SandroWeb Posted July 19, 2021 Report Share Posted July 19, 2021 LUNEDÌ 19 LUGLIO 2021 - La vita di un massimo dirigente è come un cavatappi, che gira sempre all’infinito e mai si ferma. A Mario Ghiacci (intervistato dal sottoscritto per City Sport) piace descrivere così la sua attività da presidente, con il “conforto” di aver messo già i puntelli – almeno a livello di roster – per la prossima stagione. Che sarà un’annata decisamente importante per il futuro della Pallacanestro Trieste, dentro e fuori dal campo. Presidente Ghiacci, di fatto avete praticamente concluso il vostro mercato. È contento della squadra costruita? “Molto, in prima battuta perché mi aspettavo che la definizione del roster fosse più lunga in termini di tempo, invece gli obiettivi che inseguivamo li abbiamo raggiunti praticamente tutti. Solamente il playmaker su cui ci eravamo principalmente puntati ha fatto una scelta diversa, per il resto siamo soddisfatti di aver chiuso contratti importanti. E sicuramente gli obiettivi cambiano in base a chi prendi: ad esempio la conferma di Delia ci ha spinti a prendere Konate, così come l’approdo di Sanders ci ha indirizzato a portare a Trieste Banks. Abbiamo voluto fare delle scelte di cambiamento, puntando ad esempio ad affiancare Lever a Grazulis anziché a Da Ros anche per questioni di età”. Tanti nuovi volti vestiranno la maglia biancorossa: quale secondo lei potrà essere la sorpresa? “La speranza che abbiamo è che Sanders e Konate, due americani giovani, possano crescere in un campionato molto più difficile rispetto a quelli giocati nel recente passato e dare un contributo importante. Negli altri ruoli abbiamo tante certezze, non amo mettere particolari pressioni ai giovani ma credo che anche Deangeli possa essere il nostro jolly: ha fatto molto bene a Udine, è entusiasta di poter essere tornato alla Pallacanestro Trieste e di giocarsi le proprie chances”. La trattativa però perfetta è quella che ha portato Adrian Banks all’Allianz. “Un accordo figlio anche dell’appeal che questa squadra si è conquistata con il settimo posto in classifica. Tenendo conto che a inizio del mercato mai ci saremmo aspettati di poter portare a Trieste un giocatore come lui, c’è anche da sottolineare che è sempre molto difficile strappare un contratto con atleti così esperti e attenti, che non firmano accordi per impeto ma scelgono le proprie mete pensando anche a dove poi porteranno a vivere la propria famiglia o i propri figli”. C’è però ancora qualcosa da sistemare nel roster… “Se intendete Daniele Cavaliero, abbiamo messo sul tavolo delle condizioni che a mio modo di vedere sono ottime per lui. Attendiamo di sapere a breve la sua decisione”. Con Franco Ciani in panchina, crede che vedremo un basket molto diverso rispetto a quello di Eugenio Dalmasson? “La palla a spicchi non è una scienza esatta: in fin dei conti, Sacchetti allena in maniera diversa rispetto a Repesa o Scariolo. Di sicuro di cambiamenti ne vedremo, ma credo che non ci sia tanto da cambiare in un sistema che ci ha visto ottenere buoni risultati nel recente passato”. È inevitabile parlare della presenza del pubblico al prossimo campionato e di un’eventuale campagna abbonamenti: c’è già qualche ipotesi a riguardo? “Siamo decisamente in alto mare su questo contesto, visto che a oggi i posti a disposizione sono 500 al chiuso e 1000 all’aperto ma naturalmente non c’è alcun tipo di sicurezza di quale sarà la situazione fra qualche mese. Di certo con questa regola ci attenderebbe in pratica un’ulteriore stagione senza pubblico, con effetti devastanti che tutti possono immaginare. Non voglio illudere nessuno, solo se avremo la certezza di poter ospitare una quota discretamente importante di tifosi potremo ipotizzare una campagna abbonamenti. Abbiamo molti progetti nel cassetto, in caso di riapertura saremo strutturati a dovere per far tornare il nostro pubblico. La mia paura più grande è quella di un’affezione da parte dei supporters che rischia di spegnersi sempre di più e che tante persone decidano di allontanarsi dal palazzetto dello sport”. Presidente, a che cosa può puntare la sua squadra nella prossima stagione? “A fare un buon campionato: so che è una frase sin troppo ovvia e scontata, ma essendo il nostro un team abbastanza rinnovato non voglio creare pressioni importanti”. - «Mercato? Prima bisogna tirare le somme su questi primi giorni di allenamenti, fare le valutazioni e poi intervenire su cosa ci serve». Lo scrive Antonello Rodio su "Il Piccolo": l'amministratore unico della Triestina Mauro Milanese torna a ribadire un concetto più volte ripetuto in questi giorni: è necessario prima vedere quali e quanti calciatori verranno promossi nella prima parte del ritiro di Ravascletto, poi inizieranno le mosse.SMENTITE. Per questo dalla società alabardata trapela che tutti i numerosi rumors di questi giorni di mercato assomigliano molto a delle bufale: l'interessamento per il centrocampista Alessandro Di Paolantonio, rimasto senza squadra dopo la retrocessione dell'Arezzo? Nulla di vero. Un possibile scambio di attaccanti con il Catanzaro fra Matteo Di Piazza e Alessio Di Massimo? Assolutamente no. Che siano strategie di mercato o vere smentite lo si saprà a breve, certo Di Massimo continua a essere molto chiacchierato: a Catanzaro ha fatto bene e lo rivorrebbero, lo cerca anche il Cosenza, giusto per restare in Calabria. Ma su di lui il tormentone di Milanese è il solito: «Dipende se piace a Bucchi». E del resto l'amministratore unico alabardato era stato chiaro anche nel suo consueto intervento settimanale: «Questa serie di allenamenti di questi giorni in ritiro, stanno permettendo al mister di valutare il gruppo, traendo le conclusioni che ci porteranno in determinate direzioni in sede di mercato. Era giusto portare in ritiro tutti i giocatori sia giovani che meno giovani, impegnati l'anno scorso con noi ma anche andati in prestito in altre società, dando modo al mister di avere un quadro più completo possibile».PORTIERI. La cosa certa che trapela invece dall'ambiente alabardato, è che la priorità in questo momento è quella di un portiere. Ricordiamo che in ritiro oltre a Offredi ci sono solamente i baby De Luca e Rossi. Si cerca un vice o, probabilmente, uno che come avrebbe dovuto essere lo scorso anno Ioime, si possa mettere in competizione con lo stesso Offredi. «Ci sono parecchie scelte in giro», si trincera senza far nomi Milanese. Ma non a caso in questi giorni sono emersi i nomi proprio di vari portieri accostati all'Unione: c'è ad esempio Ivan Lanni, 31 anni, per il quale si sta attendendo la situazione del Novara. Prima di approdare alla squadra piemontese, Lanni, che è monitorato anche dal Padova, ha fatto tanti anni di serie B con l'Ascoli. Nei giorni scorsi si era parlato anche di Timothy Nocchi, 31 anni, da due stagioni e mezzo con la Juve Under 23, e prima ancora di Michel Lewandoski. 24 anni, che nelle ultime quattro stagioni ha giocato con il Teramo. Ma occhio anche a Tommaso Nobile, 24 anni, ultima stagione nella Sambendettese, prima a Carpi e Pro Vercelli: se di lui però ci sono davvero in tanti, dal Cosenza Spezia, Alessandria, Cittadella, Padova, Catanzaro e Juve Stabia. E spunta anche il nome di Andrea Seculin.AMICHEVOLI. Intanto ieri gli alabardati hanno svolto una sgambata ad Arta Terme con una rappresentativa locale. Il risultato finale è di 13-0. Da segnalare il curioso esperimento di Maracchi centravanti. Nel primo tempo a segno Maracchi (tripletta), Gatto, Bonacci e Sarno. Nella ripresa tre gol di Gomez, due di Di Massimo, in rete anche Petrella e Rapisarda. Gli alabardati ora si preparano a una settimana che proporrà amichevoli di prestigio con le due squadre della Capitale. Si comincia mercoledì alle 19.30 allo stadio Nereo Rocco con l'arrivo della Roma di Jose Mourinho. Poi venerdì, ad appena due giorni di distanza, ad Auronzo l'Unione affronterà la Lazio nel rispetto di quella che ormai è diventata una tradizione estiva. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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