SandroWeb Posted March 3, 2023 Report Share Posted March 3, 2023 VENERDÌ 3 MARZO 2023 - Da dieci giorni Andrea Mandorlini è sulla panchina del Mantova, chiamato al posto di Corrent per cercare di portare alla salvezza i virgiliani. E domenica, come scrive oggi Antonello Rodio su "Il Piccolo", per il tecnico sarà già ora di incrociare in uno scontro diretto la Triestina, una parte importante dei suoi inizi come allenatore, visto che con la squadra alabardata nel lontano 1999 sfiorò la promozione in C1 dopo quella finale interminabile con il San Donà. Mandorlini, come è nata questa avventura con il Mantova? «Vengo da un periodo di problemi personali in cui francamente non ho pensato al calcio, stava male mia madre, che poi recentemente è venuta a mancare. Ora mi si è presentata questa situazione, ero da un anno e mezzo fuori e non avevo più voglia di aspettare. Dopo questo periodo nero avevo tanta voglia di ritornare, ripensare al calcio e vivere la panchina»Che situazione ha trovato?«Una situazione che è determinata dalla classifica ed è chiaro che non è delle migliori. Comunque c'è tempo, sono qui da una decina di giorni e comincio a conoscere la squadra, abbiamo giocato una partita in cui si è visto qualcosa di buono mentre altre cose non lo sono state. Adesso da parte mia ci deve essere un'accelerazione per conoscere meglio e più in fretta la squadra. Poi come sempre conteranno le partite». Intanto, dopo aver preso 6 reti dal Vicenza, con lei la squadra ha mantenuto la porta inviolata a Crema. «Per tutte le squadre l'aspetto difensivo è importante per tanti aspetti, non solo in serie C. La squadra in effetti ha preso tanti gol, quindi il mio primo obiettivo era fermare questa emorragia. Ripeto, a Crema abbiamo fatto alcune cose buone, altre meno. Cercheremo di migliorare e di centrare l'obiettivo, che ovviamente è quello di riuscire a salvarsi il prima possibile». Visto il trend della Triestina, è forse il momento peggiore per incontrare la squadra alabardata? «Non so cosa non funzionava prima, so che ci sono stati vari cambi e tante difficoltà, che c'è stato Pavanel e ora la guida Gentilini. Di certo adesso la Triestina è in serie positiva, la squadra sta bene, a gennaio ha preso diversi giocatori e la società ha fatto mosse importanti. Insomma sembra cambiato il vento, e questo la dice tutta su quali saranno le nostre difficoltà».Che partita sarà? «Per noi difficile. La classifica della Triestina è ingannevole, sia per il valore dei giocatori che aveva prima, ma soprattutto dopo il mercato di gennaio. È una squadra completamente diversa con un aspetto psicologico molto differente, e ha iniziato a fare risultati importanti». A quasi 25 anni di distanza, come ricorda la sua esperienza sulla panchina della Triestina? «La mia esperienza fu bella, anzi bellissima durante la stagione: c'era una grande proprietà con Zanoli e Trevisan che poi mi portarono allo Spezia, sono stato davvero bene. Trieste fu il mio esordio come capo allenatore, una gran bella annata in cui però perdemmo la finale in un modo molto ingiusto».Cosa ricorda di quella partita? «Ricordo le migliaia di persone a Mantova contro il San Donà, una partita dominata, episodi non sfruttati e poi un calcio di rigore contro nel secondo tempo supplementare. Perdemmo una partita che squadra e società avrebbero meritato di vincere. Un po' un sopruso, simile per me a quello di due anni fa al Padova: finimmo primi ma dietro al Perugia per la differenza reti, poi una finale con l'Alessandria dominata con tanti gol sbagliati, quindi la lotteria dei rigori. Certe volte per vincere serve anche molta fortuna». - La Pallacanestro Trieste domenica affronterà all'Allianz Dome la Nutribullet Treviso (inizio 18.30) per la prima volta sotto gli occhi della nuova proprietà. Lo scrive Roberto Degrassi sul quotidiano locale odierno: accanto a Mario Ghiacci infatti saranno in tribuna il presidente Richard de Meo e uno dei soci, il nome più eclatante in ambito sportivo, Connor Barwin.Un segnale importante in questo momento della stagione per almeno due buone ragioni. Riprende il campionato, si gioca una delle sfide più sentite dalla tifoseria e un successo darebbe una robusta spinta in direzione salvezza.La seconda ragione è l'agenda che nei due giorni di permanenza a Trieste attende il presidente de Meo. Vedrà i rappresentanti delle istituzioni (e naturalmente la gestione del palas di Valmaura sarà uno degli argomenti principali), gli sponsor e i soci di minoranza.In questi mesi, anche se fisicamente non presenti, i soci della Csgi (Cotogna Sports Group Italia) hanno monitorato costantemente la stagione della Pallacanestro Trieste, registrando con soddisfazione il boom di pubblico in occasione dell'ultima esibizione casalinga, contro Milano. Probabile che dopo la visita di presentazione dello scorso gennaio stavolta ci si confronti su progetti per il futuro.Sicuramente la visita di Connor Barwin potrà dare una motivazione in più ai giocatori Usa in maglia biancorossa. Il socio di Cotogna infatti ha giocato per una decina d'anni nella National Football League con Houston, Philadelphia, Los Angeles e New York Giants e ha tuttora un ruolo di estrema importanza nella franchigia sconfitta nella finale del recente Superbowl da Kansas City: è il direttore dello sviluppo tecnico dei giocatori dei Philadelphia Eagles. Insomma, un personaggio in grado di galvanizzare con la sua presenza Davis, Terry, Spencer e soprattutto Frank Bartley che al college se la cavava alla grande con il football americano.Dopo la visita di de Meo e Barwin dovrebbero essercene altre da parte degli altri soci nelle prossime settimane. Del resto è questo il periodo nel quale cominciarea gettare le basi per la stagione che verrà. Con la stabilità finanziaria è scongiurato il rischio di una nuova estate con il fiato sospeso.MERCATO Serve anche la stabilità dei risultati, però, e la partita di domenica è di non poco conto, con Trieste che la giocherà con quattro Usa dopo la partenza di Gaines e in attesa dell'arrivo di un nuovo esterno. Su questo fronte si intensificano i rumors ma senza conferme. Registriamo il più caldo di ieri che spendeva il nome di Wayne McCollough, 196 cm, ora in Turchia con il Darussafaka.BIGLIETTI Sta procedendo speditamente la prevendita dei biglietti. Ieri sera erano già stati venduti 1150 tagliandi. Oggi sarà aperta la biglietteria del Dome ingresso Vip via Miani dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19, domani dalle 10 alle 13, sempre ingresso via Miani, e domenica dalle 16.30 fino alla fine del secondo quarto alla biglietteria di via Flavia. Non è prevista prevendita online Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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