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intervista al sindaco di koper


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spero che non ci sia già un topic sull'argomento, io non l'ho visto, se c'è elimina la discussione, sandro

allora, ieri è comparsa sul piccolo l'intervista al sindaco di capodistria

parla a ruota libera del presente di trieste, da osservatore assai attento e, pare, assiduo frequentatore di piazza unità per un aperitivo

pare che qua conosca tutti, ma ciò non gli impedisce di sparare a zero su quasi tutte le iniziative dell'attuale giunta comunale, senza risparmiare anche quella regionale

rigassificatore, ferriera, porto vecchio, viabilità sulle rive, parco del mare, più o meno tutto fa schifo

come dargli torto, aggiungo

il bello è che già mentre leggevo ieri l'intervista sorridevo tra me e me immaginando il tenore delle repliche che sarebbero puntualmente arrivate oggi

il sindaco, da statista, non replica, ma lascia campo al vicesindaco

che indossato il fez d'ordinanza e impugnato il manganello mena bastonate generose all'indirizzo dell'empio s'ciavo, che ha osato metter becco nelle italiche cose triestine

baggianate.... è una fortuna che le mani nel centro storico di capodistria le abbiamo messe noi italiani qualche anno fa....anche basaglia avrebbe avuto difficoltà a comprenderlo....insomma una bella lezione da parte del nostro vicesindaco ultrà

gli altri, in modo magari meno muscolare, si sono allineati

ma il bello è che le critiche arrivano, pari pari, anche dallo schieramento di centrosinistra

rosato ecumenicamente dice che così non si fa, la blazina, bontà sua, arriva a dirci che " il Pd sta lavorando a un progetto complessivo di sviluppo che sfrutti le potenzialità di questa bella città "

ora, saputo questo, ci sentiamo meglio e affermazioni come questa spiegano meglio di ogni altra cosa la crisi irreversibile di uno schieramento che parla per slogan e propina aria fritta

ma certo, converrete, il fatto che tutti se la prendano con il buon popovic sorprende non poco

sorprende fino ad un certo punto, però

perchè il sindaco di koper dice, in fondo, che la classe politica triestina non vale un piffero, è priva di progettualità, idee, iniziative, è priva di un'idea forte di sviluppo della città

è rivolta in buona parte al passato anzichè proiettata al futuro, un'amministrazione comunale che ostenti con orgoglio la ripavimentazione di strade e piazze come fiore all'occhiello di 2 mandati si qualifica in tal modo

mi facciano scegliere allora 2 piastrellisti alle prossime elezioni comunali

per me, al di là di poco comprensibili stramberie - forse l'intervista è stata concessa dopo un paio di calicetti al tea room -, popovic coglie in linea generale nel segno

il problema è proprio la classe politica, che non vale un klinz dal punto di vista più sostanzialmente importante, anche se ora si tende a dire che non è così, cioè da quello culturale

se non c'è cultura non c'è idea di sviluppo, non c'è un progetto forte, non c'è apertura verso altre culture, altri mondi, altre realtà

il sindaco del fare botegher, il vicesindaco ultrà col fez e la loro giunta comunale possono andar bene per la maggioranza dei triestini che li hanno votati, per lo più anziani che vivono a difesa dell'esistente, che richiedono sicurezza, piazze ripavimentate, richiedono fondamentalmente che nulla muti

ma non possono andar bene per i giovani che vogliono vivere e lavorare nella loro città, per i cinquantenni preoccupati del futuro lavorativo dei loro figli

per loro ci sarebbe bisogno di personaggi politici di ben altro spessore culturale

Modificato da pinot
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il sindaco del fare botegher, il vicesindaco ultrà col fez e la loro giunta comunale possono andar bene per la maggioranza dei triestini che li hanno votati, per lo più anziani che vivono a difesa dell'esistente, che richiedono sicurezza, piazze ripavimentate, richiedono fondamentalmente che nulla muti

ma non possono andar bene per i giovani che vogliono vivere e lavorare nella loro città, per i cinquantenni preoccupati del futuro lavorativo dei loro figli

per loro ci sarebbe bisogno di personaggi politici di ben altro spessore culturale

Che non so dove stanno, però.. hai presente come fanno "carriera" i nostri piccoli politici? Da dove vengono, perchè ricoprono quei ruoli? Poveri noi.

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spero che non ci sia già un topic sull'argomento, io non l'ho visto, se c'è elimina la discussione, sandro

allora, ieri è comparsa sul piccolo l'intervista al sindaco di capodistria

parla a ruota libera del presente di trieste, da osservatore assai attento e, pare, assiduo frequentatore di piazza unità per un aperitivo

pare che qua conosca tutti, ma ciò non gli impedisce di sparare a zero su quasi tutte le iniziative dell'attuale giunta comunale, senza risparmiare anche quella regionale

rigassificatore, ferriera, porto vecchio, viabilità sulle rive, parco del mare, più o meno tutto fa schifo

come dargli torto, aggiungo

Concordo. A parte qualche "detaglio" (tipo tirar zo el porto vecio O_o) el ga raxon de vender.

Quando el se candida? :D

il bello è che già mentre leggevo ieri l'intervista sorridevo tra me e me immaginando il tenore delle repliche che sarebbero puntualmente arrivate oggi

il sindaco, da statista, non replica, ma lascia campo al vicesindaco

che indossato il fez d'ordinanza e impugnato il manganello mena bastonate generose all'indirizzo dell'empio s'ciavo, che ha osato metter becco nelle italiche cose triestine

baggianate.... è una fortuna che le mani nel centro storico di capodistria le abbiamo messe noi italiani qualche anno fa....anche basaglia avrebbe avuto difficoltà a comprenderlo....insomma una bella lezione da parte del nostro vicesindaco ultrà

gli altri, in modo magari meno muscolare, si sono allineati

ma il bello è che le critiche arrivano, pari pari, anche dallo schieramento di centrosinistra

rosato ecumenicamente dice che così non si fa, la blazina, bontà sua, arriva a dirci che " il Pd sta lavorando a un progetto complessivo di sviluppo che sfrutti le potenzialità di questa bella città "

hahahahaha :D fosi de rider, se no fosi proprio de pianzer, visto che ghe rimetemo noi.

ora, saputo questo, ci sentiamo meglio e affermazioni come questa spiegano meglio di ogni altra cosa la crisi irreversibile di uno schieramento che parla per slogan e propina aria fritta

ma certo, converrete, il fatto che tutti se la prendano con il buon popovic sorprende non poco

sorprende fino ad un certo punto, però

perchè il sindaco di koper dice, in fondo, che la classe politica triestina non vale un piffero, è priva di progettualità, idee, iniziative, è priva di un'idea forte di sviluppo della città

è rivolta in buona parte al passato anzichè proiettata al futuro, un'amministrazione comunale che ostenti con orgoglio la ripavimentazione di strade e piazze come fiore all'occhiello di 2 mandati si qualifica in tal modo

mi facciano scegliere allora 2 piastrellisti alle prossime elezioni comunali

Altro quoton, qua.

Questi (dx e sx, eh) finissi col far scelte che facilmente PEGIORA el futuro de almeno 2 generazioni. E noi, inveze de incazarse semo contenti de do piastrele.

per me, al di là di poco comprensibili stramberie - forse l'intervista è stata concessa dopo un paio di calicetti al tea room -, popovic coglie in linea generale nel segno

il problema è proprio la classe politica, che non vale un klinz dal punto di vista più sostanzialmente importante, anche se ora si tende a dire che non è così, cioè da quello culturale

Oh, el fato stesso che i gabi risposto in sta maniera

(vedi: http://ilpiccolo.gelocal.it/dettaglio/il-sindaco-di-capodistria-ricompatta-trieste/2043051 )

xe un chiaro indice de mancanza de cultura :pianto:

se non c'è cultura non c'è idea di sviluppo, non c'è un progetto forte, non c'è apertura verso altre culture, altri mondi, altre realtà

il sindaco del fare botegher, il vicesindaco ultrà col fez e la loro giunta comunale possono andar bene per la maggioranza dei triestini che li hanno votati, per lo più anziani che vivono a difesa dell'esistente, che richiedono sicurezza, piazze ripavimentate, richiedono fondamentalmente che nulla muti

ma non possono andar bene per i giovani che vogliono vivere e lavorare nella loro città, per i cinquantenni preoccupati del futuro lavorativo dei loro figli

per loro ci sarebbe bisogno di personaggi politici di ben altro spessore culturale

B I N G O

Trieste gavessi bisogno come la fame de un "popovic", che pol anche sbagliar qualche detaglio; ma xe meio eser d'acordo col 70% de quel che disi un che le robe le FA, magari con cognizion de causa e no butando su, piutosto che col 90% de quei che ciacola. No?

Segnalo la leggggerissima controtendenza de opinioni tra i lettori su internet (piccolo, bora.la – http://trieste.bora.la/2010/05/28/il-sindaco-di-capodistria-a-trieste-non-si-puo-allora-il-parco-del-mare-lo-facciamo-noi/ , o anche qua), rispetto ale dichiarazioni dei politici.

Per che sia due pianeti distinti.

Strano?

Gnanca sai, e qu se torna a una cità de veci che vota ca*ai del mondo per mantignir l'esistente, finindo col no meter basi per el futuro.

Segnalo anche che l'unico che, in prospetiva campagna eletoral, stia disendo qualcossa de propositivo xe un certo Claut (area circa-ambientalista) http://www.triesteuropea.org/ che a mio parer no le intiva tutte ma almeno ga una vision vagamente sensada, specialmente parlando de "Made in Trieste" http://www.triesteuropea.org/index.php?option=com_content&view=article&id=59:made-in-trieste&catid=28:utenti&Itemid=2 (per cui però xe fondamental gaver un porto resuscitado!)

Modificato da arlon
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a parole tante robe sensade, tanto el sindaco de Trieste no xe lu.. come che disi un proverbio no se se sloven o croato, che comincia con Lahko je... " è facile mettere nelle ortiche la pelle del vicino"

certe robe che el disi xe ovvie, altre me lassa più perplessa, presempio l'idea de una piccola Venezia in Porto vecio e anche le palme, el le ga messe lu a Capodistria e in inverno me par che i devi involtizzarle.. ma in fondo noi gavemo messo i ulivi vizin del tram de Opcina..

per i semafori in Riva, se no i ghe fussi i pedoni no riveria mai de l'altra parte, e no vedo far sottopassaggi: iera el progetto originario de Piazza Unità che prvedeva che la continuassi fin in riva e el sotto passaggio lo fazeva le macchine, ma no i ga fato "che xe caro", che "no sepol".. e inveze me par che saria stado bel!

ps : ma per bon sto Popovic iera finindo in canon per qualcossa o go leto mal?

Modificato da babatriestina
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Che dir? El mato sbraita sbraita.. ma ala fin fin el ga piena ragion su molti punti. E per questo fato, tanti nostri politicanti locali i se ga incazà de bruto, poiché tocadi sul vivo! Code de paia tremende!!!!

Se tornassi el metodo austroungarico, tuti in riga e a chi che no ga voia de mover el suo daur pe' far funzionar ativamente la cità, via al'istante a piade in tel cul!!

L'Austria era un Popovic ordinato!

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al di là dela parte politica che el pol gaver (dx,sx o centro) za co el ga parlado de far el parco del mar a kp, visto che trieste no vol farlo o farà un acquarieto, ghe go dado ragion.

ma come se fà a voler rilanciar una città, gaver avudo gente disposta a investir esperienza e milioni e poi decider de no farlo perchè come sempre a trieste "no se pol".

risultato? kp farà xkè co i decidi bastanza volte i fà, i farà roba granda e porterà magari pure i triestini ad andar a kp, oltre che a far la spesa, a andar ale terme che costa sai de meno e le xè pure sai bele, anche ad andar al parco del mar...

dopo xè chiaro che criticar stando sentado su una poltrona de un'altra cità xè facile...xò a eser un poco obietivi torto nol ga :wacko:

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  • 3 settimane dopo...

A Trieste le robe se pol far.

Ma il parco del mare non vien fatto perchè le istituzioni no vol un rilancio de Trieste. No vol sacrificar soldi che podessi spartirse per un parco del mare che podessi portar turismo a Trieste.

Non xe la gente che se opponi.

Quando la Evergreen ga proposto de far la mega sede in Porto Vecchio, no xe sta la gente a dir de no ma le istituzioni a bloccar tutto.

Quando le Generali voleva far la stessa roba, non xe sta la gente a dir de no ma le istituzioni. E Le Generali xe andade a Mogliano Veneto.

Quindi No se Pol perchè quei bastardi che noi gavemo eletto NO VOL

:caregaintesta:

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Completamente d'accordo con Frangia Ostile ... a nissun a livello politico ghe interessa de far rinasser Trieste e questo xè el risultato; forsi l'unico modo saria ribellarse in massa, ma de noi non succederà mai ecco perchè i ne lassa nel limbo :(

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Quindi No se Pol perchè quei bastardi che noi gavemo eletto NO VOL

QUOTE DEL SECOLO.

El Nosepol, più che ghe penso più me ne convinzo, xe una gran BALLA che qualchidun ga creado per liberarse da le proprie responsabilità.

I triestini ga solo el difetto de no eser scesi in piaza a far casin.. a parte questo, diria che altre responsabilità sta in man a chi che pol cior decisioni.. e no le ciol, per dopo ciorghene altre dubbie, disoneste, e magari coverte da mazzette & co (v. rigassificator).

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  • 3 settimane dopo...

non apro un nuovo topic ma mi ricollego a questo, forse impropriamente, per commentare la questione del concerto di muti in piazza unità

bell'iniziativa di riconciliazione in terre difficili, alla presenza dei 3 presidenti italiano, croato e sloveno

dalla slovenia giunge l'input di ricordare nell'occasione l'incendio del balkan, pagina in tutti i sensi nera della storia italiana e di trieste in particolare

giunge un ok di massima dalla presidenza della repubblica, ma ecco saltar fuori l'immancabile e ineffabile menia, assieme ai suoi accoliti una vera e propria sciagura per la nostra città

un paio di parole francamente criptiche per avanzare l'originale ipotesi dell'autocombustione, me par de capir, che a 90 anni di distanza ci mancava e servirà a tranquilizzare il povero pahor che era convinto fossero stati i fascisti ad incendiare il centro di cultura sloveno, poi il diktat

o non se ne fa niente o si va tutti anche alla foiba, ecchecca**o, oggi sardos albertini, altro bon, dice se si va si va solo alla foiba

la mossa in puro stile di revisionismo storico è chiara, si elimina un fatto storico che spiega l'altro, senza il balkan, i soprusi e le umiliazioni nei confronti degli sloveni durante il ventennio, i cognomi cambiati, i raid nazi-fascisti in slovenia e croazia, i campi di concentramento di arbe e gonars, senza tutto questo le foibe diventano solo ed esclusivamente la follia omicida dell'empio s'ciavo, cui riservare odio e disprezzo per l'eternità

boris pahor si è inventato tutto, del resto per menia sarà nient'altro che un vecio s'ciavo rincoglionido

ennesimo episodio che spiega come questa città meriti appieno la sua decadenza, questa gentaglia è stata democraticamente eletta dalla stragrande maggioranza dei triestini

non saper fare i conti con le pagine più oscure della propria storia, come hanno fatto i tedeschi, impedisce di costruire un futuro migliore per il proprio paese

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E se spera che chi che li ga eletti che dia anche un piadon in tel.. che no se ghe ne pol più de sta gentaza.

• i vol comemorar el Balkan? E perchè no, po', visto che casca un aniversario?

O almeno questo saria el comportamento che chiunque che certi eventi storici li ga superadi gavessi.

Ma d'altronde fin che un Menia pol restar in posizion ministerial.. se solo che meritemo ste sparade.

• xe de dir però che el quotidian Delo (no proprio limpidissimo..) ga verto una polemica sul nulla, e el presidente sloven ghe xe andado drio tipo banda de paese.. no me par un comportamento serissimo nianche de parte sua.

• in sostanza, che i se dia una sonora SVEIADA e che i se inacorzi che i xe totalmente sligai dala realtà de popoli che za de tempo ste robe le ga passade. Grazie.

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E se spera che chi che li ga eletti che dia anche un piadon in tel.. che no se ghe ne pol più de sta gentaza.

come cantava arbore: :guitar: "aspetta e spera..." :guitar:

xkè chi li ga votai, sopratuto un come menia, li rivotasi subito o magari anche altri che la pensa come lui o ancora in modo + estremista.

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Io direi di smetterla veramente, da ambo i lati con tutto questo odio, destra e sinistra, foibe e balkan

Punto primo: Qualcuno dice sempre che la violenza è brutta (magari un pacifista, con tanto di bandieretta della pace).. poi però l'eccidio di migliaia di istriani, compresi donne e bambini, uccisi in maniera altamente schifosa e squallida, con un odio degno delle peggiori armate hitleriane nei confronti degli ebrei, viene minimizzato con la solita spiegazione di parte (sbagliata per di più, storicamente) della violenza che chiama violenza! Non penso che per vendicarsi dei torti subiti dai fascisti, gli sloveni avessero il diritto di gettare nelle foibe e torturare migliaia di innocenti, solo perché "italiani" e quindi automaticamente "fascisti". Che colpa hanno degli innocenti? Che colpa aveva una mia anziana zia, a parte essere la sorella di un capataz fascista? (aveva sempre condannato peraltro il modus vivendi del fratello, da persona pacifica e buona con tutti, qual'era).

Punto secondo: I titini gettavano nelle foibe o nei fossi, anche chi decideva di non partecipare alle loro battaglie. Testimonianza diretta di mio nonno, che anche se non aveva voglia di partecipare alla lotta partigiana (uomo sempre pacifico con tutti, non amava guerreggiare ed inoltre doveva badare a mia nonna, mio padre e suo fratello), venne risparmiato in quanto già prima della guerra, aveva spesso aiutato questi partigiani in lavori vari per la comunità. Loro venivano e chiedevano: Volete unirvi con noi nella lotta di liberazione dal nemico? Se uno rispondeva "no, grazie.. tengo famiglia", oppure "no, grazie. Non amo la violenza, anche se per una giusta causa..", veniva considerato collaborazionista o comunque simpatizzante dei fascisti. Loro non dicevano nulla.. poi tornavano di notte, prendevano il "dissidente" e.. buonanotte al secchio! Non se ne sapeva più nulla.

Tutti episodi peraltro ben documentati nelle carte militari e nei resoconti dei soldati titini. Molti di questi scomodi documenti, fatti "opportunamente" sparire negli anni (come in tutte le dittature).. altri per fortuna ritrovati da storici non interessati a far revisionismi o battaglie, ma solo piena luce su tutti gli aspetti e tutti i perché di tante atrocità passate.

Punto terzo: Non è revisionismo storico tutto ciò.. basterebbe alzare il didietro dalle careghe ed andare a cercare fra antichi tomi alla Biblioteca Civica e nelle biblioteche istrovenete, come hanno fatto molti volonterosi storici, pure di sinistra, scoprendo che già nelle cronache paesane ottocentesche, si narrava di episodi di intolleranza e risse varie fra istriani italiani e sloveni. C'è sempre stato un odio etnico di fondo, un po' come i tedeschi che fin dal tempo dei romani non hanno mai avuto tanto in simpatia gli italiani. Con questo non voglio dire di essere d'accordo con Menia. Anzi, lui fa solo politica. Io per primo sono in disaccordo con lui! Ma è meglio specificarlo chiaramente, poiché ancor oggi a tanti anni di distanza, se qualcuno da queste parti vuol commemorare i propri parenti innocenti morti nelle foibe, viene automaticamente etichettato come "fascista" o "revisionista".. un po' come lo stesso Berlusca etichetta automaticamente tutti quelli che non la pensano alla sua maniera, come per forza "comunisti" o "toghe rosse"!!!

Purtroppo, ed è risaputo da sempre, la storia la scrive chi la fa.. se al contrario avessero vinto i nazisti, sarebbe stato lo stesso alla maniera inversa, cioè loro per la storia odierna sarebbero stati i buoni, candidi ed immacolati assoluti mentre tutti gli altri, ebrei compresi (sempre se esisterebbero ancora, con i nazi in giro dal '45 ad oggi), i delinquenti che sono stati giustamente annientati in quanto pericolosi nemici della pura razza ariana.

Squallida cosa quando si pensa così, da ambo le parti.. vuol dire che non è servito a nulla il sangue di innocenti senza colore e senza bandiera, siano essi slavi, italiani o ebrei. Come non servono anni ed anni per ritrovare una vera riconciliazione condivisa, senza per forza cadere in stereotipi politici.

Punto quarto: Vorrei tanto, ma tanto, anche se so che è ancora un'utopia da queste parti, poter assistere ad un concerto del Maestro Muti o ad una qualsiasi altra manifestazione.. in maniera totalmente apolitica! E vorrei che una volta per tutte, sia gli sloveni, sia gli italiani, riconoscessero i propri errori senza giustificarli ed avessero rispetto l'uno dei morti dell'altro. Infine sarebbe bello che tutti, sloveni ed italiani con ancora astiosità ed odi politici, finalmente si dessero reciprocamente la mano, cercando di costruire assieme un VERO cammino di pace e di rispetto per il futuro, lasciandosi alle spalle bandiere di parte e tutte le atrocità e le tragiche vicissitudini di una guerra non voluta da nessuno fra le persone normali e dimostrando una volta per tutte che i giovani possono veramente cambiare il mondo in meglio!!!! Lo spererei veramente! Siamo tutti fratelli, neri o bianchi, slavi o italiani, storti o dritti.. è tanto difficile andar d'accordo, senza tirare sempre in ballo antichi odi, etnici e politici, di chi ci ha preceduto?

Prendiamo spunto dal concerto stesso.. la Musica! La Musica ha sempre unito i popoli, anche quelli più distanti. Funzionando meglio di qualsiasi discorso diplomatico. Impariamo da questo concerto, a tenderci realmente la mano, ignorando i politicanti, da una parte e dall'altra, che sono i primi a metterci contro, fratello contro fratello, strumentalizzando la musica stessa (il discorso vale sia per il Balkan o per le foibe) che invece per l'appunto dovrebbe essere solo un'occasione d'incontro fra i popoli, senza altre motivazioni.

Vi voglio citare come testimonianza in più, la grande amicizia che ho tuttora con un ragazzo croato, conosciuto ai tempi della mia frequentazione al Collegio del Mondo Unito di Duino, dieci anni or sono ormai (come passa il tempo.. mi sento già "vecchio" :) ).

Un caldo pomeriggio di fine maggio del 2001, siamo andati insieme alla Risiera di San Sabba. Siamo rimasti muti, aggirandoci in quel silenzio, attaccato a quei legni incrostati che trasudano ancora di antichi orrori nazisti. Poi siamo saliti alla Foiba di Basovizza.. ed anche lì siam rimasti immobili, ad ascoltare un cupo silenzio!

Al ritorno, commossi, ci siamo abbracciati fraternamente, promettendoci almeno nel nostro piccolo di volerci sempre bene, poiché nessuna motivazione al mondo avrebbe senso a metterci contro e giustificare tali scempi passati. Tutto ciò con la piena consapevolezza del dolore che questi due luoghi hanno portato alle nostre genti. E con entrambi il rispetto per essi. La Risiera e le Foibe non hanno colore o razza.. sono la testimonianza della follia umana, purtroppo presente da secoli, dappertutto!

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Quoto Renè per la completezzae il tono con il quale tratta l'argomento.

Diciamo che in occasione del concerto di Muti si poteva soprassedere su tanti distinguo e sottolineature.

Purtroppo mentre in Italia esistono diverse letture degli stessi avvenimenti, bisogna dire che in Slovenia c'è una certe uniformità di pensiero, che trae origine da un preciso complesso di fattori: in fondo la loro democrazia è piuttosto giovane, e ancora forte è nella popolazione il ricordo della guerra d'indipendenza e degli eventi bellici che hanno sconvolto recentemente i balcani.

La contrapposizione tra commemorazione del Balkan chiesta dal presidente Sloveno e la risposta di commemorare la Foiba da parte di qualche politico triestino fanno capire il bacino d'utenza di certe argomentazioni nei rispettivi paesi.

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A mi me convinzi poco che un che inizia un discorso con "basta foibe, basta balkan" dopo ne fazi una filippica sul argomento, se go de eser sincero..

po':

Vorrei tanto, ma tanto, anche se so che è ancora un'utopia da queste parti, poter assistere ad un concerto del Maestro Muti o ad una qualsiasi altra manifestazione.. in maniera totalmente apolitica!

questa xe una roba che dipendi solo, e esclusivamente, dai singoli.

Cossa ghe saria de mal nel fatto che un evento sia "politico" in sè? Dei capi de stato che se incontra no xe politico? No vedo come..

Piutosto – e qua sperassi mi – evolvemo i argomenti, de sta politica. Inveze che parlar de foibe e balkan e finida là in rissa (grazie, Delo e Piccolo, per el quotidian lavor de idiozia che i supporta su sti argomenti), magari se pol evolverse parlando de trasporti, sanità, programmi e eventi comuni.. no so, quele picie robe che la popolazion gavessi bisogno?

E vorrei che una volta per tutte, sia gli sloveni, sia gli italiani, riconoscessero i propri errori senza giustificarli ed avessero rispetto l'uno dei morti dell'altro.

Poco cossa dir, se no che xe sacrosanto (e pien rispetto per la tua vicenda personal, Renè, che te rendi onor).

Resta el fatto che xe offtopic sul fatto se far una cerimonia o no al balkan. Un che fa una cerimonia al balkan spuda su le foibe? No me par.

Un che va ale foibe di per sè, spuda su la targa in risiera? No me par.

Sta a noi interpretar le robe, e in sto caso me par palese che Menia fazi longhi per tignirse strenti do voti e quatro simpatie, come de decenni.

El triste xe che cussì tanti (tra cui Delo & co) ghe vadi drio, per comodo o per ignoranza.

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