SandroWeb Posted February 15, 2023 Report Share Posted February 15, 2023 MERCOLEDÌ 15 FEBBRAIO 2023 - Palazzetto dello sport di Chiarbola chiuso fino a data da destinarsi. Come scrive oggi Lorenzo Degrassi su "Il Piccolo", è l'amara sorpresa che da ieri mattina si sono trovate di fronte le società che operano all'interno dello storico impianto sportivo di via Visinada. Nelle due palestre della struttura si allenano complessivamente 14 società per centinaia di atleti, che svolgono ben 20 discipline, dal pattinaggio al pugilato fino al taekwondo, senza contare la pallamano. E proprio la Pallamano Trieste è stata la prima a scontrarsi con la nuova situazione. «Lunedì sera al termine dell'allenamento si è avvicinato il custode per comunicarci che da quel momento il palazzetto non era più agibile - racconta il direttore sportivo della Pallamano Trieste Giorgio Oveglia -. Ora sto diventando matto per capire dove potremo proseguire con gli allenamenti della prima squadra e delle giovanili». La stessa situazione la stanno subendo anche le altre realtà che operano nel palazzo dello sport "Giorgio Calza". Come la asd Nuova Oma che propone corsi di pattinaggio, arti marziali e ginnastica per ragazzi di tutte le età e anche per bambini con disabilità. «Il problema principale per noi - spiega la responsabile della Nuova Oma Margherita Polese - è che il prossimo fine settimana si svolgerà il Campionato Pgs con gare interregionali che faranno da apripista alle finali nazionali di giugno. Per queste gare giungeranno atleti e arbitri da tutto il Triveneto, ma al momento non abbiamo nessuna informazione su come si potranno svolgere questi campionati». L'inibizione all'utilizzo del palasport di Chiarbola da parte dei Vigili del fuoco giunge dopo che gli stessi avevano svolto delle visite ispettive tra il 27 e il 30 gennaio scorsi, al termine delle quali avevano riscontrato «alcune difformità di natura strutturale, impiantistica, gestionale ai fini dell'emergenza e di utilizzo dell'impianto da parte di più società sportive». I motivi dell'improvvisa chiusura, quindi, vanno ricercati in questioni tecniche e organizzative interne al palazzetto. Nulla a che vedere, insomma, con i problemi di spandimento segnalati dai genitori di alcuni bambini che si allenano al PalaChiarbola. «È da mesi che sono costretti ad allenarsi con i secchi per l'acqua - spiega una delle madri - a causa delle infiltrazioni. Speriamo a questo punto che il Comune riesca a trovarci delle alternative in tempi brevi». Per il rifacimento degli spogliatoi e la nuova impermeabilizzazione della copertura, in realtà, l'amministrazione comunale aveva già stanziato dei fondi nei mesi scorsi, mentre i lavori sono ancora in via di definizione. Ieri pomeriggio, intanto, si è tenuta una riunione d'emergenza fra Comune e Vigili del fuoco, richiesta fin dal mattino dall'assessore ai Lavori pubblici Elisa Lodi. Un incontro che si è protratto per tutto il pomeriggio, ma che ha avuto esiti positivi. «Gli uffici tecnici comunali dell'edilizia e dell'impiantistica sportiva iniziano fin da subito a lavorare per adempiere alle prescrizioni imposte dai Vigili del fuoco - spiega Lodi -. Ci tengo a sottolineare che la chiusura non è dovuta a questioni legate a spandimenti o agli interventi in programma sul tetto. Ora l'obiettivo è quello di arrivare alla riunione della commissione pubblico spettacolo che si terrà entro la settimana avendo adempiuto a tutte le richieste fatteci dai Vigili. Intanto rimango a disposizione delle società per aiutarle a trovare una soluzione in questo periodo di transizione». Nel frattempo l'opposizione in Consiglio comunale incalza l'assessore e ha già depositato un'interrogazione sulla situazione riguardante Chiarbola. «Il provvedimento dei Vigili del fuoco denota una grave mancanza di manutenzione e ottemperanza alla normativa di prevenzione incendi da parte del Comune - ammonisce Luca Salvati (Pd) - e apre legittimi interrogativi sullo stato di salute in ambito sicurezza di tutti gli impianti sportivi del Comune». - Si è chiusa dopo il match di domenica scorsa contro Tortona la breve parentesi di Frank Gaines con la maglia della Pallacanestro Trieste. La guardia statunitense, alla ripresa degli allenamenti prevista per domani dopo i tre giorni di pausa concessi dallo staff tecnico ai giocatori, come scrive oggi Lorenzo Gatto non farà più parte del gruppo biancorosso. Per Gaines si sono spalancate le porte del campionato francese: come annunciato già lunedì dal sito ufficiale della società provenzale, concluderà la stagione con la maglia dei Byers di Fos-sur-Mer, squadra al momento ultima in classifica nella prima Lega transalpina e a caccia di una difficile salvezza. Scelta che fa seguito a un periodo di riflessione di un giocatore che a Trieste non ha trovato spazio e modo per rendere secondo le aspettative. Della squadra ma anche di quelle personali. Nessun problema con il gruppo, nel quale si è sempre trovato a suo agio come ha ribadito nel messaggio di saluto inviato ai compagni, solo una questione legata all'impiego sul parquet e alla difficoltà di esprimere le sue potenzialità. Preso atto della volontà di Gaines, Trieste non farà le barricate. Obbligarlo a restare sarebbe stato inutile e controproducente, meglio voltare pagina e guardarsi attorno per cercare di risolvere l'equivoco tattico creato con il suo arrivo nel corso del mercato estivo. CONTRO IL TEMPO La lunga pausa prevista per le final eight di Coppa Italia e la finestra azzurra per le qualificazioni mondiali regala un po' di tempo alla società per guardarsi attorno. Sostituire Gaines con un altro straniero ripristinando il 5+5 nel più breve tempo possibile è l'obiettivo, fondamentale farlo con un giocatore che abbia le caratteristiche giuste per apportare qualità all'organico biancorosso. Se sfruttata bene, viste le lacune mostrate in questi mesi dalla formazione di Legovich, la sostituzione di Gaines potrebbe essere un affare per Trieste. Resta la necessità di fare in fretta per presentarsi pronti alla ripresa del campionato e a un match contro Treviso in programma il prossimo 5 marzo che può diventare un passaggio fondamentale nella stagione. LE ALTRE Nel frattempo continuano le fibrillazioni nelle società impegnate nella difficile corsa verso la salvezza. A Verona, dopo la netta sconfitta subita domenica scorsa a Brindisi, sono in corso le riflessioni sul roster (da qui le voci sulla possibile uscita di Jamarr Sanders). A Scafati il terremoto seguito al passo falso casalingo contro la Dolomiti Energia Trento ha portato alle dimissioni di Attilio Caja. Un passo indietro accettato dalla società campana che, proprio ieri, ha annunciato il suo nuovo tecnico. Sarà Pino Sacripanti il coach al quale la Givova si affiderà in questa parte finale della stagione per cercare di mantenere il suo posto nella categoria. A Venezia, intanto, presentata la nuova guardia chiamata a rinforzare l'organico orogranata sul perimetro. Kendrick Ray, giocatore che con il nuovo tecnico Spahija ha già giocato ai tempi di Tel Aviv, si è unito alla sua nuova squadra ed è pronto a esordire nel quarto di finale di coppa Italia contro la Segafredo Bologna - Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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