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I Fantinel in pole per l'acquisizione dell'Unione


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Secondo el Piccolo de oggi, la famiglia Fantinel comincerà oggi gli incontri con el "triumvirato" che xe momentaneamente alla guida della Triestina. L'idea dei viticoltori furlani xe quella de rilevar la società, coinvolgendo el più possibile imprenditori triestini.

Un'altra cordada interessada porta a quella rappresentata dall'avvocato Messori, ex presidente del Modena. Sul nome del compratore però vigi el top secret

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Dal Picolo:

«Finiamola qui». Solo due parole, ma segnano la sua resa. Sono la sigla di chiusura dell’era Tonellotto. Le ha pronunciate ieri sera al telefono un ex presidente ormai demoralizzato e sfiduciato, che non ha più voglia di combattere sul fronte calcistico. «In questo momento conta solo la mia famiglia. Il resto lo dirò in settimana nel corso di una conferenza-stampa assieme all’avvocato Urso». E con ogni probabilità sarà un addio. È sfiancato dalle ultime disavventure giudiziarie ed è ormai consapevole che la città non lo vuole più. Non gli resta che salvare il salvabile per riacquistare quella serenità che aveva prima di acquistare la Triestina.

L’era Tonellotto, insomma, è proprio finita. Lo ammette il diretto interessato, a sancirlo c’è la decisione del tribunale che ha commissariato l’Unione. Un sodalizio che, almeno a parole, sembra interessare a più di qualcuno. In pole position c’è la famiglia Fantinel. «Oggi ci vediamo con Emanuele Urso (lo stesso legale di Tonellotto, ndr) che domani incontrerà l’avvocato Maurizio Consoli (uno dei tre commissari, ndr). Aspettiamo di conoscere la reale situazione economica - dice Stefano Fantinel, delegato dalla famiglia a seguire la vicenda - Il nostro progetto coinvolgerà anche alcuni imprenditori triestini».

Una salvezza da conquistare sul campo e una davanti al bilancio. Per la prima, quella sportiva, i commissari della Triestina non possono fare nulla. Solo trasmettere sicurezza alla squadra, raccontando ai giocatori i possibili scenari futuri. Rassicurandoli prima di tutto sugli stipendi. L’avvocato Maurizio Consoli e il commercialista Roberto Lonzar incontreranno domani gli alabardati, prima dell’allenamento, ma la partita più importante per i commissari si giocherà in questi giorni dietro a una scrivania. Spulciando i conti societari, definendo al centesimo debiti e crediti e, soprattutto, aspettando le proposte dei futuri proprietari.

Le cordate esistono, bisogna però capire le loro reali intenzioni: quando e quanto intendano mettere mano al portafogli nell’inevitabile asta per assicurarsi la Triestina. In pole position c’è la famiglia Fantinel, imprenditori friulani nel settore vitivinicolo che hanno già trattato, senza alcun risultato pratico, con l’ex presidente Flaviano Tonellotto.

«Oggi ci vediamo con Emanuele Urso (avvocato di Tonellotto, ma anche della famiglia Fantinel, ndr) che domani incontrerà l’avvocato Consoli. Aspettiamo di conoscere la reale situazione della società», dice Stefano Fantinel, delegato dalla famiglia a seguire la vicenda. Insomma, aspettano di capire a quanto ammonta il debito, calcolare il costo a cui si andrà incontro negli ultimi mesi di campionato e capire l’entità del contributo che arriverà dalla Lega.

Fantinel conferma l’intenzione di coinvolgere nell’operazione alcuni imprenditori triestini. «È una delle condizioni per entrare. Magari all’inizio - spiega Fantinel - non sarà possibile, bisognerà aspettare un po’ di tempo, ma abbiamo già alcuni contatti. Prima di creare confusione e inutili attese aspettiamo gli incontri dei prossimi giorni».

Se la famiglia Fantinel riprende dunque a muoversi, aspettando di sapere il debito reale contratto dalla Triestina, sullo sfondo sembrano muoversi altre cordate. A cominciare da quella rappresentate dall’avvocato Gianfranco Messori, già presidente del Modena calcio, che questa mattina incontrerà a Modena il proprio cliente, interessato a comprare la Triestina. Il nome dell’imprenditore rimane top secret. La pista sembrerebbe però portare agli ambienti del Viterbo calcio, società laziale nata dalle ceneri della fallita Viterbese.

Una realtà finita in serie C2, dopo aver sfiorato la serie B, che sta in ogni modo vivendo un periodo decisamente burrascoso. Nell’estate scorsa la famiglia Venanzi, infatti, ha ceduto la maggioranza delle quote al romano Andrea Pecorelli (figlio del giornalista Mino, ucciso nel ’79 in circostanze ancora misteriose) produttore cinematografico e imprenditore nei settori della sicurezza e delle assicurazioni. Recentemente Pecorelli si è dimesso dalla carica di amministratore delegato unico e da tutte le cariche societarie. Il motivo? Le disavventure della Quadrifoglio spa, società di produzioni cinematografiche, che hanno spinto Pecorelli a lasciare il Viterbo calcio per occuparsi delle altre undici società di sua proprietà.

Un disimpegno per il Viterbo calcio, vicino alla salvezza sul campo ma in chiare difficoltà economiche, che sembra difficilmente collegabile alla volontà di acquistare la Triestina. Ma allora, se non è Pecorelli, chi rappresenta l’avvocato Messori? L’imprenditore Angelo Venanzi, l’ex presidente della società laziale? Solo questa mattina, dopo l’incontro a Modena, il giallo sarà chiarito: la cordata, infatti, dovrebbe uscire allo scoperto. Anzi, i commissari dell’Unione sarebbero già stati avvisati di questo interessamento. Traduzione: «Ci siamo anche noi, non c’è solo la famiglia Fantinel».

Si chiama Future S.A. la cassaforte di Flaviano Tonellotto, l’ex patron della Triestina. La società ha sede nel piccolo principato del Lussemburgo al numero 5 di boulevard De La Foire. Questa società anonima di diritto lusserburghese ha un capitale sociale di 32 mila euro.

Gli investigatori del nucleo provinciale di polizia tributaria stanno incrociando e analizzando proprio i dati relativi alla Future S.A. Nell’indagine «di iniziativa» - scattata nei giorni scorsi, alla luce dei recenti avvenimenti giudiziari come il fallimento della Progea, con la conseguente condanna di Tonellotto per bancarotta fraudolenta prima e poi con l’emissione dell’ordinanza di inibizione di ricoprire cariche sociali - è spuntata indirettamente anche la società lussemburghese. Infatti la Ipg di Milano, l’immobiliare al centro della vicenda dell’hotel «Il Carso» di Malchina, alla quale sarebbe stata travasata la somma di 3 milioni di euro uscita dalle casse della Triestina, è collegata proprio alla Future S.A di Lussemburgo.

Gli investigatori stanno cercando di individuare i flussi finanziari per accertare, ove vi fossero, eventuali irregolarità o addirittura responsabilità penali. Un lavoro preventivo non certo facile e breve.

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Molto a naso: bisogna incominciare a fare il tifo per i Fantinel perchè quelli che stanno facendo "grande" la Viterbese è meglio perderli che trovarli.

Spero che chiunque abbia un minimo d'autorità per influenzare questo momento di transizione tenga conto di quanto recentemente accaduto col Toro.

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Molto a naso: bisogna incominciare a fare il tifo per i Fantinel perchè quelli che stanno facendo "grande" la Viterbese è meglio perderli che trovarli.

De quel poco che go leto sul picolo go avudo la stessa impression.

Quei dela Viterbese sembra altri aventurieri.

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Tendenzialmente credo più nella pista-Fantinel che ad altre cordate semi-sconosciute. Lori xe za da qualche tempo che premi per rilevar le quote alabardate, oltretutto "sembra" (perchè ormai no se pol più esser sicuri de niente, T8 docet) sia gente in gamba.

Curiosità: non se parla de quelle cordate menzionade tempo fa da Dipiazza e Rosato...che strano...

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Da quel che gavevo capido mi Fantinel xe sponsorizado da DiPiazza e la cordata Messori da Rosato.

Il Picolo 7/2/06

Come preannunciato, Ettore Rosato ha trovato un possibile acquirente della Triestina ma non ne rivela il nome: «Questa persona ha letto nei giorni scorsi che Tonellotto vuole cedere solo a triestini e a un prezzo abbastanza alto. Allora preferisce non esporsi. Ma lo conosco, non è un fantasma». A nome dello sconosciuto imprenditore del Centro Italia, frattanto l’avvocato Messori, ex presidente del Modena e titolare di un noto studio legale in Emilia, si è fatto vivo nella sede alabardata. Ha preannunciato l’invio di un’offerta formale e, nel contempo, ha chiestro di spulciare nei conti della Triestina calcio Spa.

IlPicolo 3/2/06

«Salveremo la Triestina, abbiamo già un compratore», dice il sindaco Roberto Dipiazza. Sono da poco passate le 19 di ieri, la notizia delle dimissioni è appena uscita, ma nella stanza del primo cittadino sono riuniti il vicesindaco Paris Lippi, l’assessore Giorgio Rossi in attesa del direttore generale Santi Terranova. Un summit per discutere del caso Triestina. «Stiamo valutando i margini di manovra del Comune. Il compratore? Beh, avevo parlato con la famiglia Fantinel ma non posso aggiungere altro...».

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Xe comunque bel due candidati de fazioni opposte uniti per un unico obiettivo

Cambiando discorso,digo che Tonellotto con queste dichiarazioni se ga preparà anche una via de fuga in caso de un malaugurato fallimento...

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Come scritto altre volte ,spetavo questo mpmento , el diventerà meraviglioso sopratutto dopo la sicurezza per la salvezza della Società e della Squadra. Se vole un mio parer ,xe ancora qualcosa che frena i Fantinel, e no xe question de soldi,Lui li ga sicuramente, vero Tontolon?A pelle posso dir che el ga sa avudo contatti con Industriali Triestini, che forsi i ga trova in Fantinel la serietà che mancava. Un useleto me ga dito che un intoppo poderia esser la posizion de De Falco, in cuor mio me dispiaseria che nol vegnieria conferma ma penso che con el Furlan cambierà in modo radicale la gestion della Società. Quel che me spiza de saver,e tanto, xe i nomi dei personaggi de Trieste che entrerà(se entrerà) nella nova Società. :vino::vino:

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E finalmente a quel mona ghe ga ciapado sì un poco de scagot deso che se ga meso de mezo la finanza, giudici ecc. ecc. El mato per mi se no el scampa prima anderà a finir in canon per qualche strana vicenda ligada a sta storia. Comunque Fantinel o altri, importante xè che deso rivemo a salvarse sul campo, rivarse iscriver pel prosimo e chi riva riva, tanto pezo de sto anno no pol andar

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Dal Picolo:

Cinque cordate in corsa per assicurarsi la Triestina. «Forse anche sei», aggiunge l’avvocato Maurizio Consoli, uno dei tre «saggi» nominati dal presidente del Tribunale Giovanni Sansone dopo il commissariamento.

Ma allo scoperto finora è uscita solo la famiglia Fantinel che ha trattato per quasi un mese con Flaviano Tonellotto.

Le altre cordate non gradiscono pubblicità o non sono ancora andate al di là di un generico interessamento.

Gli altri pretendenti sono la «Carena costruzioni» di Genova che a Trieste ha in ballo un grande appalto, un gruppo laziale rappresentato dall’avvocato Messori di Modena, un gruppo milanese e uno veneto. Tutti fanno sapere più o meno la stessa cosa: «Nei prossimi giorni contatteremo i commissari e poi illustreremo le nostre strategie».

I Fantinel hanno buoni agganci in città e soprattutto offrono garanzie di serietà e solidità, senza contare che hanno maturato una lunga esperienza nell’ambito calcistico con la Reggiana. L’ex allenatore dell’Unione Enzo Ferrari è il loro consulente tecnico. Alle spalle hanno anche altre persone e sono pronti a coinvolgere anche alcuni industriali triestini.

Per l’acquisizione della Triestina potrebbero trovare una sorta di corsia preferenziale anche se alla fine ci sarà un’asta. Ma chi vi parteciperà? La cordata laziale rappresentata dall’avvocato Giancarlo Messori (ex presidente del Modena) ci tiene a far sapere che non c’entra niente con gli ex dirigenti del Viterbo Pecorelli e Venanzi anche se la pista porta da quelle parti. Il cliente dell’avvocato Messori assicura che non appena avrà contattato i commissari uscirà allo scoperto. Più o meno lo stesso discorso per gli imprenditori milanesi (ma in mezzo ci sarebbe anche un ex calciatore) che intendono affidare il mandato all’avvocato Kostoris per portare avanti la trattativa. Da commissariata, la Triestina è diventata di colpo un boccone appetibile.

Ma quanti soldi occorrono adesso per rilevare l’Unione? Innanzitutto bisogna tappare una falla di circa 2,5 milioni per chiudere la stagione, poi bisogna ricapitalizzare. Sono necessari, quindi, quattro o cinque milioni solo per «aprire il gioco», una cifra comunque inferiore di quella che chiedeva Tonellotto. Un mezzo affare.

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Tutte queste cordate un pò mi puzzano. E' possibile che improvvisamente la Triestina sia diventata così appetibile?

Poi anche questo discorso sui politici locali che sembrano aver preso al volo l'occasione per incominciare una sfida a chi sputa più lontano mi lascia mooooooolto interdetto.

Chi compra la Triestina deve dare precise garanzie dal punto di vista economico e, scusate se scomodo un termine così pesante, morale, e deve anche dimostrare di amare e comprendere il territorio.

Su alcune di queste problematiche quelli del "non siamo noi i geni della Viterbese" non mi sembrano in grado di fornire sufficenti rassicurazioni.

Un eventuale asta con tanto di rialzo del prezzo favorirebbe solo l'essere macrobiotico ( e soprattutto i suoi creditori, ennesima categoria per la quale esprimo solidarietà).

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Intanto speriamo che Fantinel o non, i prossimi siano proprietari competenti, il che sembrerà banale ma non lo è mica tanto se pensiamo a certi personaggi...Poi che abbiano adeguate capacità economiche, non dico i Moratti di turno, ma quantomeno gente che non si ritrovi in tasca solo progetti non adeguatamente sostenuti da soldini...E poi che si programmi un futuro per l'Alabarda degno del suo glorioso passato...Incrociamo le dita... :bandieraalabarda:

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MONTAG Inviato il 07 marzo 2006, 14:15

Tutte queste cordate un pò mi puzzano. E' possibile che improvvisamente la Triestina sia diventata così appetibile?

Poi anche questo discorso sui politici locali che sembrano aver preso al volo l'occasione per incominciare una sfida a chi sputa più lontano mi lascia mooooooolto interdetto.

Concordo con MONTAG !! Fino a ieri eravamo quasi al fallimento e di punto in bianco si muovono tutti, compresi i politici. Credo solo a una realtà abbastanza sicura quella di Fantinel, sperando che ci siano anche dei operatori locali (sarebbe un miracolo) x dare una mano all'Unione. Speremo ben :papa:

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El Picolo de ogi:

La ritirata di Flaviano Tonellotto è già cominciata. Ma non sta seguendo il percorso tracciato dal Tribunale con il commissariamento. L’ex presidente alabardato lunedì sera si è precipitato nello studio dell’avvocato Emanuele Urso dove si è incontrato con Stefano Fantinel. Il legale com’è noto, cura da tempo gli interessi di tutti due. Hanno, in sostanza, ripreso in mano il filo di quella trattativa che era stata interrotta due settimane fa, quando gli imprenditori friulani si erano alzati dal tavolo davanti alle condizioni dettate da Tonellotto. Tuttavia ora la situazione è radicalmente cambiata, adesso trattano in un contesto molto più complesso visto che la società da venerdì scorso è stata commissariata e quindi chi vuole acquistare l’Unione deve necessariamente passare per gli amministratori giudiziari che sono l’avvocato Maurizio Consoli, il commercialista Roberto Lonzar e il nuovo presidente Totò De Falco. La mossa di Tonellotto appare però chiara: non intende lasciare ad altri la Triestina senza prendere il becco di un quattrino. Ma è un rischio che sta correndo: com’è prevedibile, i commissari abbatteranno il capitale sociale alla fine della loro verifica contabile e a quel punto le azioni della società avranno valore zero. «I Fantinel hanno ripreso a trattare con Tonellotto la cui famiglia detiene la maggioranza delle azioni», osserva l’avvocato Emanuele Urso. «Comunque a questo punto ci sono tre strade percorribili: i Fantinel possono portare avanti questo discorso con Tonellotto, con i commissari oppure con tutti i due che è forse la soluzione migliore». Gli amministratori giudiziari sono perplessi di fronte a questa iniziativa e ribadiscono che ogni proposta di acquisto deve essere vagliata e avallata da loro.

«I Fantinel non ci hanno mai contattato», osserva l’avvocato Consoli. «Abbiamo un appuntamento in agenda ma con un’altra cordata». Gli imprenditori friulani stanno giocando un’altra partita e l’ipotesi più plausibile è che vogliano recarsi dai commissari solo quando avranno in tasca un accordo con Tonellotto per evitare di finire in mezzo a un’asta falsata magari da qualche cordata messa in piedi solo per fare azioni di disturbo in tempo di campagna elettorale. «Siamo interessati a rilevare la Triestina e abbiamo dato mandato al nostro legale di contattare i commissari». Sono solo le prime schermaglie.

Dopo una lunga attesa, alle 15.25 è comparsa l'auto di De Falco, seguita da quella con Consoli e Lonzar a bordo. Presentazioni veloci e trasferimento immediato per tutti negli uffici al primo piano della palazzina di Visogliano (tra l'altro per entrare nei locali i giocatori hanno dovuto togliere le scarpe da allenamento e indossare le ciabatte): poco dopo il summit era già in corso. Una quarantina di minuti di spiegazioni, domande e chiarimenti, poi i giocatori (e qui da alcuni è partito il coretto) sono entrati direttamente in campo per l'allenamento, almeno all'apparenza con un briciolo di serenità in più.

E' stato Roberto Lonzar invece a spiegare cosa era stato comunicato agli alabardati: «Abbiamo cercato di portare un po' di serenità ai giocatori, anche perché noi siamo molto fiduciosi di risolvere la situazione entro breve tempo. Del resto da venerdì, appena saputo del compito assegnatoci, ci siamo messi subito al lavoro. Io stesso domani (oggi, ndr) andrò alla Lega calcio per fare chiarezza su tutta la situazione economico-finanziaria della società e sugli importi che sono attesi dalla stessa Lega. Questa è la priorità assoluta, poi si potranno esaminare anche le altre cose, fra le quali l'argomento della giustizia sportiva e dei pericoli di penalizzazione».

Qualche parziale rassicurazione i giocatori l'hanno avuta anche sugli stipendi: anche qui si spera di trovare una soluzione entro fine mese.

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