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DOMENICA 5 SETTEMBRE 2021

- La prima verifica è dietro l'angolo. Come scrive Roberto Degrassi, già domani sera, all'Allianz Dome, contro la Derthona degli ex Chris Wright e Jamarr Sanders. Un buon esame anche per la tenuta fisica e mentale di Trieste, alle prese con impegni ufficiali ravvicinati. Un buon esame anche per la voglia di basket da parte della città: il 35% di apertura del palas consente di rivedere un po' di pubblico. I primi dati della Supercoppa quanto a spettatori non sono scoppiettanti. Sarà interessante vedere Trieste, anche alla luce di una vittoria così netta.Il responso che intanto arriva da Trento attesta che si intravvede già l'identità della nuova Allianz, con un gruppo che sembra ben assemblato e che ha voglia di giocare assieme. Piace vedere il coinvolgimento di Banks, si avverte la disponibilità da parte di tutti anche se ognuno vive questa fase di crescita in base al proprio carattere e alle proprie caratteristiche. Konate è esplosivo e mostra i muscoli, Sanders sembra ancora più attento a calarsi nel gioco biancorosso che andare a cercare spazi propri, anche se nel terzo quarto ha avuto un forte impatto. Lo stesso atteggamento di studio diligente che si legge in Mian o nell'applicazione di Deangeli. L'impressione è che l'Allianz abbia già raggiunto un buon livello ma i margini di crescita personali e di gruppo sono ancora sensibili e possiamo aspettarci altre sorprese come la serata da protagonista di Lever.

- Due giorni prima dello scoppiettante finale di mercato, la Triestina aveva già piazzato un bel colpo. Con l'arrivo di Federico Angiulli, classe 1992, l'Unione si è assicurata un centrocampista di grande dinamismo e duttilità, abile in entrambe le fasi e con due promozioni in B nel curriculum. Nelle ultime due stagioni era un pilastro della Sambenedettese, in carriera ha giocato fra i cadetti con Avellino, Pisa e Ternana e in C con Pergocrema, Avellino, Reggiana, Benevento, Catania e appunto Samb. Angiulli, a San Benedetto è stata una lunga estate di attesa, vero? «Ammetto che finché c'era speranza ho aspettato la Samb: sarei stato capitano quest'anno e quella ormai è casa mia di adozione pur non essendo nato lì, e ogni giocatore sogna di far bene a casa propria. Un giorno, non so quando, spero di tornarci. Ma quando ho capito che non c'erano più speranze per fare la C e basse anche per la D, ho ascoltato le altre offerte». E come mai ha scelto la Triestina? «È la società che mi ha voluto di più, la piazza che mi intrigava maggiormente. Ho anche la fortuna di ritrovare tanti miei ex compagni e già conoscevo qualche collaboratore di Bucchi, quindi è stato più facile introdursi nel gruppo. Sapevo dove venivo e poi la Triestina la conoscono tutti, lo stadio e la città sono bellissimi. Scelto di lasciare San Benedetto, venire qui è stato facile». Ha ottenuto due promozioni in B con Avellino e Benevento: cosa serve per vincere la C? «Il gruppo, ma quando parlo di gruppo non intendo andare a mangiare fuori tutti assieme, ma avere un obiettivo comune. Dovunque ho vinto c'era una rosa ampia, ma la cosa che ho notato è che non c'era gelosia quando giocava un altro, anzi la concorrenza era stimolante, aumentava il livello degli allenamenti e di conseguenza quello in partita».E qui la concorrenza per il posto non manca... «Ce ne sarà tanta: se la prendi male rischia di essere controproducente, ma se la vivi bene fai un salto di qualità e migliori anche quando non giochi. E poi se vuoi vincere i campionati è normale avere una rosa lunga». Tanti arrivi a campionato iniziato: l'amalgama può essere un problema? «Potrebbe esserlo, ma abbiamo la fortuna di non giocare in questa giornata e avere una settimana in più di lavoro assieme. E poi ci siamo messi tutti a disposizione, il gruppo è sano e lo staff preparatissimo. Ora tocca a noi ripagare fiducia di chi ci ha scelto». Che tipo di centrocampista è? «Ho fatto tanti anni la mezzala, diverse volte ho giocato a due, da un paio di anni ho giocato a tre facendo il mediano davanti la difesa. Mi piacciono entrambe le fasi, ma quando ho la palla mi diverto di più, mi piace far partire l'azione». Con questa Triestina potrà ottenere la sua terza promozione? «Spero di ripetermi ma la concorrenza è folta e il campionato difficile. Sicuramente il Padova parte favorito, noi ce la giocheremo, rispettiamo tutti ma non ci sentiamo inferiori a nessuno. La nostra rosa è forte, proveremo a dar fastidio a tutti e daremo il massimo per centrare l'obiettivo»

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