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I suntini sandrini di sabato 29 maggio 2021


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SABATO 29 MAGGIO 2021

- Il Venezia potrebbe ospitare Juventus, Milan e Inter e tutte le altre squadre della massima serie allo Stadio Rocco nella prossima stagione? Al momento è un'ipotesi, ma di certo rimane una possibilità concreta. Lo scrive oggi Antonello Rodio: come noto, battendo nei play-off il Cittadella, il Venezia è tornato in serie A dopo vent'anni. E inevitabilmente emerge per i lagunari il problema stadio, visto che il vetusto Penzo non è assolutamente conforme agli standard richiesti per un impianto della massima serie, a partire dalla capienza: nella struttura di Sant'Elena possono entrare meno di 7500 spettatori, ben lontani dai 16mila richiesti. Solo per citare uno dei problemi. Il nuovo stadio a Tessera è ancora allo stato di progetto, comunque nell'attesa pare che la società lagunare sia intenzionata a chiedere una deroga di un anno, come già avvenuto in passato per Spal e Spezia, per poter continuare a giocare le partite di casa al Penzo. Anche così, però, urgono lavori di ammodernamento e adeguamento: le prime opere di restyling saranno l'eliminazione delle barriere divisorie e il potenziamento dell'impianto di illuminazione.Ma se la deroga non dovesse essere concessa, oppure se i lavori necessari a ottenerla dovrebbero protrarsi a lungo e quindi almeno per qualche tempo il Venezia avesse la necessità di trovare un'altra soluzione, quella dello stadio Rocco resterebbe quella più gettonata.Come la prenderebbe la Triestina la possibilità di dover dividere lo stadio con una squadra di serie A? «Naturalmente a me piacerebbe che nello stadio di Trieste ci giocasse solo la Triestina - afferma l'amministratore unico della società alabardata Mauro Milanese - ma questa è una cosa che passa tra sindaci e amministrazioni comunali: Brugnaro e Dipiazza sono in buoni rapporti, lo stadio è del Comune e se un accordo dovesse essere trovato in questo senso, noi lo accetteremmo, non possiamo dire certo di no. Vantaggi per la Triestina? Nessuno, ho già visto come sono andate le cose con il Pordenone: non avremmo vantaggi economici e neanche sul fronte del campo, che avrebbe comunque bisogno di una doppia manutenzione. Forse avrebbero un vantaggio solo i tifosi che vogliono vedere qualche squadra prestigiosa di serie A, e che potrebbero vedersela nello stadio di casa invece che andare a Udine o a Venezia».Insomma l'ipotesi di vedere il Venezia giocare al Rocco contro le grandi della serie A resta sul piatto. E del resto negli ultimi dieci anni lo stadio triestino è stato spesso meta di squadre che, per vari motivi, in quel momento si trovavano senza uno stadio adeguato. Ha iniziato il Cagliari quando dalla primavera del 2012 (compresa la partita che il 6 maggio consegnò alla Juve il primo dei nove scudetti consecutivi) fino alla stagione 2013/14, a causa dell'inagibilità del S.Elia e poi a beghe giudiziarie dello stadio Is Arenas, giocò a Trieste 11 partite di campionato e 2 di Coppa Italia. Nell'agosto 2013 ospite del Rocco fu l'Udinese, che per i lavori di ristrutturazione del Friuli giocò a Trieste i preliminari di Europa League contro Siroki e Slovan Liberec. L'ultimo caso è quello recente del Pordenone, che alla ripresa del campionato di B dopo la pausa per Covid, chiuse la stagione 2019/20 con 5 partite al Rocco.

- Cambio di filosofia per l'Allianz che verrà. Lo scrive Lorenzo Gatto: reduce da una stagione nella quale si era puntato su una regia tutta italiana, con la scelta iniziale di affidare la squadra alla coppia Fernandez-Ruzzier cambiata in corsa dopo la rinuncia del triestino a favore di Laquintana, nel prossimo campionato si tornerà all'origine con la scelta di un play americano. Un po' quello che era successo nell'anno del ritorno nella massima serie quando per guidare la truppa biancorossa era stato scelto un giocatore di esperienza come Chris Wright.SCELTE: La riflessione nasce attorno alle difficoltà palesate da Fernandez. Il Lobito resta un punto fermo di Trieste ma quest'anno ha faticato a reggere il peso che si è trovato ad affrontare pagando, in termini fisici, il minutaggio che gli è stato richiesto. Ha saltato qualche partita ma, aldilà del numero di presenze, solamente a tratti è stato il Fernandez che nella prima stagione in serie A era stato ai vertici della classifica del tiro da tre punti sfoderando percentuali di tutto rispetto. Quell'anno Fernandez tirò con un clamoroso 47,7% da tre segnando 8,8 punti in 17 minuti di utilizzo medio, in sostanza giocò quattro minuti in meno rispetto a quest'anno segnando però gli stessi punti e con percentuali migliori. Quell'anno Wright giocò 26 minuti di media segnando 12,5 punti.Sgravarlo della responsabilità di essere play titolare con la possibilità di alternare minuti anche da guardia potrebbe consentire al Lobito di ottimizzare il suo rendimento preservando il fisico e elevando la qualità delle sue prestazioni. Si partirà da qui nella costruzione della squadra, una scelta che presuppone inevitabilmente delle rinunce. In questo senso la società biancorossa ha già comunicato al procuratore di Tommy Laquintana la volontà di uscire dal contratto firmato la scorsa stagione dando di fatto via libera al giocatore per trovarsi una squadra nel prossimo campionato.DELIA: Sicure conferme a parte (al momento Fernandez e Andrejs Grazulis), si comincia a ragionare anche sul pacchetto lunghi della prossima Allianz. Marcos Delia ha disputato una stagione sicuramente sufficiente e le valutazioni su una sua possibile conferma in biancorosso restano aperte. Partendo dal gradimento del giocatore che, come ha più volte raccontato il suo procuratore Massimo Raseni, ha espresso il suo parere positivo su un'eventuale permanenza con la maglia dell'Allianz.RUZZIER: Intanto, fuori dalle voci di mercato, terminata a Varese una stagione in crescendo, nella quale si è ritrovato protagonista della salvezza della sua Openjobmetis, Michele Ruzzier è tornato a casa. Nei giorni scorsi si è allenato sul parquet dell'Allianz Dome assistito da Marco Legovich che, come ogni estate, segue giocatori ed ex elementi della Pallacanestro Trieste lavorando con attenzione sui fondamentali.Proprio ieri alcune voci di mercato hanno accostato Michele Ruzzier nientemeno che all'Armani Milano.

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