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Ma ne interessa eser la capitale nominale o la capitale reale? :D

Mi penso che a un certo punto xe de esser la reale capitale "commerciale" dell'Euroregion.

Anche con capitale nominale a Gorizia - Nova Gorica, che non me dispiasi come idea per la sua natura "transfrontaliera", come se disi, e sede delle relative istituzioni la, penso che Trieste cmq dovessi impegnarse

per ridiventar quella capitale reale che iera.

Podemo anche esser capitale nominale, ma se lo steso nisun fa niente a livel istituzionale e commerciale...

L'importante xe darse da far diria.

Certo che anche mi me piasessi che Trieste sia riconosuda come capitale dell'Euroregion :D

Ma se la proposta de Gorizia - Nova Gorica riva meter d'acordo tuti... tanto meio :D

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El nome conta. Esempio (in grande): quanti conosseva Strasburgo prima che i ghe fazessi el parlamento europeo?

Eser riferimento vol dir eser riconosudi come tali.. in sto momento el modo per mi xe solo un, e lo go dito :)

p.s: da che mondo xe mondo le capitali atira comercio "extra"..

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  • 10 months later...

in sto caso, complimenti per la scelta :D

Intesa Illy-Haider-Galan: a Trieste la capitale dell’Euroregione

La prima novità è la decisione di fissare la sede della futura Euroregione a Trieste, una proposta avanzata congiuntamente da Galan e Haider, soprattutto per il forte impegno del Friuli Venezia Giulia, e in particolare del presidente Illy, per promuovere il nuovo progetto di collaborazione interregionale.

Si complica invece l’iter di approvazione del decreto con cui l’Italia deve recepire il regolamento europeo sui GECT, la cui bozza è stata peraltro già predisposta dal Governo. Un parere del Consiglio di Stato indica ora la necessità di un atto legislativo preliminare, rispetto al quale il decreto si configurerebbe come attuazione, e non più come decisione autonoma e diretta del Governo.

L’atto legislativo sui GECT potrebbe essere inserito forse già nella legge Finanziaria dello Stato, come emerso da contatti del presidente Illy con il ministro per gli Affari regionali Linda Lanzillotta. In questo caso il decreto potrebbe essere operativo già nel febbraio prossimo, aprendo così le porte alla costituzione dell’Euroregione. Se ciò non fosse tecnicamente possibile, l’approvazione slitterebbe ad aprile-maggio.

Un “elevato livello di condivisione” c’è stato nell’incontro trilaterale anche sulla bozza di Statuto dell’Euroregione predisposta dal tavolo tecnico. Si è deciso di optare, sempre che il decreto del Governo lo permetta, per una personalità giuridica di tipo pubblico. L’Euroregione avrà una struttura snella, con un fondo di dotazione e un direttore generale (come previsto dal regolamento europeo).

Le tre Regioni condividono anche i contenuti dell’azione dell’Euroregione, che tratterà di questioni istituzionali, economiche, sociali, ambientali e culturali. Il presidente Illy ha in particolare sottolineato il progetto per la libera circolazione dei cittadini per quanto riguarda l’acceso ai servizi sanitari, la cui rete potrebbe essere quindi ottimizzata

su scala interregionale, diventando un’esperienza pilota per tutta l’Unione europea.

È stato affrontato anche il tema della partecipazione all’Euroregione da parte della Slovenia. Illy ha riferito di un recente incontro con il ministro degli Esteri della Repubblica slovena, Dimitrij Rupel, il quale ha confermato la volontà di far parte del progetto dopo che la Slovenia avrà costituito al proprio interno le Regioni (saranno 14). L’iter dovrebbe concludersi nella prima metà del 2008.

Nell’Euroregione entreranno anche le due Contee dell’Istria croata che però, in quanto appartenenti a uno Stato che non fa ancora parte dell’Unione europea, secondo il regolamento sui GECT potranno aderire in un secondo momento, dopo la formale costituzione da parte di Friuli Venezia Giulia, Veneto e Carinzia.

Nel corso dell’incontro di oggi, sono stati presi anche in esame i progetti europei Interreg Italia-Austria. Anche su questo argomento Illy, Galan e Haider hanno trovato il pieno accordo.

http://trieste.rvnet.eu/2007/11/29/illy-ha...ione/#more-1524

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  • 1 year later...

Dal Piccolo de oggi:

Nasce l’Euroregione, la capitale sarà Trieste

Friuli Venezia Giulia, Veneto e Carinzia firmano l’accordo. Attesa per Slovenia e Istria croata

Statuto definito ieri a Venezia. Ora manca solo l’ok di Roma La casa comune prenderà il nome di «Senza confini»

Si punta alla coesione economica, sociale e culturale dei territori A partire dalla formazione linguistica dei giovani

di SILVIA ZANARDI

VENEZIA Trieste sarà la capitale dell’Euroregione senza confini. Veneto, Friuli Venezia Giulia e Carinzia potranno essere considerati come un’unica realtà territoriale. Ieri mattina a Venezia - a Palazzo Balbi, sede della giunta regionale veneta - i presidenti delle tre regioni fondatrici Giancarlo Galan, Renzo Tondo e Gerhard Doerfler si sono riuniti per il terzo incontro trilaterale: l’occasione per discutere lo statuto dell’Euroregione che, entro la fine dell’anno, dovrebbe ricevere il via libera della Convenzione. A partire dal 2010, inizierà la ricerca dei fondi europei - dall’asse South East Europe - che serviranno a rendere più fitto il rapporto tra Veneto, Friuli Venezia Giulia e Carinzia. Lo scopo è quello di aumentare l’efficacia dei servizi territoriali, specialmente sul fronte delle infrastrutture, della formazione e della sanità. Ancora nessun anticipo riguardo al futuro palazzo dell’Euroregione a Trieste: «Trieste sarà capitale, questo è già deciso - afferma Renzo Tondo - per il resto l’iter è lungo. L’Euroregione sarà uno strumento che si mette a disposizione delle nostre comunità: noi andremo sempre in questa direzione». «L’importante - sottolinea - è prediligere i contenuti ai contenitori ed interloquire costantemente con l’Europa per trasformare i progetti in realtà».

Il progetto è nato nel 2005 con la “Dichiarazione di intenti” sottoscritta a Villa Manin di Passariano (Ud) e nel 2007- dopo l’entrata in vigore, nel 2006, del regolamento comunitario istitutivo del gruppo europeo di cooperazione territoriale (Gect) - si è concretizzato a Klangenfurt con la sottoscrizione del “Protocollo di collaborazione trilaterale.” Le regioni fondatrici rimarranno tre e loro sarà il compito di votare per l’ingresso di altre regioni o stati confinanti che, per entrare a far parte dell’Euroregione, dovranno essere votati all’unanimità. I primi a farsi avanti sono la Slovenia e le Contee croate Istriana e Litoraneo-Montana per le quali, sin da ora, pare non ci siano resistenze. Più incerto è invece l’ingresso della Stiria, confinante a sud-ovest con la Carinzia. «Sotto il profilo etnico - dice il presidente della Regione Veneto Giancarlo Galan - si andranno a fondere i tre grandi ceppi culturali dell’Europa centrale: quello slavo, quello tedesco e quello latino». E Tondo si associa: «Oggi l’Euroregione nasce politicamente, ma l’iter di approvazione prevede, per le Regioni italiane, l’imprimatur da parte di tre ministeri». «Noi siamo il punto di partenza di questa nuova formazione e speriamo di arrivare quanto prima ad un allargamento - aggiunge - Ciò che si aspettano i cittadini e le imprese, ora, è un’Euroregione che sia in grado di aiutare lo sviluppo e il benessere collettivo». Il Gect avrà personalità giuridica di diritto pubblico e avrà, come principale responsabilità, lo sviluppo equilibrato e sostenibile dell’area. Vale a dire che i fondi europei raccolti - che andranno ad ammortizzare i tagli sempre più frequenti di finanziamenti per le singole realtà regionali - dovranno essere utilizzati per programmi che puntino alla coesione economica, sociale e culturale del territorio. A partire da una maggiore formazione linguistica nei giovani - ampiamente spendibile sia in ambito imprenditoriale, sia turistico - fino ad un rafforzamento congiunto dell’offerta turistica. Altri settori cruciali sono poi i trasporti, le infrastrutture, l’offerta culturale, la ricerca scientifica, le università ed il sistema sociale e sanitario.

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Nono, sto giro le possibilità che un GECT (che no xe una euroregion in senso tradizional, ma un strumento novo che ga ben più poteri e soldi) possi sopperir a dela mancanze dei governi nazionali che ne limita la vita a tuti noi che vivemo in zone de confin, xe reali e promettenti.

Da: http://en.wikipedia.org/wiki/European_Grou...ial_Cooperation

An EGTC cannot exercise police and regulatory powers or powers in justice and foreign policy.

According to the regulation if an EGTC carries out any activity violating a Member State's provisions on public policy, public security, public health or public morality, or violates the public interest of a Member State, a competent body of that Member State may prohibit such activity on its territory or require those members which have been formed under its law to withdraw from the EGTC unless the EGTC ceases the activity in question. Such prohibitions can not be used as an arbitrary means to limit cooperation under the regulation and are subject to judicial review.

El che vol dir: un GECT pol far tuto tranne politiche de giustizia e dei esteri.

Quindi sanità, trasporti, servizi, etc.. pol eser svilupadi dal GECT! (e ghe ne gavessimo un bisogno incredibile)

Un stato nazional (e no una region!) pol proibir attività euroregionali solo se in contrasto ala legge nazional, ma non a caso:

non pol eser proibizioni arbitrarie per limitar la cooperazion, e le vignirà giudicade (dal UE, presumo).

Sostanzialmente, parlemo de un organismo forte e vegeto che, se gestido ben, pol portar miglioramenti concreti nel area!

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E, ghe zonto che a Aachen (Aquisgrana), che xe in germania ma tacada sia a Olanda che Belgio, i tram e i trasporti locali xe gestidi in bona parte in comune da una euroregion (de tipo ala vecia), ottimamente.

Questo per dir che se se vol funziona el sistema, e ben!

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In pratica: pensè ai vantaggi abnormi de un mercato del lavor comune da Fiume a Verona.

Un servizio de collocamento centralizado.

A pien regime, volessi dir che i industriai veneti e furlani gavessi più varietà de manodopera local, che Istria e quarnero entrassi in un sistema economico dove le paghe xe ben più alte (e nel longo termine ghe se alzasi anche a lori), e Trieste saria el punto de atrazion de una economia sana de sto tipo.

Per no parlar dela facilità de lavorar e de trovar lavor de noaltri, geograficamente e culturalmente blocai dal confin.

Questo xe un scenario ideal, ma pol bastar per far capir perchè secondo mi ghe vol starghe col fià sul collo con sta storia.

(sì, go finido :D)

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In pratica: pensè ai vantaggi abnormi de un mercato del lavor comune da Fiume a Verona.

A pien regime, volessi dir che i industriai veneti e furlani gavessi più varietà de manodopera local, che Istria e quarnero entrassi in un sistema economico dove le paghe xe ben più alte (e nel longo termine ghe se alzasi anche a lori), e Trieste saria el punto de atrazion de una economia sana de sto tipo.

Per no parlar dela facilità de lavorar e de trovar lavor de noaltri, geograficamente e culturalmente blocai dal confin.

Sì, però al momento fiume, istria, quarnero (e slovenia) xe ancora fora.

Senza slovenia e istria, me pa che per trieste non gabi molto senso.

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disemo che se la priorità xè gestir le infrastrutture xè un'ottima partenza

se parti i lavori sull'A4, penso che vegnerà potenziade anche ferrovie e simili... e no saria mal veder sistemi ferroviari alternativi a Trenitalia, tipo in Lombardia (Ferrovie Nord, ecc..)

magari saria anche la marcia in più per sta benedetta metropolitana leggera che vadi fin a Ronchi e Koper (magari con collegamenti ferroviari per Venezia, Lubiana e altre località istriane o austriache)

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Me fa sai strano che l'unica roba certa xe quela che in realtà dovesi esser una delle più dibattude, e cioè Trieste capitale. I furlani xe d'accordo a darne el comando a noi che semo sostanzialmente immobili da almeno 50 anni? :D

Questo me fa pensar che sia tutto una boiada spartisi-careghe, pur essendo teoricamente una figada.

Edited by Stefano79
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In pratica: pensè ai vantaggi abnormi de un mercato del lavor comune da Fiume a Verona.

A pien regime, volessi dir che i industriai veneti e furlani gavessi più varietà de manodopera local, che Istria e quarnero entrassi in un sistema economico dove le paghe xe ben più alte (e nel longo termine ghe se alzasi anche a lori), e Trieste saria el punto de atrazion de una economia sana de sto tipo.

Per no parlar dela facilità de lavorar e de trovar lavor de noaltri, geograficamente e culturalmente blocai dal confin.

Sì, però al momento fiume, istria, quarnero (e slovenia) xe ancora fora.

Senza slovenia e istria, me pa che per trieste non gabi molto senso.

Per la Slovenia xe un poco complicato ..perchè lori voleva LJ capital, e perchè cmq i xe un stato ancora senza regioni.

Quindi i casi xe 2:

– La Slovenia speta de gaver la regioni che autonomamente se zontassi = qualche anno

– La Slovenia se zonta tutta, e in sto caso i sburtassi de bruto per zontar (IMHO giustamente) anche la Stiria austriaca.

Me va piutosto ben tute e 2 le questioni, specialmente adorando Graz :D

Per le 2 regioni croate interesade, penso proprio che no ghe sia dubi. I governanti xe d'acordo (e ghe convien de bruto), e el governo croato no pol sicuro opporse visto che ga de entrar nela UE. Solo:

– No essendo nela UE no i pol cmq far parte dei paesi fondatori ma solo zontarse dopo

– resta qualche km de costa slovena che fazesi de "buso".

In sostanza, credo sia ciaro come che la question dipendi in maniera fondamental dala Slovenia, el che no xe proprio una rasicurazion, viste certe politiche poco limpide (o cmq poco valide) coi paesi confinanti. Basti pensar ala vinjeta a Capodistria :-S

Xe de continuar a seguir la question, e a far pressioni su de lori che i se movi. Una volta che la Slovenia xe dentro, la xe in discesa.

Edited by arlon
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