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Ospite massi
Inviato (modificato)

Cercavo un ristorante, ma la testa era allo stadio. Passeggiavo per le vie di Lucca, ma il pensiero rimaneva fisso: "Basteranno due gol di vantaggio"? Poi la pioggia, il sole, metti il maglioncino e togli il maglioncino (che alla fine indosso alla rovescia pazzo di gioia). Il palo di Carreuzzo e il dito medio a chi voleva la nostra fine. Poi i supplementari, Berti in curva e il triplice fischio. I cori, le lacrime e la certezza di aver vissuto un momento storico: chissà quando tornerà un giorno cusì, diseva el mato.

In curva ricordo i muli con la bandiera e la maglia dell'Unione. Qualcuno mi racconta di aver visto una marea alabardata partire in gruppo in quel giorno qualunque di giugno da Trieste a Lucca. Ora dice di ricordarsi di avere visto arrivare più pullman di ritorno in piazza Unità, con gente colorata, alticcia quanto basta, per una festa di popolo, attesa da troppo tempo. Da quella Triestina di Buffoni, Ascagni e Costantini o quella di Lombardo.

Se chiudo gli occhi, capisco di aver visto l'Unione con i gol di Gubellini sfiorare la serie A e quella di Maran sognare i play off, forse troppo poco: bon semo tifosi abitua: alti, pochi, e bassi, molti, ci hanno accompagnato in questi anni, ma era una storia che dava l'idea di non finire mai, un Purgatorio sì, ma che non dava l'impressione dell`Inferno.

E, come in ogni sofferenza che si rispetti, in questi anni ho visto un cioccolataio vegano, un paffuto cameriere, un comico romagnolo finto magro e triestini con poca, anzi niente, Triestina dentro. Nel frattempo pensavo... ma cosa casso ci fanno il Sassuolo in serie A, l'Entella in B e tuttocuoio in lega pro.

E una ruota che gira, mi dicevo, prima o poi toccherà anche a noi capire l'effetto che avrebbe fatto, bastava aspettare (vengo anch'io, no tu no. Ma perché? Perché no). Poi, un bel giorno ho visto anche il Frosinone lassù: una squadra costruita con tanta testa e quattro soldi, che gioca in uno stadio piuttosto ridicolo: un sogno che diventava realtà. Per loro. E nel ritorno a casa in un giorno di maggio qualunque mi sono accorto di uno strano silenzio intorno al Rocco. Un silenzio totale a due passi da quel famoso luogo di festa che urlava Berti sindaco! Il silenzio intorno al Rocco, e pure al vicino Grezar, mi è sembrato come un piatto di gnocchi senza sugo, come Trieste senza il mare, come Barcola con i parcheggi a pagamento.

Ma come, è una volta c'era casino, con i "vecieti" che seguono con ogni tempo l'allenamento, i giocatori che escono con le macchine dal recinto del campo. Ma dove saranno mai finiti?

La sveglia mi fa sobbalzare, tutto sudato e spettinato. Era un incubo, grazie a Dio. Meno mal! Poi mi guardo intorno, penso a ridarola e capisco di viverlo da sveglio, questo sogno di fine dei giochi, di fine corsa, di sogni perduti. E penso a tutto quello che non mi sono goduto in questi anni alabardati, all'oggi e ad un domani che forse non ci sarà. Proprio come il marchio in bacheca. Mi rendo conto che quello che ho sognato, come il Rocco attorniato dal silenzio, potrebbe avverarsi presto. Torno a letto, spengo la lampada economica dell'ikea, imponendomi di sognare quel famoso pullman di ritorno da Lucca e i giocatori con il megafono in Piazza Unità. Pulman che purtroppo non arriva più. Pontrelli però... se ne vada almeno dal sogno! Subito!

Modificato da massi
Ospite massi
Inviato

Massi, ti aspetto al casello di Affi?

Grazie mex. Ma Seguirò da lontano. Finché ci sono i romani non metto piede in stadio. Mi hanno scippato una passione nata bel 1977. Ho seguito l'unione dalla radiolina anche all'ospedale negli anni 80. Rivoglio la libertà per i nostri colori!

Ospite massi
Inviato

La libertà sta dentro noi stessi... e nelle scelte che facciamo....

Io ho scelto di non stare con questa proprietà dallo scorso agosto. Forse sbagliando, ma le cose "di passione" si fanno anche d'istinto. Rispetto comunque la vostra scelta (diversa dalla mia per qualche mese) e apprezzo molto tutti gli sforzi che avete fatto negli ultimi tempi. Speriamo se ne vada. Per me, questione di opinioni, conta più questo, che la salvezza. Tanto con una proprietà seria, per tutti noi lo scommetto, non conterebbe nulla la categoria. Ci sarebbe solo la Triestina in prima categoria o eccellenza che sia.

Inviato

Cercavo un ristorante, ma la testa era allo stadio. Passeggiavo per le vie di Lucca, ma il pensiero rimaneva fisso: "Basteranno due gol di vantaggio"? Poi la pioggia, il sole, metti il maglioncino e togli il maglioncino (che alla fine indosso alla rovescia pazzo di gioia). Il palo di Carreuzzo e il dito medio a chi voleva la nostra fine. Poi i supplementari, Berti in curva e il triplice fischio. I cori, le lacrime e la certezza di aver vissuto un momento storico: chissà quando tornerà un giorno cusì, diseva el mato.

In curva ricordo i muli con la bandiera e la maglia dell'Unione. Qualcuno mi racconta di aver visto una marea alabardata partire in gruppo in quel giorno qualunque di giugno da Trieste a Lucca. Ora dice di ricordarsi di avere visto arrivare più pullman di ritorno in piazza Unità, con gente colorata, alticcia quanto basta, per una festa di popolo, attesa da troppo tempo. Da quella Triestina di Buffoni, Ascagni e Costantini o quella di Lombardo.

Se chiudo gli occhi, capisco di aver visto l'Unione con i gol di Gubellini sfiorare la serie A e quella di Maran sognare i play off, forse troppo poco: bon semo tifosi abitua: alti, pochi, e bassi, molti, ci hanno accompagnato in questi anni, ma era una storia che dava l'idea di non finire mai, un Purgatorio sì, ma che non dava l'impressione dell`Inferno.

E, come in ogni sofferenza che si rispetti, in questi anni ho visto un cioccolataio vegano, un paffuto cameriere, un comico romagnolo finto magro e triestini con poca, anzi niente, Triestina dentro. Nel frattempo pensavo... ma cosa casso ci fanno il Sassuolo in serie A, l'Entella in B e tuttocuoio in lega pro.

E una ruota che gira, mi dicevo, prima o poi toccherà anche a noi capire l'effetto che avrebbe fatto, bastava aspettare (vengo anch'io, no tu no. Ma perché? Perché no). Poi, un bel giorno ho visto anche il Frosinone lassù: una squadra costruita con tanta testa e quattro soldi, che gioca in uno stadio piuttosto ridicolo: un sogno che diventava realtà. Per loro. E nel ritorno a casa in un giorno di maggio qualunque mi sono accorto di uno strano silenzio intorno al Rocco. Un silenzio totale a due passi da quel famoso luogo di festa che urlava Berti sindaco! Il silenzio intorno al Rocco, e pure al vicino Grezar, mi è sembrato come un piatto di gnocchi senza sugo, come Trieste senza il mare, come Barcola con i parcheggi a pagamento.

Ma come, è una volta c'era casino, con i "vecieti" che seguono con ogni tempo l'allenamento, i giocatori che escono con le macchine dal recinto del campo. Ma dove saranno mai finiti?

La sveglia mi fa sobbalzare, tutto sudato e spettinato. Era un incubo, grazie a Dio. Meno mal! Poi mi guardo intorno, penso a ridarola e capisco di viverlo da sveglio, questo sogno di fine dei giochi, di fine corsa, di sogni perduti. E penso a tutto quello che non mi sono goduto in questi anni alabardati, all'oggi e ad un domani che forse non ci sarà. Proprio come il marchio in bacheca. Mi rendo conto che quello che ho sognato, come il Rocco attorniato dal silenzio, potrebbe avverarsi presto. Torno a letto, spengo la lampada economica dell'ikea, imponendomi di sognare quel famoso pullman di ritorno da Lucca e i giocatori con il megafono in Piazza Unità. Pulman che purtroppo non arriva più. Pontrelli però... se ne vada almeno dal sogno! Subito!

Non ho mai seguito i post di calcio (a parte per la morte di Berti)... complimenti per questo ballissimo testo, per il sentimento per la Triestina e non solo.
Ospite massi
Inviato

Cercavo un ristorante, ma la testa era allo stadio. Passeggiavo per le vie di Lucca, ma il pensiero rimaneva fisso: "Basteranno due gol di vantaggio"? Poi la pioggia, il sole, metti il maglioncino e togli il maglioncino (che alla fine indosso alla rovescia pazzo di gioia). Il palo di Carreuzzo e il dito medio a chi voleva la nostra fine. Poi i supplementari, Berti in curva e il triplice fischio. I cori, le lacrime e la certezza di aver vissuto un momento storico: chissà quando tornerà un giorno cusì, diseva el mato.

In curva ricordo i muli con la bandiera e la maglia dell'Unione. Qualcuno mi racconta di aver visto una marea alabardata partire in gruppo in quel giorno qualunque di giugno da Trieste a Lucca. Ora dice di ricordarsi di avere visto arrivare più pullman di ritorno in piazza Unità, con gente colorata, alticcia quanto basta, per una festa di popolo, attesa da troppo tempo. Da quella Triestina di Buffoni, Ascagni e Costantini o quella di Lombardo.

Se chiudo gli occhi, capisco di aver visto l'Unione con i gol di Gubellini sfiorare la serie A e quella di Maran sognare i play off, forse troppo poco: bon semo tifosi abitua: alti, pochi, e bassi, molti, ci hanno accompagnato in questi anni, ma era una storia che dava l'idea di non finire mai, un Purgatorio sì, ma che non dava l'impressione dell`Inferno.

E, come in ogni sofferenza che si rispetti, in questi anni ho visto un cioccolataio vegano, un paffuto cameriere, un comico romagnolo finto magro e triestini con poca, anzi niente, Triestina dentro. Nel frattempo pensavo... ma cosa casso ci fanno il Sassuolo in serie A, l'Entella in B e tuttocuoio in lega pro.

E una ruota che gira, mi dicevo, prima o poi toccherà anche a noi capire l'effetto che avrebbe fatto, bastava aspettare (vengo anch'io, no tu no. Ma perché? Perché no). Poi, un bel giorno ho visto anche il Frosinone lassù: una squadra costruita con tanta testa e quattro soldi, che gioca in uno stadio piuttosto ridicolo: un sogno che diventava realtà. Per loro. E nel ritorno a casa in un giorno di maggio qualunque mi sono accorto di uno strano silenzio intorno al Rocco. Un silenzio totale a due passi da quel famoso luogo di festa che urlava Berti sindaco! Il silenzio intorno al Rocco, e pure al vicino Grezar, mi è sembrato come un piatto di gnocchi senza sugo, come Trieste senza il mare, come Barcola con i parcheggi a pagamento.

Ma come, è una volta c'era casino, con i "vecieti" che seguono con ogni tempo l'allenamento, i giocatori che escono con le macchine dal recinto del campo. Ma dove saranno mai finiti?

La sveglia mi fa sobbalzare, tutto sudato e spettinato. Era un incubo, grazie a Dio. Meno mal! Poi mi guardo intorno, penso a ridarola e capisco di viverlo da sveglio, questo sogno di fine dei giochi, di fine corsa, di sogni perduti. E penso a tutto quello che non mi sono goduto in questi anni alabardati, all'oggi e ad un domani che forse non ci sarà. Proprio come il marchio in bacheca. Mi rendo conto che quello che ho sognato, come il Rocco attorniato dal silenzio, potrebbe avverarsi presto. Torno a letto, spengo la lampada economica dell'ikea, imponendomi di sognare quel famoso pullman di ritorno da Lucca e i giocatori con il megafono in Piazza Unità. Pulman che purtroppo non arriva più. Pontrelli però... se ne vada almeno dal sogno! Subito!

Non ho mai seguito i post di calcio (a parte per la morte di Berti)... complimenti per questo ballissimo testo, per il sentimento per la Triestina e non solo.

Grazie. Sono contento che a due persone sia piaciuto. Alla prossima.

Ospite massi
Inviato (modificato)

tre

Grazie Fabio. Un abbraccio. Speremo de riviver un giorno certe emozioni, ma son pessimista, anche perché mi risulta che Pontrelli non abbia nessuna intenzione di andarsene. Quindi mi aspetta un altro anno di purgatorio, prendendomi tutte le critiche del caso. Era dal 1977 che non facevo un'annata senza vedere la Triestina. Domani, questa diventerà la prima dopo 38 anni. Va così.

Modificato da massi
Ospite massi
Inviato

Siamo in sei. Ma meno siamo meglio stiamo....

Sei veramente coinvolto dal risultato di oggi o come me aspetti di esultare, qualsiasi sia la serie, per l'addio del duro e ridarola magari portandosi il triestino allenatore a Roma?

Ospite massi
Inviato (modificato)

Dallo streaming amatoriale si sentono tutti i commenti di Pontrelli. Non sembra proprio uno convinto ad andarsene. Anzi...

Se salvezza sarà, speriamo non sia inutile.

Modificato da massi
Inviato

Siamo in sei. Ma meno siamo meglio stiamo....

Sei veramente coinvolto dal risultato di oggi o come me aspetti di esultare, qualsiasi sia la serie, per l'addio del duro e ridarola magari portandosi il triestino allenatore a Roma?

Mi permetto di rispondere per Mex, che sta guidando.

Ma che ha passato il secondo supplementare sulla rete di recinzione, e sul 2-1 si è lasciato andare a cose inconsulte, come tutti del resto.

Ovviamente, come me e come te, si augura che Pontrelli se ne vada al più presto.

Però credimi, se sei a uno spareggio e lo vinci così,

l'esultanza moderata è contro la natura umana. Poi i problemi restano, impossibile non concordare.

Ospite massi
Inviato (modificato)

Pontrelli ha dichiarato, come avevo ampiamente previsto, che non vende. Da parte mia non c'è nulla da festeggiare. Non critico chi lo fa, ci mancherebbe, ma ho solo un'altra opinione. Nulla fa festeggiare. Ci aspetta un anno simile al precedente. Rimango, dove sono dallo scorso agosto. Dal suo arrivo, signor saccente. Sulla sponda del fiume. Aspetterò.

Una cosa sola, signor Pontrelli, lei adesso non mi può portare via più niente, perché si è toccato il fondo in una stagione ridicola! Quindi sbattuto il c**o, il fondo è toccato,peggio di lei non potrà mai fare nessuno. La prossima stagione con lei sarà solo una noiosissima replica. Del fondo.

Modificato da massi
Ospite massi
Inviato (modificato)

Sta festeggiando anche la pagina Facebook ufficiale dell'Unione. Dopo il silenzio delle sconfitte, oggi sono stati pubblicati 8 post. Ogni altro commento è superfluo. La presa per i fondelli continua.

Modificato da massi
Inviato

ma perché no i dovessi festeggiar?.... mi capisso che te dia fastidio che sti matti sia contenti, ma lori ga un programma che i spera de farse un pochi de soldi mantenendo la categoria e xe un bagno de sangue se non la mantien e nel recupero dei supplementari la seconda iera la roba più probabile, per no dir quasi sicura e ghe xe andà ben... i devi pianzer per farte piazer a ti?...

Ospite massi
Inviato (modificato)

Dove eravamo rimasti? A... ridarola. Non solo non se ne andranno il finto magro e il finto eroe, ma pare certa una loro permanenza a Trieste anche per la prossima stagione. Non saranno completamente soli. Qualche amico tribunaro è pronto a rimanere a gridare Unione Unione. Qualche mossa per spaccare palle e tifoseria è dietro l'angolo. Peccato. Ci troveremo cornuti e mazziati. Squadra buona o "lofi" direbbero in Emilia, con un comandante pasticcione, fuori e dentro ai suoi interessi, porterebbe sempre al delirio. A uno spettacolo di nani e ballerini. Mazziati? Si anche mazziati perche dopo aver pagato il biglietto del circo, ingozzandoci di schifezze, penseremo: forsi saria stado meio fonderse. Forsi.

Io ho toccato il fondo, quindi per me vedere un derby tra lido adriano e la vera Triestina, quella con il marchio, magari che stringe la mano all'ufm, sarebbe come trovare una cima.

E' ora di rinascere amici. Costi quel che costi.

Modificato da massi

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