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I suntini sandrini di sabato 10 ottobre 2020


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SABATO 10 OTTOBRE 2020

- Rivoluzione in casa pallamano Trieste alla vigilia della sfida di questa sera a Cassano Magnago. Andrea Carpanese, nella serata di giovedì, ha rassegnato le dimissioni dalla guida tecnica della squadra.In questo senso le prestazioni negative contro Fondi e Pressano hanno accelerato una scelta che era nell'aria da qualche settimana. «Era da un po' di tempo che stavamo valutando questa ipotesi- conferma la presidente Alessandra Orlich- per cercare di far fare alla squadra un salto di qualità. Decisione necessaria ma non per questo facile. A Carpanese da parte mia e della società va il ringraziamento per quanto fatto in questi mesi. Le valutazioni tecniche sono una cosa, il giudizio sulla persona un'altra. Credo che Andrea abbia dimostrato quanto tiene alla pallamano Trieste con il suo impegno, la sua serietà e la sua passione».Questa sera a Cassano Magnago in panchina ci sarà Giorgio Oveglia, in attesa che venga definita la trattativa con il nuovo allenatore. «Siamo ai dettagli con un tecnico sloveno- conclude la presidente- per la nostra società si tratta di uno sforzo importante per cercare di dare un ulteriore impulso alla squadra».

- Per almeno un mese l'Allianz dovrà fare a meno di Myke Henry, Daniele Cavaliero e Ike Udanoh. Anche l'ala-centro, infatti, dovrà restare fermo a lungo. Questo il responso di quello che sta diventando suo malgrado il protagonista di questa disgraziata settimana: il dottor Rocchi di Reggio Emilia. Lesione traumatica meniscale. Anche nel caso di Udanoh, l'Allianz dovrà cercare un sostituto a gettone comunitario.Domani all'Allianz Dome arriva l'Armani Milano (palla a due alle 17). In altri tempi si sarebbe parlato di pienone e si sarebbe pensato solamente a come fermare la corazzata di Ettore Messina. Ma gli spalti di Valmaura putroppo saranno occupati solo dalle 1000 persone ammesse e qalsiasi valutazione tecnica del match è condizionata dalla situazione clinica della banda biancorossa. Eugenio Dalmasson cerca di prenderla con filosofia. «Sappiamo che servirà un mese per recuperare i nostri tre giocatori. E ovviamente la situazione di Udanoh - proprio perchè si tratta dell'infortunio più recente - è quella della quale abbiamo meno certezze sulla tempistica. Non posso che ringraziare la società per essersi mossa tempestivamente per trovare una soluzione. La firma di Mussini ci permette di allungare le rotazioni con un elemento che già si allena con noi, Federico è legato a questa maglia ed è in grado di entrare in squadra senza disagio. Jakob Cebasek, l'esterno sloveno in prova, si allenerà con noi e vedremo se può essere l'uomo giusto per sostituire Henry».E adesso anche la grana Udanoh. La caccia al sostituto non è ancora cominciata. «Il responso medico è arrivato nel pomeriggio. Cercheremo un centro valutando quello che offre il mercato», aggiunge il coach. Da considerare naturalmente che queste tre tegole capitano nel momento peggiore: con le limitazioni all'affluenza del pubblico i budget di tutte le società di serie A perdono una robusta quota di risorse e di conseguenza qualsiasi intervento sul mercato va a gravare su un quadro già pesante. Per fortuna nei mesi scorsi la Pallacanestro Trieste è stata tra i club più virtuosi anche se non ha tesoretti cui attingere e non può pensare a gettonari di primissima fascia.Intanto, però, domani arriva Milano. L'avversario che non ci voleva nel momento che nessuno avrebbe mai voluto. «Non cambiano l'attenzione e il modo in cui dobbiamo approcciarci a questa partita. Basta pensare alla caratura dell'Armani. Una sfida che offre mille stimoli e sapete cosa ho notato? La delusione negli occhi di chi non potrà scendere in campo. Questo è un incontro che tutti vorrebbero giocare. Mi spiace non poter essere al completo - prosegue Dalmasson - perchè queste sono occasioni per continuare a crescere dopo le vittorie delle prime due giornate. Occasioni per portare avanti un progetto e un'identità di squadra. Naturalmente in questo momento per tamponare l'emergenza succederà che qualcuno debba adattarsi a giocare fuori ruolo, un intoppo nella normale evoluzione della squadra. Ma nel corso di un campionato può succedere anche questo. Inutile piangerci addosso. Pensiamo a disputare la nostra partita».

- Se in serie C ci fosse ancora la regola sulle rose precedente alla modifica apportata in seguito allo sciopero dell'Aic (poi revocato proprio in seguito alla modifica), allora la Triestina avrebbe già saturato il suo roster. Ma proprio quella protesta aveva costretto a rivedere la norma per consentire alle società di serie C di portare da 22 (più un giovane nato nel 2001) a 24 giocatori (sempre più un 2001) le proprie rose. La lista consegnata dalla Triestina alla fine della sessione di mercato, chiusa lunedì sera, annovera al momento proprio 22 calciatori più un classe 2001 (Palmucci). La lista dei 22 comprende i portieri Offredi e Valentini, i difensori Rapisarda, Struna, Lambrighi, Ligi, Tartaglia, Brivio e Filippini, i centrocampisti Lodi, Giorico, Maracchi, Reda Boultam, Rizzo, Calvano, gli attaccanti Gomez, Granoche, Litteri, Sarno, Petrella, Mensah e Procaccio. Non sono dunque presenti nella lista il portiere Ioime (che deve attendere il semaforo verde per la questione dell'aritmia) e il centrocampista Paulinho, infortunato di lungo corso. E non sono presenti nemmeno Gatto e Cernuto, che come noto non rientravano in questa stagione nei piani della società ma non si sono accasati da altre parti e pertanto sono ancora sotto contratto. Ovviamente, chi ha presentato una lista sotto il tetto massimo può integrarla in ogni momento fino al raggiungimento dei 24 giocatori. Una volta raggiunto il limite, la lista resterà poi definitiva fino al termine del mercato di gennaio, con due possibili bonus da giocarsi nel periodo: si può cambiare un portiere e c'è la possibilità di cambiare un infortunato con un giocatori fuori lista. Pertanto allo stato attuale in casa alabardata ci sono due posti liberi in rosa, due caselle che si possono ancora riempire. Secondo Mauro Milanese, come noto, quello che ancora manca alla squadra è un difensore centrale di piede destro, e su questo l'amministratore unico è impegnato. Negli ultimi giorni, ad esempio, è emerso il nome di Anibal Capela, 29 anni, portoghese, adesso svincolato dopo due stagioni giocate in serie B al Potenza. La trattativa però è ancora in corso. Se davvero l'Unione arruolerà ancora solo un calciatore, resterà dunque libera una casella. Vista la situazione degli esterni offensivi, che con Mensah non ancora a posto e Procaccio fermo a lungo, al momento vede a disposizione solo Sarno e Petrella, potrebbe emergere l'ipotesi di reintegrare in rosa Leonardo Gatto, quantomeno per questi mesi fino alla sessione di mercato invernale. A quel punto resterebbe solamente Cernuto fuori lista. Più difficile appare invece il reintegro di entrambi, se per caso non arrivasse nemmeno un difensore. Sono valutazioni che farà la società in questi giorni. Naturalmente a gennaio, con il mercato aperto, potrà nuovamente cambiare tutto. Senza dimenticare che per quel periodo dovrebbe finalmente rientrare anche Paulinho, che aveva iniziato il 2020 alla grande prima di fermarsi per la rottura del crociato proprio mentre la squadra si stava preparando ai play-off. 

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