SandroWeb Posted January 18, 2020 Report Posted January 18, 2020 SABATO 18 GENNAIO 2020 - C'è ancora il mercato invernale nei pensieri della Triestina. Lo dimostra - come scrive Antonello Rodio - il fatto che le ultime voci riguardano tutti i settori, ovvero difesa, centrocampo e attacco.La priorità al momento è il ruolo di terzino sinistro. E il perché è presto detto: Ermacora è in prestito, Lambrughi molto difficilmente verrà riproposto su quella fascia mentre a Frascatore, fra rendimento opaco e un mare di problemi fisici, quasi certamente non verrà rinnovato il contratto a giugno. Ecco dunque che la Triestina cerca un terzino sinistro buono anche pensando alla prossima stagione. Sfumato ormai Contessa della Feralpi, che sembra avviato al Catanzaro e per il quale la società alabardata non era disposta a fare uno scambio con Costantino, in lizza ci sarebbero ora tre elementi dal curriculum prestigioso: Matteo Rubin, Davide Brivio e Cristiano Del Grosso. Rubin, 32 anni, oggi è alla Reggina, ma ha giocato parecchie stagioni in B con Modena, Foggia e Ascoli e in precedenza in A con Torino, Bologna, Siena e Chievo. Quanto a Brivio, 31 anni, vanta una lunga carriera in serie A con Fiorentina, Atalanta, Lecce, Verona e Genoa. Poi Entella, Chiasso in Svizzera e ora è al Chievo, in B. Il terzo della lista è Del Grosso, classe 1983 e in forza al Pescara: anche per lui tanta serie A con le maglie di Ascoli, Cagliari, Siena e Atalanta. Nelle ultime stagioni ha giocato in B con Bari, Spal, Venezia e appunto Pescara. Ma è emerso un nome nuovo anche per l'attacco; si tratta di Emanuele Santaniello, 30 anni, napoletano, attualmente in serie C al Picerno e autore finora di 7 reti in stagione, dopo aver segnato grappoli di gol negli ultimi anni in serie D. Su di lui Vicenza, Padova e anche la Triestina. L'arrivo di un attaccante sarebbe comunque preso in considerazione solo in caso di partenza di Costantino, che continua a essere molto richiesto (alle varie società si è aggiunto ieri anche il Catanzaro), ma del quale la Triestina non vorrebbe privarsi. E sempre a proposito di attacco, da ieri è ufficiale il prestito di Ferretti all'Imolese per sei mesi. Ma come detto le voci riguardano tutti i reparti, anche il centrocampo, per il quale continua a emergere il nome del ghanese Moses Odjer, classe 1996, che nelle ultime cinque stagioni e mezza ha giocato in B nella Salernitana. - C'è curiosità di vedere all'opera l'Allianz 2.0 con i tanti volti nuovi a disposizione di Dalmasson. Se Deron Washington è arrivato da quasi una decina di giorni, Ricky Hickman e Riccardo Cervi stanno lavorando con i compagni solo da inizio settimana. Cantiere più che mai aperto, insomma, e ci ritroveremo tutti come certi pazienti vecchietti a seguire giorno dopo giorno e mattone dopo mattone come viene su la costruzione di un palazzo chiamato salvezza.Eugenio Dalmasson fotografa la condizione della squadra alla vigilia della partita di Varese. «L'inserimento dei tre nuovi è graduale, in questi giorni in allenamento abbiamo cercato di lavorare sul ritmo sfruttando le rotazioni larghe. Eravamo in 13 con il solo Da Ros fuori causa per un attacco influenzale. Hickman sta crescendo, stiamo cercando di metterlo in condizione di tenere il campo senza sovraccaricarlo. A Lubiana nell'amichevole contro l'Olimpia ha giocato 14 minuti e nel frattempo ha messo ancora un po' di benzina», osserva il coach biancorosso.Hickman, in sostanza, non farà lo stakanovista dividendosi il minutaggio con Fernandez mentre Washington è in grado di venir sfruttato maggiormente anche se, avverte Dalmasson, «per esigenze di forza maggiore contro l'Umana in seguito all'espulsione di Jones abbiamo dovuto chiedergli uno sforzo superiore a quello preventivato». Da Cervi, ultimo arrivato e chiamato a esordire proprio contro quella Varese che lo aveva nelle proprie file fino alla scorsa settimana, si cercherà di ottenere un apporto di fisicità nel pitturato. «Ha caratteristiche che si riveleranno sicuramente utili per noi ma dobbiamo prima calarlo nella squadra. Abbiamo con noi tre giocatori importanti ma, per un motivo o per un altro, tutti negli ultimi mesi non hanno giocato. Serve un inserimento graduale, con pazienza. Per loro è come se fosse iniziato adesso il lavoro estivo», continua Dalmasson. Domani mancherà Dequan Jones, squalificato, e non ci sarà la necessità di scegliere chi lasciare fuori tra gli stranieri tesserati. Il posto di Jones sarà occupato da Justice. «Kodi peraltro è stato tra i più brillanti a Lubiana», osserva il tecnico dell'Allianz.Varese è tradizionalmente una delle squadre più indigeste a Trieste. «Ha un sistema di gioco molto organizzato. Una formazione scomoda, è quella che tira più di tutti da tre punti ma è anche quella che commette il maggior numero di falli a conferma della grande intensità. Non è l'avversario più semplice da incontrare per noi, con un assetto che è ancora in fase di assestamento», annota Dalmasson. - La scalata verso la salvezza comincia questo pomeriggio nel fortino di Chiarbola. Contro Gaeta, alle 18.30 sul parquet di Chiarbola, l'Alabarda chiama a raccolta i suoi tifosi per cercare un successo in grado di rilanciarla in classifica. Sul match pesa l'incognita di un mese di stop e una preparazione rifatta praticamente da zero al cospetto di un'avversaria che fuori casa, eccezion fatta per il derby vinto contro il Fondi, non è mai riuscita a fare risultato. I presupposti per fare bene ci sono: Carpanese recupera da una parte il capitano, dall'altra l'unico straniero di una rosa che comincia a offrire qualche alternativa nei ruoli. Occhi puntati su Visintin e Fidel, i due "nuovi acquisti" di una Pallamano Trieste che questa sera potrà contare sulla spinta e il talento dei suoi uomini di maggior esperienza. «In gioco ci sono punti che valgono doppio - sottolinea il direttore sportivo Giorgio Oveglia - perché in palio contro una diretta rivale. Dobbiamo affrontare la sfida con determinazione e grande energia, per questo confidiamo sulla spinta dei nostri tifosi. Come ho già detto il pubblico resta il nostro primo sponsor, per questo confidiamo in una presenza massiccia». Quote
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