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I suntini sandrini di mercoledì 5 aprile 2023


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MERCOLEDI' 5 APRILE 2023

- La classica partita dell'ex, una prestazione da incorniciare davanti alla prima della classe nella quale ha trascinato la sua squadra a una vittoria festeggiata in un ambiente splendido grazie a un palazzo gremito di tifo e passione. Come scrive Lorenzo Gatto oggi su "Il Piccolo", una domenica bestiale per Michele Ruzzier, leader di una Trieste che, fermando la capolista Segafredo Bologna, ha messo un tassello forse decisivo nella rincorsa alla salvezza. SERATA DI FESTA: «E' stata una domenica particolare e per me sicuramente emozionante-racconta il play-maker triestino- ho rivisto persone con cui ho condiviso lo spogliatoio per un anno e mezzo e che mi hanno dato tanto. Non mi riferisco solo ai miei ex compagni di squadra, parlo anche del coach e di tutto lo staff. Pur non essendo rimasto tanto alla Virtus sono rimasto molto legato a tutti loro. Solo sentimenti positivi, dunque, personalmente ho giocato in maniera serena senza nessuno spirito di rivalsa. Fa parte del mio carattere: quando chiudo un capitolo della mia vita non mi guardo mai indietro. Domenica ho pensato solo a quello che dovevo fare in campo per cercare di far vincere la mia squadra». LE PAROLE DI DON SERGIO: Prestazione da incorniciare e sottolineata da coach Scariolo che, nel fare i complimenti a Trieste, lo ha pubblicamente elogiato. «Mi congratulo con Michele per l'ottima prova disputata è stato molto importante nel successo della sua squadra». Ruzzier incassa e porta a casa. «Lo ringrazio, d'altra parte al momento della mia partenza da Bologna aveva già espresso concetti che mi avevano lusingato come persona, dicendo anche cose che sinceramente non mi aspettavo. Mi ha fatto piacere, vuol dire che nel mio piccolo, pur giocando poco, sono riuscito a lasciare il segno anche in un ambiente frequentato da tanti campioni». METAMORFOSI BIANCOROSSA: Per chi non vive la quotidianità del lavoro in palestra, difficile spiegare come una squadra in crisi, reduce da tre sconfitte consecutive, abbia potuto "inventarsi" una prova sontuosa e fermare la corsa della capolista. «Nessun segreto particolare - assicura Ruzzier - sono situazioni che capitano e rendono bello e imprevedibile lo sport. Sfidare la prima della classe ti regala motivazioni extra, loro attraversano un momento psico-fisico sicuramente non ottimale. Ma se dovessi dire cosa è cambiato rispetto alle tre partite precedenti risponderei che non è cambiato nulla. Perchè, ve lo posso assicurare, abbiamo lavorato ogni giorno duramente e con la stessa intensità anche nelle settimane che avevano preceduto le gare perse con Brescia, Reggio Emilia e Scafati. Semplicemente a volte le cose ti riescono meglio e domenica con la Segafredo tutto è girato per il verso giusto». CORSA SALVEZZA: I due punti strappati alla Virtus, avvicinano Trieste alla salvezza. Quattro lunghezze di margine a sei giornate dalla fine rappresentano un tesoretto da capitalizzare. «Come ho detto alla squadra, a differenza di Verona, Napoli, Scafati e Reggio Emilia, in quest'ultima parte della stagione regolare abbiamo il destino nelle nostre mani. Non mi metto a fare previsioni su quella che potrà essere la quota salvezza, sicuramente la vittoria di domenica ci da la carica e l'energia mentale per affrontare al meglio il finale di campionato. Calcoli non ne voglio fare, non avrebbe senso. Dobbiamo solo pensare alla prossima sfida e, sabato sera, andare a Trento carichi per giocare la migliore partita possibile»

- La spigolosa partita con il Piacenza e il pareggio raggiunto a fatica nel finale, hanno confermato una certa difficoltà che la Triestina, anche nella sua versione 2.0 da febbraio in poi, incontra negli scontri diretti per la salvezza. Quelli insomma dove gli avversari hanno un livello tecnico in genere inferiore, ma proprio per questo tirano fuori la sciabola più che il fioretto, chiudono gli spazi e la buttano sui nervi. Lo scrive Antonello Rodio sul quotidiano locale: una difficoltà che è un sintomo di allarme in vista dei play-out (ancora da guadagnare, a dire il vero), considerato il tradizionale clima infuocato degli spareggi. Se dovrà giocarsi la salvezza nella post season, l'Unione farà bene a correggere la rotta e adeguarsi in fretta a questo tipo di partite, soprattutto se come probabile un pareggio non basterà per guadagnare la salvezza. Non è un caso, a certificare la fatica in questo genere di sfide, che la Triestina nel computo di quasi tutti gli scontri diretti con chi gli sta intorno, aspetto fondamentale in caso di arrivo alla pari in classifica, si trova in svantaggio. Anche la Triestina new version ha incontrato problemi sotto questo aspetto; prima del pareggio di Piacenza, c'era stata la sconfitta di Mantova. Si potrà dire che si era vinto in casa dell'Albinoleffe, ma come si ricorderà all'epoca i seriani non erano certo una rivale diretta (lo sono diventati dopo le sette sconfitte di fila). E va detto che quel successo fu il meno convincente di quelli recenti alabardati, nel senso che forse per l'unica volta si uscì dal campo con qualcosa in più di quello che si meritava. Per quanto riguarda la "vecchia" Triestina, bisogna ricordare il pesante ko casalingo con lo stesso Albinoleffe, la brutta sconfitta di Piacenza, la battuta d'arresto in casa del Sangiuliano, la sconfitta di Vercelli e il capitombolo casalingo con il Trento. Unica soddisfazione il successo al Rocco dell'andata con il Mantova. Ecco perché alla luce di tutti questi risultati, l'Unione è in svantaggio con quasi tutti nel caso si arrivasse a pari punti in classifica. Unica eccezione il Mantova: nel computo delle due partite c'è parità (2 gol per parte), ma gli alabardati sono avanti per una miglior differenza reti (-14 a -16). Per il resto è notte fonda: nel caso di sciagurato arrivo alla pari all'ultimo posto con il Piacenza, a retrocedere sarebbe la Triestina (sconfitta fuori e pareggio in casa). Ma l'Unione è in svantaggio anche con l'Albinoleffe (un successo a testa ma 3-1 come reti per gli avversari), con la Pro Vercelli (sconfitta in trasferta e pareggio in casa) e Trento (pari esterno e ko al Rocco). È ancora in bilico la questione con il Sangiuliano: la Triestina ha perso in trasferta 1-0, ma ha la partita in casa del 16 aprile per rifarsi. Anche se un arrivo alla pari con la squadra di Gautieri è estremamente improbabile, visto che il Sangiuliano ha 6 punti in più e due partite in casa abbastanza abbordabili

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