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Gonzalez aspetta solo di essere esonerato, lo si capisce dalla sua mimica.  Non ci crede più, la squadra non crede più in lui (se mai ci ha creduto...). Da che mondo e mondo quando la situazione è questa si cambia allenatore visto che cambiare tutta la squadra non si può.  Poi un altro lungo serve in ogni caso, anzi sarebbe servito già ad agosto. 

LUNEDÌ 22 DICEMBRE 2025 - Il tributo del Menti in festa alla sua squadra ammazza-campionato da una parte, dall'altra gli alabardati comunque applauditi dal manipolo di coraggiosi triestini giunti a Vicenza. Le due facce impietose del calcio si incarnano nell'ultima partita dell'anno. Lo scrive Ciro Esposito: sotto una curva uno squadrone con un società solida alle spalle, sotto l'altra i ragazzi di Tesser che hanno fatto della resilienza ai disastri societari la loro arma. Hanno vinto i più forti ma in campo la differenza non è stata abissale, anzi. La Triestina ha contrapposto alla corazzata di Gallo la disciplina, l'orgoglio e la voglia di resistere. Nella prima frazione l'Unione avrebbe anche potuto scalfire la corazza berica ma il killer instinct non è nelle sue corde. Il tecnico di casa ha a disposizione due squadre, Tesser nemmeno cinque giocatori per i cambi. La differenza è anche questa e così nel finale di gara la capolista ha pescato il jolly con Tribuzzi. Il Vicenza ha costruito di più com'era logico, ha colpito un palo e quindi non si può certo dire che non abbia meritato. Ma l'Unione esce a testa alta dal Menti stracolmo di supporter già proiettati verso la B e con l'en plein di vittorie. La Triestina viaggia in tutt'altra direzione ma non certo per colpa di questa sconfitta, né per quello che in questa stagione ha saputo fare. L'IMPEGNO E I DUBBI Nonostante le temperature l'Unione chiude l'anno sotto zero in classifica. Ma per l'impegno merita un applauso. Un atteggiamento serio e anche i 21 punti fatti dovrebbero essere sufficienti a spronare la società a tenere duro se solo avesse chiaro in testa quale progetto voglia perseguire. E la decisione sul da farsi rinviata a gennaio non tranquillizza ambiente e giocatori. GLI ASSETTI Da settimane Attilio Tesser non può schiodarsi dallo stesso undici di partenza. E allora il tecnico di Montebelluna di necessità virtù confidando su un centrocampo d'esperienza e sull'estro di Gunduz e in parte di Vicario per la fase offensiva. Sull'altro fronte Gallo può contare su un squadra doppia di livello. Rispetto alla previsione il tecnico di casa insersce in mediana Rada. I PRIMI RISCHI L'Unione rischia subito di andare sotto ma Matosevic è bravissimo respingere l colpo di testa da cinque metri di Rada. La Triestina risponde due minuti dopo con affondo e conclusione alta di Crnigoj. L'Unione gioc con equilibrio e ordine e il Vicenza si rende pericoloso solo con un una girata di Morra che sfiora il palo, con Matosevic fuori causa. Dopo il 20' sale la pressione vicentina che produce un serie di corner. Nel finale di frazione tuttavia gli alabardati riescono ad allentare l'aggressione dei padroni di casa. RIPARTENZA PIMPANTE Si riparte con la Triestina che appare intenzionata a metterci più energia. Il Vicenza tuttavia è un martello: lavora sulle fasce, accelera e colpisce il palo esterno con Morra al 5'. Vicario si infortuna in uno scontro a centrocampo ed entra Faggioli (12'). I CAMBI PESANO Gallo invece cambia per dare slancio al suo Vicenza: davanti con Rauti per Capello, sulla destra con Tribuzzi per Caferri. Ci prova Costa dalla distanza al 21' ma la rasoiata finisce a fil di palo. Ma anche la Triestina va vicina al gol con un diagonale di Gunduz. Il Vicenza non si fa prendere dall'ansia ma vuole vincere e getta nella mischia anche Stuckler. GOL E REAZIONE All'Unione non resta che stringere i denti fino a quando sulla destra proprio il neoentrato Tribuzzi trova la conclusione (deviata) che batte Matosevic. L'Unione però non è mai doma e un'incursione di Pedicillo a destra viene fermata con un sospetto fallo ai margini dell'area. Le immagini suggeriscono all'arbitro di concedere una punizione dal limite (e doveva essere giallo e espulsione di Costa). Matosevic poi salva su Stuckler di testa. Il Vicenza sfiora il raddoppio con gli alabardati protesi in avanti. Ancora una volta chapeau agli uomini di Tesser che danno l'addio a un anno terribile a testa alta. - Quella che doveva essere la partita del riscatto si è trasformata nell'ennesimo capitolo di un'eclissi che continua. La Pallacanestro Trieste cade anche a Varese, si arrende 84-69 alla Openjobmetis e piomba in una crisi d'identità che non ha davvero fine. Non sono bastati i panni sporchi lavati in famiglia dopo lo scontro tra Juan Toscano-Anderson e coach Israel Gonzalez visto contro Wurzburg: sul parquet di Masnago è andata in scena la versione sbiadita di una squadra che pare aver smarrito la bussola tecnica ed emotiva. Se la sconfitta in Champions era stato un chiaro segnale d'allarme, questo nuovo stop in campionato apre scenari inquietanti sulla tenuta dello spogliatoio e di un progetto tecnico che non sembra in grado di trovare soluzioni. La pochezza di una serie A che vede l'ottava ferma a dieci punti tiene Trieste settima in classifica. Ma è un percorso che non basta, non può bastare a soddisfare le aspettative di una società che si era presentata ai nastri di partenza del campionato con ben altri obiettivi. LA PARTITA Solito pessimo avvio di Trieste che sotto i colpi di Iroegbu, Moore e Renfro scivola sotto 6-0 dopo i primi due minuti di partita. E' Ross a tenere in linea di galleggiamento la sua squadra, sul 7-4 i primi cambi di Gonzalez che prima inserisce Ruzzier per Ross e Candussi per Brooks poi da spazio a Toscano-Anderson per Uthoff e Moretti per Brown. Varese prova a scappare con la bomba di Librizzi, in un primo quarto che non esalta il popolo di Masnago (1/8 da tre per Varese e 0/6 per Trieste), ospiti che rispondono con Candussi, Moretti e sbagliano con Toscano-Anderson la bomba che avrebbe potuto regalare loro il primo vantaggio della partita. Nemmeno il tempo di registrare il pareggio firmato Moretti che Varese spara due bombe in faccia ai biancorossi. Stewart e Moore a segno per il 19-13 sul quale Gonzalez è costretto a fermare la partita. Trieste esce bene dal time-out, con il canestro di Toscano-Anderson su assist di Brooks e la prima bomba della sua partita firmata Ruzzier. Le triple di Brown e Ross allungano il parziale biancorosso, sul 22-27 è Kastritis a chiamare minuto. Alviti sblocca i suoi ma è un ottimo Ross (13 punti in 13' con un solo errore dal campo) a tenere la sua squadra avanti sul 32-37 di metà tempo. INCUBO TERZO QUARTO Pessimo l'avvio di ripresa con Moore e Iroegbu che danno vigore alla rimonta di una Openjobmetis che con un parzialone di 13-2 rimonta, aggancia e sorpassa Trieste toccando nuovamente il più 6 sul 45-39. Time-out obbligato per Gonzalez, Ramsey innesca Uthoff per una tripla preziosissima, dall'altra parte rispondono però Iroegbu da tre e il 2+1 di Stewart per il massimo vantaggio dei padroni di casa. Trieste affonda in un mare di palle perse (già 17 al 28'), la tripla di Nkamhoua fissa il 22-5 di parziale che lancia l'Openjobmetis sul 53-42. Trieste prova a reagire con le bombe di un ritrovato Moretti ma non riesce a ridurre il passivo chiudendo il terzo quarto sotto 60-48. Ancora Moretti, assieme a Brown, riporta Trieste sotto la doppia cifra di svantaggio, 67-58 con 6' sul cronometro. FINALE HORROR Ci sarebbe il tempo per tentare l'impresa, Toscano-Anderson firma il meno 6 con la tripla del 67-61 ma è un fuoco di paglia che si spegne presto. La Openjobmetis riprende in mano le redini del match, torna a gestire un vantaggio in doppia cifra con Librizzi protagonista e la chiude definitivamente con Nkamhoua che firma il 76-63 a 3' dalla fine. Ultimi 180 secondi senza reazione, Trieste si arrende anche a Masnago e alimenta i dubbi sulla tenuta di una squadra che non sembra avere armi per uscire da una crisi conclamata.

Io penso che si possono tranquillamente prendere un attaccante e un difensore centrale, entro il 5 gennaio, per dare una chance realistica alla squadra di provarci nelle prossime partite, diciamo fino al 23 gennaio. Senza mettere in crisi finanziaria la società. Anche perché un bravo DS riuscirebbe a prendere qualcuno spendibile eventualmente anche in D. Se poi Franco non ci riesce vuol dire che non è capace... Se per quella data si capisce che è un impresa disperata, ci sta a programmare per la prossima, anche con alcune, a quel punto inevitabili, cessioni.   

Conferenza stampa post partita di Gonzales peggio della prestazione sua e della squadra. Ci sono indubbie concause ma il perpetuarsi dal primo giorno, dalla prima partita degli stessi problemi, il ripetersi degli stessi errori e la completa assenza di idee su come risolverli portano ad una sola possibile conclusione: quella dell'esperienza dell'ex allenatore dell'Alba Berlino a Trieste. Il rapporto con la squadra è assente (Uthoff è un fantasma, JTA gli gioca contro), i risultati mediocri, gli errori sempre gli stessi. Atteggiamento, comunicazione on court and off the court e prossemica dello spagnolo sono imbarazzanti. La squadra rispecchia il suo allenatore: arrendevole, disunita, senz'anima, spenta. La dico grossa: pare IG stia solo aspettando l'esonero. Non basterà ma senza un nuovo head coach la stagione è già finita (my two cents).

Nelle altre partite c'erano facce incazzate, stasera ho visto facce spente, tristi e rassegnate, che è ancora peggio.