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La carica di Jeannine


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Dal Piccolo di oggi si può leggere che la fam Tonell8 ha presentato ricorso contro la decisione del giudice di commissariare la Triestina. La moglia afferma che il commissariamento non è corretto, dal momento che i crediti coprono di gran lunga i debiti, e rivogliono il controllo della società!! E sembra che questo crei ulteriori problemi ai commissari, e che forse ritarderà ancora la vendita... e intanto il 31 marzo si avvicina...

Speriamo non si avveri nulla di tutto questo, sennò :aaaaaatttillla::aaaaaatttillla:

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i giudici della prima sezione della Corte d'appello di Trieste si sono riservati oggi il giudizio sul reclamo presentato da Jeannine Koevoets Tonellotto, ex amministratrice della società, contro la decisione assunta, il 3 marzo scorso, dal Tribunale civile di commissariare la Triestina.

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Blitz della Finanza delle societa' di Tonellotto

Perquisizioni in sedi societarie ex presidente Triestina

(ANSA) - ROMA, 23 MAR - Blitz della Guardia di Finanza nelle sedi delle societa' che fanno capo all'ex patron della Triestina, Tonellotto, e a sua moglie, ex ad. Oltre 30 uomini del Nucleo di Polizia Tributaria del Comando Provinciale di Trieste stanno perquisendo le sedi di societa' a Milano, Trieste, Udine e Grado (Gorizia), dove i coniugi Tonellotto hanno la loro residenza. Le perquisizioni - da quanto si e' riusciti a sapere - sono finalizzate all'acquisizione di documenti e dati. Ansa

CALCIO, TRIESTINA: TONELLOTTO INDAGATO

Trieste, 11:50

Flaviano Tonellotto, ex presidente della Triestina, è indagato dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Trieste per l'ipotesi di reato di appropriazione indebita e per altre ipotesi di reati societari. Indagata anche la moglie di Tonellotto, Jeannine Koevoets Tonellotto, ex amministratrice del club giuliano. (Nic. Api) (23/03/2006) (Spr)

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Triestina: Cernaz `In sede nessuna perquisizione`

23/03/2006 11.59.59

(DS) - Trieste, 23 marzo - Marco Cernaz, addetto stampa della Triestina calcio, ha voluto precisare: `In sede nessuna perquisizione`. A Datasport, l`addetto stampa della squadra giuliana ha sottolineato come il fatto che si stiano perquisendo le sedi della societa` immobiliare dell`ex presidente della squadra Flaviano Tonellotto, non comporti ripercussioni sulla squadra: `Noi siamo gia` stati commissariati circa venti giorni fa - ha precisato - e qui in sede non abbiamo evidenza di quanto sta accadendo. Qui la guardia di Finanza non e` venuta, e sinceramente non abbiamo nessuna notizia riguardo l`immobiliare che fa capo alla famiglia Tonellotto`.

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In questi giorni mi sono domandato se questo colpo di coda dei T8 fosse dettato dall'orgoglio o da una qualche strategia disperata. In realtà questi ultimi sviluppi mi hanno confermato il sospetto: questi due si sentono letteralmente braccati e cercano di mascherare la propria difficoltà con ogni mezzo. Sono arrivati nel calcio con l'acqua alla gola e se ne vanno in condizioni peggiori. Spero solo che in questa valanga finanziaria che hanno generato vengano coinvolte meno persone possibili.

Non penso solo alla squadra ma anche a tutte le persone che hanno accettato di lavorare con loro. Scusate per lo sfogo buonista e [OT] ma il lavoro è una cosa molto importante.

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infatti penso che meriterebbero di essere condannati entrambi a 10 anni di lavori forzati come addetti alla pulizia corporale dei degenti di qualche lebbrosario in qualche posto sperduto in giro per il mondo, almeno si renderebbero utili all'umanità.

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CALCIO: CONCLUSO BLITZ GDF IN SEDI EX PRESIDENTE TRIESTINA - 17:02

(ANSA) - TRIESTE, 23 MAR - Si sono concluse nel pomeriggio di oggi le perquisizioni avviate in mattinata dalla Guardia di Finanza di Trieste, nell' ambito di un' inchiesta promossa dal pm Raffaele Tito nei confronti dell' ex presidente della Triestina calcio, Flaviano Tonellotto, e della moglie Jeannine Koevoets, ex amministratrice della societa' sportiva, entrambi indagati dalla Procura della Repubblica del Tribunale giuliano per l' ipotesi di reato di appropriazione indebita e altri illeciti di natura societaria. (ANSA).

Dale 11 de stamatina... 6 ore de perquisizion.

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Dal Picolo 24/3/06

TRIESTINA Su ordine del pm Raffaele Tito i militari della Tributaria entrano in azione in via San Nicolò, a Grado, Milano e Pordenone

Invitato dalla Finanza a non lasciare la città ciociara. Passate al setaccio le sue società

Tonellotto indagato e perquisito

Bloccato a Frosinone. È accusato con la moglie di appropriazione indebita di 2,7 milioni

L’ex presidente della Triestina calcio Flaviano Tonellotto e la moglie Jeannine Koevoets sono indagati di concorso in appropriazione indebita aggravata e di una serie di reati societari connessi alla gestione della squadra alabardata.

Ieri pomeriggio l’ex presidente alabardato è stato fermato dai finanzieri della Tributaria di Frosinone all’uscita dallo studio dell’avvocato Giampiero Vellucci. I militari lo hanno accompagnato in caserma e lo hanno trattenuto fino a tardi. Formalmente si è trattato di una perquisizione finalizzata alla ricerca di documenti che possano spiegare come siano spariti dalle casse della Triestina oltre 2 milioni e 700 mila euro. Ma Tonellotto è stato di fatto bloccato a Frosinone e invitato a non lasciare la città in attesa di accertamenti.

Già ieri mattina i finanzieri della Tributaria di Trieste su ordine del pm Raffaele Tito avevano perquisito l’abitazione di Tonellotto a Grado e anche nelle sedi delle società Ipg di Milano in via Cassanese a Segrate, della Ipg Fvg poi diventata Jjf sport group al numero 10 di via San Nicolò, all’ultimo piano del palazzetto che ospita lo studio dell’avvocato Emanuele Urso, fino a pochi giorni fa legale di fiducia di Tonellotto. E a Pordenone sono andati nella sede della Friuladria per cercare elementi utili alla ricostruzione del viaggio dei soldi usciti dalle casse della Triestina. Infine c’è stato il blitz a Frosinone. La Mercedes Ml di Tonellotto è stata bloccata in pieno centro dalle pattuglie dei baschi verdi in un’operazione definita dai testimoni spettacolare.

Una vera e propria escalation partita dalla denuncia dell’avvocato Maurizio Consoli e del commercialista Roberto Lonzar, gli amministratori straordinari della società alabardata nominati dal giudice Giovanni Sansone. L’altro giorno avevano presentato al giudice civile una querela nei confronti di Tonellotto e della moglie ravvisando il reato di appropriazione indebita. Li hanno accusati di aver fatto sparire dalle casse della società oltre 2 milioni e 700 mila euro. Contestualmente è stato chiesto al giudice civile il sequestro conservativo dei beni immobili riconducibili a Tonellotto e alla moglie il cui valore ammonta a circa un milione di euro. La querela è stata trasmessa al pm Tito che ha formalmente iscritto i nomi dell’ex presidente della Triestina e della moglie Jeannine nel registro degli indagati e ha avviato l’inchiesta.

I documenti saranno esaminati nei prossimi giorni in via Giulia alla Tributaria. Sotto la lente sono finite transazioni, fidi, ipoteche ma soprattutto affari. Come quello dell’hotel «Il Carso» di Malchina. Un immobile e un terreno pagati oltre 3 milioni di euro usciti dalle casse della Triestina. Il preliminare risale allo scorso 13 luglio e due mesi più tardi, il 13 settembre, era stata chiesta l’iscrizione al tavolare dell’immobile a nome della Ipg Fvg. Nella stessa giornata del 13 settembre era stato acceso il mutuo con la Friuladria. Le tre fatture di pagamento portano le date del 30 settembre, 30 ottobre e 30 novembre 2005. Le cifre che escono dalle casse della Triestina sono state destinate alla Ipg di Milano controllata a sua volta dalla società lussemburghese Future S.A.. Sui contratti compaiono le firme dell’ex presidente e della moglie Jeannine, nel ruolo di procuratrice. Una distrazione già ampiamente evidenziata dallo stesso giudice Sansone nel provvedimento di commissariamento della società in cui aveva manifestato il fondato sospetto che «Tonellotto abbia abusivamente sottratto alla Triestina rilevante ed essenziale liquidità per travasarla in un’altra sua società con grave danno patrimoniale per la società calcistica». Lo scorso 2 marzo, alla vigilia dell’udienza, era stato redatto in uno studio notarile di Milano un atto di cessione dell’albergo alla società alabardata. Ma al centro delle indagini della Finanza ci sono anche altri due punti come la vicenda dell’azionariato popolare e il caso della vendita al Palermo dell’ex capitano alabardato Denis Godeas e delle cessioni di molti altri giocatori. «Siamo solo all’inizio», ha detto ieri sera un investigatore.

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