzini allo stadio, dopo sette anni di permanenza nella serie cadetta, ma quelli persi difficilmente si recuperano, a meno di non salire in Paradiso. Però potrebbe portare, sempre Maran, l'esempio di Brescia, dove vanno quattro gatti, e sono sempre lì per salire, quindi facciamo meno polemiche, mettiamoci tutta la buona volontà, gratifichiamo quelli che si accollano nottate gelide, chilometri per l'Italia, arrabbiature e delusioni, il rispetto porta rispetto, e quei ragazzi della curva che non mollano un minuto meritano più considerazione che non mugugni. Cita
tifosa Inviato 18 Febbraio 2009 Segnala Inviato 18 Febbraio 2009 anche a mi finalmente me ga piaso la formazion, e Testini a far el suo mestier, me dispiasi per Luca (Tabbiani), ma cussì el ga dovudo osar, e cavolo se non xe sta un ben. Anche mi volesi veder Pani al posto de Gorgone, perchè se xe vero che el recupera tante balle, altrettante el ne le perdi, perchè el piedin fatato non xe proprio el suo forte. Cita
SandroWeb Inviato 19 Febbraio 2009 Autore Segnala Inviato 19 Febbraio 2009 Dal Piccolo di giovedì 19 febbraio : L’APPELLO DEL PRESIDENTE DELLA TRIESTINAFantinel: «Ora la città faccia la sua parte» «Per arrivare in alto abbiamo bisogno del pubblico e del sostegno del Rocco» di CIRO ESPOSITO TRIESTE Il campionato di serie B non è la Champions League, nè la Triestina è il Barcellona o il Manchester United. Ma che l’Unione sia a due punti dalla zona play-off è un dato di fatto. In tempi recenti soltanto nella stagione 2002-2003 con al timone Ezio Rossi e in quella successiva (l’allenatore era Tesser) gli alabardati avevano occupato una posizione così nobile. Eppure lo stadio Rocco martedì sera, come nell’altro match notturno con il Bari, era frequentato soltanto dai soliti 4.000-5.000 aficionados. E così il tecnico Maran, dopo aver battuto nettamente la Salernitana, ha lanciato un messaggio chiaro: «Spero che essere a soli due punti dai play-off basti. Basti per creare quell’entusiasmo per una squadra che meriterebbe un seguito superiore a quello che attualmente ha». Il presidente Stefano Fantinel non si discosta dalla posizione del suo allenatore. Presidente, la società condivide lo sfogo di Maran? «Assolutamente sì. Lui non si lamenta di quelli che allo stadio vengono e criticano le scelte. Ma è preoccupato del fatto che una squadra che sta andando bene non riesca a catalizzare l’entusiasmo e la partecipazione di una città». Ma le notturne, gli anticipi, i posticipi e le partite al sabato, oltre alle difficoltà economiche possono motivare una certa disaffezione del pubblico. «Guardi, la nostra squadra si trova in classifica a soli due punti dalla zona play-off. I disagi ci sono anche in altre piazze ma mi risulta che squadre ben dietro a noi in classifica siano seguite con maggior calore». Lei dice: noi stiamo facendo la nostra parte ora chiediamo alla città una risposta. «La società c’è, la squadra anche. Abbiamo bisogno che il pubblico del Rocco diventi il cosiddetto dodicesimo uomo. Soltanto così possiamo continuare a sognare. La curva ci dà da sempre un sostegno importante. Il mio appello si rivolge a chi allo stadio non ci viene. Nel girone di ritorno il calendario ci riserva tre scontri diretti in casa contro Parma, Brescia e Grosseto. Se il Rocco ci dà una mano aumenteranno le nostre possibilità di raggiungere i play-off» Però la promozione fatta per il novantennale ha funzionato. «Sì, ma soltanto in occasione del match giocato contro il Livorno. È stato uno spettacolo ma poi l’investimento non ha prodotto risultati nelle partite successive». Forse la società dovrebbe insistere con altre iniziative. «Abbiamo lanciato la campagna dei mini-abbonamenti che ha dato risultati modesti. Se lavoriamo con le scuole poi non ci sono gli insegnanti disponibili ad accompagnare i ragazzi oppure succede che i genitori al sabato lavorano. Anche la partita della scorsa settimana dell’Under 21 ha dimostrato che è difficile lavorare in quella direzione». L’incontro vinto contro la Salernitana può dare la spinta giusta? «I ragazzi hanno risposto come mi aspettavo alla brutta prestazione che ha portato alla sconfitta con l’Ascoli. Il primo tempo è stato quasi perfetto». Ma per attirare l’attenzione del triestino serve forse più continuità nei risultati e più gioco. «A inizio stagione ho detto che questa è una squadra vera. E i risultati sul campo lo stanno dimostrando. Qualche battuta d’arresto in una stagione lunga è fisiologica. Vorrei sottolineare come la Triestina sia la realtà sportiva regionale che sta facendo meglio. Meglio dell’Udinese, meglio della Snaidero. Non lo dico io ma i media friulani. Che questo non sia colto dai tifosi triestini mi sembra un paradosso». e In un anno persi 1300 spettatoriNella prima stagione del ritorno in B 5mila in più a partita TRIESTE Nemmeno seicento paganti per vedere la Triestina vincere e avvicinarsi alla zona play-off. Lo sfogo di Maran e i malumori della società alabardata, sono ampiamente giustificati dai numeri. Cifre che mettono i brividi, se paragonate a quelle del passato. Per la partita di martedì contro la Salernitana, le cifre ufficiali parlano di 770 paganti. Ma a quanto pare il numero comprende anche gli accrediti, quindi erano circa 550 gli spettatori che si sono aggiunti ai 3864 abbonati. Il triste dato complessivo di 4634 presenti è il penultimo peggior dato della stagione. Solo con il Frosinone era andata peggio: 4567 in totale, ma con più paganti (all’epoca c’erano ancora meno abbonati). Difficile dare la colpa solo al Festival di Sanremo o a Benigni, che qualcuno martedì avrà preferito all’Unione. Anche perché questo è solo l’ultimo capitolo di un’emorragia che appare inarrestabile, e che a fronte dei buoni risultati della squadra sta svuotando il «Rocco» partita dopo partita. Anzi, anno dopo anno, visto che la crisi arriva da lontano. Considerando la media di spettatori a incontro, i numeri sono inquietanti: la Triestina ha perso 1300 unità rispetto allo scorso anno, ben 3000 in confronto a due stagioni or sono (l’anno con Juve, Genoa e Napoli in B), e addirittura 5000 spettatori rispetto alla media della prima stagione del ritorno in B, quella in cui si sfiorò la promozione nella massima serie. Difficile da credere? A parlare sono i dati: la media dell’attuale campionato è di 5500 spettatori a partita. Ma attenzione, si tratta di un dato drogato dagli undicimila presenti nel giorno del novantennale contro il Livorno. Togliendo quello storico incontro (in cui si entrava quasi gratis), la media scende ad appena 5088 spettatori a match. I paragoni sono impietosi: lo scorso anno la media era di 6328, due stagioni fa di 7942, perfino nel terribile anno tonellottiano si era fatto meglio (5770). Riguardo poi all’indimenticabile stagione 2002/03, la media era stata di quasi 10.500 spettatori a partita. In pratica, in sei anni le presenze al «Rocco» si sono dimezzate. Fin qui i numeri. Ma le cause? Molte. Intanto va detto che il calo si registra quasi dappertutto: a volte le riprese tv dei campi della cadetteria, propongono spalti che sono vere lande desolate. A proposito, è proprio la televisione la maggior imputata per le assenze allo stadio. Se giocare al sabato pomeriggio è stata la prima mazzata (negozi aperti, gente che lavora, molti sportivi impegnati in prima persona su altri campi), quella delle partite in diretta è stato quasi un colpo di grazia. Via via, nel tifoso meno appassionato, è subentrata una certa pigrizia. Dopo il temporaneo black-out dello scorso anno, adesso aggirare il freddo o le procedure di sicurezza sempre più complicate (che hanno fatto la loro parte), è facile: basta prendere il telecomando o andare nel bar sotto casa. Ultima ragione in ordine di tempo, la crisi economica: per qualcuno, anche il biglietto per lo stadio comincia a diventare un lusso. Antonello Rodio e Nuovo allarme dall’infermeria, ieri Testini non si è allenatoIl trequartista ha subito una forte contusione Il Mantova perde Notari TRIESTE Nuovo allarme in casa alabardata. Come se non bastassero gli infortuni che terranno fuori a lungo Allegretti e Tabbiani, la Triestina si è ritrovata il giorno dopo il successo con la Salernitana con un acciaccato in più: Testini. Sia chiaro, il guaio del perugino non è paragonabile come gravità a quello dei suoi compagni di squadra: Testini martedì ha preso solo una brutta botta alla caviglia, ma intanto ieri è rimasto fermo. Del resto, quando è stato sostituito da Cia, aveva lasciato il campo zoppicante. C’è la fondata speranza di rimetterlo in sesto già per Mantova, ma la vicinanza della partita non aiuta in questo senso. Tutto dipende comunque da come evolve la situazione: le sue condizioni andranno monitorate in questi due giorni. Per il resto nessun altro acciacco da segnalare. Non c’è nemmeno nessun squalificato nella lista del giudice sportivo: solo Figoli entra in diffida andando a far compagnia a Cacciatore e Tabbiani. Ieri intanto gli alabardati si sono già rimessi al lavoro a Opicina: chi ha giocato contro la Salernitana (a parte Testini) ha svolto una seduta defatigante, mentre gli altri (compresi Figoli, Cia e Ardemagni, subentrati nella ripresa martedì sera) hanno giocato una partitella in famiglia contro la formazione Primavera di Angelo Orlando. Gli alabardati si alleneranno anche questo pomeriggio a Opicina, poi ulteriore seduta di rifinitura domani mattina prima della partenza per Mantova. A proposito del Mantova, nemmeno i virgiliani se la passano bene sul piano degli infortuni. Il nuovo mister Somma (subentrato da un paio di settimane a Costacurta) perde infatti Notari: causa una distorsione alla caviglia con interessamento dei legamenti, il difensore resterà fermo per quasi un mese. Un’altra tegola, quindi, per un reparto che in questa stagione è sempre sul banco degli imputati. E’ in pericolo anche la presenza di Grauso, che martedì ad Ascoli ha rimediato una forte contusione alla coscia, e non ce la farà nemmeno Corona, da tempo fuori per un problema nella zona del costato. Rientrerà proprio con l’Alabarda invece Locatelli. Per quanto riguarda i tanti ex, saranno sicuramente della partita Godeas e Sedivec, ma anche Rizzi e Marchesetti hanno delle chances di essere in campo dal primo minuto. (a.r.) e infine IL DIFENSORE HA REALIZZATO LA TERZA RETE STAGIONALEMinelli: «Un gol da bomber? Diciamo che mi è andata bene» TRIESTE Difensore o centravanti? A vedere l'azione del gol realizzato con la Salernitana nel bagaglio tecnico di Mauro Minelli qualche colpo da attaccante c'è. Per il centrale di Maran è la terza rete stagionale. Minelli, contro la Salernitana ha fatto un gol da consumato bomber delle aree di rigore più che difensore centrale: soddisfatto? «Diciamo che mi è andata bene. Ho avuto fortuna nel controllo in mezzo all'area, sono riuscito a girarmi subito e a calciarla bene centrando la porta. E' stato bello così perchè abbiamo guadagnato una vittoria importante, siamo riusciti a tornare a vincere in casa guadagnando tre punti che cercavamo». Vittoria importante sopratutto perchè avete rimontato sul Sassuolo: che ne pensa? «E' vero ma se notate anche l'Empoli ha perso, quindi abbiamo rubato punti anche a loro. Stiamo facendo un buon campionato ma la corsa è ancora lunga: abbiamo visto che regna grande equilibrio, anche chi sta davanti può perdere con quelle in coda, dobbiamo cercare di tener duro sino alla fine per poi giocarcela nelle ultime giornate». La vostra risorsa migliore è sempre la forza del gruppo? «Direi di si, lo si è visto anche contro la Salernitana. Sappiamo che quando qualcuno manca chi lo sostituisce riesce sempre a dare un apporto importante. La dimostrazione arriva da questa vittoria: la nostra forza esce anche da questo aspetto, da un gruppo affiatato che sopratutto nelle difficoltà cerca di darsi una mano». Lei è Cottafava non vi siete fatti sorprendere dal tridente della Salernitana.... «Non solamente noi: tutta la squadra, in fase difensiva, si è chiusa bene, specie nella ripresa . Con la compatezza siamo riusciti a ribattere colpo su colpo chiudendo poi la partita con il gol di Princivalli». Mauro Minelli goleador, come gli esterni o i centrocampisti: che ne pensa? «E' un punto di forza, abbiamo diversi giocatori in grado di essere pericolosi sottorete, questo significa avere varie alternative da sfruttare in zona gol, alternative che torneranno utili per la parte finale del campionato». Pronto per le due torri Godeas e Corona? «Sarà una partita difficile visto che loro arrivano da due sconfitte consecutive. E' ipotizzabile che faranno di tutto per prendersi la rivincita in casa. Sappiamo che sono una buona squadra con due attaccanti di qualità, ma noi vogliamo continuare la nostra corsa per giocarci le nostre carte sino in fondo». Giuliano Riccio Cita
tifosa Inviato 19 Febbraio 2009 Segnala Inviato 19 Febbraio 2009 inutile far el pianto greco adesso, i ga voludo giogar al sabato per le televisioni? I ga voludo le partide su sky sempre per i soldi, e su sky costa infinitamente meno del biglietto in stadio, i ga voludo giogar a febbraio (brrrrrrrrr) alle 20 e 30? Non i ga voludo ascoltar i tifosi che ghe diseva che i prezzi sia dei abbonamenti, che dei biglietti iera troppo cari, adesso i se domanda perchè, senza le difficoltà nel comprar i biglietti, e senza far i conti con la provverbiale diffidenza e negatività del triestin. Ghe iera in curva chi ancora sabato, dopo una vittoria cussì lampante, che diseva "ah semo sempre là, non ghe la faremo mai", eccovi serviti, senza contar che de belle partide se ghe ne vedi poche. Comunque xe generalizzado, non xe vero che su altri campi se vedi più gente, solo Vicenza e Pisa de quelle drio ga più pubblico, se guardemo quelle davanti de noi solo Livorno e Parma fa de più, ma xe ancora i affezionadi che i se porta drio dalla A con la speranza, quasi certezza, de veder la risalita. Per dir el big mach Livorno-Bari ga fatto 2.799 paganti, e 6.155 abbonadi = 8.954 (nianche sta gran roba per una partida cussì importante) per non parlar de Brescia-Ancona 596 paganti, e 1.918 abbonati = 2.514 me sbaglio o el Brescia sta puntando alla serie A?) ancora femo Ascoli-Mantova 906 paganti, e 3.860 abbonati = 4.766 (e lotta per la salvezza) Rimini- Piacenza 286 paganti, e 3.181 abbonati = 3.467 Cittadella-Treviso 1.752 paganti, e 1.o56 abbonati = 2.808 ecco el dato de Vicenza-Pisa, che in effetti sta un poco meio de noi, 1.985 paganti, e 5.366 abbonati = 7.351 (ma la differenza de prezzi con noi xe parecchio a nostro sfavore) Albinoleffe-Sassuolo 303 paganti, e 2.622 abbonati = 2.925 Grosseto-Avellino 969 paganti, e 1.812 abbonati = 2781 Frosinone-parma 1.547 paganti, e 2.165 abbonati = 3.712 Mi non vedo tutti sti stadi pieni, e consideremo anche che xe el settimo anno che stemo fazendo la B, che senz'altro xe un lusso, ma xe anche un sintomo de assuefazion e la gente vol qualcosa de più, sempre promesso e mai arrivado, forsi bastava un nome de grido per riportar l'entusiasmo, non de quei che cmq ghe da la fiducia alla squadra e alla società, el zoccolo duro insomma, ma ai scettici, quei troppe vole scottai che non xe disposti a scottarse de novo. Cita
SandroWeb Inviato 20 Febbraio 2009 Autore Segnala Inviato 20 Febbraio 2009 Se continua a parlar del poco pubblico, sempre sul quotidiano locale de oggi: LE REAZIONI ALL’ALLARME SUI POCHI TIFOSI AL ROCCO LANCIATO DA MARAN E FANTINELDipiazza: «Stadio vuoto? Troppo calcio in tv» Di Vita: «Inevitabile l’emorragia di pubblico». Felluga: «Perse bandiere e abitudini» di MATTEO CONTESSA TRIESTE La Triestina perde appeal nei tifosi? No, è tutto il calcio a perderlo, a qualunque latitudine. E gira che ti rigira, l’imputata principale è quella e sempre quella: la televisione. Video killed the radio star: ricordate quando il pallone si ascoltava e si soffriva alla radio, ma per vedere la partita bisognava per forza andare allo stadio? Oggi basta sedersi in poltrona col telecomando e magari con un buon bicchiere in mano e la partita si vede anche meglio, peraltro spendendo meno. Manca il pathos? È vero, ma vuoi mettere la comodità? Perchè mancano i tifosi al Rocco, come lamentano il tecnico Maran e il presidente Fantinel? La cosa più facile è farselo spiegare direttamente da loro. «La gente segue sempre la Triestina, ma ora lo fa al bar o a casa, è questo il principale elemento negativo - spiega il presidente del Centro coordinamento Triestina club, Federico Di Vita -. Tutte le società si lamentano di questa emorragia di spettatori, ma perchè non lo fanno anche quando incassano i soldi dei diritti tv? Era evidente che prima o poi, con tutto il calcio che c’è in televisione, saremmo arrivati a questo punto. E Trieste non si scosta dal resto d’Italia. Ma sono anche tanti altri i motivi di questo progressivo allontanamento - continua Di Vita -: i prezzi troppo alti dei biglietti, i tornelli e le misure cautelative di ordine pubblico troppo stringenti, pur se giuste, le partite che ormai si giocano in ogni giorno e a ogni ora. Tutto fa mucchio». Non c’è più soluzione? «Dobbiamo riuscire a trasmettere a chi si è disabituato allo stadio che le emozioni del calcio si vivono solo lì, la tv non vale un qualsiasi posto sugli spalti». Molto più disilluso è invece il sindaco Roberto Dipiazza: «Cambiano i tempi e le mode, quindi anche i gusti. Una volta per vedere il calcio bisognava andare allo stadio, oggi ti metti in casa e col telecomando ne vedi quanto ne vuoi, da ogni parte del mondo». Soluzioni possibili? «Non ne ho, altrimenti le avrei già date. Ma credo che lo stadio debba offrire altre attrattive oltre alla semplice partita, non può restare una cattedrale nel deserto che si utilizza solo una volta ogni due settimane. Bisogna offrire al pubblico luoghi di ristorazione, di svago per il pre e post partita, alternative per chi accompagna il tifoso, ma la partita non la vuol vedere». Il presidente regionale del Coni, Emilio Felluga, analizza il fenomeno da dentro: «Una volta quando c’era la partita si andava allo stadio, non c’era problema che impedisse. E il calcio si giocava per tutti la domenica pomeriggio alla stessa ora, come una liturgia. I giocatori avevano il senso della bandiera e i tifosi si sentivano quasi talismani, sapevano di essere indispensabili allo spettacolo. Oggi è cambiato tutto: si gioca ogni giorno, non si capisce più se si vede un anticipo, un posticipo o cos’altro; il tifoso sa che anche senza di lui la partita si gioca lo stesso perchè c’è la tv, i giocatori iniziano la stagione con una maglia e spesso la finiscono con un’altra. Così l’unicità del calcio è morta, la partita è uno spettacolo come gli altri e uno se lo guarda da fuori. Meglio andare nei pub davanti a uno schermo: è lì che adesso si interpreta il calcio e si vive l’emozione collettiva» Cita
erlobo Inviato 20 Febbraio 2009 Segnala Inviato 20 Febbraio 2009 inutile far el pianto greco adesso, i ga voludo giogar al sabato per le televisioni? I ga voludo le partide su sky sempre per i soldi, e su sky costa infinitamente meno del biglietto in stadio, i ga voludo giogar a febbraio (brrrrrrrrr) alle 20 e 30? Non i ga voludo ascoltar i tifosi che ghe diseva che i prezzi sia dei abbonamenti, che dei biglietti iera troppo cari, adesso i se domanda perchè, senza le difficoltà nel comprar i biglietti, e senza far i conti con la provverbiale diffidenza e negatività del triestin. Ghe iera in curva chi ancora sabato, dopo una vittoria cussì lampante, che diseva "ah semo sempre là, non ghe la faremo mai", eccovi serviti, senza contar che de belle partide se ghe ne vedi poche.Comunque xe generalizzado, non xe vero che su altri campi se vedi più gente, solo Vicenza e Pisa de quelle drio ga più pubblico, se guardemo quelle davanti de noi solo Livorno e Parma fa de più, ma xe ancora i affezionadi che i se porta drio dalla A con la speranza, quasi certezza, de veder la risalita. Per dir el big mach Livorno-Bari ga fatto 2.799 paganti, e 6.155 abbonadi = 8.954 (nianche sta gran roba per una partida cussì importante) per non parlar de Brescia-Ancona 596 paganti, e 1.918 abbonati = 2.514 me sbaglio o el Brescia sta puntando alla serie A?) ancora femo Ascoli-Mantova 906 paganti, e 3.860 abbonati = 4.766 (e lotta per la salvezza) Rimini- Piacenza 286 paganti, e 3.181 abbonati = 3.467 Cittadella-Treviso 1.752 paganti, e 1.o56 abbonati = 2.808 ecco el dato de Vicenza-Pisa, che in effetti sta un poco meio de noi, 1.985 paganti, e 5.366 abbonati = 7.351 (ma la differenza de prezzi con noi xe parecchio a nostro sfavore) Albinoleffe-Sassuolo 303 paganti, e 2.622 abbonati = 2.925 Grosseto-Avellino 969 paganti, e 1.812 abbonati = 2781 Frosinone-parma 1.547 paganti, e 2.165 abbonati = 3.712 Mi non vedo tutti sti stadi pieni, e consideremo anche che xe el settimo anno che stemo fazendo la B, che senz'altro xe un lusso, ma xe anche un sintomo de assuefazion e la gente vol qualcosa de più, sempre promesso e mai arrivado, forsi bastava un nome de grido per riportar l'entusiasmo, non de quei che cmq ghe da la fiducia alla squadra e alla società, el zoccolo duro insomma, ma ai scettici, quei troppe vole scottai che non xe disposti a scottarse de novo. Quoto in totale! Mi personalmente, poi, odio la gente che se lamenta. Genii commerciali della Triestina, ve lamentè, ma gavè veramente la coscinza a posto? Gavè fatto tutto el possibile? Ve dago mi la risposta: no! No gavè usà la fantasia, gavè applicà prezzi che ve se sognai. Volè un due idee? La prima xè una che go zà espresso sta estate: se un abbonamento costa 140 Euro te ghe ne venderà 3-4 mila. Ma te ga un stadio de 35 mila, spazio te ga. Vendi i abbonamenti a 50 Euro. Te assicuro che anche chi che ga intenzion de andar a veder 2 o 3 partide all'anno lo compra (cussì ga meno intoppi burocratici etc.) e te ghe ne vendi 10 mila.I soldi, feve i calcoli, xè i stessi, ma calcola l'indotto che porta (i sponsor, con el stadio pien, xè più disponibili a spender, te venderà bibite e de magnar per più gente, te gaverà più giro intorno alla squadra...) Ricordeve che vendè un servizio, no un prodotto, per cui no gavè maggiori spese... Un altra idea? Andar in stadio devi diventar un esperienza più ampia della sola pardida de balon. Innanzi tutto mi sarià per l'installazion de un mega-schermo (bon, questo xè troppo futuristico), però se podessi organizzar la banda, le pon-pon girls, mascotte in maschera e tutto quel che fa spettacolo prima della partida. Inoltre: perchè no far un settor "Tutto quel che te rivi a magnar"? L'idea xè scopiazzada dei stadi americani: ti te paghi un biglietto un poco più alto (ghe xè un settor dedicado) ma in quel settor ghe xè i baracchini che te da de magnar (roba semplice: hot-dog etc.) e de bever (te paghi solo la birra, se te la vol) gratis tutto quel che te rivi a magnar. Te pol andarghe ventimila volte a partida, no xè problemi. Per mi podessi funzionar. Te fa pizza, hot-dog e pop corn e te ghe sta dentro alla grande coi costi. Poi, spremendo le meningi, altre idee se trova, volendo Ma noi no. Rigidi come spade e poi a lamentarse. Signori, xè cambiai i tempi e voi no gavè cambià una mazza, fè i abbonamenti come ai tempi de Rivera e Bacigalupo. Nel frattempo i ga inventà television e radio e el riscaldamento nelle case (ma in stadio no) E lamenteve.. Cita
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