SandroWeb Inviato 8 Dicembre 2009 Segnala Inviato 8 Dicembre 2009 Da "Il Piccolo": ]NEL TURNO INFRASETTIMANALE I BIANCOROSSI GIOCANO OGGI ALLE 18 A VERBANIAAcegas, con Omegna non resta che sperare Ci vorrebbe un miracolo per cancellare di colpo tutti i limiti mostrati di nuovo due giorni fa[/b] di MATTEO CONTESSA TRIESTE Neanche il tempo di smaltire la sconfitta casalinga con Treviglio, che già era tempo di mettersi in viaggio verso Verbania, dove oggi si gioca il secondo turno infrasettimanale del girone contro la Paffoni Omegna. E così l’Acegas è partita ieri pomeriggio alle 14 in pullman. Un lungo viaggio che sarà stato per molti l’occasione per riflettere sul quarto stop consecutivo e magari un momento di confronto fra giocatori e con il tecnico Bernardi. Oggi a Verbania trova una squadra ancora più forte di Treviglio, guidata dalla stella Carra, l’anno scorso protagonista in LegaDue A Reggio Emilia, e composta da un manipolo di giocatori esperti e talentuosi. fare dunque previsioni o fornire ipotetiche chiavi di lettura della sfida riteniamo sia inutile tanto poi, come stiamo vedendo, dipenderà da cosa Lenardon e compagnia riusciranno a fare. E allora c’è solo da sperare che in riva al lago Maggiore vada bene. Più guardiamo appunti, parziali, statistiche e scorriamo con la mente il film della partita, più siamo convinti che contro Treviglio si sia perso in attacco e, alla lunga, con la gestione delle rotazioni. Il primo aspetto è forse il più preoccupante dei due. Perchè dopo 2 mesi abbondanti di campionato e 11 partite giocate si è capito bene com’è questo campionato e come giocano le avversarie. E dunque può esserci conoscenza sufficiente per non continuare a fare la parte degli sprovveduti contro avversari che spesso non sono fenomeni, ma che lo diventano proprio grazie alla condotta dei biancorossi. Uno dei problemi più evidenti, domenica, è stata l’insipienza dei registi. Marisi e Lenardon non sono ancora a loro agio in questo torneo e una cosa simile, a questo punto, è sorprendente. Non avendo la sicurezza di chi è consapevole della propria forza non hanno osato mai, finendo per girare a lungo palloni innocui sull’arco perimetrale e tentare poi la prevedibile sortita estemporanea negli ultimi secondi mandando il pallone negli angoli, ormai però ben presidiati dagli avversari, o nell’area ai lunghi che, spalle a canestro e con tutti gli avversari addosso, sono finiti nella ragnatela degli avversari. È stata una situazione che si è ripetuta troppo spesso e non solo contro Treviglio. L’unico in grado di spaccare le difese avversarie è stato Spanghero che quando lo ha fatto è riuscito sempre a liberare qualche compagno sotto il canestro. il fatto è che però ha alternato cose buone a errori evidenti, non avendo ancora l’eperienza per essere continuo a questi livelli. È dalla cabina di regia che in questo momento nascono tutti i problemi in attacco dell’Acegas. Anche perchè, Bocchini e Benevelli a parte, fra i biancorossi non c’è nessuno al momento capace di attaccare il canestro sfidando l’avversario diretto. I palloni persi in fase offensiva, le forzature nei tiri, l’imprecisione dai 6,25 sono tutti figli di questa regia asfittica. In quanto alla gestione dei cambi, abbiamo già scritto che alcune scelte di Bernardi sono state poco comprensibili. Aveva finalmente tutti e 10 i suoi giocatori, ha distribuito i minutaggi in maniera disomogenea con scelte strategiche differenti nel corso del match.Nel primo quarto, costretto dai falli, si è affidato a Crotta, Colli e Spanghero tutti insieme e aveva avuto riscontri molto positivi perchè la stazza e la velocità del primo, la grinta ddel secondo e l’imprevedibilità del terzo facevano soffrire i bergamaschi. Nel secondo ha girato tutti vorticosamente finendo per far perdere loro il filo del discorso (e infatti il 21-28 di quel parziale alla fine ha fatto quasi per intera la differenza) e subire gli ospiti. Dopo l’intervallo, invece, il tecnico romagnolo ha puntato fisso su alcuni uomini, limitando molto le rotazioni e dimenticando proprio Crotta e Colli in panchina. Ne ha ottenuto solo una buona difesa dell’area, ma non dell’arco. Perchè quando Da Ros e compagni, visto che facevano fatica a entrare e hanno iniziato a bersagliare da lontano, lo hanno potuto fare sempre con i piedi a terra, senza nessun ostacolo biancorosso, e quindi fare spesso centro. E in attacco, con Marisi e Lenardon insipidi, con Benfatto non ancora al meglio e con Scarponi che non ha la misura negli avvicinamenti a canestro, non c’è stato verso di prendersi la partita. Cita
jota&piada Inviato 8 Dicembre 2009 Segnala Inviato 8 Dicembre 2009 Mi forsi stasera vado a veder Forlì in casa con Jesolo - San Donà. Me dispiasi per la vittima sacrificale, ma almeno sarà un giogo divertente, e una vittoria senza patemi, per una volta... E non scolto Furlan che già immagino quanto el sara carigo de ottimismo... 100...100...100!!! Forza Muli! Cita
80 revival Inviato 8 Dicembre 2009 Segnala Inviato 8 Dicembre 2009 Omegna 89 Trieste 63 Trieste arriva alla quinta sconfitta consecutiva perdendo in maniera sonora e vergognosa in riva al lago maggiore.Capiamo(ma anche no) che quest'anno era una stagione di transizione e che si puntava sui giovani ma visto che comunque ci chiamiamo Trieste e non Canicattì certe figure di me**a non possiamo permettercele .Squadra svogliata,senza idee e gioco e giocatori che sembrano vanno in campo per onore di firma...visto che solo una retrocede.Anche arrivare penultimi o terzultimi sarebbe sempre una vergogna...Ragazzi noi abbiamo pazienza ma pretendiamo rispetto ed impegno per la maglia che indossate...si può perdere ma con onore e dignità... Ps:Buttiamola in ridere tre anni fa a Verbania abbiamo preso 42 punti oggi solo 26 ...tra due partite forse vinceremo ...RAGAZZI FUORI LE PALLE VA! Cita
alvin66 Inviato 8 Dicembre 2009 Segnala Inviato 8 Dicembre 2009 come l'altr'anno:la grande crisi tardo autunnale.. Cita
whitesnake Inviato 8 Dicembre 2009 Segnala Inviato 8 Dicembre 2009 Con una squadra mediocre (ma forse siamo noi i mediocri) non si doveva prendere uno scarto del genere!!!!!!!!!!!!!!!!! Scarponi? e chi è questo...segna una tripla quando ormai è finita la partita...Benfatto? Boh..perso per strada...fa rimpiangere il buon Gennari.. che stracomanda la classifica dei rimbalzi; nelle varie classifiche a parte Benevelli ai rimbalzi!?...ma come mai non c'è Benfatto.... Trieste non esiste. Lenardon è in crisi di identita...Marisi se ha fatto una gara come domenica..porta poco alla squadra. Ho visto i minutaggi... quando c'erano Crotta e Cigliani in campo bene o male Trieste annaspava, poi tolti... scomparsi in panchina... mah certe scelte non le capisco. Cmq anche l'anno scorso di questi tempi si viveva un clima simile.... dev'essere la stagione.... un po' come il famigerato terzo quarto di partita. Domenica RAGAZZI !! Fuori "las pelotas"!!! E siamo anche in TV!!!! Niente figure meschine! Suvvia un po' di dignita, rispetto per il pubblico e la maglia che portate!! Cita
SandroWeb Inviato 8 Dicembre 2009 Autore Segnala Inviato 8 Dicembre 2009 Siamo in completa crisi nera. Ora bisogna risalire, punto e stop. Cita
alvin66 Inviato 8 Dicembre 2009 Segnala Inviato 8 Dicembre 2009 Siamo in completa crisi nera. Ora bisogna risalire, punto e stop. per fortuna che va giu' una sola.. Cita
SandroWeb Inviato 8 Dicembre 2009 Autore Segnala Inviato 8 Dicembre 2009 Purtroppo, al momento attuale, non vedo come si possa sinceramente far punti con Ozzano o con Forlì. Il guaio è che oramai si gioca sempre sull'asse Bocchini-Benevelli...E GLI ALTRI? Cita
giornalaio Inviato 8 Dicembre 2009 Segnala Inviato 8 Dicembre 2009 VERGOGNA TOTALE..... IMBARAZZANTI E SENZA DIGNITA'! PUNTO E STOP Cita
SandroWeb Inviato 9 Dicembre 2009 Autore Segnala Inviato 9 Dicembre 2009 Da "Il Piccolo": UMILIANTE DÉBÂCLE DI TRIESTE CHE SI ARRENDE DI NUOVO: 89-63 E MAI IN PARTITAL’Acegas senz’anima affonda nel lago Quinta sconfitta consecutiva dei biancorossi, mai in grado di reggere il confronto con Omegna dall’inviato MATTEO CONTESSA VERBANIA La più brutta Acegas della stagione. Di gran lunga e senza paura di sbagliare nel giudizio. Una squadra che si è mantenuta in equilibrio precario per un quarto, si è arrampicata sugli specchi per un altro quarto e poi ha sbracato, arrendendosi indegnamente quando mancava ancora metà partita da giocare. Il finale di 89-63 dice di un massacro a una squadra che non c’è proprio, di questi tempi. Siamo arrivati alla cinquina perdente: se non è identica, l’Acegas attuale è davvero molto simile a quella del filotto nero dello scorso anno. Eravamo, come adesso, sempre a cavallo fra novembre e dicembre. Evidentemente questo, nella preparazione impostata da Bernardi, è abitualmente il momento critico della stagione. È una squadra che corre, corre ma senza una meta né un’idea apprezzabile. E se tanto ci dà tanto, meglio mettersi l’anima in pace e aspettare l’anno nuovo per vederla rigiocare al basket. Perchè di questi tempi va in giro per l’Italia soltanto a far fare belle figure agli avversari. A Omegna, per esempio. Sulla carta quella piemontese sarà forte finchè vuole, ma sul campo ieri non è che si sia dimostrata una fuoriclasse. Solo che di fronte a quest’Acegas sembrava un’attrazione da circo, poteva fare ciò che voleva e tutto le veniva concesso. E passiamo mestamente alla cronaca. Se l’Acegas di questi tempi latita in fase d’impostazione, Omegna non le è da meno. Ne viene fuori una specie d’inizio a ciapa no, con due squadre che fanno grande fatica a bucare la retina: dopo 7’30 siamo appena sul 13-11, con una quantità di errori nelle conclusioni già considerevole da una parte e dall’altra. I «lupi» di casa hanno chili e centimetri a favore e si avvicinano di più al canestro, i biancorssi non riescono proprio a giocare nell’area pitturata e devono affidarsi ai tiri da fuori, con esiti facilmente immaginabili. L’ingresso di Crotta migliora qualcosa sotto i tabelloni, il ragazzo ha la stazza sufficiente per soffiare rimbalzi agli avversari e segnare da sotto. Il primo quarto si chiude sul 21-18. Due canestri consecutivi di Rossi creano il primo break (26-20 al 2’), ma finalmente al soldato Ivan entra la tripla e subito il distcco è dimezzato. Bernardi continua a ruotare nel box 1 i tre uomini che ha, cercando da loro il lampo estemporaneo, visto che ieri sera né Lenardon, né Marisi e neppure Spanghero sanno accendere la luce. E così, anche se per poco, Trieste è sempre all’inseguimento. Quando Picazio decide invece che è arrivato il momento di esercitarsi nelle bombe, Omegna inizia ad allungare: all’8’40” siamo sul 41-31. Il rientro dagli spogliatoi è sempre un momento da paura, per l’Acegas. Qui è da incubo: 15-2 sul groppone in 6’20” e la partita sul 56-35 è già finita, diventa un’esibizione a beneficio di chi ha pagato il biglietto. Omegna fa lo spettacolo, i biancorossi sono completamente in sua balia. Sembrano pugili suonati, di quelli a cui si piegano le gambe per le botte prese e restano in piedi soltanto con la volontà. Si potesse, ci vorrebbe una spugna gettata in campo, per chiuderla qui ed evitare un’umiliazione più grande. Ma nel basket non si può fare e allora bisogna bere fino in fondo questo calice avvelenato. A onor di cronaca annotiamo che il terzo quarto si chiude sul 62-45, con un parziale di 21-12 e con l’Acegas che ormai non commette neanche più falli, tanto ha perso in convinzione e aggressività. Perso per perso, Trieste inizia l’ultimo quarto come se si fosse sullo 0-0 e recupera qualcosa. Ma è solo un fuoco di paglia, perchè basta che Omegna riprenda a giocare e le distanze vengono ristabilite. Proprio non c’è verso, per gli ospiti, di riuscire a contenere i «lupi» dell’Orta. I quali ormai si divertono a fare le giocate da allenamento, con grande sollazzo per chi siede sugli spalti. e Bernardi: «Siamo scarsi e con poco talento giocando così non si va da nessuna parte»VERBANIA «Siamo una squadra scarsa e con poco talento. Se scendiamo in campo senza la necessaria umiltà e non capiamo che dobbiamo sputare sangue su ogni pallone non andiamo da nessuna parte». Impietosa l’analisi di Massimo Bernardi dopo il pesante stop contro Omegna. Ci si aspettava una reazione dopo il brutto passo falso di domenica in casa contro Treviglio, 48 ore dopo è arrivato un bis che fa male soprattutto per l’atteggiamento passivo con cui i giocatori hanno accettato la sconfitta. «Queste figure ignobili non si possono fare - continua il tecnico - Abbiamo retto nel primo quarto poi al primo vero momento di difficoltà abbiamo mollato. È vero che Omegna non rientra nel target di avversarie con cui possiamo competere, la sconfitta ci può stare, quello che non accetto è il modo con cui abbiamo perso. Siamo una squadra debole, scarsa di talento, fisico ed esperienza per cui se non mettiamo sul parquet il massimo di impegno siamo destinati a fare figuracce. E questo, per il rispetto dei nostri tifosi, è inaccettabile». Difficile analizzare l’involuzione della squadra nell’ultimo mese. «Le ultime sfide le abbiamo perse con Trento, Verona, Brescia, Treviglio e Omegna, squadre che hanno un potenziale superiore al nostro e contro le quali possiamo competere solo facendo miracoli. Ce la giochiamo con Fidenza, Montecatini, Riva del Garda. Rimedi? Tornare in palestra, abbassare la testa e lavorare duramente». Lorenzo Gatto e infine Non si salva nessuno, a tutti il voto minimodall’inviato VERBANIA Ieri sera niente da salvare. E a chi non ci crede, citiamo come memorandum le valutazioni globali delle due squadre: Omegna 114, Acegas 46. Un dato inusuale in un torneo come questo, da solo vale più di mille spiegazioni. E allora uniformiamo tutti nel giudizio. È un voto politico che non risparmia neanche il tecnico Massimo Bernardi: non per come ha condotto la squadra ieri sera, ma perchè quando la nave affonda il comandante non può abbandonare la ciurma e deve andare giù anche lui. LENARDON 3 MARISI 3 CIGLIANI 3 SPANGHERO 3 BOCCHINI 3 BENEVELLI 3 COLLI 3 BENFATTO 3 SCARPONI 3 CROTTA 3 BERNARDI 3 (ma.co.) Cita
giuli61 Inviato 9 Dicembre 2009 Segnala Inviato 9 Dicembre 2009 http://www.youtube.com/user/PaffoniOmegna#p/f/2/nLe6lP0c_LM L intervista di Bernardi a fine partita Cita
SandroWeb Inviato 10 Dicembre 2009 Autore Segnala Inviato 10 Dicembre 2009 Da "Il Piccolo": BASKET: DOPO LE CINQUE SCONFITTE DI FILAAcegas, tutti sotto esame per la riconferma La società chiama la squadra a rapporto. Nessun cambio, per scelta e per limiti di budget di ROBERTO DEGRASSI TRIESTE La squadra, per scelta e per necessità, non si tocca ma fino al termine della stagione sono tutti sotto esame. In gioco c’è la riconferma in maglia biancorossa. Dopo la scoppola con Omegna, quinta sconfitta consecutiva, l’Acegas ieri mattina è stata chiamata a rapporto. Un confronto tra la società, rappresentata dal consulente operativo Matteo Boniciolli, i giocatori e il tecnico Massimo Bernardi. LA SOCIETÀ. «Non stiamo giocando bene e se le cose non girano le responsabilità sono di tutti. Mie, di Bernardi, dei giocatori. – spiega Boniciolli – Abbiamo scelto la strada di una squadra giovane e l’abbiamo fatto convinti che fosse quella giusta. Una scelta che può dare subito risultati, come sta accadendo a Ozzano, ma comporta anche dei rischi. Avremmo potuto puntare su una squadra con sette veterani e tre ragazzini per far numero ma, in caso di risultati negativi, a fine stagione ci saremmo ritrovati con una formazione da buttare. Andiamo avanti sulla nostra strada, consapevoli che dobbiamo però rispettare un obbligo: tenere sempre un atteggiamento dignitoso e combattivo». Nell’Acegas del futuro però potrebbe non esserci posto per tutti. «Resterà chi merita di restare», conclude il consulente biancorosso. LE SCELTE. Non sono previsti, quindi, interventi nè rivoluzioni a breve. Sul mercato l’Acegas avrebbe la possibilità di effettuare un’operazione ma probabilmente conserverà il jolly per giocarselo in caso di eventuali infortuni. Scelta suggerita anche dalla necessità: il club triestino non può e non vuole spendere. Il budget è risicato e già durante il mercato estivo aveva comportato qualche dolorosa rinuncia (Carrizo, tanto per non fare nomi). La società esclude anche che sia in discussione la panchina di Bernardi. Un anno fa con il coach romagnolo la squadra infilò sette sberle di fila ma a fine stagione volò verso la promozione. Un esito che però stavolta, a meno di miracoli, non si ripeterà. È troppa la concorrenza e, realisticamente, sono diverse le formazioni più forti dell’Acegas. Se per questa stagione Trieste rimarrà inalterata, il futuro è per tutti (o quasi) in discussione. Le trattative per il rinnovo di Benevelli fanno intuire che il lungo marchigiano è comunque tra i promossi. Inevitabile, dato che in questo scorcio di campionato è stato sprattutto il tandem B&B (Bocchini e Benevelli) a mostrare di possedere il passo giusto per la categoria. Le incognite, semmai, sono altre. Una regia senz’anima, ad esempio, che solleva interrogativi in particolare su Lenardon che doveva rappresentare una delle pietre angolari della squadra. Deludente anche il torneo di Ivan Scarponi che pure avrebbe i mezzi fisici per dare al suo gioco una dimensione che non si limiti a un esercizio di tiro dai 6,25. Neanche Benfatto ha incantato pur con l’alibi di un infortunio e con moderate attese nei suoi confronti. Il baby Spanghero invece finora sta pagando dazio soprattutto sul piano fisico nel confronto con i pariruolo. Nonostante le cinque sconfitte, l’Acegas non molla l’obiettivo dell’ottavo posto, l’ultimo utile per i play-off. L’inconsistenza di Jesolosandonà ha invece già risolto da un pezzo il problema su a chi toccherà retrocedere. Per conservarsi in linea di galleggiamento per le prime otto, tuttavia, Trieste deve cambiare rotta. Cita
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