Maurizio72Ts Inviato 25 Aprile 2006 Segnala Inviato 25 Aprile 2006 Serie B, rivoluzione ingaggi Tetto ai salari (non più del 60% dei ricavi), ma anche spazio ai giovani: obiettivo un vivaio grande come tutta l'Italia MILANO, 25 aprile 2006 - La serie B piazza due paletti al suo futuro: più giovani, più garanzie per il pagamento degli stipendi. L’assemblea straordinaria delle società ha annunciato le importanti novità che dalla prossima stagione caratterizzeranno la gestione dei club. Con inevitabili conseguenze anche per i giocatori, tanto è vero che Sergio Campana non l’ha presa molto bene. Di sicuro le società hanno approvato all’unanimità i progetti studiati sin dalla scorsa stagione da una commissione (Andreoletti, Benigni, Gasparin, Lomonaco, oltre al presidente Matarrese), li hanno presentati con il presidente Adriano Galliani e si preparano a cambiare registro. Ma andiamo per ordine. NUMERO FISSO Il numero di giocatori tesserati resta illimitato, ma dalla stagione 2006-07 le società ne potranno schierare soltanto 22 durante il campionato. Il 31 agosto, dopo la chiusura del mercato estivo, i club dovranno presentare la lista con i nomi; il 31 gennaio, dopo il mercato invernale, la stessa lista potrà essere aggiornata, levando i giocatori ceduti e inserendo quelli acquistati. Ma dovranno essere sempre e soltanto 22, con due appendici: ogni società potrà aggiungere quattro giocatori «bandiera», che sono stati tesserati per la stessa società per almeno quattro anni dai 14 ai 21, o potrà aggiungere tutti gli under 21 che vuole (nel 2006-07, saranno quelli nati dal 1985 in poi). Dal 2007-08 invece il numero dei giocatori in rosa scenderà a 21 (più le quattro «bandiere», più i giovani) e dal 2008 in poi a 20 (sempre oltre ai quattro bandiere e ai giovani del vivaio). GIOVANI Le rose limitate sono sicuramente la novità più grossa. In questo modo la serie B intende valorizzare i propri vivai. Dopo la serie C (contributi finalizzati solo a chi utilizza giovani calciatori), la serie D e tutti i Dilettanti (obblighi di vario tipo di schierare gli under durante le partite), dunque anche la B batte questa strada, seguendo tra l’altro una direttiva Uefa. SALARY CUP E’ la seconda novità, un segnale forte per ridurre i costi delle società e un aiuto per le società virtuose. Nel 2006-07 gli emolumenti dei tesserati (giocatori e allenatori, anche del settore giovanile), al lordo, non potranno superare il 70 per cento del valore della produzione globale della società. Nel 2007-08 si scenderà al 65 per cento, dal 2008 si passerà al 60 per cento. La prossima stagione le società retrocesse dalla A, avendo un valore della produzione globale più alto, dovranno stare dentro al 60 per cento. Mentre in serie C c’è un budget tipo uguale per tutti, in B si guarderà questo valore che varierà da società a società: si intendono tutti i ricavi, tranne quelli del calciomercato. Si sommano i diritti tv (oggi sono di 20 milioni da dividere tra 22 club), la mutualità (95 milioni da dividere con particolari criteri), gli incassi al botteghino (paganti e abbonati) e le varie sponsorizzazioni. Su questo totale, si calcola la percentuale utilizzabile per gli emolumenti. In pratica, si ratifica il gap tra grandi e piccoli club. SANZIONI Resta aperta la possibilità, per i presidenti facoltosi, di garantire con fideiussioni personali gli eventuali sforamenti del budget. Il Consiglio federale però aveva respinto la proposta, che prevedeva 4 punti di penalizzazione per i club che non onoravano quelle fideiussioni. Il tutto per l’opposizione dell’Aic. Stavolta i club di B hanno aggirato l’ostacolo tramutando questa regola in una norma interna, che comunque non può prevedere la penalizzazione in punti, bensì a livello economico: chi non onora le fideiussioni perde tutta la mutualità. CAMPANA L’Aic ovviamente non l’ha presa bene ma Campana, che era all’oscuro di queste decisioni, non drammatizza: «C’eravamo già confrontati su questi temi — spiega — e avevamo detto che non c’era chiusura da parte nostra, ma prima di annunciarli dovevano parlarne con noi. Perché è materia da contratto collettivo». Sul tetto per gli ingaggi, aggiunge: «L’idea è buona, ma non realizzabile. C’era già una decina d’anni fa, poi è stata abbandonata perché non attuabile. Perché è un incentivo a fare contratti non trasparenti». E le rose a numero chiuso? «Anche di questo se ne può parlare, ma prima dobbiamo sederci a un tavolo». Peccato però che le società abbiano già ufficializzato il tutto. ALTRO L’assemblea delle società di B ha anche fissato in 500.000 euro all’anno (per tre anni) la cifra da destinare a partire da questa stagione alle tre squadre che retrocedono dalla A. Una cifra da attingere ai 95 milioni della mutualità. Ovviamente avranno diritto a questa cifra solo le società che retrocedono sul campo e non per illeciti sportivi o amministrativi. Da risolvere poi la controversia televisiva con Sport Italia, che chiede la risoluzione del contratto e il risarcimento danni: la Lega ha messo al lavoro i suoi legali. da: Gazzetta.it Cita
SandroWeb Inviato 25 Aprile 2006 Segnala Inviato 25 Aprile 2006 El salary cup xe una roba tirada fora pari pari dalla NBA...se stemo americanizzando sempre de più anche se el concetto de base xe giusto Cita
Rolf Inviato 25 Aprile 2006 Segnala Inviato 25 Aprile 2006 Me vien veramente de rider. Iera ora. Se ve ricorde' quando se parlava de salvataggio della Triestina ma anche za dall'anno passado go dito ciaro e netto che se i voleva andar avanti i doveva far cussi'. Punto e basta. No iera question de interpretazion, iera question de vita o de morte, stop. Il concetto xe quel non solo dell'NBA ma anche de tutte le altre leghe professionistiche USA e xe una question de logica economica. Che poi in Italia se trovi el modo de aggirar l'ostacolo xe logico, ve ne suggeriso uno mi - contratti pubblicitari direttamente sponsor-atleta, senza passar per la societa'. Comunque con questo sistema se dovessi ridur de abbastanza el rischio de fallimento, a patto che gli organi de controllo i controlli. E qua me vien de sorrider, se la federazion se ga fatto passar tra le maglie un come Tonnellotto, con il problema che gaveva avudo non so quanto sti idioti i controlla. Saria ora che se daghi una regolada anche lori. Cossa ne dixe'? Cita
SandroWeb Inviato 25 Aprile 2006 Segnala Inviato 25 Aprile 2006 Giusta osservazion, Rolf: prima de metter nove regole, saria bel che se cominci a metter el cappio al collo sin dal principio a quei simil-presidenti che copa letteralmente el zogo del calcio per i loro schifosi interessi economici. Finchè no ghe tiremo el collo a livello penale ai vari Gaucci e Tonell8, ognidun farà quel clinz che ghe par...altro che salary cup, el vero problema xe molto più a monte Cita
MONTAG Inviato 25 Aprile 2006 Segnala Inviato 25 Aprile 2006 In generale il tetto salariale è una buona idea e sarà un ottimo banco di prova per tastare la solidità dei nuovi proprietari della Triestina. Per fortuna questa "rivoluzione non è avvenuta l'anno scorso altrimenti nessun commissario, anche se capace, avrebbe potuto evitare il disastro causato da t8. Il punto dolente a mio avviso è rappresentato dalla scarsa capacità dei vertici federali in fatto di rispetto delle norme. Nel calcio, come in altri settori della vita pubblica italiota, c'è questo strano costume per il quale le leggi si interpretano per gli amici e si applicano per tutti gli altri. Vengano ancora una volta favoriti i grandi club, ma del resto da Galliani & C. non si può pretendere di meglio, poverini, del resto se un unghia di Kaka costa come la salvezza dell'Unione non è colpa loro. NoooooooooooooooooooooooooOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOoooooooooooo? Cita
Rolf Inviato 25 Aprile 2006 Segnala Inviato 25 Aprile 2006 Vengano ancora una volta favoriti i grandi club Senza voler fare il bastian contrario, ma solo per amore della l'berta', sia essa liberta' di pensiero, di stampa o di impresa, se Moratti o Berlusconi, o Della Valle, vogliono tirar fuori di tasca loro 100 milioni l'anno e permettersi Ronaldinho saranno o no C***i loro???? Non ho mai capito questo presunto comunismo nello sport, dove chi puo' spendere viene additato a pubblico ludibrio. Questo modo di pensare non e' sport, e' bieca invidia, del resto quando qui c'era Stefanel che spendeva fior di soldi per portarsi qui Fucka, Gentile e compagnia cantante mentre Milano annaspava nella me**a nessuno apriva bocca. Tutti contenti e felici, strafighi al palazzetto a sognare lo scudetto (fa anche rima...). Guardate che sport e' sport anche se la Ferrari spende 20 volte piu' della Minardi. Ragionando cosi' bisognerebbe azzoppare Lebron james perche' non e' giusto che Moruzzi sia Moruzzi e Lebron sia Lebron, almeno che siano entrambi bianchi o neri. Non e' mica leale che il Padreterno abbia fatto Kobe quello che e' e Corvo quello che e'. Ma dai, se uno ha soldi e vuole spenderli e' giusto che lo possa fare, voglio vedere se un giorno Abramovich diventa socio di Fantinel se qualcuno ha ancora qualcosa da ridire. Cita
MONTAG Inviato 25 Aprile 2006 Segnala Inviato 25 Aprile 2006 Comunismo dello sport, amore della libertà...boh! Non penso proprio che sia un discorso addirittura così...emh ideologico? Rileggiti la parte finale che riguarda il salary cup nel post di Mauri. Tutti possono spendere quello che vogliono, basta farlo con le proprie risorse. Altra cosa è farlo con i soldi ottenuti ripartendo diritti tv e mutualità in modo così sproporzionato. In nessun paese europeo sono così sfacciati. Volevano fare una riforma seria? Allora potevano mettere il limite d'ingaggi e giocatori anche in serie A. Cita
Rolf Inviato 25 Aprile 2006 Segnala Inviato 25 Aprile 2006 Montag, leggi bene quello che ho scritto. Non ho mai detto quello che pensi tu, sono d'accordo con te, ognuno spende quanto gli pare, basta che cio' che spende in piu' li metta di tasca propria. Infatti dico testualmente se Moratti o Berlusconi, o Della Valle, vogliono tirar fuori di tasca loro 100 milioni l'anno e permettersi Ronaldinho saranno o no C***i loro???? mi sembra esattamente quello che dici tu Tutti possono spendere quello che vogliono, basta farlo con le proprie risorse Per quanto riguarda il salary cap alla serie A e' dai tempi di Cragnotti che lo predico. Il salary cap io lo applicherei anche al basket, altrimenti lo sport rischia seriamente di morire. Non solo ma i presidenti che sforano il tetto salariale li radierei a vita e trasferirei il passivo al capitale delle loro aziende, fermo restando che la squadra dovrebbe essere penalizzata di 10-15 punti almeno e inibita dall'ingaggiare altri giocatori per 2 turni di mercato almeno (vedi Roma). Vuoi scommettere che cosi' fallirebbero meno squadre? Le grandi poi sarebbero sempre grandi comunque, ma si fa presto a cambiare, se Berlusca molla il Milan, altro che grande, non avrebbe neanche gli occhi per piangere. Cita
MONTAG Inviato 25 Aprile 2006 Segnala Inviato 25 Aprile 2006 Si, diciamo la stessa cosa sulla possibilità di "investire" i soldi di un privato e, leggengo il tuo ultimo post, anche sull'estensione del salary cup anche al torneo maggiore. La differenza (o equivoco) sta nel fatto che il salary cup, introdotto solo per la B finirà per scavare ulteriormente il divario tecnico ed economico tra i due tornei. In questo senso vengono favoriti i club della massima serie (e in definitiva i soliti noti che tu citi). Parlando di "comunismo sportivo" come, se ho capito bene, una tendenza acritica e pretenziosa a voler dare a tutti le stesse possibilità spinta fino al paradosso, mi era sembrato che non avessi colto la critica ai tempi e ai modi scelti per questa novità. Il salary cup va bene, solo per la B no! Se non ti ho/avevo ben interpretato mi dispiace. Spero di essermi spiegato meglio. Ciao. Cita
Rolf Inviato 25 Aprile 2006 Segnala Inviato 25 Aprile 2006 ciao, tutto ok ovviamente. tanto finira' primo o poi che faranno un campionato europeo solo le grosse squadre Ciao, buonanotte a tutti, io ho ancora da fare Cita
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