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Triestina...in rosso?


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Go letto stamattina questo articolo del Piccolo...deghe un'ociada:

Triestina: perdite per 2,6 milioni

Chiesta la ricapitalizzazione, l’Acegas vuole vendere le sue azioni. La risorsa Granoche

di MAURIZIO CATTARUZZA

TRIESTE Il piatto piange per la Triestina spa. L’assemblea ordinaria dei soci della società alabardata ha approvato il bilancio consuntivo che è stato chiuso il 30 giugno con una perdita di 2 milioni e 634mila euro. Un disavanzo determinato dai mancati introiti dei diritti tivù e dai lavori eseguiti per adeguare lo stadio Rocco alle nuove norme di sicurezza in attesa dei soldi del Fondo Trieste.

Una perdita che ha sensibilmente assottigliato il capitale sociale, sceso a 501mila euro. Inizialmente, quando nell’aprile del 2006, era stata ricapitalizzata la società dopo il lavoro di «bonifica» dei commissari e l’ingresso della famiglia Fantinel, il capitale era di 3 milioni e 650 milioni. Erano state sottoscritte 5143 azioni e ognuna di esse aveva un valore nominale di 100 euro, anche se il prezzo era stato fissato a 709,79 euro ciascuna per coprire il «buco» lasciato dalla gestione Tonellotto.

La Triestina spa non è al verde ma a causa dell’ultima perdita è stata costretta a convocare l’assemblea straordinaria. Per legge, infatti, se il capitale sociale è diminuito di oltre un terzo, è obbligatorio da parte degli amministratori sottoporre ai soci la situazione patrimoniale. Pur non essendo il capitale sceso sotto il minimo legale (120 mila euro), il consiglio d’amministrazione presieduto da Stefano Fantinel ha proposto ai soci un aumento del capitale fino a 3 milioni. Una manovra ritenuta necessaria sia per dare nuove risorse alla società sia perchè anche il bilancio di previsione 2008-09 prevede costi superiori ai ricavi. L’accordo raggiunto due settimane fa in Lega Calcio sulla mutualità priverà da quest’anno i club di B di un contributo di 1,5 milioni.

L’assemblea straordinaria dei soci è però saltata e a breve sarà fissata un’altra data a causa dell’assenza di un rappresentante dell’Acegas aps holding che detiene un pacchetto di 765 azioni per un valore di 542,999 euro pari al 15 per cento delle quote. In sostanza l’Acegas è il secondo azionista. La holding triestina-padovana non parteciperà all’aumento del capitale: ha deciso di uscire dalla Triestina spa. Ma al momento non è riuscita a piazzare le sue quote. Una decisione che rientrerebbe, invece, in una normale politica di strategia aziendale. L’Acegas aps nel 2006 era entrata nella società alabardata per completare l’operazione di salvataggio, dopo che la Triestina era arrivata sull’orlo del fallimento. La cifra offerta dai Fantinel (circa 3 milioni) non bastava per chiudere il cerchio e Trieste aveva allora fatto la sua parte con l’intervento dell’Acegas. Ma era un impegno a termine, regolato, a quanto pare, da patti parasociali che prevedono una clausola che nel gergo tecnico si chiama «put-off». In altre parole chi compra, si cautela stabilendo da subito una data in cui può esercitare un’opzione per disimpegnarsi.

Il sindaco Roberto Dipiazza la vede così: «L’Acegas vuole uscire solo per una questione di strategia aziendale, non può imbarcarsi in mille avventure. E voglio anche sottolineare che non c’è alcun nesso tra questa decisione e gli impegni assunti con il basket. Sarebbe logico che queste quote le comprasse Fantinel. L’Acegas è disposta o offrirle a prezzo di saldo. Del resto chi vuole un giocattolo poi deve anche prendersene cura. È un business che deve gestire l’azionista di maggioranza della Triestina. Ha preso un impegno e lo deve portare avanti. Detto questo, ognuno in città farà la sua parte per dare il necessario sostegno alla società». Più chiaro di così Dipiazza non poteva essere. Non ci sono margini di trattativa. Lo conferma lo stesso Stefano Fantinel: «Sì, è vero, l’Acegas vuole vendere le sue azioni, ma non abbiamo problemi di liquidità. Andiamo avanti tranquilli». L’uomo-Acegas all’interno della società é Adriano Del Prete, il quale attualmente ricopre l’incarico di vicepresidente assieme ad Antonino Carnelutti dopo le dimissioni di Federico Taucer (Greensisam che ha il 5 per cento delle quote). Del Prete è un manager di esperienza ma soprattutto un grande tifoso dell’Unione che ora si trova in una situazione imbarazzante. Quando la holding triestina-padovana se ne andrà, sarà costretto a presentare le dimissioni malgrado la sua passione per il calcio.

Ma come si è eroso il capitale iniziale di 3 milioni e 650 mil euro? Questo lo raccontano gli ultimi tre bilanci. La Triestina spa, di cui l’Alabarda srl è la maggiore azionista con il sessanta per cento delle azioni (appartiene alla famiglia Fantinel), ha chiuso l’esercizio 2005-06 con una perdita di 3376,640. Soldi che sono serviti per pagare i debiti lasciati da Tonellotto e per rifare la squadra. Meglio è andato l’anno dopo, quando il bilancio dell’Unione ha fatto registrare un utile di 1 milione e 151,89 euro grazie soprattutto alla presenza della Juve che aveva fatto lievitare i compensi per i diritti tivù e anche gli incassi. Cifra che è stato riportata nel successivo esercizio. Adesso la situazione non è drammatica, ma inevitabilmente l’assetto societario subirà uno scombussolamento. Ci penserà Granoche, con il ricavato della sua cessione a mettere i conti a posto. Gol, i suoi, che valgono oro.

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Guest brunotto

Allora a maggior ragione El Diablo lo vedremo difficilmente in campo, già non gioca più per motivi fisici ed adesso per quelli economici!!!

La crisi si è abbattuta tra molte squadre di B e noi penavamo di esserne esenti, anche perchè il Fanti ha sempre parlato di tranquillità economica!!!

Allora erano balle o semi-balle....Trieste isola triste e non felice e certamente non hanno aiutato i pochi abbonamenti!!!

Ma mi risulta che dovvano arrivare sia la mutualità della Federazione, sia i diritti ultimissimi di Skay di cui non si parla e poi della quota per Granoche!!??

Tempi grami pure per noi e speriamo che queste notizie poco simpatiche non abbattano la squadra, ritorniamo a sperare in un onesto campionato, altro che voli pindarici, altro che regalo di Natale!!?? e speriamo che il futuro non sia nero come appare.....e Udine sempre più........sportivamente odiata e invidiata!!

:angry::unsure::wacko:O|:DDDD

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Dal Piccolo di domenica 2 novembre:

Quote Acegas, si offre Carnelutti

I piccoli azionisti: «Siamo d’accordo con Fantinel per la ricapitalizzazione»

TRIESTE Il concessionario d’auto friulano Antonino Carnelutti, attualmente uno dei due vicepresidenti della Triestina, sarebbe disposto a rilevare le 765 azioni dell’Acegas Aps holding (per un valore di 542mila euro pari al 15 per cento). È quanto è emerso ieri allo stadio Rocco prima della partita durante un conciliabolo tra alcuni piccoli azionisti. Ma non c’è ancora alcuna trattativa.

In ogni caso qualcosa più di un’indiscrezione che troverebbe riscontro nella volontà di Carnelutti (ha aperto due grandi autosaloni anche a Trieste) di allargare la sua partecipazione azionaria all’interno dell’Unione. Una combinata, insomma, calcio e affari. La Carnelutti spa al momento detiene 255 azioni (il 5%).

Ma sopratuttto l’imprenditore udinese ha già un ruolo di primo piano nella Triestina, è il braccio operativo di Stefano Fantinel, quello che si occupa dei problemi logistico-organizzativi della società. Carnelutti, per esempio, l’anno scorso si era impegnato direttamente per trovare in Austria, a tempo di record, i tornelli che servivano per dotare le stadio delle misure di sicurezza previste dalle nuovi leggi anti-violenza.

La volontà dell’Acegas di vendere le sue azioni (come confermato dal sindaco Dipiazza) è il tema che ha tenuto banco ieri nel salotto dello stadio tra dirigenti, azionisti e addetti ai lavori. Nessuno è però preoccupato per l’immediato futuro, nonostante la perdita di 2,6 milioni registrata nell’ultimo bilancio. Tutti i piccoli azionisti sono d’accordo con il presidente Fantinel per la ricapitalizzazione. «A mio parere l’Acegas vuole lasciare perché ha più interessi nel basket – afferma Sergio Stern, titolare dell’ Hotel Milano, che detiene l’1,12% per cento delle quote – è chiaro che vogliono vendere o addirittura svendere: non presentandosi all’assemblea straordinaria l’hanno invalidata, per cui mi sembra un segnale chiaro». Quanto alle perdite, Stern afferma che è tutto nella normalità: «Il deficit è la conseguenza di quanto avvenuto in questi anni: i mancati introiti dei diritti tv, la messa in norma per la sicurezza dello stadio, anche i duemila abbonamenti in meno, tutto ha contribuito un po’. E poi c’è la ben nota poca disponibilità delle ditte triestine a fare da sponsor. Senza contare l’effetto Tonellotto. In ogni caso le spese per lo stadio sono finite».

Un altro azionista con ancora più quote (con il suo 2% è il sesto della società) è Samuele Faè, anche lui affronta l’argomento del giorno: «Io dico solo questo: se l’Acegas vuole andarsene, che vada, ma non ostacoli gli altri. Qui c’è chi è pronto a prendere subito le loro azioni, io stesso lo sono, ma evidentemente non è una soluzione che va bene ad Acegas».

Umori di questo tipo arrivano anche dai tifosi. «A vedere certe cifre un po’ di preoccupazione c’è – afferma Mario Susa del Centro di coordinamento dei Triestina Club (che anch’esso come sodalizio fa parte del pacchetto azionario) – quanto all’Acegas, se queste di uscire sono davvero scelte aziendali». Infine l’ex arbitro internazionale Fabio Baldas, che le vicende della squadra alabardata le segue sempre da vicino: «Non conosco bene i dettagli della vicenda, ma certo sono sorpreso che un’azienda triestina che si è spesa nel momento di salvare la società alabardata, ora si tiri indietro. Da parte della società, tocca a al consigliere della Triestina Marco Fantinel elargire un po’ di tranquillità: «Siamo molto sereni. Stavolta i mancati introiti tv e le spese sullo stadio hanno pesato, ma tutti i soci sono al corrente della situazione e tutti d’accordo sulla ricapitalizzazione. C’è da risolvere solo la questione Acegas».

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L'Acegas fà el stesso gioghetto che ga fatto, l'ultimo anno de A1/A2 nel basket, la mossa che ne gà fatto fallir e far finta de esser stadi dopo i salvatori della patria (con quel che spendeva in un anno de A2 i se gà fatto 4 anni in B )...spero che i vadi fora el prima possibile ... grazie Carnelutti, grazie Fantinel e grazie ai piccoli azionisti (CCTC in primis!) i unici triestini che credi nell'Unione!

Edited by dez
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Allora a maggior ragione El Diablo lo vedremo difficilmente in campo, già non gioca più per motivi fisici ed adesso per quelli economici!!!

La crisi si è abbattuta tra molte squadre di B e noi penavamo di esserne esenti, anche perchè il Fanti ha sempre parlato di tranquillità economica!!!

Allora erano balle o semi-balle....Trieste isola triste e non felice e certamente non hanno aiutato i pochi abbonamenti!!!

Ma mi risulta che dovvano arrivare sia la mutualità della Federazione, sia i diritti ultimissimi di Skay di cui non si parla e poi della quota per Granoche!!??

Tempi grami pure per noi e speriamo che queste notizie poco simpatiche non abbattano la squadra, ritorniamo a sperare in un onesto campionato, altro che voli pindarici, altro che regalo di Natale!!?? e speriamo che il futuro non sia nero come appare.....e Udine sempre più........sportivamente odiata e invidiata!!

:angry::unsure::wacko:O|:DDDD

Fantinel ha parlato di tranquillità economica, e infatti siamo tranquilli..

I bilanci sono poi aggiornati al 30 giugno....... Dopo si hanno gli incassi estivi.............

Sinceramente sta crisi non la vedo proprio se poi fanno una ricapitalizzazione ben venga, più soldi da investire...

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No creassi allarmismi (el Piccolo invece un poco li crea). Gavemo i problemi che ga quasi tutte le squadre de B e anche qualcuna de A (tra le piccole ovviamente).

No semo messi mal economicamente rispetto a squadre come el Treviso per esempio. Solo che bisogna controllar la situazion già da adesso per no ritrovarse ai stessi livei.

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Guest brunotto
L'Acegas fà el stesso gioghetto che ga fatto, l'ultimo anno de A1/A2 nel basket, la mossa che ne gà fatto fallir e far finta de esser stadi dopo i salvatori della patria (con quel che spendeva in un anno de A2 i se gà fatto 4 anni in B )...spero che i vadi fora el prima possibile ... grazie Carnelutti, grazie Fantinel e grazie ai piccoli azionisti (CCTC in primis!) i unici triestini che credi nell'Unione!

Quotissimo sul fatto che potevamo benissimo restare ed essere ancora in Lega2.....soldi buttati e mossa Agegas tardiva ed inutile....ora siamo ancora in B2 ed è assurdo come non ci si sia salvati subito........per spendere cifre incredibili e rimanere dove siamo precipitati ingiustamente perchè eravamo retrocessi solo nella serie inferiore sul campo....... e non scesi di 3 categorie!!!

Ora però nel calcio forse è un pò diverso e ci sono personaggi diciamo e speriamo più seri e dopo la sparata del Picenin che spesso crea terrorismo solo per vendere qualche copia in più.....sembrano tutti d'accordo di ricapitalizzare e Carnelutti si farà carico di una cifra abbastanza piccola in fin di conti!!!

Spariamo bene e diamo tranquillità all'Unione che poi si trasmette anche sul terreno di gioco!!!

:bandieraalabarda::bandieraalabarda::bandieraalabarda:

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Dal Piccolo di lunedì 3 novembre:

Quote Acegas ai piccoli soci

Il vicepresidente Carnelutti: «Mi basta avere il 10 per cento»

TRIESTE La fiducia dei piccoli azionisti nel progetto Fantinel è integra, tanto che potrebbero essere alla fine proprio loro a rilevare le quote dell’Acegas Aps holding che vuole venderle, per poi procedere a un rimpasto societario. Da parte sua, il concessionario di auto friulano Antonino Carnelutti smentisce le voci che invece sarebbe lui a rilevare le azioni dell’Acegas: «Non è assolutamente vero. E poi va chiarito che io ho già raddoppiato la mia quota, e sono passato dal 5 al 10 per cento».

Puntualizzato questo, il vicepresidente della Triestina punta comunque a rassicurare tutti sui conti alabardati: «I 2,6 milioni di rosso sul bilancio riguardano solamente una momentanea situazione contabile dovuta al fatto di voler rispettare fino alla virgola i dettami della Lega: non è un disavanzo, perché il patrimonio c’è, non è di certo sparito. Questo vuol dire essere trasparenti e cristallini anche nelle operazioni delle plusvalenze dei giocatori, fino all’ultimo centesimo. Del resto siamo una delle poche, forse l’unica società a recepire in questo modo le direttive della Lega calcio in fatto di bilanci, e spero che questo ci porterà dei benefici».

Per quanto riguarda i motivi che hanno portato a questa momentanea situazione, Carnelutti è chiaro: «Ci sono i mancati introiti dei diritti tv, i costi legati alla messa a norma dello stadio, ma va anche sottolineato un terzo punto: tutte le altre società di B hanno la quasi totalità della quota sponsor reperiti a livello locale, purtroppo da questo punto di vista invece Trieste non risponde. Ringrazio chi c’è, ma il bilancio deve fare anche i conti con questo». Quanto all’aumento di capitale, Carnelutti spiega: «È stato già deliberato a marzo dal cda, solo che l’abbiamo effettuato solamente io e Fantinel. Sono soldi che servono a finanziare l’attività della Triestina, a portare avanti il nostro progetto. Anche gli altri azionisti sono d’accordo. Ora invece l’Acegas evidentemente non lo è. Lungi da me qualsiasi polemica: ognuno fa le sue scelte, non conosco i meccanismi interni della politica triestina, però è buon uso essere chiari con i soci. Come finirà? Spero prevalga il buon senso, che dicano che non vogliono l’aumento ma che non impediscano di farlo. Non credo abbia alcun senso. E non credo che rilevare il 15 per cento delle azioni sarà una difficoltà insormontabile». Quanto al pericolo che di fronte alle poche risposte triestine ci sia una voglia di disimpegno da parte dei Fantinel, Carnelutti fuga qualsiasi dubbio: «Noi vogliamo andare avanti, al massimo se non ci sono risposte dalla città ci sarà un novantesimo della società più dimesso, ma il progetto va avanti deciso. Per quanto mi riguarda poi, l’integrazione col territorio triestino è fondamentale: aprire due autosaloni, aver creato 70 nuovi posti di lavoro a Trieste più l’indotto, non è certo un segnale di chi adotta la politica del mordi e fuggi. Anche perché dietro ogni attività sportiva credo ci debba essere anche una componente imprenditoriale».

Antonello Rodio

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Guest brunotto
eh no Nildo scusa sa, meio un Zamparini matto che una retrocession!

Per fare la fine del Venezia dalla A alla C2 con tutti i giocatori trasportati in Sicilia un pò come il Bepi nella Stefanel.....da Ts a Milano

per me neanche morto e sepolto e poi ad ogni partita che va sorta lo senti sparare le sue cazzate!!! anche colluso con la mafia!!!

Ma dai...e poi sta storia del Zampa da dove è uscita.... ti vorrei dire da dove.....!!!

:down::wacko::unsure::down:

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senz'altro xe un bravo presidente de tinir in grande considerazion, ma con lui e i soci, almeno i attuali, non vedo come podemo far el salto de qualità, più de questo lui non stanzia, a mi me va ben anche de vivacchiar in una onesta serie B, ma credo che xe anche lecito far qualche sogno in più. Non approvo chi quest'anno non vien in stadio, e non se ga fatto l'abbonamento, perchè credo che la serie B per noi sia za un lusso, però li capiso se non te ga sta gran fede che prova i tifosi incalliti, soffrir sempre e non intraveder altri traguardi te lasa un po' de amaro, ripeto non approvo questo atteggiamento perchè la squadra sta andando anche benin, quindi i meritasi altri sostegni, però cerco de capirlo se non de giustificarlo.

La vose Zamparini xe vignuda fora dal porto vecchio, oramai credo che lo sapi anche le piere del porto, e xe vero che el ga fatto fallir el Venezia, ma el ga portado el Palermo in A e lo sta mantinindo piuttosto ben, le vosi sulla mafia xe vosi, e credo che là te lavori solo a certe condizioni, se no te se ritrovi sotto qualche palmo de terra, non voio esser fraintesa, xe un personaggio che non me piasi nianche a mi, non me piasi sto genere de omini, però se voio anche sognar qualche volta bisogna turarse el naso, non me la sento de far sempre la dura e pura, voio andar in.................là insomma!

Magari Abramovich, anche se qualche milioncin con la crisi economica lo ga perso anche lui.

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Guest brunotto

Quoto Tifosa e Cazza.......... :p

comunque il Fanti non è male solo poteva fare meglio nel mercato con un attaccante in più ormai lo dico da sempre e mi sino persino stufato di dirlo

che anzi non lo dico più!!! O|

e poteva fare meglio con gli abbonamenti...

certo che 4500 spettatori con il Frosinone è roba da C1 ad essere obbiettivi!!?? :down:

A proposito ha però un difettaccio................

XE FURLAN...hahaha!!! :DDDD

Ma anche il Zampa...cavolaccio....!!! :wacko:

Valà teniamoci il nostro buon viticoltore.....

che l'altro tratta roba da pochi soldi e che non vale una mazza !!! :down:

:bandieraalabarda:

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