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Coronavirus: le nostre opinioni e la situazione in corso


gimmi

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41 minuti fa, Stefano79 ha scritto:

La più bella nave del mondo de fora, sull'interno gavesi qualcosa de ridir. Noi marinai dormivimo in un letto a castel a 3 livei, mi gavevo l'ultimo in alto con un tubo dell'acqua bollente a 40cm dal naso e i fuochisti (bacoli) che correva sulla branda. E quando batteva mar e ierimo quasi de bolina, dovevo dormir con una man sulla cadena per no svolar zo in locale caldaie.  Ma de questo e altri dettagli, se te vol, parleremo quando sarà finido tutto sto casin e se troveremo per una bevuda, se te ga piazer . Magari me autoinvito alla grigliata in terren de @gimmi  ? ? ? 

Anche se go 20 anni de più, in confronto alla mia leva sta quarantena xe acqua de rose. Resta el fatto che parlar coprifuoco per i civili me par eccessivo, appunto perché so cosa significa.

Ah beh, in quanto a quel, se bevera' due biceri in più per ogni giorno che passa...

Posso immaginar che la fossi scomoda, ma bisogna considerar che xe l'unica nave della Regia Marina ancora in servizio...

El coprifuoco xe una cosa creada per i civili...

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6 ore fa, Calcio74 ha scritto:

Vedo molta mancanza di umanità e di comprensione in giro, anche su queste pagine. Parlo dell'aspetto sociologico.

Leggo tanti che scrivono "non capisso perchè i ga de uscir, i devi restar casa". Purtroppo molti sono limitati e non riescono a capire che non siamo tutti uguali.

Premessa: sono un tipo a cui piace uscire, ma che non ha problemi a godersi anche la pace casalinga. Quindi queste restrizioni mi pesano, ma relativamente....sto bene anche a casa. Ora io dico: ma non avete amici/colleghi/familiari di quelli che generalmente escono alle 7 di mattina e fanno 1000 attività, per poi rientrare alle 22 ed usano la casa solo per dormire?? Ecco, immagino che per quelli il discorso sia un po' diverso rispetto a me, che non ho problemi a stare a casa. Specifico subito che questo NON GIUSTIFICA certi atteggiamenti, cmq deprecabili....ma almeno CAPIRE gli altri mi sembra il minimo, anche se ovviamente non è condivisibile. C'è gente che magari vive in 40mq, che non è abituata a tv o a leggere un libro. Gente che potenzialmente va fuori di testa, per cui magari 2 passi sono fondamentali per non impazzire. Un po' come togliere le sigarette a chi fuma...io non ho mai fumato, ma immagino che togliere le sigarette tutto in un colpo non sia banale, soprattutto per chi fa fuori un pacchetto al giorno.

A questo aggiungiamo una parte di popolazione di "sbandati", che mai seguirà le regole....anche se blindi tutto, questi usciranno cmq....li multi? Li denunci? Questi avranno già precedenti penali....ci vorrebbe l'arresto. E lì andresti ancora di più ad intasare i carceri. Ieri durante il tragitto spesa ho proprio visto in un piccolo parco un gruppetto di 7-8 "sbandati" che assolutamente non rispettavano le distanze di sicurezza....un po' come gli immigrati che Tele4 ha filmato in questi giorni.

Tutto questo per dire cosa? Che questi ragionamenti non mi sembrano siano così complicati da fare, che voglio immaginare siano stati fatti da chi ha deciso l'ultimo decreto. Sarebbe stato da ingenui ed irresponsabili pensare che il 100% della popolazione avrebbe seguito alla lettera le disposizioni.

Funziona solo il metodo cinese? Non lo so, credo nessuno lo sappia....è plausibile pensare che restrizioni minori (come quelle attualmente in Italia) allungheranno i tempi di risoluzione, ma di quanto rispetto alla Cina? Potrebbe essere di qualche mese, ma magari solo di qualche giorno. E' la saccenza di chi crede di avere queste risposte che mi dà fastidio.

Poi chiaro che il messaggio finale debba essere "rimanete a casa".

Ma ho l'impressione che, nel malaugurato caso blindassero tutto, la gente più indisciplinata inizierà ad incontrarsi nei pianerottoli dei condomini. 

 

Condivido alla lettera! 

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No se de lamentarse delle disposizioni dade,bisogna lamentarse dela gente che non scolta,chi qua rispetta le regole e se lamenta delle stesse no riva a capir che troppa gente non ghe riva col zervel,allora mi son d'accordo con il tirar via anche le bombole de ossigeno e metter el ploton

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10 ore fa, El mulon ha scritto:

detto che sti numeri oramai xe inutilizzabili.

fra la solita comunicazione mediocre, non se sa chi esce dalla ter.intensiva, quanti gg i sta, e quanti tamponi semo indrio, in fvg manco lo disi più, non so se gavè notado, mentre me ar 3gg fa iera 500 e rotti indrio, ora? chi lo sa.

cmq per i numeri oramai quasi senza senso invito a legger questo. quel che conta xe guardar i morti e come reagisi la terapia intensiva, e quanti posti xe, questo ad ora xe fondamentale.

leggere

https://www.francescocosta.net/2020/03/19/dati-ufficiali-illusione-ottica/

Lo go letto, pensiero correttissimo ma non me disi nulla de novo. 

Anche sull'incompletezza dei dati vien specificando giornalmente quali regioni o provincie non xe aggiornate. 

Xe regioni come el Veneto che appunto xe attorno al 5% de tamponi positivi e questo vol dir che i dati xe più affidabili e regioni come le Marche e a ieri la Lombardia in cui quella percentuale arriva a sfiorar el 40%. 

Noi stemo pericolosamente salindo ormai al 10%. 

Se te va a rilegger i miei commenti gavevo cità più volte sto fattor come lettura. 

I dati va letti nell'insieme e secondo mi con due estremi come modello: Veneto e Lazio con altissimo numero de controlli e quindi con numeri che non sarà totalmente fuori dalla realtà e la Lombardia per verificar cosa succedi in un ambiente ormai fuori controllo.

 

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Un altra cosa nei anni passadi gli studi de epidemiologia disi che circa il 70% delle persone ga contratto l'influenza senza esser stade visitade da un medico. 

Bene voi pense che el dato dei asintomatici pesi in maniera tanto diversa?

Secondo mi non de molto. 

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Xe come un terno al lotto, Dario.. 

Per comprendere bene i numeri, occorrerebbe avere a disposizione dati che non abbiamo e procedere per zone delimitate, andando a vedere in che modo sono stati raccolti e si continuano a fare i tamponi. Abbiamo la certezza che molti sintomatici dalle nostre parti non vengono nemmeno visitati a casa, si dice loro di stare in quarantena, di fatto. E parlo di sintomatici con febbre alta, tosse, lacrimazione degli occhi.  Diciamo che almeno a Trieste tu arrivi in ospedale quando ne hai davvero bisogno, magari solo per un po' di ossigeno che ti aiuti a respirare. 

All'inizio dell'epidemia si era parlato di circa un 15% di persone che aveva bisogno di un ricovero ospedaliero sul totale di positivi, con un 50% di asintomatici o paucisintomatici e un 35 di sintomatici non gravi. Credo che questi dati derivassero dall'esperienza cinese, dove peraltro l'età media della popolazione, più bassa di circa vent'anni in media, funzionava da filtro.. se fosse vero noi dovremmo essere almeno al 20% di ricoverati, come peraltro si scrive sul Corriere della sera.

Noi  in FVG avevamo nel bollettino di ieri circa 200 ricoverati, che equivarrebbero a 1000 positivi circa, che ovviamente sembrano davvero troppo pochi a fronte dei 600 "conclamati", cioè positivi da tampone secondo il bollettino. Credo siano molti di più, ma davvero si va a caso.

E questo discorso ne apre un altro, nel senso che se non sai quanti hanno sviluppato gli anticorpi al Virus, e non lo sai perchè ad un certo punto le catene di contagio ti son scappate di mano, non riesci nemmeno a gestire le politiche di contenimento in modo efficace. 

Mentre sui numeri abbiamo capito che ormai tra differenze territoriali nelle strategie e nei tempi,  ritardo nelle risposte sulla positività dei tamponi e mancanza di informazioni sui flussi (da categoria a categoria di positivi, per esempio da isolamento ad ospedale) dobbiamo prenderli con beneficio di inventario, sono troppo aleatori. 

Si pensi al famoso picco. Siamo barricati in casa da 10 giorni completi, ormai. Se il tempo di incubazione è di 5,2 giorni e altri 4 sono mediamente quelli che passano per essere ricoverati se sei sfigato, il picco non avrebbe dovuto manifestarsi più tardi di mercoledì.. eppure abbiamo visto ieri ulteriori aumenti e si parla ancora di una settimana... è evidente che nella raccolta dei dati qualcosa non torna, per l'appunto, facile che i dati di ieri, in parti importanti del territorio nazionale, facevano riferimento a tamponi eseguiti 5-6 giorni fa... e allora davvero non puoi capire più niente anche con la più buona volontà e con buone basi di statistica.

L'omogeneità dei dati raccolti è il principio base. Viene a mancare quella, ciao Ninetta.. 

 

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17 minuti fa, GiGi-TO ha scritto:

Come scritto ieri contiamo fino a dieci prima di spiattellare un falso problema. 

Abbiamo carenza di laboratori non di test. 

A meno che, lo ignoro, i 500000 test non fossero test istantanei con ottima percentuale di precisione. 

Piuttosto se la notizia che la Ferrari a Maranello produrrà ventilatori polmonari è confermata conferma che non siamo tutti capre. 

 

 

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e questa lettera dal pronto soccorso di Bergamo algiornale?

Caro direttore,
le scriviamo queste righe come dipendenti del Pronto Soccorso dell’Ospedale Bolognini di Seriate.

Questa non è una lettera: è un grido di dolore. È un appello a non lasciarci soli. Nessuno strumentalizzi le nostre parole a fini politici o polemici.
Noi chiediamo solamente di essere ascoltati e aiutati. Perché da quando è iniziata questa tragedia, nessuno ha mai parlato del Nostro Pronto Soccorso.La verità è che qui siamo allo stremo delle forze.

Già prima del 21 febbraio, data che segna ufficialmente il primo caso di Covid 19, all’ospedale di Alzano Lombardo sono arrivate in Pronto Soccorso delle brutte polmoniti. Da quel giorno l’ospedale di Alzano ha chiuso il Pronto Soccorso e il reparto di Medicina dirottando sull’ospedale di Seriate tutte le emergenze e i pazienti.

Da allora siamo stati travolti da uno tzunami, stiamo annegando, siamo al collasso da giorni.
Abbiamo utilizzato tutti i reparti per mettere i pazienti positivi al Coronavirus, a parte la neonatologia e l’ostetrica, tutti i letti disponibili sono stati trasformati in Covid 19.
Il Pronto soccorso di Seriate è stato stravolto: sono stati posizionati letti con i pazienti in tutti gli anfratti, nella sala d’attesa, nella tromba degli ascensori, nei corridoi. La nostra stanza di terapia intensiva a due letti adesso contiene sei barelle con pazienti gravi. Si deve sapere che i pazienti che arrivano stanno tre o quattro giorni in Pronto Soccorso sulle barelle prima di trovare un posto nei reparti.

Ormai siamo un ospedale infetto. Abbiamo 18 sanitari ammalati, alcuni sono morti, altri sono gravi. Noi stessi, che operiamo in questa struttura, non siamo nemmeno mai stati sottoposti al tampone perché viene eseguito solo in caso di reale sintomatologia.

All’inizio anche noi ci siamo trovati di fronte ai pazienti senza protezioni adeguate. Alcuni dei nostri Medici, la nostra caposala e molti colleghi hanno accusato febbre e difficoltà respiratoria e solamente allora sono stati sottoposti al tampone. Ma tutti gli altri di noi che hanno lavorato al loro fianco, non siamo stati sottoposti a nessun accertamento. E continuiamo a lavorare. E a fine turno torniamo a casa, dalle nostre famiglie non sapendo se stiamo a nostra volta diffondendo questo virus.

Siamo soli, abbandonati, con i presidi contati. Non abbiamo una struttura sanitaria come il Papa Giovanni in grado di sopportare questo stravolgimento.

Però, caro Direttore,vorrei che si sapesse che non è vero che i pazienti vengono lasciati morire da soli. Lì dentro diventiamo i fratelli, le sorelle, il prete che dà loro una carezza, una assicurazione e anche una preghiera prima di morire. Nessuno malato di Covid 19 è stato abbandonato. Abbiamo pianto per loro come avremmo fatto per un nostro genitore.

A noi però adesso mancano le forze. I turni stressanti, i riposi mancati: tutto è saltato da oltre un mese e ci troviamo di fronte un carico di lavoro per i prossimi mesi che sappiamo di non essere in grado di reggere con queste forze. Si mandino medici, personale, tute ermetiche.

La nostra situazione è disperata, sappiamo che anche tutti gli ospedali della nostra provincia sono provati, ma ripetiamo il nostro appello: aiutateci. Non lasciateci soli. Aiutateci a ricoverare i malati nei reparti. Mandateci medici, personale e materiale.

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1 ora fa, GiGi-TO ha scritto:

l'ennesimo esempio de quel che ripeto sull'informazione italiana, spazzatura, mi fan vomitare

 

ma te lo vol capir che repubblica xe un altro che xe spazzatura?

vole capir che sti giornalisti i fa schifo e i xe senza dignità?

la gabanelli poi, ve prego, altra contaballe infinita. informeve seriamente, e leggerlli gli articoli, non fermarse ai titoli spazzatura.

se poi se inizassi a informarse su fonti migliori de repubblica e corriere saria una bella roba.

mi non so più cosa dir per farve capir che xe spazzatura, e voi ancora quotè sta roba, creando ulteriore disinformazione.

 

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43 minuti fa, gimmi ha scritto:

e questa lettera dal pronto soccorso di Bergamo algiornale?

Caro direttore,
le scriviamo queste righe come dipendenti del Pronto Soccorso dell’Ospedale Bolognini di Seriate.

Questa non è una lettera: è un grido di dolore. È un appello a non lasciarci soli. Nessuno strumentalizzi le nostre parole a fini politici o polemici.
Noi chiediamo solamente di essere ascoltati e aiutati. Perché da quando è iniziata questa tragedia, nessuno ha mai parlato del Nostro Pronto Soccorso.La verità è che qui siamo allo stremo delle forze.

Già prima del 21 febbraio, data che segna ufficialmente il primo caso di Covid 19, all’ospedale di Alzano Lombardo sono arrivate in Pronto Soccorso delle brutte polmoniti. Da quel giorno l’ospedale di Alzano ha chiuso il Pronto Soccorso e il reparto di Medicina dirottando sull’ospedale di Seriate tutte le emergenze e i pazienti.

Da allora siamo stati travolti da uno tzunami, stiamo annegando, siamo al collasso da giorni.
Abbiamo utilizzato tutti i reparti per mettere i pazienti positivi al Coronavirus, a parte la neonatologia e l’ostetrica, tutti i letti disponibili sono stati trasformati in Covid 19.
Il Pronto soccorso di Seriate è stato stravolto: sono stati posizionati letti con i pazienti in tutti gli anfratti, nella sala d’attesa, nella tromba degli ascensori, nei corridoi. La nostra stanza di terapia intensiva a due letti adesso contiene sei barelle con pazienti gravi. Si deve sapere che i pazienti che arrivano stanno tre o quattro giorni in Pronto Soccorso sulle barelle prima di trovare un posto nei reparti.

Ormai siamo un ospedale infetto. Abbiamo 18 sanitari ammalati, alcuni sono morti, altri sono gravi. Noi stessi, che operiamo in questa struttura, non siamo nemmeno mai stati sottoposti al tampone perché viene eseguito solo in caso di reale sintomatologia.

All’inizio anche noi ci siamo trovati di fronte ai pazienti senza protezioni adeguate. Alcuni dei nostri Medici, la nostra caposala e molti colleghi hanno accusato febbre e difficoltà respiratoria e solamente allora sono stati sottoposti al tampone. Ma tutti gli altri di noi che hanno lavorato al loro fianco, non siamo stati sottoposti a nessun accertamento. E continuiamo a lavorare. E a fine turno torniamo a casa, dalle nostre famiglie non sapendo se stiamo a nostra volta diffondendo questo virus.

Siamo soli, abbandonati, con i presidi contati. Non abbiamo una struttura sanitaria come il Papa Giovanni in grado di sopportare questo stravolgimento.

Però, caro Direttore,vorrei che si sapesse che non è vero che i pazienti vengono lasciati morire da soli. Lì dentro diventiamo i fratelli, le sorelle, il prete che dà loro una carezza, una assicurazione e anche una preghiera prima di morire. Nessuno malato di Covid 19 è stato abbandonato. Abbiamo pianto per loro come avremmo fatto per un nostro genitore.

A noi però adesso mancano le forze. I turni stressanti, i riposi mancati: tutto è saltato da oltre un mese e ci troviamo di fronte un carico di lavoro per i prossimi mesi che sappiamo di non essere in grado di reggere con queste forze. Si mandino medici, personale, tute ermetiche.

La nostra situazione è disperata, sappiamo che anche tutti gli ospedali della nostra provincia sono provati, ma ripetiamo il nostro appello: aiutateci. Non lasciateci soli. Aiutateci a ricoverare i malati nei reparti. Mandateci medici, personale e materiale.

a bocce chiuse però sarà de capir cosa xe successo e chi ga sbaiado. perchè oramai me par evidente che in quelle zone, all'inizio del contagio xe successe robe assurde...qualchedun dovrà seriamente pagar.

sanitari contagiati in numeri assurdi, ospedali chius e riaperti e mille altre robe.

consiglio anche questa lettura

 

https://www.tpi.it/cronaca/coronavirus-caos-ospedale-alzano-lombardo-cosi-bergamo-epicentro-pandemia-20200317567879/

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43 minuti fa, El mulon ha scritto:

l'ennesimo esempio de quel che ripeto sull'informazione italiana, spazzatura, mi fan vomitare

 

ma te lo vol capir che repubblica xe un altro che xe spazzatura?

vole capir che sti giornalisti i fa schifo e i xe senza dignità?

la gabanelli poi, ve prego, altra contaballe infinita. informeve seriamente, e leggerlli gli articoli, non fermarse ai titoli spazzatura.

se poi se inizassi a informarse su fonti migliori de repubblica e corriere saria una bella roba.

mi non so più cosa dir per farve capir che xe spazzatura, e voi ancora quotè sta roba, creando ulteriore disinformazione.

 

Mulon, come te gavevo ditto e considera' che xe settimane che se confrontemo e semo d'accordo su quasi tutto...che le fonti del Corriere sia spazzatura xe una tua opinione e tale rimani.

Mi lo leggo da quando son diventa' adulto e anche se diverse volte me son trova' in disaccordo  - un esempio: un scambio de mail che conservo ancora con Piero Ostellino quando  in aperta polemica con Renzi iera anda' al Giornale, giustissimanente - xe innegabile che sia una delle tre testate che vien considerade nel resto del mondo. La seconda non la leggo e la terza xe economico -finanziaria.

Ripeto, senza volerte attaccar : per dar simili giudizi occorri aver i titoli per farlo.

  • Grazie 1
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Il 11/3/2020 Alle 14:30, Calcio74 ha scritto:

Sincero?

Ho la sensazione che qualcuno si stia facendo trasportare un po' troppo dai numeri. E lo dico io che per lavoro mi occupo anche di statistica.

A grandi linee possono avere un valore, presi troppo nel dettaglio rischiano di storpiare la realtà. Anche perchè non darei così per scontato che numeri ufficiali=numeri veri.

Sia chiaro che con questo non intendo sminuire il problema, anzi....

Per fortuna sembra anche i più tenaci siano arrivati alla conclusione di cui parlavo 9 giorni fa......

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Il 18/3/2020 Alle 13:57, El mulon ha scritto:

questo dice tutto e dice chiaramente che così non ne usciamo, impossibile, se non in tempi lunghissimi. leggete o evedete l'intervista. 43% delle persone che si spostano per almeno 300-400 metri giornalmente, fe voi ah, se cussì se risolvi la faccenda.

https://tg24.sky.it/milano/2020/03/18/coronavirus-spostamenti-lombardia-fabrizio-sala.html

ieri addirittura in supermercato me diseva che xe gente che va anche 2 volte al giorno, per dirne una...

ma basta vedere trieste prima o altri siti, fra parco revoltella, barcola, ciclabile, piazza libertà e appunto in generale troppa gente che naviga.

 

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4 ore fa, mario-manzanese ha scritto:

Ho il timore che quanto vissuto sinora sia solo una anticipazione di giorni ben più difficili!

@LungomareNatisone spero di non averti offeso con la battuta sui vini, volevo solo giocare con la citazione del "pignolo" vino autoctono delle nostre colline.

Ma figurati! 

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15 ore fa, andyball ha scritto:

Ah beh, in quanto a quel, se bevera' due biceri in più per ogni giorno che passa...

Posso immaginar che la fossi scomoda, ma bisogna considerar che xe l'unica nave della Regia Marina ancora in servizio...

El coprifuoco xe una cosa creada per i civili...

Ma certo, xe stada la più bella esperienza della mia vita. Go fatto circa 12.000 miglia e go visto posti che mai più rivedrò, e tutto a spese dei contribuenti ?

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38 minuti fa, gimmi ha scritto:

Teorie complottiste più o meno inquietanti, da guardare fino in fondo, se interessati. 

 

Mah una bella trama per un film.

Xe più facilmente dimostrabile che tutto sia nato perchè el Papa ga ciapa a sciafe l'orientale. 

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