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MERCOLEDÌ 13 MARZO 2024

- Una squadra che deve scalare le categorie, uno stadio da gestire in proprio e da valorizzare rendendolo profittevole, un centro sportivo nel quale far crescere giovani calciatori. Questi sono gli asset sui quali gli americani hanno deciso di investire. Ben Rosenzweig ha scelto la Triestina, non solo perché Trieste rappresenta un potenziale polo strategico di sviluppo, ma in primis perché è dotata di uno stadio con potenzialità notevoli in letargo da oltre trent'anni. Sostenibilità economica e creazione di valore sono le mission di chi investe anche nello sport.

Ne parla oggi Ciro Esposito su "Il Piccolo": il "benvenuto" è stato il Nereo Rocco impraticabile ma questo pasticcio, unico in Italia e non solo, non sembra aver smontato l'operazione Rosenzweig. Gli uomini del presidente, guidati dall'ad Sebastiano Stella, si sono messi al lavoro traendo dal disagio e dai danni subiti un'opportunità per stringere il dialogo con le istituzioni. La parola d'ordine è mai più una stagione senza il Rocco, giocando in casa in esilio, frustrando i supporter e senza la possibilità di programmazione del lavoro quotidiano e delle gare (vedi play-off). E allora, una volta risolta senza costi aggiuntivi la sistemazione del manto erboso, la società si è messa al lavoro per negoziare con il Comune la concessione dello stadio. Il primo step è la proroga fino al 30 giugno del 2025 della convenzione (necessaria per l'iscrizione al prossimo campionato) in scadenza nel mese prossimo. Un anno di tempo poi per formalizzare l'atto di concessione della struttura. Il riferimento legislativo è il dgls 38/2021 (Legge sugli stadi) che consente ai privati di ottenere il diritto di gestione della struttura pubblica a fronte di un piano finanziario indirizzato al miglioramento dell'impianto sul piano strutturale e su quello della fruibilità sociale. Come dicono gli anglosassoni è un'operazione win to win: l'ente pubblico si sgrava dei costi di gestione (diverse centinaia di migliaia di euro annui), non aliena la proprietà (in caso di fallimento del privato il bene ritorna all'ente pubblico), mentre il privato può dotarsi di una struttura in grado di garantire redditività aggiuntiva e programmabile rispetto a quella derivante dall'attività sportiva. La Triestina ha già ben avviato la negoziazione e sta predisponendo il piano finanziario (come previsto dalla legge) con un investimento stimato attorno ai 30 milioni di euro. La concessione dovrebbe avere durata trentennale quindi dal 2025 al 2055. Tra gli interventi strutturali sul Rocco un nuovo impianto di illuminazione, gli sky-box e una serie di fori commerciali e punti dedicati alla ristorazione.

La seconda linea d'azione riguarda il centro sportivo. La società ha già presentato un'offerta formale preliminare all'attuale proprietario per l'acquisizione di un'area nella valle delle Noghere alle spalle del Centro Commerciale Montedoro. Per cominciare i lavori il Comune di Muggia dovrà deliberare la modifica della destinazione d'uso del terreno, e le conseguenti opere di urbanizzazione con tempi non definiti ma verosimilmente entro l'anno vista anc he la disponibilità politica finora manifestata. Il progetto prevede la costruzione di 5 campi a 11 dei quali due con fondo sintetico e gli altri in erba naturale, una foresteria e un centro medico-fisioterpico. L'entità dell'investimento è collocata in un range tra i 12 e i 15 milioni. Ma non è finita: la Triestina ha anche identificato un altro terreno in provincia di Trieste dove costruire altri tre campi di dimensioni adatte allo sviluppo dell'attività femminile e dei più piccoli (Under 12).

Insomma la Triestina americana sta accelerando per costruire quello che in molti in passato hanno cercato di realizzare (da Berti a Biasin) senza riuscirci per svariati motivi. Il club ha risanato il pregresso e sta garantendo una stagione competitiva (con iniezioni di denaro da 1,5 milioni al mese). Poi i risultati sono il sale del calcio e trascinano dell'entusiasmo del pubblico. E il 2024 finora in questo senso no è stato tutt'altro che positivo. Ma se e quando il traguardo o meglio il nastro delle infrastrutture sarà tagliato, la Trieste alabardata avrà finalmente una casa e un futuro sportivo degno della sua storia.

- Cinque giornate della fase a orologio disputate, altre cinque ancora da giocare per arrivare alla fine della stagione regolare e definire le griglie play-off che accompagneranno le formazioni di questa A2 alla lotta promozione.

Come scrive Lorenzo Gatto oggi sul quotidiano locale, detto che Forlì nel girone rosso e Trapani in quello verde hanno ormai messo da tempo al sicuro il loro primato e giocheranno tutta la post season con il vantaggio del fattore campo, nelle ultime settimane si è sorprendentemente riaperta la lotta per il secondo posto con Udine che ha rimontato la Fortitudo Bologna e la Reale Mutua Torino che approfittando della crisi conclamata di Cantù ha raggiunto i brianzoli. Posizioni ancora de definire per due tabelloni che vedranno da una parte la prima, la terza e la quinta classificata del girone rosso sfidare la seconda e la quarta di quello verde e dall'altra parte, a specchio, la prima, la terza e la quinta del girone verde sfidare la seconda e la quarta del girone rosso.

LA CORSA DI TRIESTE Con il quinto posto ormai consolidato grazie al successo contro Treviglio, la formazione di Jamion Christian affronta quest'ultima parte dell'orologio senza eccessiva pressione. Sulla carta il quarto posto di Verona sarebbe ancora attaccabile (anche se in virtù della miglior differenza canestri a favore degli scaligeri, ballano al momento due vittorie), di certo facendo un analisi delle due griglie mantenere il quinto posto vorrebbe dire evitare di finire dalla parte di Trapani. A oggi, nella consapevolezza che nel giro di un paio di giornate tutto potrebbe cambiare, Trieste si troverebbe a giocare il primo turno dei play-off contro la Sebastiani Rieti nella parte del tabellone in cui, in caso di passaggio del turno, si troverebbe di fronte Forlì.

COPPA ITALIA Nel frattempo, il campionato si ferma per fare spazio alle finali di Coppa Italia che si disputeranno nel prossimo week end nel rinnovato Palazzetto dello Sport di Viale Tiziano a Roma. Un'occasione di confronto importante per le squadre di vertice, ricordando però che queste partite non saranno una cartina di tornasole credibile perchè ancora troppo lontane dall'inizio dei play-off. Il programma delle semifinali si aprirà sabato 16 marzo, alle 16.15, con il match tra Unieuro Forlì-San Bernardo Cantù e proseguira in serata, alle 20.45 con la sfida tra Trapani Sharks e Fortitudo Bologna. Finale domenica 17 marzo alle 20.45, tutte le partite saranno trasmesse in eslusiva su Mediaset e, in esclusiva, sulla piattaforma Infinity.

RECUPERI Approfittando della pausa, in scena alcuni dei recuperi della giornata parzialmente posticipata per la finestra delle qualificazioni europee delle nazionali. In campo le due formazioni regionali: domani alle 20.30, al Carnera di Udine, la Old Wild West di Adriano Vertemati ospita la Luiss Roma in un match che in attesa del recupero della Fortitudo contro Treviglio potrebbe lanciare i friulani al secondo posto solitario, venerdì sempre alle 20.30, al Pala Gesteco, Cividale ospiterà invece la Reale Mutua Torino.

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