SandroWeb Posted September 30, 2024 Report Posted September 30, 2024 LUNEDÌ 30 SETTEMBRE 2024 - Un primo approccio da presidente nel segno delle emozioni per Paul Matiasic, tornato in quel palazzo nel quale, solo pochi mesi fa, aveva salutato la promozione della sua squadra e il ritorno dei biancorossi nel massimo campionato. Lo scrive Lorenzo Gatto su "Il Piccolo": la serie A, i campioni d'Italia dell'Armani Milano, una cornice di pubblico da stropicciarsi gli occhi. Tutto nel segno di un match da vivere al massimo. Matiasic, microfono in mano, ha voluto salutare i quasi seimila del PalaTrieste nei minuti che hanno preceduto il match contro l'Armani Milano. Un saluto ricco di significato servito per dare la carica al popolo biancorosso. «Buongiorno Trieste, benvenuta all'inizio di questa stagione», le sue parole. «Sono molto contento di essere qui con voi per quello che è il nostro ritorno in serie A. Siete la nostra forza, fate il tifo con tutta l'energia per cui siete conosciuti». Una richiesta presa molto sul serio dai tifosi della Pallacanestro Trieste che hanno saputo sostenere la loro squadra nei rari momenti di difficoltà della partita per poi trascinarla, nel finale, a una vittoria che rappresenta la prima vera sorpresa di questo campionato. Dove non è riuscita Trapani, l'altra neopromossa sconfitta di misura in casa dalla Virtus Bologna, è riuscita la splendida Trieste di coach Jamion Christian. «Il nostro pubblico è stata come la più feroce delle bore», sottolinea un raggiante Matiasic al termine della partita. «È stato un match che ci ha regalato grandi sensazioni ed emozioni, personalmente sono molto contento. Per il risultato, ovvio, ma anche per tutto quello che è stato il contorno. Lo avevo visto già lo scorso anno, ne ho avuto la conferma dopo la partita di ieri. I tifosi sono il nostro segreto, oggi sono stati il sesto uomo in campo e hanno fatto davvero la differenza. Per me, per la società per i giocatori questo è molto importante». Gli si legge la felicità negli occhi, orgoglioso di un risultato che porta la sua Trieste all'attenzione di un campionato che dovrà fare i conti con il talento e la grande determinazione dei ragazzi di Jamion Christian. Una vittoria che ripaga il presidente delle lunghe notti trascorse assieme al general manager Michael Arcieri alla Summer League di Las Vegas quando assieme hanno immaginato, progettato e poi assemblato un gruppo capace di stupire. «Assieme a Mike abbiamo fatto il possibile per allestire la miglior squadra possibile», sottolinea Matiasic, «costruita per essere competitiva in ogni match di questo campionato. Per questo, quando mi si chiede di quali possono essere gli obiettivi in questa stagione, rispondo semplicemente vincere. Siamo scesi in campo ieri e lo faremo in tutte le partite con l'idea di provare a farlo». La prossima, in trasferta, sul parquet del PalaBarbuto contro Napoli. Avversaria che Trieste ha visto mettere in difficoltà la Virtus Bologna la scorsa settimana nelle finali di Supercoppa, match dunque complicato da vivere smaltendo al più presto la sbornia del successo contro i campioni d'Italia. «Sarò con la squadra anche a Napoli, sono convinto che i ragazzi sapranno ripetere la bellissima prova offerta oggi» - Solo la più antica legge del calcio ha negato alla Triestina la gioia, ed il sospiro di sollievo pieno, dei tre punti. I gol sbagliati in contropiede sono stati puniti da un mai domo Trento ma non vi è dubbio che la reazione della Triestina all'esonero di Santoni sia stata di grande spessore. E come scrive Guido Roberti, il tecnico Marino ha la sua dose importante di merito avendo schierato una formazione più protetta ma soprattutto coerente con le caratteristiche dei giocatori a disposizione. Il parere a caldo del tecnico che da più di un anno guida con ottimi risultati la Primavera. «I tre punti erano meritatissimi perché i ragazzi hanno lottato col cuore, hanno sudato per la maglia e dimostrato quanto ci tengono a ribaltare la situazione. Oggi alle parole hanno fatto seguito i fatti». Al Briamasco la Triestina è tornata a vincere molti duelli. La striscia negativa si è interrotta. «Bisognava ripartire – conferma il tecnico napoletano – peccato non averla vinta ma oggi è stata una ottima occasione per dimostrare alla gente che si vuole ripartire». La difesa più protetta, i quinti di centrocampo adatti ad interpretare il compito, Correia ed El Azrak nei loro ruoli. Marino con semplicità ha ritrovato una squadra che ha la sua logica ed anche la sua potenziale estetica. «Volevamo essere compatti, uniti, perché fare due partite in settimana è un dispendio energetico forte. L'idea era rimanere compatti e con la qualità che abbiamo sbloccare la partita come è successo, e magari chiuderla. La partita è stata preparata bene ed i ragazzi l'hanno interpretata benissimo. Quando sono rientrato negli spogliatoi ho fatto loro i complimenti perché si sono messi a disposizione e questo significa tanto sotto l'aspetto dell'umiltà e su quanto questi ragazzi stiano soffrendo per questa situazione. Hanno il desiderio di cambiarla». La panchina corta ha costretto tutti a sudare sette camicie per 100 minuti. «Si sono aiutati l'un l'altro, tutti. Prima della partita avevo detto loro che non conta chi parte, conta chi c'è alla fine. Queste sono partite che se le vinci, lo fai soffrendo fino alla fine. Il Trento è un'ottima squadra, bisogna essere bravi ad interpretare queste gare ed avere la disponibilità della squadra. Questo non deve capitare solo oggi in quanto partita della svolta o per il cambio di allenatore, la squadra questa prestazione deve farla sempre, ed i ragazzi lo hanno capito. Siamo in Lega Pro, le partite vanno interpretate in questo modo». Quote
SandroWeb Posted September 30, 2024 Author Report Posted September 30, 2024 CITYSPORT.NEWS DI LUNEDÌ 30 SETTEMBRE 2024 https://www.citysport.news/download/CS-30settembre2024.pdf Quote
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