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Serie C 2018/19 - Girone B


Messaggi raccomandati

17 minuti fa, ndocojo ha scritto:

In entrambi i casi la squadra che riva dal basso no se fa duecento turni de playoff

Infatti potrebbe anche essere un formula sensata, l'ultimissima della B tutto sommato può essere alla portata della terza della C, ma non dopo la via crucis dei playoff.

Qui c'è il tema della riorganizzazione dei tornei, la serie C dovrebbe avere al massimo due gironi ( secondo me uno,è anche troppo, ma abbiamo già toccato il tema) e a questo punto modulando correttamente  il numero delle retrocessioni fai direttamente terza/e  della C contro quello che volete voi della B...ma senza la via Crucis... che non ha senso d'esistere, per costi e spirito sportivo..

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1 ora fa, mavericks62 ha scritto:

Perlomeno partita secca in casa della squadra di C

purtroppo però non esisti un'organizzazione super partes che decidi con criteri de equità e correttezza… basta veder come xe stadi calpestadi i diritti della C da parte della Lega B, el tutto per un pochi de soldi in più su cui non ghe iera diritti… inoltre adesso sembra che la B gabbi portado avanti la richiesta de diminuir da adesso el fondo per le retrocesse dalla A che poi i se spartissi fra tutti, anche qua calpestando diritti acquisiti sui quali le retrocesse forsi gavessi za fatto el proprio piano finanziario… in pratica questa gentaglia, per esser gentili, decidi fra de lori chi e de quanto derubar invocando el fatto de esser la maggioranza e quindi de aver deciso "democraticamente"... per mi non solo i fa partida secca in casa della B ma anche con due risultati su tre ma anche i li fa partir de 2-0 tanto per esser più sicuri

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Il 3/12/2018 Alle 21:48, ndocojo ha scritto:

[Calcio da dietro e l'educazione finanziaria]

Dopo i bond obbligazionari di Frosinone e Pescara, sottoscrivibili sulla piattaforma Tifosy (di cui è cooproprietario Gianluca Vialli), il Pordenone Calcio compie lo step successivo e si prepara a grandi passi per il lancio del suo equity bond. Obiettivo 2020, obiettivo Serie B, facendo soci i propri tifosi. Infatti, quello che differenzierà l'operazione messa in campo da ciociari e abruzzesi, rispetto ai friulani, sarà il ruolo dei tifosi/sottoscrittori. Non creditori del prestito fatto con le quote sottoscritte, ma soci a tutti gli effetti nel capitale di rischio della società. Con dividendi da poter riscuotere, utili da conseguire o perdite da gestire. Un vero di salto di qualità nella visione del tifoso, che si discosta dall'azionariato popolare, dove la proprietà è diffusa e polverizzata in migliaia di quote (sullo schema delle public Company anglosassoni), ma che responsabilizza chi vorrà entrare nel progetto Pordenone. La società ha già presentato il progetto nella sala consiliare del comune e tutto l'iter di raccolta verrà seguito dalla piattaforma digitale "The best equity". 

Piccola considerazione a margine della notizia, che troverete anche più completa di dati su altri lidi. Investimenti del genere non sono per sprovveduti, ma per chi vive realmente il territorio. Nel progetto c'è scritto che le somme raccolte verranno anche utilizzate per il rafforzamento della rosa. Qui sta forse la criticità più grande di tutto il progetto. Se un'infrastruttura ha un suo costo fisso certo, dato dal preventivo delle aziende partecipanti alla costruzione, chi razionalizza il risultato ed i prezzi di un mercato aleatorio come quello dei calciatori? Certo è che la strada è comunque tracciata. Il finanziamento dal basso, o crowdfunding per fare i fighi, è e sarà sempre più utilizzato (in primis dalle squadre delle serie inferiori), principalmente come riaffermazione della simbiosi tra squadra di calcio e realtà territoriale.

http://jzsportnews.com/2018/12/06/pordenone-2020-un-club-nel-club/

Ecco qua, con qualche dettaglio in più, almeno per quanto riguarda il range di quote.

Del resto, non ci sono in giro troppe informazioni specifiche

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Comunque , secondo me, 4 sole promozioni da 3 gironi dalla C alla B non è accettabile. Su 60 squadre solo 4 promozioni sono poche ... Quindi o aumentano le squadre della B (aumentando i posti disponibili ogni anno) , o diminuiscono le squadre in C... Perché così come è strutturata la C una Società competitiva ed ambiziosa come ad esempio la nostra rischia di morirci 30 anni in C visti i pochissimi posti disponibili alla salita ogni anno.

 

Modificato da Erreemme
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Adesso, Erreemme ha scritto:

Comunque , secondo me, 4 sole promozioni da 3 gironi dalla C alla B non è accettabile. Su 60 squadre solo 4 promozioni sono poche ... Quindi o aumentano le squadre delle B (aumentando i posti disponibili ogni anno) , o diminuiscono le squadre i C... Perché così come è strutturata la C una società competitiva ed ambiziosa come ad esempio la nostra rischia di morirci 30 anni in C visti i pochissimi posti disponibili alla salita ogni anno.

 

Comunicheremo la tua disapprovazione al Consiglio Federale...?

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Io farei A 18 squadre B 20 squadre C due gironi da 20. 

4 retrocessioni dalla A alla B  quattro dalla B alla C e relative promozioni senza play off. Al massimo per migliorare la qualita'  promozioni dalla Calla B: 2  promozioni dirette per le vincitrici ciascun girone di C  e due al termine di spareggio con le ultime due della B.

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Aggiungo. farei 12 gironi di serie D invece dei 9 attuali per diminuire i costi di trasferta, trattandosi di dilettanti, e le vincitrici di ciascun girone  si incontrano in play off per i 4 posti disponibili.(4 gironcini da 3) oppure  meglio ancora due gironi da 6 con solo due promozioni da D a C e  quindi due sole retrocessioni da C a D per le problematiche dei giocatori che sono a cavallo tra professionismo e dilettantismo. Le seconde squadre (seconde  di squadre di A) sarebbero utili ma non certo cosi' com' e'  ora.  O tutti o nessuno.  Piuttosto si potrebbe dare la possibilita'  ai giovani che escono dalla primavera delle squadre di A o di B  di andare in prestito gratuito in B o C ma mai piu' di uno per squadra minore. Cioe'   mai 2 primavera Inter per esempio  al Pordenone ma al massimo 1 al Pordenone ed  1 al Vicenza tanto per   evitare le "comunelle" o "marachelle" chiamiamole come si vuole.  Niente di nuovo  si faceva gia' ai miei tempi  negli anni 60....Prati ando' alla Salernitana, Madde' all'Alessandria, Nello Santin  al LR Vicenza ecc. e tutti in prestito gratuito pagati dalla societa' minore secondo le loro tabelle di stipendio e non sulla base degli stipendi della squadra maggiore! Ci  si temprava il fisico e  lo spirito e chi aveva i "maroni"  rientrava alla base e giocava poi in prima squadra come i 3 citati. Parlo di 3 De Martino del Milan a mo' di esempio ma valeva per tutte le principali squadre di A.  Un po' difficile al giorno d'oggi  perché un "primavera" si sente gia' arrivato nonostante non sia nemmeno a meta' del tragitto per diventare professionista dato che un Primavera attuale corrisponde a malapena a uno Juniores dei miei tempi. I De Martino erano gia' le riserve potenziali  della prima squadra e venivano appunto mandati a farsi le ossa" normalmente in serie C. Pero' in quel modo abbiamo avuto una marea di giocatori degli anni 60 70 e 80 che sono diventati professionisti veri. Sarebbe una delle tante riforme.

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3 ore fa, Cip ha scritto:

Aggiungo. farei 12 gironi di serie D invece dei 9 attuali per diminuire i costi di trasferta, trattandosi di dilettanti, e le vincitrici di ciascun girone  si incontrano in play off per i 4 posti disponibili.(4 gironcini da 3) oppure  meglio ancora due gironi da 6 con solo due promozioni da D a C e  quindi due sole retrocessioni da C a D per le problematiche dei giocatori che sono a cavallo tra professionismo e dilettantismo. Le seconde squadre (seconde  di squadre di A) sarebbero utili ma non certo cosi' com' e'  ora.  O tutti o nessuno.  Piuttosto si potrebbe dare la possibilita'  ai giovani che escono dalla primavera delle squadre di A o di B  di andare in prestito gratuito in B o C ma mai piu' di uno per squadra minore. Cioe'   mai 2 primavera Inter per esempio  al Pordenone ma al massimo 1 al Pordenone ed  1 al Vicenza tanto per   evitare le "comunelle" o "marachelle" chiamiamole come si vuole.  Niente di nuovo  si faceva gia' ai miei tempi  negli anni 60....Prati ando' alla Salernitana, Madde' all'Alessandria, Nello Santin  al LR Vicenza ecc. e tutti in prestito gratuito pagati dalla societa' minore secondo le loro tabelle di stipendio e non sulla base degli stipendi della squadra maggiore! Ci  si temprava il fisico e  lo spirito e chi aveva i "maroni"  rientrava alla base e giocava poi in prima squadra come i 3 citati. Parlo di 3 De Martino del Milan a mo' di esempio ma valeva per tutte le principali squadre di A.  Un po' difficile al giorno d'oggi  perché un "primavera" si sente gia' arrivato nonostante non sia nemmeno a meta' del tragitto per diventare professionista dato che un Primavera attuale corrisponde a malapena a uno Juniores dei miei tempi. I De Martino erano gia' le riserve potenziali  della prima squadra e venivano appunto mandati a farsi le ossa" normalmente in serie C. Pero' in quel modo abbiamo avuto una marea di giocatori degli anni 60 70 e 80 che sono diventati professionisti veri. Sarebbe una delle tante riforme.

discorso pienamente condiviso ma ahimè oggi ci sono i "procuratori"...bella cagata

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3 ore fa, Cip ha scritto:

Io farei A 18 squadre B 20 squadre C due gironi da 20. 

4 retrocessioni dalla A alla B  quattro dalla B alla C e relative promozioni senza play off. Al massimo per migliorare la qualita'  promozioni dalla Calla B: 2  promozioni dirette per le vincitrici ciascun girone di C  e due al termine di spareggio con le ultime due della B.

78 squadre professionistiche per il sistema calcio dell’Italia di oggi non sono sostenibili. 

Ok A e B, C a girone unico da 20 squadre.

Il resto dilettanti.

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2 ore fa, poli ha scritto:

78 squadre professionistiche per il sistema calcio dell’Italia di oggi non sono sostenibili. 

Ok A e B, C a girone unico da 20 squadre.

Il resto dilettanti.

Posso anche condividere ma non e' realizzabile perché 20 squadre di C che si spostano da Bolzano a Trapani o da Lecce a  Cuneo sono impensabili. Certo avresti una selezione  migliore fra i giocatori ma 20 squadre sole di C e' impossibile. Puoi invece considerare l'ipotesi di una C semi-professionistica con dei tetti salariali. Io penso che automaticamente molti procuratori abbandonerebbero l'osso e ne gioverebbe tutto il movimento.

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1 ora fa, morodesede ha scritto:

mah… anche in D c'erano i tetti salariali ma poi sappiamo come va e finire…

Ok ma le regole sono perfettibili. D'altra parte chiedo a tutti:  quanti giocatori realmente professionisti ci sono nelle squadre del nostro girone? Parlando anche semplicemente dell'Unione quanti sarebbero i giocatori che  "realmente" possiamo considerare professionisti in una serie C molto selezionata  come proponeva Poli:   Lambrughi Granoche forse Bracaletti (di qualche anno fa) e probabilmente i 3-4 che hanno avuto esperienze nelle primavere di squadre professionistiche importanti a prescindere dal ruolo che hanno quest'anno nell'unione (tipo Bariti che fa la riserva).

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Visti gli highlights della partita del Vicenza....mamma mia i ga segnado su un ribattin pazzesco e el Teramo se ga magnado el magnabile....piu cui che giudizio ga sto mati....ma prima o poi ghe girerà storto anche a lori santo cielo....al Rimini invece sull'ultima azion che i stava per crossar in area del Pordenon l'arbitro ga fisciado la fine...mah...no dico che xe malafede ma santo cielo...

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2 minuti fa, Roberto24 ha scritto:

Visti gli highlights della partita del Vicenza....mamma mia i ga segnado su un ribattin pazzesco e el Teramo se ga magnado el magnabile....piu cui che giudizio ga sto mati....ma prima o poi ghe girerà storto anche a lori santo cielo....al Rimini invece sull'ultima azion che i stava per crossar in area del Pordenon l'arbitro ga fisciado la fine...mah...no dico che xe malafede ma santo cielo...

Ravenna non Rimini

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