SandroWeb Posted February 28, 2021 Report Share Posted February 28, 2021 DOMENICA 28 FEBBRAIO 2021 - «Se il doppio impegno casalingo può essere un'occasione per allungare il nostro periodo positivo? Questo dipende solo da noi, se abbiamo la testa giusta e la concentrazione necessaria, possiamo dire la nostra». Mister Pillon, come scrive oggi Antonello Rodio su "Il Piccolo", afferma in poche parole quella che è una grande verità di questa stagione: il peggior avversario per la Triestina, può essere solo la Triestina stessa, ovvero il modo in cui scende in campo, l'atteggiamento mentale, soprattutto contro compagini meno quotate. Ultimamente l'Unione ha dato dimostrazione di aver capito la lezione, con i successi contro Legnago, Ravenna e Vis Pesaro, per cui c'è da attendersi anche oggi al Rocco contro l'Arezzo (inizio ore 15) una squadra alabardata concentrata, grintosa e bella tosta. Anche perché nonostante la squadra toscana sia il fanalino di coda, l'ultima cosa da guardare in questo momento è la classifica degli amaranto e pensare di conseguenza che sarà una passeggiata. Da qualche settimana, infatti, l'Arezzo è una squadra diversa grazie al mercato e all'arrivo in panchina di Stellone (il suo vice è l'ex alabardato Gorgone), e proprio domenica scorsa ha ritrovato anche la vittoria. Insomma l'Arezzo alla salvezza ci crede ancora, per cui massima attenzione, come predica giustamente anche Pillon: «Contro l'Arezzo dobbiamo avere la motivazione di proseguire nella continuità di risultati. Troviamo una squadra che si è rinforzata molto perché a gennaio ha cambiato otto undicesimi e questo la dice lunga, inserendo fra l'altro giocatori di valore che hanno militato in serie B. Secondo me sarà una partita molto difficile e dovremo essere bravi noi a interpretarla bene». Una partita che secondo il tecnico alabardato non sarà di quelle con un avversario a chiudersi dietro: «Loro si giocano molto, sono ultimi in classifica e devono cercare di far punti su tutti i campi, per questo secondo me sarà una partita molto aperta, perché entrambe le squadre vorranno vincere. La prosecuzione del nostro periodo positivo dipenderà da noi e dalla nostra testa. Questo momento della stagione è decisivo, ci si gioca gran parte del campionato e se facciamo le cose per bene, possiamo dire la nostra, l'importante è non mollare mai». A parte le assenze di Petrella e Paulinho, la rifinitura di ieri ha però portato qualche problemino in casa alabardata. Lepore infatti ha accusato un problema al polpaccio ed è difficile pensare che recuperi per oggi: le alternative come terzino destro comunque non mancano, visto che ci sono Tartaglia (che sembra favorito), Struna e Rapisarda. Inoltre c'è stato un fortuito scontro aereo fra Mensah e Ligi: il primo se l'è cavata tutto sommato bene, mentre Ligi ha dovuto mettere quattro punti per una ferita al capo. In ogni caso, tornando alla formazione, davanti a Offredi ci dovrebbe essere la coppia Capela-Lambrughi, con Tartaglia favorito a destra e Lopez a sinistra. A centrocampo potrebbe essere riproposto l'assetto con Giorico play, Calvano e Procaccio mezzali, e con Sarno trequartista. Ma è in pista anche l'ipotesi di Rizzo mezzala e Procaccio dietro le punte. In attacco invece ci saranno Gomez e probabilmente ancora Mensah, se ha recuperato dalla botta al capo, altrimenti Litteri, destinato comunque a entrare a partita in corso - Dispiaciuto per il risultato, rinfrancato dalla reazione di una squadra che, dopo una partenza negativa, ha saputo rimettere in piedi la partita giocandosela sostanzialmente fino ai secondi finali. Coach Dalmasson riassume così i quaranta minuti disputati dalla sua Allianz sul parquet del palaPentassuglia. «Abbiamo lottato fino alla fine - le parole del tecnico mestrino raccolte al termine della gara - purtroppo sul risultato ha pesato la nostra cattiva partenza e un primo quarto che ha finito per condizionare la gara. La reazione c'è stata, nel finale abbiamo avuto anche la palla del pareggio: ci abbiamo provato, purtroppo non è girata nel modo giusto. Al di là di questo Brindisi ha dimostrato di essere ancora una volta una squadra fisica che ci ha sovrastato su molti aspetti del gioco. Prendo per buona la reazione e il fatto che i ragazzi hanno avuto la forza di giocarsi la partita fino alle battute decisive». Un modo per trovare qualcosa di positivo anche nella sconfitta. «Quando giochi contro avversarie di questo livello - conclude Dalmasson - devi essere capace di giocare una partita perfetta con tanti se non con tutti i tuoi giocatori e questo, evidentemente, non è successo. Siamo entrati in partita tardi e abbiamo pagato il cattivo inizio di partita». Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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