SandroWeb Posted May 17, 2023 Report Share Posted May 17, 2023 MERCOLEDÌ 17 MAGGIO 2023 - Dopo la gioia infinita per una salvezza acciuffata per i capelli che entra dritta nella storia alabardata, la tifoseria dell'Unione guarda già al futuro: come scrive oggi Antonello Rodio su "Il Piccolo", non sembra in realtà esserci grande preoccupazione per le vicende della giustizia sportiva, ci si attende in ogni caso la conferma di Gentilini in panchina mentre sul fronte societario sembra esserci una cauta apertura verso il presidente Giacomini, a patto che abbia compreso gli errori di questa stagione e vi ponga rimedio. È il pensiero ad esempio di Raffaella Longo, del Triestina Club Totò De Falco: «Le sensazioni di Seregno mi hanno ricordato tanto quelle di Dro: si è passati dalla disperazione, soprattutto dopo il pareggio e l'espulsione, alla gioia del gol, quando mi stava per venire un infarto. La piccola nota positiva in più, rispetto a quella volta, è che Giacomini aveva assicurato che anche in caso di retrocessione avrebbe continuato, mentre a Dro sarebbe stata la sparizione totale. Comunque è stato un finale che ripaga di tutte le sofferenze, ci hanno guardato dall'alto San Mario, San Billy e San Nereo, speriamo che dopo 30 anni la famosa maledizione sia finita».Sull'inchiesta della giustizia sportiva e il futuro societario, Raffaella Longo la pensa così: «Sul fatto degli eventuali illeciti sono abbastanza fiduciosa, da quanto emerso finora non mi sembra ci sia nulla di particolarmente rilevante. Sul fronte societario mi aspetto un buon repulisti a livello dirigenziale: dalle parole di Giacomini mi pare ci sia stata l'ammissione che una società giovane e inesperta di calcio che ha dovuto fare tutto velocemente, si è affidata alle persone sbagliate. Mi sono sembrate parole sincere nell'ammettere gli errori. Se è così, se correggerà la rotta e continuerà a pagare tutti i debiti, perché non dargli fiducia? Sempre con le antenne dritte, ovviamente. Sperando che si tengano quelli giusti, a partire da Gentilini in panchina e da Malomo capitano».Questo il pensiero invece di Sergio Delise, del T.C. I ragazzi del Muretto: «Nell'ultimo mese sono accaduti almeno tre miracoli, sono state emozioni incredibili che hanno fatto la storia come quelle di Lucca e Dro. Quel gol all'incrocio di Tavernelli forse lo ha fatto davvero qualche santo. Dopo questa grande soddisfazione però c'è già un po' di pensiero per l'indagine sul presunto illecito, soprattutto per i possibili tempi lunghi che potrebbe avere. Speriamo vada tutto bene». Da Delise fiducia con prudenza alla proprietà: «In questa stagione c'è stato tanto fumo e poco arrosto, speriamo si sia imparato qualcosa da questi errori clamorosi. Lo hanno ammesso, vediamo se le cose miglioreranno, a partire da una maggior presenza del presidente. Mi aspetto poi una conferma di Gentilini per quello che ha fatto e come ha guidato il gruppo. Vero che ha avuto tanti nuovi giocatori, ma li ha messi assieme in velocità. Ora spero non ci siano stravolgimenti, ma solo qualche innesto. I triestini meritano tanto, i 6500 presenti all'andata e i 600 a Seregno sono un dato pazzesco».Stessa linea di pensiero per Walter Ulcigrai del Triestina Club Bar Alabarda a Sistiana: «A Seregno ho iniziato a patire dal 30' quando siamo riusciti a entrare, fino alla fine. Camminavo su e giù nervoso perché non ce la facevo più, non ho nemmeno visto il gol in diretta ma solo dopo sul cellulare. È stata una liberazione, una cosa splendida, una gioia dal cuore. L'inchiesta? Non sono molto preoccupato, non credo la Triestina c'entri, per me è una bolla di sapone destinata a sgonfiarsi. Sul fronte societario mi aspetto quanto detto da Giacomini: un miglioramento a livello dirigenziale, una conferma di Gentilini e una squadra degna di Trieste» Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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