Ecco, il sottile e labile confine tra un "non mona" e un co****ne sta proprio in quei 3 milioni.  Se li intasca ci avrà guadagnato qualcosa, se nessuno glieli dà sarà complicato pensare che sia uno furbo. E ho volutamente scritto "non mona" e non "genio" perché il capetto di un groppuscolo di facoltosi che ha da gestire una trentina di milioni in due anni e forse se ne esce in sto modo (cioè cercando di recuperare quello che ha speso di tasca sua...) non resterà nella storia delle finanza calcistica. 

Ok, salvo i punti 1, 2 e 3*, che gli hanno sicuramente portato qualcosa in tasca, gli altri 6 punti hanno tutti, qualcuno più qualcuno meno, un costo.  Cioè, porta avanti questo delirio buttando soldi (suoi? miei? di mister X?).  L'unico senso che posso trovare è che chi lo ha messo là non può perdere la presa sulla società, il perché lo capiremo forse fra una trentina d'anni.  Ma in questa follia il merito di Rosenzweig è stare là, cioè sopravvivere. Però non possiamo pensare che sia un colpo di genio pagare un mese si e mezzo mese no, anche se questo lo tiene in vita. Perché rimangono sempre e comunque uscite, che è ormai impossibili riuscire a coprire.      *Non metto il 4 perché fottere soldi pubblici in Italia è talmente semplice che non serve essere dei geni. 

Io penso che siamo alla fine. Se qualcuno gli dà i tre milioni lui vende in tempi brevissimi, recupera gli unici soldi usciti dalle sue tasche (quelli per pagare giugno) e se ne esce avendoci guadagnato abbondantemente. Non lo vedremo più, e fine. Se nessuno glieli dà, a mio parere il rischio è che non lo vediamo più e basta, Menta sparisce negli USA e Stella (forse) paga per tutti. L'attività non inizia mai e tutti contenti, si fa per dire. Solo che temo ripartiremmo dall'Eccellenza e chissà quando. C'è una terza ipotesi: pagano il milione e guadagnano ancora tempo, ma inizio a crederci sempre meno.

Pontrelli e il cassamortaro girando i campetti di Roma e dintorni però trovavano chi pagasse per lavorare e giocare alle loro dipendenze. Bisogna dargliene atto.

Da nessuna parte, per adesso. Ma questo è.