-
Chi è Online 13 Utenti, 0 Anonimo, 65 Ospiti (Visualizza tutti)
-
Chi sta navigando
Nessun utente registrato visualizza questa pagina.
-
Statistiche Utenti
-
Statistiche forum
-
Discussioni Totali18,7k
-
Risposte Totali797,3k
-
-
Le ultime risposte pubblicate
-
Da Shatterd Backboard · Inviato
par plausibile: ANALISI UTHOFF: CAMBIAMENTO TATTICO E IMPRONTE STATISTICHE Analizzando le "impronte digitali" lasciate nelle statistiche di tiro (Frequenze) e di posizione, emerge chiaramente che l'utilizzo tattico di Uthoff è cambiato, e non in meglio. Non è solo il giocatore a performare al di sotto dei suoi standard, è il sistema che lo porta a prendere tiri diversi in zone diverse. Ecco le prove statistiche inconfutabili di questo mutamento di compiti e delle relative conseguenze: 1. L'ABBANDONO DEL "FLOATER GAME" (Spostamento dal Pitturato alla Media) Questo è il cambiamento più evidente e dannoso. Il Dato (PAINT FREQ vs MID FREQ): L'anno scorso Uthoff tirava molto spesso nella zona "Paint" non al ferro (15.9%), ovvero la zona dei floater e degli appoggi in avvicinamento, mentre limitava i tiri dalla media lunga al 10.4%. Quest'anno la situazione si è ribaltata: i tiri dal "Paint" sono crollati al 6.9% (dimezzati), mentre i tiri dalla media (Mid-Range) sono esplosi al 15.5%. Cosa significa tatticamente: L'anno scorso, attaccando il close-out, riusciva a fare 1-2 palleggi per arrivare profondo (3-4 metri). Quest'anno si arresta prima, dai 5-6 metri. Probabilmente a causa di spaziature peggiori (Sissoko intasa il centro, Ross penetra), Uthoff trova traffico e si accontenta del tiro da fuori area. Il Crollo dell'Efficienza (PPS): Il problema non è solo il volume, ma la resa. Nella stagione attuale, il suo Mid-Range PPS è crollato a 0.33 (0.46 in LBA), contro lo 0.81 dell'anno scorso. Insight Tecnico (Sindrome del Fadeaway): Questo crollo verticale di efficienza unito all'aumento di frequenza indica che Uthoff non prende tiri "in ritmo", ma forza conclusioni in fadeaway o fuori equilibrio. Invece di arrivare al ferro (dove il suo PPS è un eccellente 1.71, ma con frequenza ridotta), si accontenta del tiro tecnicamente più difficile e meno redditizio del basket. 2. MENO "CECCHINO D'ANGOLO", PIÙ "BLOCCANTE CENTRALE" La geometria dei suoi tiri da 3 punti è mutata, aumentando il coefficiente di difficoltà. Il Dato (C3 vs L3): La frequenza di Triple dall'Angolo (Corner 3) è scesa dal 7.1% al 4.3%, mentre le triple frontali/ali sono salite al 42.2%. Cosa significa tatticamente: Il calo dei tiri dall'angolo suggerisce che Uthoff passa meno tempo fermo in Spot-up e più tempo coinvolto centralmente come bloccante per il Pick & Pop. Tirare dall'angolo a piedi piazzati è meccanicamente più semplice; tirare dal "Pop" centrale richiede movimento e coordinazione immediata, esponendolo a percentuali più ondivaghe. 3. POSIZIONAMENTO DIFENSIVO (Lontano dal canestro) Il calo statistico a rimbalzo non denota pigrizia, ma una richiesta tattica differente. Il Dato (DRB%): La percentuale di rimbalzi difensivi catturati è crollata dal 16.6% al 10.3%. Cosa significa tatticamente: È probabile che gli venga chiesto di effettuare cambi difensivi più aggressivi sul perimetro (Show o Switch) sulle guardie. Se Uthoff esce a 7 metri per contestare il play, non può essere a rimbalzo. Questo spiega anche il calo delle stoppate (da 2.2% a 1.3%): sta difendendo più "fuori" che "dentro". 4. ALLERGIA AL CONTATTO E "SOFTNESS" I dati confermano che Uthoff tende ad evitare il contatto fisico per cercare soluzioni tecniche, pagando dazio in un campionato fisico come la LBA. Il Dato: Tira appena 1.5 liberi a partita con una Free Throw Frequency bassissima dell'8.6%. Correlazione Tattica: Un giocatore che tira col 90.5% ai liberi dovrebbe aggredire l'area per lucrare falli. Il fatto che non lo faccia, unito al crollo dei tiri nel pitturato (Paint Freq 6.9%), conferma che rifiuta il contatto preferendo l'allontanamento (fadeaway). Questo impatta devastantemente sulla sua True Shooting % in LBA, crollata a un mediocre 53.3% rispetto al dato stellare della BCL (65.1%). 5. IL PARADOSSO A RIMBALZO E IL FATTORE SISSOKO Integrazione necessaria per spiegare la tenuta difensiva della squadra. Il Paradosso: Il suo Offensive Rebound % tiene bene (5.7%), mentre il Defensive Rebound % precipita (10.3%). Spiegazione (Split 2P/3P): Uthoff è un eccellente lettore dei "Long Rebounds" (rimbalzi lunghi da triple), il che lo premia in attacco dove staziona sul perimetro. In difesa, però, soffre la fisicità nel pitturato. Il Problema con Sissoko: Quando è accoppiato con un Rim Protector come Sissoko (che esce per stoppare), Uthoff dovrebbe coprire il ferro facendo tagliafuori. I dati dicono che non lo fa. Impatto sul Team: Il risultato è drammatico. Con Uthoff in campo, il Defensive Rating di squadra peggiora fino a subire 123.4 punti su 100 possessi (dato insostenibile), rispetto ai 114.1 dell'anno scorso. SINTESI: COSA GLI CHIEDONO DI DIVERSO? Dalle statistiche deduciamo che il sistema quest'anno lo costringe a: Giocare più lontano dal ferro in attacco: Meno floater, più arresti e tiro dalla lunga distanza (scelta inefficiente e causa di fadeaway forzati). Essere più dinamico nel Pick & Pop: Meno stazionario in angolo, più coinvolto centralmente (aumenta la difficoltà esecutiva). Difendere lontano dall'area: Il crollo di stoppate e rimbalzi suggerisce una difesa perimetrale che però espone la squadra a rimbalzo quando il centro aiuta. Conclusione: Uthoff è un giocatore che rende al massimo come "terminale" su tiri puliti (angolo, tagli, floater). Quest'anno viene usato come creatore dal palleggio e difensore perimetrale, ruoli che ne evidenziano i limiti fisici e ne abbattono l'efficienza. -
MARTEDÌ 2 DICEMBRE 2025 - Le prime nove giornate del campionato di Serie A offrono uno spaccato complesso e stimolante sulla stagione della Pallacanestro Trieste, rivelando un panorama fatto di eccellenze assolute. Come scrive oggi Lorenzo Gatto su "Il Piccolo", il dato più incoraggiante risiede senza dubbio nell'eccezionale impatto dei suoi interpreti principali. Trieste vanta infatti due dei top player indiscussi del campionato: Jahmi'us Ramsey e Mady Sissoko. Ramsey si sta affermando come il secondo miglior marcatore della Serie A, attestando la sua leadership offensiva e la sua capacità di generare punti con continuità. Sissoko domina sotto i tabelloni, posizionandosi come il terzo miglior rimbalzista del torneo dietro Ballo di Cantù e Bilan di Brescia, un vero e proprio baluardo nel pitturato che garantisce possessi extra e solidità difensiva. Tuttavia, l'analisi di squadra evidenzia una realtà più sfaccettata, dove il talento non si è ancora pienamente tradotto in statistiche collettive di eccellenza. Trieste si posiziona infatti al settimo posto per punti segnati, appena dodicesima negli assist e addirittura ultima nei rimbalzi. Dati che rappresentano la principale sfida per coach e staff. MINUTI GIOCATI Il giocatore finora più impiegato, con 29 minuti di media, è Ramsey. Alle sue spalle Browvn e Sissoko (rispettivamente 27.4 e 26.3), seguiti da Uthoff (23.8) e Toscano-Anderson (22.8). I due playmaker Ross e Ruzzier si dividono quasi equamente la cabina di regia: la media dice Colbey 21.9 e Michele 19.2. PUNTI SEGNATI Ancora Ramsey, con 20.1 punti a partita è il secondo cannoniere del campionato dietro solamente a Vital di Tortona (20.7). A Trieste altri tre giocatori vanno oltre la doppia cifra: si tratta di Sissoko (12.2), Brown (11.8) e Ross (11.5). PERCENTUALI DA DUE Testa a testa tra Sissoko (36/58) e Ramsey (36/59) entrambi oltre il 60% dal campo. Alle loro spalle Brown (58%), Ross (53.5%) e Ruzzier (52.9%). PERCENTUALI DA TRE Dietro Ramsey, miglior tiratore dall'arco con il 43.4%, ex-aequo tra Brown (21/49) e Moretti (9/21) entrambi con il 42.9%. TIRI LIBERI Eccellenze italiane dalla lunetta. Ruzzier e Moretti con un solo errore in stagione vanno oltre il 90%, davanti a Bortolani e superati solo da uno stratosferico Della Valle da 95.8% . RIMBALZI Dietro Sissoko, media di 8.3 (terzo rimbalzista assoluto alle spalle di Ballo di Cantù e Bilan di Brescia), il vuoto. Secondo Uthoff con 3.8, terzo Toscano con 3.5 a partita. RECUPERATE/PERSE ASSIsT Leader dei recuperi Ramsey con quasi due palloni a partita. Re delle palle perse invece Ross, media di 3.4. Il testa a testa lo vince Ross (4.6) su Ruzzier (3.9 di media a partita). VALUTAZIONE Il podio biancorosso, dopo nove giornate, è formato da Ramsey (18.8), Sissoko (16.8) e Brown (13,6). - Sul fatto che questa Triestina che sta lottando, sudando e combattendo sul campo non meriti la retrocessione, non ci sono dubbi. Nonostante la partenza in ritardo, il mancato utilizzo del mercato (poi solo parziale e in ritardo) per rinforzare la truppa, la zavorra psicologica della penalizzazione che si è ulteriormente aggravata nei mesi, gli infortuni, le molte decisioni arbitrali discutibili e le carenze evidenti della rosa in alcuni reparti, la squadra alabardata ha fatto 18 punti in 16 partite. Un risultato che senza le maledette penalizzazioni dovute alle sciagure societarie collocherebbero l'Unione al dodicesimo posto, quindi in tranquilla zona salvezza e lontana dai pericoli play-out. Ma questa, purtroppo, è tutto fuorché una stagione normale, e la Triestina in realtà si trova appena a quota meno 5 essendo partita da meno 23. La consolazione, ma anche la forza che dà fiducia per il futuro prossimo, è che il dato oggettivo dice chiaramente che l'Unione è sicuramente meglio di tante squadre che purtroppo nella classifica attuale le stanno davanti. Lo dicono fra l'altro i risultati, che non fanno che certificare questo valore mediano della squadra alabardata nel girone. Non può essere infatti un caso che di tutte le squadre che in una stagione normale sarebbero attualmente sotto la Triestina, pertanto dai 17 punti in giù, la squadra allenata prima da Marino e poi da Tesser ha perso solamente con la Dolomiti Bellunesi e nel modo discutibile che tutti ricordano, con quel rigore dubbio dato a dieci minuti dalla fine. Per il resto la Triestina ha battuto il Lumezzane (in trasferta) e l'Arzignano, ha pareggiato con l'Ospitaletto solo a causa dell'espulsione di Gunduz, con la Pergolettese nonostante abbia giocato quasi tutta la gara in inferiorità numerica, e con la Virtus Verona, infine ha sconfitto la Pro Patria in rimonta nella partita che ha segnato il ritorno al successo dopo due mesi. Insomma la Triestina si incastra esattamente come valori in quelli di metà classifica. Ma guardando dall'altro lato della medaglia, allo stesso tempo l'Unione non può ambire a molto di più, almeno nelle condizioni in cui ha dovuto affrontare questa prima parte di percorso. Delle squadre che hanno fatto più punti di lei, infatti, la Triestina è riuscita a battere solamente il Renate, mentre ha pareggiato con Novara, Lecco e Trento, e in quest'ultima gara il successo sarebbe stato ampiamente meritato ed è sfumato solo nel finale. Per il resto, dalle squadre davanti sono arrivate solamente sconfitte: l'Unione infatti è rimasta a secco con Brescia (ko immeritato), Cittadella (pari sfumato nel finale), Alcione, Inter U23 e Pro Vercelli (dopo aver a lungo dominato la gara). Adesso si va a casa di quella Giana che di punti ne ha 20, per cui bisogna fare un salto di qualità, per poi cercare di confermare il trend con l'Albinoleffe che di punti ne ha 17.
-
Era un post scherzoso che richiamava il fatto che De Falco al tempo di Tonellotto aveva ricoperto sia il ruolo di ds che di presidente. Ascagni è, o era, responsabile settore giovanile Cremonese. Li assoldiamo, assieme a Costantini, Strukelj già ce L'abbiamo in casa, e abbiamo quota parte dell'ultima Triestina che ha vinto un campionato. Vincenti e amati dai tifosi. Ma, ripeto, era solo una boutade scherzosa.
-
Da Euskal Herria · Inviato
va detto che lo ga deciso la BCL per garantir contemporaneità
-
Collaboratori Popolari
-
Miglior Contributori
-
Dillo a un amico