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Inviato

In attesa della gara di domenica, ecco come è andata l'amichevole di ieri contro Monfalcone (dal Piccolo odierno):

BASKET SERIE B2. DERBY D’ALLENAMENTO IN VISTA DELL’ULTIMA GIORNATA

L’Acegas vince il test con la Falconstar

TRIESTE Allegra con brio l’Acegas che ha ripreso ieri la preparazione in vista dell’ultimo impegno di stagione regolare domenica contro Iseo. Nell’amichevole giocata a Monfalcone contro la Falconstar, la formazione di Bernardi ha vinto 88-86 faticando in avvio e sciogliendosi alla distanza in una gara in cui ha messo in mostra solo a sprazzi tutto il suo potenziale. Conferme da un ispirato Benevelli (20), buoni segnali da un Pigato ancora discontinuo ma in crescita (26) bene i giovani Polo e Cuperlo che hanno dimostrato maturità.

Trieste senza Bocchini e con Cigliani fuori per precauzione per un fastidioso dolorino al ginocchio padroni di casa con Tonut in panchina in vista della partita d’addio di domenica con Gorizia e con Benigni in campo solo nell’ultimo quarto per problemi di lavoro. Avvio da brividi per l’Acegas che schiera il quintetto partito sabato scorso a Corno (Lenardon, Marisi, Pigato, Benevelli e Di Gioia) ma gioca senza la necessaria intensità non trovando mai la via del canestro. Parziale di 10-4 per una Falconstar che gioca con più voglia mentre Bernardi è costretto a chiamare time-out per strigliare a muso duro i suoi giocatori. Fuori Lenardon, Marisi e Pigato, dentro Spanghero, Polo e Cuperlo che danno vitalità alla squadra portando Trieste avanti sul 11-12. Minuti finali per Monfalcone che chiude avanti il quarto 19-16. Secondo parziale con Bernardi che ripropone Lenardon, Marisi e Pigato confermando Benevelli e inserendo Gennari. Piglio più autoritario per l’Acegas che parte bene (0-8) si addormenta in difesa subendo un controparziale di 8-0 poi difende meglio e sfruttando i canestri di Pigato e Benevelli allunga 33-42 all’intervallo lungo. Lenardon, Polo, Spanghero, Di Gioia e Gennari in apertura di un terzo quarto nel quale la scena se la prende Monfalcone che trascinata da Miniussi e Braidot firma il parzialone di 11-2 che riporta le squadre in parità. Inerzia del match in mano alla Falconstar che tocca il massimo vantaggio sul 54-50 ma sono due bombe del precisissimo Polo nel finale a consentire all’Acegas di chiudere il terzo quarto avanti 64-67. Nell’ultimo parziale allungo triestino sul 74-84 poi trascinata da Miniussi (19), Laezza (16) e Braidot e Vidani (11) Monfalcone sfiora la parità non sancita solo per i due tap-in di Carcich usciti di poco sulla sirena.

Lorenzo Gatto

Inviato

Alla fine me sa tanto che sarà MOLTO difficile rivar terzi...a sto punto poco importa far calcoli, xe de vinzer e basta.

Neanche me immagino perder e, con tutte le combinazion a sfavor, rivar settimi :unsure:

Inviato
Alla fine me sa tanto che sarà MOLTO difficile rivar terzi...a sto punto poco importa far calcoli, xe de vinzer e basta.

Neanche me immagino perder e, con tutte le combinazion a sfavor, rivar settimi :unsure:

Neanche mi voio pensar de perder :angry: (Monza Docet),ma sto campionato ga dimostrado per tutte le squadre tutto ed il contrario di tutto...speremo de vinzer noi e dopo guarderemo al risultato de Como...

Inviato

Partita tosta, eh, muli?

Loro hanno due-tre giocatori decisamente da categorie superiori ... Noi senza Bocchini ... Si sa qualcosa di Gennari?

Mmmmmm ... Partita tosta! Ci sarà da divertirsi al PalaTrieste.

Inviato

Dal Piccolo odierno, ultime battute prima della gara di oggi:

SI CONCLUDE LA STAGIONE REGOLARE PER LA SQUADRA DI BERNARDI

L’Acegas decide il suo ruolo nei play-off

Vincendo al PalaTrieste con Iseo i biancorossi possono assicurarsi almeno il quarto posto

di LORENZO GATTO

TRIESTE Quaranta minuti che rappresentano un gustoso anticipo del clima play-off. Contro la Banca Network Iseo, stasera dalle 18, l’Acegas cerca il successo in grado di mettere in cassaforte almeno il quarto posto al termine della stagione regolare. Obiettivo minimo per la formazione di Bernardi che battendo Iseo vendicherebbe la sconfitta subita lo scorso 3 gennaio nella prima uscita del 2009 e si guadagnerebbe il diritto a disputare sul parquet di casa almeno la bella del primo turno della post season.

Bernardi. Intensità è stata la parola d’ordine della settimana di allenamenti in casa triestina. Massimo Bernardi ha chiesto ai suoi giocatori di non allentare la tensione dopo l’importante successo strappato in trasferta sul parquet della Calligaris. Acegas che nell’amichevole di mercoledì scorso a Monfalcone ha confermato l’ottimo momento di forma di Benevelli, in questo finale di stagione l’uomo più affidabile dei biancorossi, la crescita di un Pigato che, da ex, può essere l‘ago della bilancia di questa partita ma anche dei prossimi play-off e una buona condizione generale che fa ben sperare per i prossimi, ravvicinati impegni.

Bindi. Grande serenità in casa lombarda per un finale di stagione che dopo la trasferta di Trieste proporrà a Iseo la fase finale della coppa Italia di categoria a San Severo. «Viviamo questa vigilia con grande tranquillità - racconta il tecnico Tommaso Bindi - consapevoli del fatto che con la conquista dei play-off abbiamo già raggiunto quello che era l’obiettivo di inizio stagione. Arriviamo alla sfida con l’Acegas un po’ stanchi visto il grande sforzo che abbiamo fatto sino ad ora e con qualche problema di natura fisica visto che dovremo fare a meno di Gabriele Oldrati e di Enrico Meleo che ha subito uno stiramento al polpaccio e resterà fuori fino all’inizio dei play-off. Nonostante questo ci proveremo, consapevoli del fatto che una vittoria a Trieste ci regalerebbe la certezza del quarto posto. Il che, per una società che come massimo risultato ha un sesto posto, sarebbe davvero un bel sogno».

Programma. Questa l’ultima giornata: Ims Como-Nuova Pall. Novara, Valenza-Bitumcalor Trento, AcegasAps-Banca Network Iseo, Abc Utensili Varese-Castellanza, Falconstar Monfalcone-Nuova Pall. Gorizia, Ims Monza-Moncalieri, Riva del Garda-Calligaris Corno di Rosazzo.

Classifica. Cartiere Riva del Garda 34, Trento e Novara 32, AcegasAps 30, Moncalieri, Banca Network Iseo e Ims Como 28, Calligaris Corno di Rosazzo 26, Falconstar Monfalcone 24, Ims Monza, Valenza, Castellanza 20, Abc Varese 18, Nuova Pall. Gorizia 10.

Inviato

i sta vinzendo de 20 punti circa...

ma el giorno che davanti i se trova una squadra che pressa sul perimetro dei 3punti secondo mi no xè storia...no ghe xè proprio azioni...xè solo un tirar da 3punti...al momento i ghe ne ga segnade 11 e tirade no so quante...se questo xè zogo :cherobeara:

ah si: al momento neanche un tiro libero da parte nostra...

Inviato
i sta vinzendo de 20 punti circa...

ma el giorno che davanti i se trova una squadra che pressa sul perimetro dei 3punti secondo mi no xè storia...no ghe xè proprio azioni...xè solo un tirar da 3punti...al momento i ghe ne ga segnade 11 e tirade no so quante...se questo xè zogo :cherobeara:

Beh...se i tuoi avversari continua a persister con una difesa a zona che fa acqua da tutte le parti...e nonostante questo i continua a restar a zona nonostante no i se gabi reso conto che qualsiasi tiro dall'arco saria entrado...disemo che questo tipo de zogo xe un invito a nozze. Tanto più se te fa andar sora de 20 a fine primo tempo e te permetti una gara "rilassata" per i restanti venti minuti :)

Partita superlativa, la nostra. A breve la cronaca

Inviato

Le date dei quarti di finale:

Gara 1- Domenica 19 aprile 2009 (in casa)

Gara 2 - Mercoledì 22 aprile (in trasferta)

Ev. Gara 3 - Domenica 26 aprile 2009 (in casa)

Inviato

ciao a tutti..sulla partita c'e' poco da dire..a senso unico. o quasi.

qualche buontempone metteva in rilievo il fatto che la squadra avversaria non era poi granche'

"ah xe poca roba, questi" si sentiva brontolare con il solito tono misto ad insofferenza e disfattismo insito nel triestino medio.

pur riconoscendo gli evidenti demeriti,specie per quel che riguarda la conduzione tecnica, degli avversari, vanno segnalati gli indubbi meriti dei biancorossi che, con una difesa asfissiante con degli aiuti abbastanza puntuali e una precisione al tiro dalla lunga molto buona, hanno affossato le gia' flebili velleita' dei lombardi.

i singoli.

Lenardon 7..mezzo punto in meno per le 4 perse,del resto una bella gara sul velluto.-

Benevelli 6. non in giornata felicissima ci ha pero' deliziato con alcuni movimenti sopraffini.-

Marisi 6,5 litiga con il canestro spesso e volentieri.ma conduce il quintetto in modo autoritario

Di Gioia 7.e' in forma fisica e si vede. ottimo il suo secondo tempo

Spanghero 6.5 colpisce la sua personalita' e la sua sicurezza.-

Cigliani 6.5.il solito Cigliani di queste ultime uscìte.-

Gennari 6. beccato amabilmente dal pubblico.il break decisivo pero' e' avvenuto con lui in campo.se solo segnasse ogni tanto..

Pigato 7.5. (MVP di incoraggiamento)..l'altr'anno ai play out fu decisivo.speriamo senta il clima pure dei play off.la gara di oggi emana fiducia in tal senso.-

Coronica 7.. fino poco tempo fa era anche un saltatore in alto a livello regionale e competitivo a livello nazionale.ed oggi lo ha fatto intuire con un paio di rimbalzi in attacco pregevoli.ah, e' del 93.-

Polo 7.se a Coronica in un paio di occasioni e' mancato il coraggio per prendersi qualche iniziativa, Polo ha mostrato al Palats che a lui tale sfrontatezza non manca.un bell'assist specato da DI Gioia e una panteresca peetrazione a centro area con il canestro che gli ha detto di no..sara' per la prossima,su.....

Inviato
Ah, notiziona. Semo rivadi terzi! :clapclap: (infatti Novara ga perso a Como)

Eh ti che no te credevi che rivavimo terzi...Pensa se no gevevimo 6 partide de crisi e no perdevimo de moni quella con Monza...Podevimo rivar secondi...

Inviato

Alla fine xe stada una regular season fin troppo equilibrata: no xe stade squadre schiacciasassi e quelle che ga tentado la fuga xe stade ciapade quasi sempre (eccetto Riva). Meio non guardar a tutti i punti che gavemo buttado via, me piasi piuttosto pensar che arrivemo ai play-off decisamente carighi de morbin :D Adesso femo un passetto alla volta e incrosemo i ditini :)

Ecco invece l'articolo del Baldo su Basketnet:

Acegas Trieste: vittoria e terzo posto garantito

L’Acegas Trieste vince e diverte, arriva terza in stagionale regolare e aspetta Como

E sono nove su dieci, l’Acegas Trieste di questi tempi concede poco alle avversarie e non fa eccezione Iseo, venuta timida e senza alcuni titolari (Meleo e Burini in pratica) al Palatrieste e schiacciata dal ritrovato entusiasmo della truppa di coach Bernardi, sempre priva di capitan Bocchini.

E’ solo il primo quarto a regalare una partita equilibrata agli spettatori, la sorpresa Coronica, classe ’93, nel quintetto triestino non spaventa Burini che “abusa” in esperienza del giovanissimo virgulto; sarà poi la metà campo offensiva a restituire tanto ardore atletico alla riccioluta guardia giuliana. Iseo muove il tabellone praticamente solo dalla linea della carità, mentre Trieste è quasi esclusivamente targata Lenardon, ispirato oltre l’arco a seguito degli amati “pick’n roll”; pareggio dopo dieci minuti sul 15-15. Scossa griffata Trieste per l’Acegas a inizio secondo quarto, Spanghero e Cigliani sono i valori aggiunti che regalano i primo break serio del match sul 22 a 15. I ragazzi di Bindi incappano in una serata al tiro di quelle che lasciano poche velleità in chiave vittoria, polveri bagnate che abbinate ad una difesa non coriacea, spianano la strada per le scorribande dei quattro piccoli inseriti da Bernardi sul parquet; deflagrante prestazione balistica da tre punti per Cigliani e compagni (9 su 17 all’intervallo) e la partita che prende una profonda piega, una voragine per gli ospiti che non possono far altro che registrare l’uscita definitiva di scena del pericolo pubblico numero uno Burini (colpo sulla spalla), e il record di infrazioni di passi fischiate; alla sirena 43-23. Ultimo tentativo di rientro di Iseo è figlio di una azzeccata scelta tattica sulla “triangolo e due”, con tre uomini e zona e due a uomo su Lenardon e Marisi. L’Acegas si ferma offensivamente, Acquaviva e un sussulto di Martina (l’unico) impongono ai padroni di casa il parzialone di 4-14, solo però un fuoco di paglia rintuzzato dal’ennesima conclusione dall’arco triestina. Non solo, il diesel biancorosso riprende a correre e divertirsi, beneficiati di turno un superlativo Di Gioia e il Pigato che non ti aspetti, sfiduciato nei primi venti minuti, clamoroso nei secondi venti. “Garbage time” da metà del terzo quarto in poi, applausi per tutti i giocatori Acegas e testa delle due squadre alle prossime avversarie di una meritata qualificazione play off, Como per quello che concerne Trieste e Trento per i ragazzi di coach Bindi; una buona Pasqua a tutti, perché fra quindici giorni non ci sarà pace nello spazio fra due canestri….

MVP: Simone Lenardon (Acegas Trieste)

Unico motivo per regalare la palma del migliore in campo, fra tanti meritevoli, è il fatto che il play senese quando c’è stata partita, ha supportato quasi in solitaria l’attacco Acegas, con la consueta capacità di uscire dal blocco del lungo e scaricare in un amen triple esiziali. Inizio di stagione con Lenardon, squadra nelle sue mani e grandi risultati ottenuti, finale di stagione con la squadra nuovamente sotto la sua regia e di nuovo grandi sorrisi, due indizi fanno quasi una prova!

Il peggiore: Vincenzo Martina (Banca Network Iseo)

Trieste ricordava l’ottimo giocatore che da lungo incantava per tecnica e mano educata; nella serata del Palatrieste solo un'unica fiammata da tre punti e tanti errori, sia in fase di tiro che nelle gestione dei palloni. Stanco.

Arbitri: il sig. MAROTA e la sig.ra ARDONE, voto: 5/6

Arbitraggio sufficientemente attento, non si registrano macroscopiche topiche ma non è stato gradito in certi frangenti il metro di giudizio troppo fiscale a tratti, e troppo permissivo in altri della sig.ra Ardone.

Dalla sala stampa - Boniciolli: “ogni lungo cammino comincia dal primo passo…”

Il consulente operativo della Pallacanestro Trieste 2004 piomba in sala stampa con passo deciso, scomodando addirittura una frase storica di Mao Tse Tung per figurare la stagione della sua creatura:“ogni lungo cammino comincia dal primo passo..”, esordisce Boniciolli, “quello cioè che la mia squadra, il mio staff e la dirigenza hanno fatto raggiungendo i play off, dopo essere passati dalla gara 5 di play out dello scorso anno, e dopo aver investito le stesse finanze ma in modo oculato e competente, soprattutto per quello che concerne l’ambito giovanile, “capitanato” da Stefano Comuzzo, con le sinergiche collaborazioni fra società triestine e quelle dell’altopiano. Proprio oggi veder calcare il parquet un ragazzino del ’93 come Coronica, non può che esser il fisiologico compimento di un progetto giovanile che sta crescendo con solide basi. Altro grande obiettivo raggiunto è stato quello di riportare il pubblico appassionato di Trieste al palazzetto.

Tutto questo grazie agli sforzi economici del sig. Paniccia e del Presidente Dipiazza, senza i quali il basket in questa città non avrebbe cittadinanza.”

Lo stesso passo deciso in entrata è quello che segue l’uscita dalla sala stampa, un parallelismo con la consueta “fuga” dopo le vittorie della sua Fortezza, come a dire, il successo è alle spalle, ora ci sono i play off!

Raffaele Baldini

Inviato

Ecco qui invece le interviste del dopo gara, raccolte da Lorenzo Gatto per il Piccolo:

IL TECNICO ROMAGNOLO PENSA GIÀ A COMO

Bernardi: abbiamo lo spirito giusto

TRIESTE Terza in classifica, costretta a restare dietro a Trento solamente a causa della differenza canestri. La Bitumcalor chiude davanti e giocherà contro Iseo, l’Acegas troverà sulla sua strada Como, ma in caso di scontro diretto con i trentini nelle semifinali non avrà il vantaggio del fattore campo nell’eventuale gara di spareggio. Un fattore da non sottovalutare, che lascia un pizzico d’amaro in bocca considerando le tante occasioni (l’ultima la sconfitta casalinga subita contro Monza) che Trieste ha lasciato sulla sua strada. Massimo Bernardi non ci pensa e preferisce concentrarsi sulla prossima avversaria che affronterà tra due settimane, dopo la pausa pasquale, sul parquet del PalaTrieste. «Como è una squadra esperta - sottolinea il tecnico romagnolo - costruita con giocatori validi per la categoria che potrà sicuramente metterci in difficoltà. Noi comunque siamo pronti e arriviamo a questi play-off con lo spirito giusto, decisi a mettere a frutto tutto il lavoro che abbiamo svolto nel corso di questa lunga stagione».

Un’Acegas che doveva battere Iseo per guadagnare almeno il quarto posto e che ha saputo centrare l’obiettivo disputando una partita autoritaria. «Ci siamo confermati in un buon momento di forma- continua Bernardi- sono contento perché oltre ai due punti siamo riusciti a far giocare tre ragazzini che hanno tenuto bene il campo, dando un bel contributo. Peccato per Coronica che è stato un po’ troppo penalizzato dai falli: non si sa perché, ma quando gli arbitri vedono sul parquet un giovane tendono a fischiargli contro con maggior facilità. Approfitteremo di questa pausa per fare un piccolo richiamo fisico, poi darò ai ragazzi tre giorni di pausa a cavallo di Pasqua e quindi ci ritroveremo in palestra per cominciare a preparare questi play-off».

Gare decisive nelle quali l’esperienza dei giocatori più navigati potrà fare la differenza. In questo senso la buona partita di Pigato può essere un segnale importante. «Adriano - conclude Bernardi - ha sempre lavorato bene nel corso della stagione. A volte ha giocato meglio, a volte peggio, ma ha sempre portato il suo contributo nel corso di questo campionato». (lo. ga.)

e

IL CONSULENTE TECNICO TIRA LE SOMME

Boniciolli: «Abbiamo trovato solo macerie, siamo nei play-off con la squadra del futuro»

TRIESTE «Credo che il raggiungimento di questi play-off siano la dimostrazione che lavorando seriamente, con fiducia e pazienza, si possono ottenere dei buoni risultati». Matteo Boniciolli sintetizza così il suo pensiero nella breve comunicazione alla stampa tenuta nella sala stampa del PalaTrieste al termine del vittorioso confronto contro Iseo. Un Boniciolli sereno, che ha approfittato della fine della regular season per tracciare un primo bilancio del lavoro iniziato in questa stagione.

«Come si fa nelle elezioni politiche - continua Matteo - ci si rapporta ai risultati degli anni precedenti. Se pensiamo alle macerie della scorsa stagione, quando Trieste si salvò all’ultimo secondo, pur disponendo di un budget da serie superiore, e con un settore giovanile inesistente, questi play-off rappresentano lo spartiacque, il primo passo di un programma triennale che porti alla rinascita del basket triestino. Quest’anno ci sono stati certamente dei passi avanti. Miglioramenti supportati da alcuni dati. Innanzitutto il ritorno di un pubblico competente e appassionato che nel corso di tutta la stagione ci ha seguito con grande fedeltà, dimostrando apprezzamento per il progetto che stiamo portando avanti, e poi il fatto che di fronte a un budget leggermente inferiore gli investimenti sono stati gestiti in maniera diversa. Ci sono stati più soldi dedicati allo staff tecnico - sottolinea Boniciolli - e al settore giovanile in una squadra che può vantare un nucleo di ragazzi che possono rappresentare la base della squadra anche in una categoria superiore».

Soddisfazione per il campionato di Lenardon e Benevelli, dunque, ma anche per l’esplosione dei triestini che si sono affacciati in prima squadra. «Il frutto della sinergia e della collaborazione iniziata con tutte le società della provincia - sottolinea - e la dimostrazione che solo così è possibile riuscire a far crescere il movimento nella sua interezza senza badare agli interessi particolari.

L’esplosione di Spanghero, affacciatosi in nazionale, è l’esempio più lampante di questo lavoro, ma direi che anche stasera (ieri, ndr) aver giocato una partita così importante con in campo un ragazzo del ’91, uno del ’93 e uno del ’94 è un segnale importante».

Lorenzo Gatto

Inviato

Dal Piccolo odierno:

BASKET: CINQUE GIOVANI TRIESTINI LANCIATI IN PRIMA SQUADRA

Acegas ai play-off con la linea verde

In autunno nascerà un’Under 19, il nuovo serbatoio biancorosso

di MATTEO CONTESSA

TRIESTE La speranza non è stata vana, con il colpo di reni finale Como ha battuto Novara regalando all’Acegas l’auspicato terzo posto. Regalo non da poco, considerando che con la classifica finale che si è determinata ai biancorossi toccheranno proprio i lariani nel primo turno dei play-off, invece della rognosa Moncalieri che avrebbero trovato se fossero arrivati quarti.

Meglio Como che Moncalieri, non c’è dubbio. Perchè i piemontesi sono cresciuti in maniera esponenziale alla distanza: nel girone di ritorno hanno vinto 10 partite su 13, perdendo solo a Trieste, Monfalcone e Castellanza, ma andando a espugnare Novara e Riva del Garda. Sono dunque gasati a mille e quindi molto pericolosi. Como, invece, da qualche tempo sembra avere i serbatoi in riserva. Dopo il filotto di 8 vittorie consecutive fra la penultima d’andata e la sesta di ritorno, ha avuto una brusca frenata, perdendo 5 delle 7 partite che restavano e ultimamente ha un po’ il fiato corto.

L’Acegas, invece, nelle ultime settimane è entrata davvero in forma e si è messa a correre. Un bel problema arginarla, per gli avversari. Non bastasse, in questa settimana il preparatore atletico Paoli sta effettuando dei richiami atletici sulla squadra per migliorare ulteriormente lo stato di forma.

E poi Trieste può contare su un’ulteriore iniezione di freschezza atletica e di entusiasmo: quella dei giovani del vivaio. L’inserimento progressivo di giovani giocatori triestini in prima squadra è stato dalla prima ora l’elemento cardine del programma triennale avviato la scorsa estate dal club e l’intervento di Matteo Boniciolli alla fine della partita contro Iseo ha voluto puntualizzare come le parole abbiano avuto seguito con i fatti. Se nell’Acegas dell’anno scorso l’unico giovane triestino che giocava era Sosic, mentre gli altri facevano cornice e la squadra si salvò all’ultimo respiro pur spendendo come un club di B1, quest’anno nella Trieste che va ai play-off sono già 5 i ragazzi locali utilizzati in prima squadra: Crevatin, Polo, Zurch, Spanghero e Coronica, il quindicenne che due giorni fa ha esordito entrando addirittura nel quintetto base.

Non è da tutti far partire un ragazzino debuttante in una sfida determinante, Bernardi l’ha fatto e va dato merito al suo coraggio. Così come aveva fatto alla seconda d’andata con Zurch contro Trento, partita nella quale aveva esordito anche Spanghero. E se quest’ultimo ormai è un titolare a tutti gli effetti, gli altri potrebbero diventarlo l’anno prossimo. «Stiamo cominciando a parlarne - afferma Stefano Comuzzo, responsabile tecnico del settore giovanile biancorosso - apprestandoci a stilare un bilancio del lavoro svolto quest’anno con i giovani. Certo è un bel passo in avanti fare esordire in quintetto base un ragazzo giovane come Coronica in una partita determinante come quella di domenica».

Ma non finisce qui. Anzi, adesso comincia il bello. «Per il prossimo anno abbiamo in progetto di costituire una squadra Under 19 con ragazzi del 1992, frutto di una fusione fra Azzurra e Salesiani - rivela Comuzzo -. Quello sarà il prossimo serbatoio per la prima squadra, insieme ai ’93 (Coronica e Favretto, ndr) che già sono in rosa quest’anno». Nomi nuovi? «Direi che Bonetta, Catenacci, De Petris e Medizza potrebbero essere futuri innesti nella prima squadra».

E poi c’è sempre Luca Sauro, 14 anni e 211 centimetri di altezza. «Lui adesso ha bisogno di lavorare tanto sul fisico e sulla tecnica individuale - spiega il responsabile tecnico - e lo sta facendo con costanza. Se riesce a progredire, è possibile che nell’arco della prossima stagione possa cominciare a respirare aria di prima squadra. Molto dipenderà dalla serie in cui giocherà l’Acegas e dalle scelte tecniche di Bernardi e Boniciolli. In ogni caso ciò che vogliamo tutti è che sempre più giovani di Trieste abbiano maggior spazio in prima squadra. Perchè abbiamo visto che lavorando bene ce ne sono parecchi in grado di tenere tranquillamente il campo. E questa stagione è un esempio per tutti i giovani: se hanno voglia di lavorare e crescere, ci sarà sempre una porta aperta per la prima squadra».

e

Coronica: «Un’emozione forte»

Il play-guardia: «Il mio sogno era giocare almeno un minuto»

TRIESTE È l’ultimo rampollo della nidiata di triestini entrata, in questa stagione, nell’orbita della Pallacanestro Trieste. Andrea Coronica, quindicenne play-guardia nato nell’agosto del 1993, ha esordito domenica con la maglia dell’Acegas lanciato da Massimo Bernardi, un po’ a sorpresa, nel quintetto di partenza della sfida contro Iseo.

Una dimostrazione di fiducia che, nei sette minuti nei quali è rimasto in campo, il giovane giocatore triestino ha dimostrato di meritarsi. Nato cestisticamente nella Società Ginnastica Triestina, Coronica è passato presto sotto l’ala della Pallacanestro Trieste allenandosi prima con due istituzioni come Posar e Pittana poi con Stibiel, Pavone, Caponnetti fino all’ultima stagione nella quale si è ritrovato sotto l’esperta guida di Stefano Comuzzo.

Un cammino che l’ha portato ad avvicinarsi gradualmente alla prima squadra, chiamato da Bernardi che ne apprezza le qualità fisiche e la disciplina tattica. «In questa squadra mi trovo bene - racconta Coronica - c’è una gran bella atmosfera e questo mi ha sicuramente reso più facile entrare a far parte del gruppo. Sono arrivato qui con la speranza di riuscire a esordire con la maglia di Trieste ed entrare in campo almeno un minuto, l’esperienza di domenica è un sogno che si realizza. Se me l’aspettavo? Un po’ sì, ma posso assicurare che l’emozione è stata davvero tanta. Poi, per fortuna, la partita è iniziata e sono riuscito a concentrarmi sulle cose che mi aveva chiesto l’allenatore». Un esordio brillante che in nessun modo deve distrarre Andrea dal suo vero obiettivo, quello di lavorare per diventare un giocatore di basket. In quest’ottica la presenza in palestra di un tecnico attento e preparato come Massimo Bernardi e quella alle sue spalle di Stefano Comuzzo rappresentano una garanzia assoluta.

«Andrea è ancora un ipotesi di giocatore - borbotta Bernardi - deve pensare a lavorare e non a concedere interviste». Un messaggio ben chiaro nella testa di un ragazzo che domenica, dimostrando umiltà, s’è fatto mille scrupoli e ha chiesto il permesso del suo coach prima di rispondere a qualche domanda.

Un segnale importante per un ragazzo che è prima di tutto un tifoso di Trieste e che in qualche mese si è ritrovato da spettatore ad attore protagonista. Da lui, come dai tanti ragazzi sui quali sta lavorando il nuovo corso voluto da Matteo Boniciolli, sta partendo la rinascita del basket giuliano.

Lorenzo Gatto

Inviato (modificato)

L'under 19 xe una otima notizia! (basta che i sia de alto livel nazionale, però..)

Modificato da arlon
Inviato

Sul Piccolo di oggi, spazio a Benevelli:

L’Acegas sulle spalle di Benevelli

Andrea: «Prima davo tutto in pochi minuti, ora ho imparato a gestirmi»

di MATTEO CONTESSA

TRIESTE A guardare le statistiche di rendimento dei giocatori nel girone A di serie B dilettanti, l’Acegas ha viaggiato esclusivamente sulle spalle di Andrea Benevelli, con la sola parziale collaborazione di Andrea Gennari. L’ala pesarese ha chiuso la stagione regolare al primo posto assoluto fra i rimbalzisti (8,19 carambole di media partita), nono fra i marcatori (media punti a partita 15,58) quinto nella classifica delle stoppate fatte. Il tutto lo ha piazzato al quarto posto nella graduatoria delle valutazioni complessive, con una media di 17,77. Gennari compare invece in una sola classifica, quella delle stoppate, nella quale però è il migliore in assoluto, con una media di 1,14 a partita. Per il resto Trieste è una perfetta sconosciuta nelle top ten del campionato, una specie di fantasma del palcoscenico che c’è, ma non appare. Una constatazione che si presta a due chiavi di lettura di segno diverso, ma non necessariamente alternative fra loro. Quella negativa fa riferimento a un rendimento di squadra non eccezionale nell’arco della stagione. E in questo senso pesa molto la fase centrale del calendario, con quella serie negativa interminabile a cavallo fra fine 2008 e inizio 2009. Il bicchiere mezzo pieno è invece l’uniformità di squadra, grazie alla quale l’Acegas non è stata costretta a fare riferimento solo su un paio di giocatori al di sopra della media, ma ha potuto contare sulle qualità dell’intero organico. E quando è forte il gruppo, quasi mai spicca il singolo.

Benevelli è l’eccezione, perchè eccezionale è stato il rendimento che ha offerto. È stato presente in tutte le 26 partite giocate nella regular season, restando in campo complessivamente 708 minuti, per una media di mezz’ora a gara; ha segnato 405 punti (punta massima i 25 dell’andata contro Gorizia) e catturato 213 rimbalzi. Per un’ironia del caso (o forse no) dopo aver offerto prestazioni buone, ma senza effetti speciali nelle prime 5 partite, ha cambiato passo proprio quando la squadra è entrata nel tunnel negativo, a partire da Moncalieri. Da lì in poi è diventato il «marine» dell’Acegas, quello delle azioni speciali oltre le linee nemiche. È diventato praticamente infallibile nei tiri dalla media distanza: ha una sua mattonella a 4 metri dal canestro da dove segna a occhi chiusi. Da tempo il coach Bernardi dice che Benevelli è uno dei più affaticati e dunque bisognoso di rigenerazione fisico-atletica, ma intanto la domenica lo ha sempre utilizzato a fondo e lui ha sempre risposto con un rendimento rilevante.

«In effetti è stata una stagione finora abbastanza positiva per me - ammette Benevelli - anche se l’importante arriva adesso, perchè bisogna riuscire a fare bene nei play-off. Rispetto agli anni scorsi stavolta ho più responsabilità, è il primo anno che entro in quintetto base e non sono invece il cambio dei lunghi. Fino all’anno scorso dovevo dare tutto in dieci-quindici minuti, stavolta devo gestirmi diversamente».

È una questione di ambientamento nel nuovo ruolo, quindi, quel rendimento cresciuto progressivamente col passare del tempo? «Più che altro è che all’inizio del campionato giocavo di meno perchè commettevo più falli». E poi cos’è successo? «Mah, come divcevo ero abituato fino all’anno scorso a dover dare tutto in pochi minuti e dunque ero molto aggressivo in difesa senza preoccuparmi troppo dei falli. E ho iniziato così anche a Trieste. Poi invece, dovendo giocare di più, ho dovuto imparare a gestirmi, difendendo lo stesso con intensità, ma cercando di evitare falli inutili che poi ti possono condizionare la partita. E poi giocando tanto prendi maggior sicurezza e impari a gestirti meglio». Dopo una stagione passata a tirare la carretta qual’è lo stato attuale di forma? «Sto benissimo, non sento stanchezza particolare. E poi in questa settimana ci stiamo ricaricando un po’ con i richiami di atletica».

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