SandroWeb Posted June 7, 2024 Report Posted June 7, 2024 VENERDÌ 7 GIUGNO 2024 - E adesso Trieste credici. Come scrive oggi Roberto Degrassi su "Il Piccolo", siamo a 40 minuti da un'impresa che sarebbe storica. Sesto successo esterno nei play-off. Sbancata nuovamente Desio, comandando su Cantù per 79 minuti su 80 nei due confronti. Un Reyes al di là di qualsiasi aggettivo: l'uomo che ha fatto la partita. E lunedì sera, in un PalaTrieste pieno all'inverosimile, la squadra di Jamion Christian può chiudere il conto. Le squadre ripropongono gli stessi quintetti di partenza di gara1 (Candussi c'è) e come in quell'occasione il primo canestro del match è di Ruzzier. Cantù subito da battaglia, Trieste non si tira indietro, anzi, fa il muso feroce e con una tripla di Reyes dopo neanche quattro minuti è già a +8 (4-12) costringendo Cagnardi al time-out. Christian mette Menalo per Candussi, Brooks in sottomano regala il vantaggio in doppia cifra (4-14) prima di uscire con due falli. Dentro Filloy. Bomba di Menalo e Trieste vola a +13 mentre Cantù è un fascio di nervi. Cagnardi si affida a Burns - che mena fendenti impuniti - e Moraschini. Sorprende Menalo, che mostra personalità e in difesa ridimensiona Baldi Rossi. Trieste chiude il primo quarto con un ottimo +12 (12-24). Cantù aumenta l'aggressività in difesa e Trieste accusa un po' il colpo dopo aver raggiunto il +15 e comincia a cercare troppo il tiro da tre. 21-31 a metà quarto. Inizia a entrare in partita Moraschini, Nikolic lo è già da un pezzo, i biancorossi che non riescono più a essere lucidi e proporre quintetti senza risorse offensive (Reyes e Brooks in panca) non aiuta. 25-31 al 16'. Rientrano i due stranieri ma si gioca senza un centro. Essere camaleontici mica sempre è una virtù anche perchè l'impressione è chi ci sia smarrimento sul parquet, soprattutto nei cambi difensivi. Intanto i brianzoli, che continuano a difendere al limite (anzi, diciamo pure oltre) raddrizzano la mira da tre. Al riposo con quattro punti di vantaggio 35-39, Cantù di nuovo in partita, Trieste che ha un disperato bisogno di riordinare le idee. Si accende Baldi Rossi in avvio di terzo quarto e Cantù adesso è lì. Terzo fallo di Candussi e di Moraschini. Reyes soffia il pallone a Baldi Rossi che lo ferma con un antisportivo. Trieste ne ricava quattro punti e riallunga sempre con Reyes (nove punti in meno di cinque minuti) 44-53 26'. Potrebbe essere l'allungo buono. Potrebbe, ma non è. Con Ruzzier in panca il play secondo Brooks è al solito un estenuante pompaggio del pallone senza un'idea di vera regia. 6-0 canturino e i punti di margine sono solo tre. Arriva al 28' il primo canestro di Filloy, dai 6,75. C'è un problema, sui rimbalzi lunghi arrivano sempre primi i canturini e negli extrapossessi fanno male. Si arriva a giocarsi l'ultimo quarto con due lunghezze appena (56-58). Via ai dieci minuti della verità. Subito la tripla di Hickey che fa esplodere il Pala FitLine (59-58). Per fortuna Reyes ha la mano torrida. Cantù a quattro falli dopo due minuti, un dato che può venir sfruttato se una squadra ha malizia e cinismo. I fischi arbitrali innervosiscono il pubblico e anche qualche giocatore brianzolo tradisce la tension e. 61-66 a sei minuti dalla fine. 4-0 canturino. Triplona di Candussi. 65-69 a 4'30". A tre minuti dalla fine tripla di Moraschini per il 70-71. Filloy di mestiere imbuca e rimette Cantù a tre punti. Moraschini viene lasciato libero dai 6,75, grazia Trieste che però forza il possesso successivo. Moraschini 2 su 2 dalla lunetta. Strepitoso Reyes che attacca il ferro per il 72-75 a due minuti dalla sirena. Ancora Moraschini ai liberi: ne mette uno. 73-75 e 110 secondi. Pasticcia Brooks, lo imita Bucarelli. Palla a Trieste, Reyes vuole puntare canestro attaccando il difensore: segna e subisce fallo, sbaglia il libero per fiondarsi a recuperare il pallone che rotola fuori. 73-77 a 65" dalla fine. Baldi Rossi sbaglia da tre. Dall'altra parte però non trema la mano di Candussi. Tripla spaziale. Che vale il 2-0. - Colpo di teatro in casa Triestina. Lo scrive oggi Guido Roberti sul quotidiano locale: Mark Strukelj torna al lavoro per l'Unione e lo farà come responsabile dell'area tecnica del settore giovanile. Lo ha annunciato a sorpresa la società ieri pomeriggio, il ritorno di Mark non è l'unica novità, è iniziato ufficialmente anche l'incarico - già anticipato nel corso di una conferenza stampa - di Fabiano Speggiorin, esperto conoscitore del calcio, dei giovani soprattutto ed infatti ricoprirà il ruolo di responsabile dello scouting. Evidente però che la notizia vera è l'incarico a Strukelj, si può scrivere di ritorno all'operatività perché di fatto l'ex giocatore della Triestina e fedelissimo di Attilio Tesser è ancora a contratto per una stagione, così come il tecnico di Montebelluna recentemente oggetto di voci, e mire, di sponda pescarese. Un progredire degli eventi che pertanto sancisce per ora due differenti percorsi, Strukelj di fatto recepirà competenze e mansioni a lungo ottemperate da Stefano Lotti nel passato. Con l'aggiunta di Speggiorin è evidente l'intenzione di dare sempre maggior vigore ed impulso al settore giovanile, protagonista nella stagione appena conclusa di ottime cose con la Primavera-3, per cui, si può leggere nel riquadro, sussistono fondati motivi per sognare una ulteriore scalata. Speggiorin, classe ‘51, vanta più di 100 presenze in serie B ma soprattutto 30 anni sui campi come responsabile scouting per Reggiana, ma anche sia all'Inter che al Venezia nelle ultime 13 stagioni. A dare loro il benvenuto, o bentornato in società, il responsabile metodologico del settore giovanile Bojan Kurjakovic dalle cui parole si evince una chiara intenzione della società di accelerare con la qualità del lavoro, ma al tempo stesso ragionare sul medio-lungo termine per radicare quello che mai a Trieste si è riusciti a radicare, un settore giovanile florido quanto duraturo. Ovvio che per questo saranno necessarie le strutture, e a breve dovrebbero arrivare quelle belle notizie auspicate su centro sportivo a Montedoro e concessione dello stadio Rocco. Strukelj è stato a riposo quindi circa 5 mesi, 5 mesi in cui avrà certamente faticato a digerire l'esonero dell'amico Tesser, avvenuto a gennaio dopo la sconfitta a Fontanafredda contro la Pro Patria, ma potrà ora dedicarsi pienamente a far fiorire i giovani, triestini e non, ed anche in questo la figura di Mark e la conoscenza dell'inglese sarà un punto a favore in un mondo sportivo destinato ad una sempre più marcata internazionalizzazione. Il fiore all'occhiello sarà indubbiamente la formazione Primavera, si sono messi in mostra molti giocatori come Beyuku, Ogliari, Panagiotakopoulos, Baricchio, Akpa Akpro, solo a citarne alcuni. Il salto di qualità è già stato fatto importando in termini di metodologia usi e tipicità delle prime squadre, un cammino progressivo nei mesi per la squadra di Marino. Alla notizia del ritorno di Mark, unanime sui social il gioire dei tifosi. Quote
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