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DOMENICA 1° DICEMBRE 2024

- Il più classico dei testacoda. Anzi, un testacoda estremo, fra la squadra migliore e quella peggiore di tutti i campionati professionistici italiani. Come scrive oggi Antonello Rodio su "Il Piccolo", da una parte il Padova imbattuto, forte di 13 vittorie in 15 partite, dominatore del girone, praticamente impermeabile in difesa (6 gol subiti) e macchina da gol in attacco (30 reti all'attivo). Dall'altra una Triestina che non vince da oltre tre mesi e ha appena 6 punti (7 guadagnati sul campo), con sul groppone 11 sconfitte e appena una rete segnata nelle ultime 8 partite.

Insomma, un derby apparentemente scontato quello che andrà in scena oggi all'Euganeo con l'onore della trasmissione in diretta tv su Raidue (inizio ore 17.30, arbitra Castellone di Napoli). Anzi, fino a qualche giorno fa quasi un massacro annunciato, anche per gli stessi tifosi dell'Unione. Poi, però, è successo qualcosa di importante in casa alabardata.

NUOVE SPERANZE

A parte le speranze nella legge dei grandi numeri e il fatto che davvero nel calcio non si sa mai, soprattutto in un derby, è stato ovviamente il ritorno in panchina di Attilio Tesser (assieme alla nomina di Delli Carri come direttore tecnico) a riaccendere il motore dell'entusiasmo nella tifoseria.

Certo, il mister non è uno stregone in grado di compiere magie improvvise, soprattutto con appena tre giorni di allenamento e con la stessa squadra che finora ha combinato disastri. Ma nell'ambiente alabardato si confida che la tradizionale scossa del cambio panchina, abbinata all'esperienza di uno come Tesser, abile anche nella gestione dello spogliatoio oltre che sul campo, possa dar vita a una sorta di miracolo di Natale anticipato.

IL MODULO

In settimana, Tesser ha spiegato che inizierà da dove si sente più sicuro. E allora tutto fa pensare a un ritorno al classico 4-3-1-2 del tecnico alabardato, a meno di particolari accorgimenti dettati dal fatto che si va pur sempre sul campo della capolista.

Importante per l'Unione il recupero del centrale Frare, anche se la condizione non può essere ancora al top, mentre restano ai box Pavlev, Rizzo e Bianconi (quest'ultimo ha recuperato dall'infortunio ma si è preso l'influenza). Assente anche Krollis, che sconterà la sua terza e ultima giornata di squalifica. Fra i convocati rientrano regolarmente come annunciato anche El Azrak e Kiyine.

LE FORMAZIONI

Con quale undici dunque l'Unione sfiderà il Padova? Davanti a Roos, se Frare sarà già pronto per giocare, sarà lui a far coppia con Struna in mezzo alla difesa (altrimenti c'è Moretti), con Germano a destra e Tonetto forse favorito a sinistra su Bijleveld. A centrocampo Correia farà il play con Braima e Vallocchia probabili mezzali (Attys e Voca le principali alternative), mentre davanti il trequartista dovrebbe essere D'Urso alle spalle di Vertainen e Olivieri. In attacco, le carte da giocarsi in corsa saranno Vicario, El Azrak e Kiyine.

Il Padova da parte sua dovrebbe schierarsi con il 3-4-2-1: davanti a Fortin il trio formato da Belli, Delli Carri (figlio del nuovo direttore tecnico alabardato) e Perrotta, poi a centrocampo Fusi e Crisetig in mezzo, con Kirwan a destra e Villa a sinistra. In avanti Liguori e Russini dietro alla punta Bortolussi, sogno del mercato estivo alabardato. Assenti gli infortunati Valente e Varas mentre Crescenzi ha recuperato e andrà in panchina

- «Siamo convinti di essere molto vicini a diventare una squadra dominante, ci stiamo lavorando. Abbiamo analizzato cosa ci manca, costruito un piano per continuare a migliorare per scalare la classifica».

Come scrive oggi Lorenzo Gatto, Jamion Christian avvisa Sassari alla vigilia del match che questa sera alle 19.30, sul parquet del PalaSerradimigni, opporrà la Pallacanestro Trieste al Banco di Sardegna. Biancorossi in campo dopo la pausa, decisi e determinati a tornare al successo cancellando le sconfitte contro Trento e Trapani, che ne hanno rallentato la corsa al vertice.

«Dopo queste ultime due partite, era davvero importante per noi tornare a competere nel nostro stile e allenarci nel modo giusto – sottolinea il coach americano –. Abbiamo avuto due lunghe e soddisfacenti settimane di allenamenti e sono davvero contento. Giornate piene di competitività, sessioni intense, e momenti in cui ci siamo fermati per valutare ciò su cui dobbiamo migliorare. Sassari sta giocando sempre meglio quest'anno. Sono pericolosi in attacco, hanno tantissimi schemi offensivi, e sono tosti difensivamente, con tanti giocatori capaci di pressare con grande forza. Questa sarà una partita importantissima per noi».

Importantissima per Trieste ma anche per il Banco di Sardegna, alla ricerca di un suo equilibrio tattico ed emotivo dopo un inizio di stagione che, con due sole vittorie nelle prime otto giornate del girone d'andata, è stato decisamente al di sotto di attese e aspettative della vigilia. «Siamo una squadra che non ha ancora espresso il proprio potenziale – sottolinea coach Markovic –. Siamo migliorati, abbiamo giocato anche buone partite fuori casa, ma manca qualcosa. Su questo abbiamo lavorato in queste due settimane di pausa. Se vogliamo iniziare a fare qualcosa di diverso dobbiamo vincere in casa: sappiamo che non sarà facile contro un'avversaria molto forte, che sta facendo benissimo grazie a giocatori di grande talento. Le chiavi saranno il controllo del ritmo della partita, la transizione difensiva e la nostra capacità di difendere i tabelloni contro avversari molto pericolosi a rimbalzo offensivo».

Controllo del ritmo e gestione della transizione, aspetti fondamentali per Sassari, assieme alla capacità di limitare il potenziale offensivo della sua avversaria. «Trieste è forte, con giocatori importanti che hanno grande esperienza nel nostro campionato – sottolinea il play sardo Cappelletti –. Sfida molto difficile contro un'avversaria che ha grande talento offensivo e gioca una pallacanestro libera: la transizione difensiva sarà una delle chiavi più importanti se vogliamo competere. Non voglio essere banale, ma vincere aiuta a vincere, per un gruppo nuovo questo è molto importante: abbiamo perso un po' di fiducia nel match contro Scafati e ce lo siamo portati dietro nell'inizio di stagione. Speriamo che la sosta ci abbia permesso di poter sistemarci da questo punto di vista».

Padroni di casa senza Udom, fuori fino alla fine di questo 2024 complice l'infortunio al piede e la susseguente operazione. Trieste forse finalmente al completo con il solito dubbio legato al nome di Justin Reyes 

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