SandroWeb Posted October 1, 2022 Report Share Posted October 1, 2022 SABATO 1° OTTOBRE 2022 - Una lunga festa dedicata al basket. E come scrive oggi Roberto Degrassi su "Il Piccolo", un modo per far sentire il calore del pubblico alla Pallacanestro Trieste alla vigilia dell'esordio in campionato. L'occasione migliore per ricordare Sveva a tre anni dalla scomparsa, nel modo che le sarebbe piaciuto, sul campo che amava, nascondendo l'emozione con i sorrisi e l'allegria.Serata lunga e ricca quella della Festa della Curva Nord-Con Sveva nel cuore all'Allianz Dome. In perfetto orario con la scaletta la presentazione della prima squadra. Anzi, della Pallacanestro Trieste. Nell'occasione, infatti, i riflettori si sono accesi anche su chi contribuisce a far funzionare l'organizzazione biancorossa e l'Allianz Dome. Dopo la meritata sfilata, sotto con i giocatori che domani alle 19 affonteranno la Carpegna Pesaro. Entrata sul parquet in ordine rigorosamente di numero di maglia, quindi con Frank Gaines con il suo 1 - ma che si limiti alla divisa chè c'è bisogno come il pane di suoi bottini consistenti - e chiusura con il nuovo capitano Lodovico Deangeli, già calatosi nel ruolo. Foto a centro campo, coinvolgendo anche le ragazze di Futurosa, mentre Mario Ghiacci anticipa la new entry nella società biancorossa: Daniele Cavaliero, smessa la canottiera e i calzoncini, rimarrà comunque all'Allianz Dome dietro una scrivania.Dai tifosi della Curva Nord arriva una richiesta esibendo la maglia della PallTrieste. «Onoratela. Se uscirete con questa addosso sudata, troverete sempre il nostro applauso, anche nelle sconfitte». Un invito raccolto dallo stesso Ghiacci: «Sappiamo quanto sia il calore del nostro pubblico, cercheremo sempre di dare il massimo». Intanto la nuova divisa per un disguido andrà riaggiornata ma domenica si scenderà in campo con la muta che è stata consegnata.Dopo la presentazione della squadra, l'asta delle magliette della scorsa stagione. Un'asta dalla grande valenza, con il ricavato da destinare all'associazione #iotifoSveva. Magliette che hanno innescato rilanci e altre per le quali c'è stato bisogno della capacità di persuasione dell'assistente banditore Daniele Cavaliero. All'asta anche la prima lavagnetta da coach di Legovich, "benedetto" dall'ex capitano: «Marco è un grande uomo, gli auguro di diventare l'allenatore più figo della A». E alla fine l'offerta più alta è proprio la sua - Le rivoluzioni a volte giocano strani scherzi: quando si cambia tutta una squadra, come è successo alla Triestina, prima o dopo ci sono delle difficoltà da superare. Come scrive Antonello Rodio sul quotidiano locale odierno, serve quindi una buona dose di pazienza, ma chiaramente ogni giocatore deve prendersi le proprie responsabilità. Questo il pensiero espresso da Federico Furlan, il 31enne esterno alabardato giunto questa stagione in prestito dalla Ternana, alla vigilia della sfida di domani (ore 14.30) con la Virtus Verona: «Quando una squadra è nuova serve innanzitutto pazienza - afferma Furlan - è normale ci siano queste difficoltà e i risultati non arrivino subito, e in queste situazioni è facile cercare alibi: chi magari pensa che la risolva l'uno, chi un altro, ma alla fine non la risolve nessuno. Ecco perché ognuno di noi deve prendersi le proprie responsabilità, solo così riusciremo a toglierci da questa situazione». E una delle cose principali da risolvere è quella della pericolosità offensiva, che finora ha latitato o quasi: «Dobbiamo cercare di creare di più in fase offensiva - ammette Furlan - questa adesso è la prima cosa che ci manca: bisogna prendere ritmo, costruire meglio, sarebbe falso dire che le cose vanno bene. Ma c'è grande disponibilità di tutto il gruppo e stiamo lavorando ogni giorno per migliorarci». Di certo proprio Furlan è stato uno dei giocatori più convincenti in questo inizio di stagione. E non può essere un caso che sia stato tra i primissimi ad arrivare quest'estate: «In effetti mi sento bene fisicamente, lavoro fin da inizio preparazione. Poi tanti altri sono arrivati via via, e ripeto, è normale che prima o dopo arrivino delle difficoltà». Il giocatore si riferisce a una delle sue numerose esperienze con la Ternana, quando era successo quasi l'opposto: «Quattro anni fa quando tornai a Terni eravamo una squadra tutta nuova, come qui a Trieste, ma partimmo subito benissimo, eravamo secondi dietro al Pordenone. Ma poi nel girone di ritorno non ne vincemmo più una, sono emerse difficoltà e non riuscivamo a reagire. Ecco perché dico che quando c'è una rivoluzione prima o dopo ci saranno sempre dei problemi, meglio quindi doverli affrontarli adesso per poi andare a migliorarsi. Serve conoscersi meglio e avere pazienza, poi le cose vengono, ma senza che diventi un'ossessione: la vittoria più ti ostini a cercarla, più è difficile ottenerla». Sul piano tattico Furlan assicura di non avere problemi in questa Triestina, perfino nel ruolo dietro le punte fatto a Trento: «Ho sempre giocato più a sinistra che a destra, ma in carriera ho ricoperto tutti i ruoli del centrocampo, ho fatto anche il trequartista e la mezzala, per cui cerco sempre di mettermi a disposizione del mister e della squadra e di dare il massimo». Il giocatore è d'accordo comunque con quanto affermato da Romairone, sul piano della forza del gruppo la Triestina è già molto avanti: «Questa squadra ha una grande compattezza, vedo l'atteggiamento giusto in tutti i compagni. Si è visto a Trento, dove in dieci abbiamo pareggiato e anche cercato la vittoria, ma anche con la Pro Vercelli, rimontando uno svantaggio arrivato nel finale. Con la Virtus Verona? Sarà una partita sicuramente difficile, loro col 3-5-2 proveranno ad allargarci per poi cercare l'infilata. Dobbiamo affrontarla nel modo giusto, partire subito aggressivi, approcciarla al meglio per indirizzarla bene». Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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