SandroWeb Posted April 8, 2024 Report Posted April 8, 2024 LUNEDÌ 8 APRILE 2024 - L'ultima partita in esilio al Tognon riserva una sorpresa sgradita. Come scrive Ciro Esposito oggi su "Il Piccolo", la Virtus Verona si conferma bestia nera e passa con merito interrompendo la striscia positiva di sei partite Una sconfitta che mette quasi la parola fine alle velleità di raggiungere il terzo posto. L'Unione ha giocato male nel primo tempo, senza una punta di ruolo, e malino anche nella ripresa quando Bordin ha messo in campo i pezzi da novanta. La squadra di Fresco, menomata e con pochissimi cambi a disposizione, ci ha messo la testa e la semplicità predicate dal suo maestro. L'Unione è tornata in un torpore, solo in parte giustificato dai match in sequenza, che non si vedeva da tempo. Un passo indietro degli alabardati da correggere subito. LE SCELTE Bordin dà tregua a un paio di giocatori dopo le fatiche delle quattro gare di fila ravvicinate. Previsto il turnover sugli esterni con l'inserimento di Pavlev e Anzolin, prevedibile l'avvicendamento di Vallocchia con Celeghin e di D'Urso con Gunduz, molto meno invece la rinuncia al bomber Lescano per dare spazio a Minesso. Gigi Fresco deve fare i conti con molte defezioni ma non rinuncia al suo assetto tradizionale lasciando davanti Nalini e Gomez. START RALLENTATO La Virtus Verona pur menomata è più viva della Triestina oggettivamente impacciata e priva di quel ritmo che Bordin voleva vedere. E l'immobilismo alabardato viene infilato dagli uomini di Fresco. Quattro occasioni nella prima mezz'ora per i veronesi sono un segnale evidente che qualcosa non va nell'Unione. All'8' Juanito Gomez in scivolata mette di poco fuori e 4' più tardi è Matosevic a salvare la porta su un destro di Manfrin che poi ci riprova al 18'. LA REAZIONE L'Unione cerca di mettere la testa fuori dalla sua metà campo ma senza mettere in difficoltà gli avversari in grado di andare di nuovo vicino al gol al 24' con un destro velenoso di Begheldo fuori di un soffio. Nel finale di frazione il pressing degli alabardati diventa un briciolo più dinamico ma i veronesi si difendono con determinazione e ordine. E colpiscono anche al 38' con Matosevic bravissimo a respingere di piede la conclusione ravvicinata di Daffara. La Triestina si fa viva al 40' con un tiro a giro di Correia ben deviato con un balzo da Sibi. È l'unica occasione del primo tempo costruita dagli alabardati. Davvero troppo poco per un'Unione che senza una punta a verticalizzare la manovra è facile preda della ragnatela tesa da Fresco. LA RIPRESA E infatti Bordin si corregge subito inserendo Lescano per Gunduz e Germano per un insufficiente Anzolin con Pavlev che va a sinistra. E proprio Germano si presenta con un cross teso che nessuno raccoglie in area. L'Unione prende in mano il gioco ma sempre con troppa fatica. LO SVANTAGGIO La Virtus passa al 15': Correia perde palla in uscita, i veronesi ripartono e sul tiro sporcato di Manfrin Mehic la mette dentro. Bordin si gioca le ultime carte gettando nella mischia Redan e Vallocchia per Minesso e Celeghin. IL FINALE L'Unione non riesce comunque a trovare l'inerzia giusta. Esce El Azrak ed entra D'Urso che spreca subito una facile occasione. Poi è Lescano a colpire la parte alta della traversa. Il finale è tutto della Triestina la cui manovra offensiva però resta lenta e prevedibile. La Virtus sbanca il Tognon con merito. Bordin deve riflettere - E adesso non resta che vincere. Lo scrive oggi Roberto Degrassi sul quotidiano locale: l'ottava perla consecutiva di Cividale obbliga infatti la Pallacanestro Trieste, sconfitta a Trapani, a battere domenica l'Urania Milano a Valmaura per mettere definitivamente al sicuro il quinto posto. Nei confronti dei ducali infatti la squadra di Jamion Christian è svantaggiata negli scontri diretti. All'epoca del tonfo al PalaGesteco lo scarto finale sembrava non dover contare poi tanto visto il divario enorme in classifica, adesso potrebbe addirittura costare un piazzamento nel tabellone play-off che tutti vogliono evitare, quello con Trapani e Fortitudo Bologna. La prossima, in sostanza, diventa una gara molto più importante di quanto si potesse prevedere qualche settimana fa. L'ultima giornata della fase a orologio riserverà poi una trasferta a Rieti, contro quella Sebastiani che - con la classifica attuale - Trieste dovrebbe affrontare pochi giorni dopo nei play-off. Una partita che, con le premesse attuali, sarebbe priva di qualsiasi interesse. Ma se Trieste malauguratamente dovesse toppare contro l'Urania si caricherebbe di drammaticità. Intanto la sconfitta di Trapani è la numero 13 della stagione, la quinta su 8 gare disputate nella fase a orologio, la nona su 14 incontri nel 2024. Numeri da squadra di rango? Anche no. GLI ASSENTI Nel frattempo la prima preoccupazione per la Pallacanestro Trieste sarà allungare la rotazione. L'indisponibilità scontata di Vildera, quella annunciata mezz'ora prima della palla a due di Brooks e quella misteriosa di Filloy (nessuno finora si degna di darne spiegazione. Ah, già, ma è pretattica...), hanno costretto i biancorossi a reinventarsi quintetti scombinati. Con due guardie ai box, si è cercato di riportare Reyes tra gli esterni e questo sarebbe il progetto tattico di Christian dopo l'arrivo di Menalo. Lo ha anticipato lo stesso coach: «Con Menalo ala forte potremmo impiegare Reyes da ala piccola o da guardia». MENALO Ma a Trapani per la prima parte dell'incontro il croato ex Virtus Bologna è stato impiegato come alternativa a Reyes e si è potuto capire ben poco. Ha partecipato a un solo allenamento al PalaTrieste venerdì mattina e poi si è imbarcato con i nuovi compagni di squadra (conoscendo il solo Ruzzier per i trascorsi con le Vu nere) alla volta di Trapani. Solo nel corso di questa settimana potrà cercare di inserirsi nei giochi biancorossi. Deve inoltre ritrovare il ritmo-partita visto che a Bologna per due stagioni il parquet lo ha visto poco e per giunta in momenti di garbage time. A Trapani Menalo ha giocato 24 minuti tirando appena due volte dal campo senza segnare, ha infilato tre liberi su quattro, un rimbalzo che per un 208 cm è davvero pochino, un assist. Ma che peso dare a queste cifre? LE CONDIZIONI Alla fine, quindi, si rimanda inevitabilmente tutto ai play-off. Quando Menalo sarà inserito. Quando Reyes sarà stato testato anche un po' più lontano da canestro. Quando potrà rientrare Vildera di cui finora non è stata ancora ipotizzata una data di rientro. Le possibilità della PallTrieste nel corso della prossima fase dipenderanno in misura notevole da queste tre condizioni e purtroppo non ci saranno le condizioni domenica per vederle realizzate tutte. Vildera potrebbe restare ancora fuori e l'inserimento di Menalo sarà ancora un work in progress. L'unica certezza, insomma, è che bisognerà vincere per poi andare in Sabinia la settimana dopo con animo leggero e con il quinto posto in tasca Quote
SandroWeb Posted April 8, 2024 Author Report Posted April 8, 2024 CITYSPORT.NEWS DI LUNEDÌ 8 APRILE 2024 https://www.citysport.news/download/CS-08aprile2024.pdf Quote
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