SandroWeb Posted September 27, 2022 Report Share Posted September 27, 2022 MARTEDÌ 27 SETTEMBRE 2022 - «Mi sento di fare una sola promessa. Non molleremo mai». Per Marco Legovich - intervistato oggi da Roberto Degrassi su "Il Piccolo" - si è aperta la settimana più lunga ed emozionante della carriera. Domenica, con l'inizio del campionato, debutterà ufficialmente da capo allenatore in serie A. Alla guida della "sua" Pallacanestro Trieste.«Il livello del torneo si è alzato, sono aumentati gli investimenti da parte di diversi club e non parlo solo delle due grandi Milano e Vortus Bologna. Sono roster importanti anche quelli di Venezia, Brescia, Tortona, Sassari stessa. Sarà un campionato probabilmente spaccato in due. Il nostro obiettivo è la permanenza in serie A. Salvarsi è la prima cosa, il prima possibile. Per riuscirci dobbiamo remare tutti dalla stessa parte: squadra, ambiente, tifosi. Dovremo esprimere un basket in linea con il nostro obiettivo: una difesa agguerrita, giocare tutte le sfide fino in fondo».I ranking che spuntano come sempre alla vigilia del campionato collocano la Pallacanestro Trieste negli ultimi posti della classifica. "Credo poco ai ranking estivi che spesso sono stati smentiti dai fatti. Esistono le sorprese. Per noi non venir considerati significa solo procurarci altra benzina. Dovremo dimostrare che si sbagliano, noi abbiamo le idee chiare e vogliamo esprimerle sul parquet". Come va giudicato il precampionato? "Una preseason molto complessa. Stiamo lavorando da quasi due mesi eppure questo gruppo non ha potuto disputare nemmeno un allenamento al completo. I giocatori stranieri sono arrivati scaglionati, qualche acciacco, si è infortunato Lever, è arrivato Spencer dopo aver rilasciato Fayne. In palestra però hanno lavorato tutti in modo esemplare, ci è mancata la continuità. E preciso che non cerco alibi ma constato l'evidenza: i giocatori che si sono fermati non lo hanno fatto per noie muscolari in seguito al lavoro atletico che è puntiglioso ma a causa di fortuiti scontri in partita o in allenamento". Cosa manca ancora? "A parte la continuità, deve aumentare la concentrazione per tutti i 40 minuti". Uno dei problemi maggiori nel precampionato: le pessime percentuali nel tiro da tre punti. "Abbiamo sbagliato anche tiri aperti, in condizioni favorevoli ma dovremo lavorare sulle scelte di tiro, troppe volte il tentativo di tripla è avvenuto allo scadere del possesso o con l'uomo addosso. Dobbiamo costruire situazioni migliori". In questo contesto il giocatore più in difficoltà è stato proprio lo specialista Luca Campogrande. "Stiamo lavorando con lui sulle scelte di tiro per dargli una dimensione più totale ma servirà un po' di tempo. Se il tiro non entra può creare buone occasioni per gli altri, ha tutto per diventare una pedina davvero importante. Anche in difesa. È un esterno che può essere fastidioso affrontare. Potrebbe raccontare qualcosa Cavaliero che venne marcato da Campogrande quando Luca giocava con Brindisi. Una difesa aggressiva, sfiancante, sempre al limite del fallo". Gaines è destinato ad essere inevitabilmente uno dei due leader della squadra. L'altro è Davis. A che punto è l'inserimento? Non è una situazione di facile lettura dall'esterno. "Frank è un elemento di grande istinto, come ha dimostrato a Caorle risolvendo con due bombe la partita contro Treviso. Si prende le responsabilità, si mette a disposizione del gruppo e si è allineato a quello che gli viene chiesto. Come tutti gli altri ha intrapreso un lavoro individuale,anche con il mezzo di video, su certe situazioni tattiche e difensive. Gaines è un leader tecnico, riconosciuto dalla squadra. Non è uno che fa rumore ma sa farsi sentire. Tante volte l'esempio vale più delle parole. Se, per fare l'esempio di un altro leader, Davis pressa a tutto campo con aggressività i compagni gli vanno dietro". Attribuito a Bartley il riconoscimento di Mvp dell'estate biancorossa, va spesa qualche parola su Spencer. Il debutto nel torneo di Jesolo ha convinto. "Sono contento di come si è unito al gruppo. Grazie a una buona condizione atletica ha giocato complessivamente 50 minuti, non pochi per un lungo arrivato da qualche giorno.Sembra poter consolidare un pacchetto lunghi orfano di Lever per due mesi". Pacher sta dando un buon contributo e Vildera in questo precampionato è tornato nel clima della serie A dimostrando di poterci stare bene. Purtroppo per sopperire alla mancanza di Lever abbiamo dovuto costringere Deangeli, che ci stava dando un equilibrio difensivo da ala piccola, a spostarsi a "4". Adesso dobbiamo trovare nuovi equilibri, per lui e per il quintetto". In compenso lo si è visto con maggior confidenza al tiro rispetto alla scorsa stagione. "Ha lavorato sul tiro e i risultati si stanno vedendo, non gli chiederemo bottini consistenti ma è utile in tante fasi del gioco. Può essere l'anno del salto di qualità. Basta considerarlo un giovane giocatore. È "solo" un giocatore. Ma questo è un discorso che avverto anche a livello personale". In che senso? "Sono stufo di venir associato all'aggettivo giovane. Certo, non posso negare quello che dice la carta d'identità ma in Italia l'etichetta di giovane mette in secondo piano i ruoli e le qualità. Mi piacerebbe venir considerato per come sono. Faccio l'allenatore. Non il giovane allenatore". Venerdì la Pallacanestro Trieste verrà presentata all'Allianz Dome in una festa con la Curva Nord e l'associazione #iotifosveva. Finalmente una vernice non formale e "istituzionale" ma vicina ai tifosi. "Dà la carica essere insieme ai nostri sostenitori. C'è bisogno proprio di questo. In questa stagione dobbiamo essere tutti uniti. Ci sarà da lottare, lo sappiamo. Ma sappiamo anche non ci manca lo spirito da battaglia, lo condividono squadra e popolo dell'Allianz Dome. Non molleremo mai". - Appena quattro punti dopo 5 partite e nessuna vittoria: l'inizio choc della Triestina di questa stagione è purtroppo di quelli da matita rossa nella storia dell'Unione. Lo scrive Antonello Rodio: tutti erano consci delle difficoltà che avrebbe incontrato una rosa totalmente rimessa a nuovo, ma nessuno si aspettava di non provare il sapore del successo dopo cinque partite. L'attuale avvio alabardato è infatti da record negativo. Per ritrovare una partenza peggiore e soprattutto senza vittorie dopo cinque giornate, bisogna andare innanzitutto alla stagione 2014/15, in serie D, quella conclusa con lo spareggio di Dro: all'epoca furono appena due i punti dopo cinque giornate e ovviamente senza successi. Ma prendendo in considerazione solamente i campionati professionistici, bisogna risalire addirittura al 1976/77, ovvero 45 anni fa, per trovare un inizio peggiore: in quella stagione, la Triestina appena promossa in serie C riuscì a ottenere la prima vittoria solo alla sesta giornata, mentre dopo cinque turni aveva solamente 3 punti, frutto di tre pareggi. Solamente in queste due occasioni dunque l'Unione non ha trovato la vittoria dopo cinque giornate negli ultimi 55 anni, questo a sottolineare la quasi singolarità della situazione. Spulciando l'archivio, a onor del vero, per quanto riguarda i punti ottenuti, oltre alle due già citate c'è solamente un'altra occasione negli ultimi 55 anni in cui si iniziò con meno punti, quella 1989/90 in serie B, ma era arrivata comunque una vittoria e si era a soli 3 punti dopo cinque giornate solamente perché non era entrata ancora in vigore la regola dei tre punti. Venendo agli anni recenti, comunque, va detto che dal ritorno in serie C non è che la Triestina abbia mai avuto partenze folgoranti, a parte quella che con Pavanel portò poi alla finale play-off con il Pisa: nella stagione del centenario l'Unione dopo cinque partite aveva ben 10 punti. Però proprio allo stesso Pavanel capitò la stagione seguente di iniziare malissimo, con appena 4 punti dopo cinque gare, proprio come la stagione attuale. E quell'avvio infatti gli costò la panchina. Però, all'epoca, almeno una vittoria era già arrivata. Ci sono stati avvii molto stentati in altre due stagioni dell'ultimo quinquennio: dopo cinque gare la Triestina raccolse solo 5 punti nell'anno del suo ritorno in C con Sannino, e lo stesso bottino ottenne anche la scorsa stagione con Bucchi. Molto meglio invece Gautieri, che nel 2020/21 partì con 9 punti. Insomma una situazione da raddrizzare al più presto con una vittoria, a questo punto necessaria già domenica, nel match casalingo contro la Virtus Vecomp, il cui orario di inizio fra l'altro è stato anticipato alle 14.30. Le partite contro la squadra di Gigi Fresco non sono mai state semplici, anzi, ma stavolta l'Unione deve assolutamente trovare la chiave per portarsi a casa i tre punti. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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