SandroWeb Posted September 19, 2022 Report Share Posted September 19, 2022 LUNEDÌ 19 SETTEMBRE 2022 - Saranno derby di precampionato ma vincerli fa comunque bene al morale e all'entusiasmo della tifoseria. Lo scrive Roberto Degrassi su "Il Piccolo": dopo aver battuto Udine nella semifinale del Memorial Pajetta qualche settimana fa, la Pallacanestro Trieste a Caorle ha vinto l'altra sfida tradizionalmente più sentita dal popolo biancorosso, quella con Treviso.Il confronto con la Nutribullet ha consegnato più di qualche indicazione a coach Marco Legovich verso l'inizio del campionato, il 2 ottobre all'Allianz Dome contro Pesaro. Indicazioni che adesso verranno arricchite con l'arrivo di Skylar Spencer, il centro che prende il posto della meteora Fayne.Oggi l'arrivo del nuovo 5, domani le visite mediche e poi il lavoro in palestra con i nuovi compagni di squadra. Per vederlo in azione non bisognerà attendere troppo. Venerdì esordirà a Jesolo nel quadrangolare che vedrà i biancorossi affrontare in semifinale la Reyer Venezia.E proprio da quello che Spencer potrà dare a Trieste partiamo per un'analisi con il tecnico.«Servirà un po' di pazienza. Abbiamo notizie incoraggianti sulla sua condizione fisica, abbiamo parlato del lavoro da svolgere e negli States ha curato la forma ma dovrà inserirsi in un contesto nuovo. Proviene da stagioni convincenti, sia in Belgio, un torneo dal livello tecnico inferiore al nostro ma non da sottovalutare, che nella Vtb League con Astana. Era il miglior rimbalzista offensivo in una lega dove le squadre avversarie si chiamavano, tra le altre, Cska Mosca o Kazan. Una stoppata e mezza a sera di fronte a lunghi di stazza e valore. Ci aiuterà a proteggere l'area e a rimbalzo. Non possiamo considerarlo un fattore in attacco ma dall'altra parte del campo credo che si possa far sentire in modo importante».IL PUNTO POST CAORLE «Sono soddisfatto della nostra prestazione contro Treviso. Non minimizzo gli errori che ci sono stati in alcune fasi della gara e dobbiamo migliorare la gestione del ritmo. Mi è piaciuta la capacità di rimanere aggrappati alla partita anche quando ci siamo trovati sotto di 14 punti, abbiamo reagito, salendo di tono in difesa. Abbiamo trovato anche il tiro da tre dopo un primo tempo senza aver segnato una tripla. A memoria, i tiri che ci siamo presi da tre nel secondo tempo erano tutti buone conclusioni, con una sola forzatura. Mi è piaciuto anche che ci siano stati vari protagonisti in diversi momenti del match. Bartley, Vildera, Davis che non è stato incisivo in attacco ma ha lavorato in difesa e ha servito otto assist, Gaines nel finale in volata».BARTLEY «Ha una fisicità importante e in difesa la fa pesare, lo ha dimostrato anche a Caorle contro Banks. Deve acquisire continuità per affermarsi ma ha tutto per riuscirci».GAINES «Frank è quello che si è visto contro Treviso. Vero, non aveva impressionato per buona parte dell'incontro ma alla fine le due triple che hanno svoltato il match le ha messe lui. Fa parte della sua mentalità, noi lo abbiamo verificato già in allenamento: nelle partitelle in famiglia può succedere che sembri apparentemente fuori dal contesto ma quando c'è da chiudere la sfida eccolo, puntuale e inesorabile».VILDERA «Molto positivo. Sta dando risposte importanti e ci sta permettendo di poter affrontare l'inserimento di Spencer con una certa serenità. Giovanni assicura difesa, intensità, ha il senso dei propri limiti e non commetterà mai forzature in attacco, sta dimostrando di essere sicuramente adeguato al contesto di una squadra di Serie A».LA SOSTITUZIONE DI LEVER «La mancanza di Alessandro comporta un adeguamento del nostro assetto, con Deangeli impiegato prevalentemente da ala forte accorciando la rotazione degli esterni a cinque giocatori. A Caorle avevamo due soli lunghi di ruolo, oltre a Marcius che però non sarà con noi in campionato. L'innesto di Spencer permetterà più soluzioni. L'eventuale impiego di Vildera anche da 4? In allenamento lo abbiamo provato, valuteremo questa possibilità ma la priorità sarà inserire il nuovo centro».IL FUTURO «Dobbiamo ricordarci che nel corso di queste settimane i giocatori sono arrivati in momenti diversi e l'ultimo di loro sta per arrivare. Ovviamente non possiamo fermarci per aspettarlo e l'obiettivo sarà cercare di portare il prima possibile la squadra a un allineamento nella condizione fisica. Sul piano tecnico dobbiamo cercare di acquisire più continuità e attenzione,a quel punto avremo la possibilità di fare un altro passetto avanti» - Non è un bel vedere la classifica con l'Unione in zona play-out. Fa male osservare una squadra con fior di giocatori tecnicamente bloccata davanti al suo pubblico. Eppure, come scrive oggi Ciro Esposito, sono passate solo quattro giornate e la Triestina ha perso una sola volta. È proprio il pubblico a soffrire di più non potendo gioire per il gioco e la vittoria della sua squadra. Allo stadio sabato il tifo ha sostenuto la Triestina che lo ha ripagato con una prova di carattere. Ma è inutile nascondere che il malumore serpeggia tra i tifosi. Così va il calcio. Il tecnico Bonatti, alla sua prima esperienza in C, è sotto osservazione. Anche se quasi sempre, almeno a Trieste, i cambi in corsa sono stati inutili o spesso dannosi. Il passato dunque consiglia prudenza anche perché il percorso in questa stagione è appena cominciato.Presidente Giacomini, la società in questi mesi ha protetto squadra e tecnico da ogni possibile turbolenza esterna, e adesso?«Bonatti ha il pieno sostegno della società. Ci confrontiamo ogni giorno e sappiamo il grande lavoro che sta facendo. I giocatori sono validi, il tecnico è preparato anche se alla prima esperienza in C. Lui ci mette anima, corpo e testa e il gruppo è compatto. Paghiamo solo un ritardo di conoscenza di una squadra rinnovata totalmente. Ora il calendario consente di lavorare per alcune settimane in modo lineare e sono certo che l'amalgama potrà crescere. Anche noi aspettiamo la prima vittoria e arriverà».Piena fiducia allo staff dunque in linea con il progetto di medio termine impostato dalla società con il direttore generale. Però la squadra non esprime le proprie potenzialità.«La mia linea nella gestione della Triestina è quella che applico alle nostre altre aziende. Faccio le scelte con razionalità senza lasciarmi trascinare da derive dettate dall'emotività. Bonatti è stato scelto da me personalmente assieme al direttore generale Romairone. E anche il fatto di cambiare tutta la rosa è stata una nostra scelta, sapendo quanto avrebbe potuto incidere sui primi mesi di lavoro. Molti dei giocatori scesi in campo finora non hanno potuto disputare nemmeno un amichevole estiva. Noi lavoriamo in prospettiva, il tecnico e la squadra possono lavorare in assoluta serenità». Quale messaggio lancia ai tifosi?«Intanto non posso non sottolineare come sabato siano stati stupendi. Hanno visto che questo gruppo ha carattere e hanno sostenuto la squadra fino in fondo. Mancano i cambi di ritmo, la sicurezza e la fiducia che deriva dalla conoscenza reciproca e anche dai risultati. Sono sicuro che le vittorie arriveranno e tra 3-4 gare vedremo una Triestina più convincente. Chiedo ai tifosi di avere ancora un po' di pazienza».L'obiettivo dichiarato non è quello di vincere il campionato ma di essere competitivi e fastidiosi. L'avvio tuttavia non è stato convincente sul piano dello sviluppo del gioco. Lei cosa si aspetta?«Il calcio è veloce, tutto cambia in fretta. La rosa ha qualità e l'Unione deve solo sbloccarsi mentalmente». Avete investito molto sulla rosa. A quanto ammonta il budget?«Per quanto riguarda la prima squadra il budget è il 20% più alto di quello dell'ultima stagione. Poi stiamo investendo anche sulla Primavera e sul settore giovanile perché riteniamo sia un asset decisivo per la crescita di un'impresa calcistica» Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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