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Nel senso che gli ultimi 5 minuti hannno valori molto diversi dal resto della partita, il fatto che Reggio abbia mollato ha sicuramente avuto un peso determinante. Il 17-7 maturato contro una squadra che in pratica non c'era più ha ovviamente cambiato radicalmente i dati per il quintetto che era in campo, o ti sembra normale che chi ha giocato nei momenti di massima aggressività di Reggio venga paragonato a chi ha potuto "godere" di questi 5 minuti? Perché se da un lato è vero che il quintetto finale ha potuto far media con i minuti che aveva giocato prima, dall'altro bisogna considerare che tutti i giocatori non entrati nel supplementare (non ci sono stati cambi, a memoria) questa possibilità non l'hanno avuta. Mi sembra evidente che i risultati delle analisi possano avere una sola direzione. Con questo, sia chiaro, non intendo togliere merito a chi era in campo. 

In che senso?

Nel supplementare Reggio ha mollato completamente, come si riflette sulle statistiche? 

MARTEDÌ 16 DICEMBRE 2025 - Le condizioni di Mady Sissoko e la situazione di un ginocchio tutta da verificare sono la pesante eredità lasciata dal successo di sabato scorso contro la Unahotels Reggio Emilia. Come scrive oggi Lorenzo Gatto su "Il PIccolo", dopo la domenica di riposo, cruciale la giornata di ieri con il centro maliano che si è sottoposto alla risonanza magnetica. Sissoko è uno tosto che tende a non lamentarsi, ieri mattina camminava senza stampelle ma faticava ad allungare la gamba. L'esame diagnostico chiarirà l'entità del problema, solo dopo il referto si potrà sapere se il giocatore dovrà osservare un periodo di stop, e in caso affermativo, per quanto tempo. In attesa dell'odierno responso, l'unica ragionevole ipotesi, è che Sissoko non sarà in campo domani per il match di Champions League contro il Wurzburg. Tutto il resto è un'incognita che la società si prepara ad affrontare con estrema cautela. La possibile assenza di Sissoko non è una perdita come un'altra ma rappresenterebbe un vero e proprio terremoto tattico. Il giocatore, per le sue specifiche caratteristiche fisiche e tecniche, rappresenta un "unicum" all'interno del roster a disposizione di coach Gonzalez. La sua energia sotto canestro, la capacità di difendere il pitturato e l'abilità nel prendere rimbalzi lo rendono un perno centrale del sistema di gioco triestino. Viste le sue caratteristiche e quelle del roster, Mady è forse l'unico elemento della formazione che può essere definito davvero insostituibile. Dopo il match di Champions League in programma domani contro il Würzburg, la mente andrà alla volata finale del girone d'andata, una corsa che vale la partecipazione alle final eight di Coppa Italia. La formazione di Israel Gonzalez deve ancora mettere punti in classifica per guadagnarsi un posto all'Inalpi Arena di Torino, palcoscenico delle finals. Il primo ostacolo si presenta domenica 21 dicembre con la trasferta a Varese. Due punti fondamentali per consolidare l'attuale settimo posto ed evitare pericolose distrazioni che potrebbero riaprire i giochi, costringendo Trieste a guardarsi le spalle con maggiore apprensione negli ultimi appuntamenti di questa prima parte del campionato. E a proposito del match di domenica tra Openjobmetis e Pallacanestro Trieste, gara che presenta "profili di criticità" visti i precedenti tra le tifoserie, il questore di Varese, a seguito di una riunione tecnica cui dovranno partecipare entrambe le società, valuterà se consentire la trasferta ai residenti nella provincia di Trieste ed eventualmente quali limitazioni adottare a livello organizzativo per azzerare o comunque ridurre i rischi e creare le condizioni sufficienti a garantire l'ordine pubblico. - Il successo roboante sull'Albinoleffe incide relativamente sulla classifica ma ha un grande valore sul piano morale. Lo scrive Ciro Esposito: questa Triestina, figlia quasi del caso, è il gruppo più solido e sorprendente che si è visto al Rocco negli ultimi anni. La cinquina nasce da una gara "pazza" ma è l'emblema di una squadra che non è disposta a mollare la presa contro tutto e contro tutti. Nei giorni precedenti il match con l'Albinoleffe i nuovi soci-proprietari hanno fatto vedere le loro facce, hanno parlato e rassicurato in attesa dei fatti ma hanno anche lasciato intendere che una retrocessione in D (sul piano della logica assai probabile) non sarebbe un dramma. Quel "vedremo la situazione a gennaio per i rinforzi" è un ragionamento inevitabile ma anche un modo per prendere tempo. Gli stessi tifosi sembrano quasi rassegnati a scalare di categoria pur di poter poi contare su un progetto solido. Cosa può succedere da qui a metà gennaio per spingere l'ambiente contro la rassegnazione? Nulla sul piano della logica a meno di un filotto straordinario (quattro vittorie o giù di lì ma c'è da giocare a Vicenza, con l'Alcione, a Lecco e a Ospitaletto) e comunque i punti da rimontare sarebbero comunque tanti. Invece sul piano morale e della resistenza la strada la stanno indicando questo gruppo e il suo timoniere Tesser (in parte l'aveva già fatto il buon Marino). Il tecnico di Montebelluna ha quella scorza dura che ha portato le sue squadre a un bel po' di promozioni. Alcuni giocatori come Ionita e Crnigoj, ma non solo, stanno dimostrando di non essere da meno. La resistenza non è un vezzo ma è l'unico strumento per continuare a testa alta una stagione devastata da una gestione del club scellerata e fallimentare. Perché c'è modo e modo di retrocedere. Farlo con dignità e combattendo alzerà la reputazione della Triestina anche per il futuro. Bene ha fatto la nuova società a parlare con i tifosi, a presenziare in forze allo stadio, a incontrare Totò De Falco, a pensare alla campagna di mini-abbonamenti. Ma è inutile nascondere la possibilità che a gennaio alcuni giocatori di peso (non quei pochi dei quali sarebbe meglio alleggerirsi) chiedano di andarsene e ottengano l'ok. La situazione da gestire per gli americani non è invidiabile. Sul piano contabile cercano giustamente la sostenibilità. Ma sono di fronte a una stagione di C con ampissime possibilità di finire tra i dilettanti, comunque con dei costi pesanti da sostenere (almeno 4 milioni abbondanti, arretrati esclusi). Avrebbe senso non giocarsi fino in fondo anche la minima possibilità di mantenere la categoria? No, anche se le scelte sono loro e vanno fatte con ponderazione ed equilibrio. Dalla squadra arriva un segnale forte. Ma quel segnale era già arrivato nelle partite precedenti con un gioco meno offensivo prima dell'arrivo di Tesser, poi da novembre con la capacità di creare in ogni gara 6-7 palle gol frutto della filosofia calcistica (coraggiosa e rischiosa) del tecnico di Montebelluna innamorato di Trieste. Il tutto con un organico non costruito quest'estate e con menomazioni pes antissime arrivate durante il cammino. Questa Triestina ha sempre avuto la forza di reagire e di stare sul pezzo contro qualunque avversaria. È un gruppo che piace ai tifosi nonostante le delusioni a raffica li abbia fatti ritirare dagli spalti. Questi valori sono un patrimonio da salvaguardare. Anche con questo aspetto, magari poco famigliare, è bene che facciano i conti i nuovi americani. E anche i tifosi.

DISCLAIMER: Prendè la roba per quel che xe, un esperimento, un simpatico gioghetto tra tifosi. Xe el frutto de dati reali, ma elaboradi da un’Intelligenza Artificile che, ricordemoselo, non ga oci, non va in palazzo e non xe uno strumento professionale de analisi. Anche se poi cerco de controllar el processo de analisi e i valori. L’obiettivo non xe quel de sentenziar con verità assolute, ma solo offrir spunti de discussion diversi dal solito. I numeri servi proprio a questo, offri una prospettiva "fredda", sgombera dal peso dei singoli episodi, ripulida dai bias emotivi o dalla memoria selettiva. Saria bel se i rivassi semplicemente a stimolar qualche domanda nova, per divertirse a legger la partida da un angolazion diversa.   🏀 REPORT: Pallacanestro Trieste vs Reggio Emilia Analisi Post-Game: The "Polarity" Victory Tempo di lettura stimato: 5 - 7 minuti. OVERVIEW MACROSCOPICA: Una vittoria a due velocità La vittoria di Trieste nasconde una dicotomia statistica raramente osservabile a questi livelli in LBA. Il tabellino e le metriche avanzate raccontano la storia di due squadre diverse che indossano la stessa maglia, una differenza enorme evidenziata dai valori di Net Rating (ovvero: quanti punti guadagniamo o perdiamo rispetto agli avversari ogni 100 azioni): Lo "Starting Five" (+ Brooks): Un'unità d'élite capace di un Net Rating che oscilla tra +30 e +40, con un'efficienza offensiva da Eurolega. La Second Unit: Un gruppo che ha subito un collasso strutturale, con Net Rating negativi fino a -70 (Markel Brown) e -87 (Candussi). Non si tratta di semplici oscillazioni di rendimento, ma di due modi diametralmente opposti di stare in campo, determinati soprattutto dalla configurazione del frontcourt (lunghi) e dalla qualità della regia. Il successo finale è stato quindi strappato con fatica grazie al minutaggio fuori scala dei “Big 4” (Ramsey, Ross, Toscano e Uthoff), tutti oltre i 30 minuti anche a causa dell’overtime, che ha amplificato la dipendenza di Trieste dal suo nucleo principale e reso ancora più netto il contrasto tra i due assetti.   Di seguito il Deep Dive sull’assetto vincente. Il Quintetto "Small & Lethal" (Dominio Totale) Lineup: Ross C. | Ramsey J. | Toscano Anderson J. | Brooks J. | Uthoff J. Utilizzo: 35 Possessi | Pace: 72.9 Questo è il dato "Anomalo" (in senso positivo) più impressionante del report. Con 35 possessi (un campione statistico rilevante, circa il 40-45% di una partita media di LBA), questo quintetto annichilisce l'avversario. Analisi Metriche Avanzate Net Rating: +75.3. Interpretazione: Un numero mostruoso. Significa che in questo lasso di tempo Trieste ha dominato in modo assoluto. Offensive Rating: 142.9. Insight: Efficienza offensiva d'élite europea. Ogni azione produce quasi 1.5 punti. Defensive Rating: 67.6. Stats Nugget: Qui c'è la sorpresa. Ci si aspetterebbe che un quintetto con Brooks e Uthoff (senza un centro di ruolo come Sissoko) soffra in difesa. Invece, concedono pochissimo (67.6 punti per 100 possessi). True Shooting % (TS%): 71.4%. Lettura del dato: la qualità delle conclusioni raggiunge livelli eccezionali, con un incremento verticale dell’efficienza offensiva rispetto ad altri quintetti messi in campo, segnale di un attacco drasticamente più pulito e selettivo. Rebounding (DRB%): 80.0%. Insight: Controllano i tabelloni meglio con i "piccoli" (Brooks/Uthoff) che con Sissoko. Un DRB% dell'80% è eccellente e nega secondi tiri agli avversari, alimentando l'attacco.  Interpretazione Tattica & Punti di Forza Questo assetto trasforma Trieste in una squadra moderna, "5-out" o quasi: Doppio Playmaking + Equilibrio Tattico: Ross e JTA hanno le chiavi della regia, ma è l'intelligenza posizionale di Brooks a bilanciare il quintetto: la sua capacità di mantenere le spaziature corrette e offrire solidità difensiva senza reclamare possessi permette a Uthoff di punire dal perimetro e svuotare l'area. Versatilità Difensiva (Switchability): Senza un centro pesante, questo quintetto può cambiare su tutti i blocchi (Switch-All defense). JTA, Brooks e Uthoff possono tenere i piccoli e i lunghi avversari per brevi tratti. Questo ha mandato in tilt l'attacco avversario (Opp TS% crollata al 42.6%). l "Terminale" Offensivo: Jahmi'us Ramsey (The Finisher) Mentre Ross e JTA apparecchiano la tavola, Ramsey è quello che mangia. Con un Usage Rate del 34.4% (il più alto in squadra) e 25 punti segnati, in questo assetto tattico Ramsey diventa l'arma totale. La spaziatura offerta da Brooks e Uthoff (che portano fuori i lunghi avversari) gli apre autostrade per attaccare il ferro (22.7% Rim Frequency) o per prendersi tiri ad alta efficienza. Ma, a differenza del solito, ha inciso anche come creatore: i 4 assist lo ha reso letale non solo come finisher ma anche nello scaricare sull’uomo libero. ANALISI CRITICA: Il Crollo della "Second Unit" Il dato più allarmante per lo staff tecnico è il rendimento della panchina. Ecco il confronto impietoso tramite Net Rating (ON): Player Minuti Net Rating (ON) Analisi J. Ramsey 34 +40.4 Dominio assoluto. J. Brooks 26 +36.9 Sesto uomo di lusso, si integra coi titolari. M. Brown 19 -70.8 Allarme Rosso. Attacco sterile (ORTG 65.6) e difesa colabrodo. F. Candussi 10 -87.1 Incompatibilità difensiva in questo matchup. M. Ruzzier 14 -29.3 Sofferenza contro la pressione avversaria? Focus su Markel Brown: Con un USG% del 25.0% (alto per chi esce dalla panchina) ha prodotto una TS% del 41.7%. Un giocatore ad alto utilizzo e bassa efficienza è la ricetta perfetta per perdere il vantaggio accumulato dai titolari. Il -24 di Plus/Minus in 19 minuti indica che Trieste ha perso più di un punto al minuto con lui in campo. Verdetto: I dati della panchina richiedono un intervento immediato nelle rotazioni.       DEEP DIVE GIOCATORI: I "Big 4" e l'Impatto Elitario Jahmi'us Ramsey: L'Offensive Hub ad Alto Volume Ramsey non è solo il miglior marcatore (25 pts), è il motore gravitazionale dell'attacco. Volume vs Efficienza: Gestire un USG% del 34.4% (più di un terzo dei possessi della squadra passano per le sue mani) mantenendo una TS% del 62.5% è indice di una prestazione da MVP della giornata. In LBA, superare il 30% di Usage con questa efficienza è raro. La Potenza di Fuoco (ORTG 132.3): Con Ramsey sul parquet, l'attacco raggiunge vette assolute, producendo 132.3 punti su 100 possessi (ORTG); un valore che non indica solo volume di tiro, ma una reale efficienza di sistema. Impatto Globale (Net Rating): Non guardiamo solo il Plus/Minus grezzo (+25). Il dato reale è il suo Net Rating (+40.4) devastante. Dato che certifica la sua insostituibilità: la squadra non si limita a vincere i suoi minuti, ma domina l'avversario, subendo un calo drastico di rendimento ("la luce si spegne") non appena lui siede in panchina. Shot Chart: 27.3% "Above the Break 3" (2 Punti Per Possesso – Chirurgico, 50% di realizzazione dall’arco). 22.7% Al ferro (0.80 PPS – Aggressivo ma ondivago, 45.5% di conversione influenzato dal blackout del 4° quarto). 9.1% Mid-range (Volume marginale – Zona trascurata, preferisce non accontentarsi del tiro a media efficienza). (Nota tecnica: Bilanciamento moderno. Ramsey esibisce una selezione di tiro quasi ideale per l'efficienza: polarizza le scelte tra l'aggressione al ferro e il tiro pesante frontale, eliminando quasi totalmente il mid-range non necessario). (Nota mia: Riguardo alla giustissima analisi del tifoso che guarda le pertide... xe evidente che quei 3 appoggi maldestri, sul finir del quarto quarto, gavessi podudo comprometter el risultato e abbassa le percentuali de Ramsey. Sembrava già fatti e xe uscidi per un niente. Se non la gavessimo rubada, fossimo qua a commentar tutt'altra prestazion. Tuttavia per 35 minuti Ramsey xe stado l’unico che ne ga tenudo in partida (Net Rating +40). Fatto che se pol notar anche dalla Rotation Chart, dove a Ramsey corrispondi, per lo più, la linea verde. Insomma una partida da 9 in pagella, con un possibile finale da bocciatura viziado da 3 episodi. ...e alla fine, comunque, Ramsey porta a casa 25 punti, un eccellente TS% superiore al 60%, un NET RTG mostruoso de 40.4 e domina l'OT. Che poi… a ben veder se de quei 3 appoggi sbagliadi ghe fossi entrado quel layup rovesciato o quell'altro tiro, poi ribattudo in tap-in vincente da Brooks, fossimo qua a parlar de una prestazion de quasi 30 punti.) Juan Toscano Anderson: Il "Point Forward" Definitivo JTA ha giocato un ruolo tattico sofisticato che va oltre i 16 punti e 10 rimbalzi. Playmaking: Con un AST% del 26.1% e un Assist Ratio del 21.4% (1 assist ogni 5 coinvolgimenti offensivi), Toscano opera come un playmaker occulto, permettendo a Ross e Ramsey di concentrarsi sullo scoring. Distribuzione assists: 13.3% su tiri da 2, 27.3% su tiri da 3, 100% sui viaggi in lunetta Difesa & Rebounding: 9 Rimbalzi Difensivi (massimo della partita) e Individual Defensive Rating: 89.2, cioè 89.2 punti concessi alla squadra avversaria ogni 100 possessi (eccellente). È l'ancora che permette al quintetto piccolo di reggere fisicamente. Shot Chart: 23.5% ferro (1.50 PPS – Dominante, 75% di realizzazione su alto volume). 23.5% corner-3 (0.75 PPS – Zona da migliorare, solo 25% di conversione). (Nota tecnica: JTA ha mostrato una selezione di tiro polarizzata: o va forte al ferro con grande successo, o scarica dall'arco. Ha completamente eliminato il mid-range classico). Solo 11.8% di TOV% nonostante l'alto Assist Rate. Triangolazione: Alta AST% + Alto Rebound Rate + Basso TOV% = Giocatore Totale.   Jarrod Uthoff: L'Efficienza Silenziosa   Il dato assurdo: TS% ed eFG% del 100.0%. Uthoff non ha sbagliato quasi nulla (5/6 dal campo, l'unico errore non ha intaccato la TS% perché non ha tirato liberi che abbassano il divisore). Rating "Videoludico": Un Net Rating individuale di +109.6 (OFF 202.4 - DEF 92.8). Sebbene il campione di possessi diretti sia basso, la sua presenza in campo (+24 Plus/Minus) dilata il campo come nessun altro (Floor Spacing). Shot Chart: 16.7% Ferro (2.00 PPS-Punti Per Tiro Tentato – Perfetto, 100% di realizzazione). 33.3% Paint (no ferro) (2.00 PPS – Perfetto, 2 su 2. Un terzo dei suoi possessi si è concretizzato qui con efficienza massima. 33.3% Above-the-Break 3 (3.00 PPS – Perfetto, 100%). (Nota: L'unico errore della serata è arrivato da un tentativo in Corner 3, che rappresenta il restante 16.7% dei possessi di tiro).   Colbey Ross: Il Generale   ORTG/DRTG: Quando Ross è in campo, Trieste segna 122.2 punti su 100 possessi e, dato ancor più sorprendente per un playmaker della sua taglia, concede solo 89.3 punti agli avversari. Gestione: AST% del 27.8%. Ross e Toscano si sono spartiti equamente i compiti di creazione, rendendo l'attacco imprevedibile. Generatore di Tiri ad Alto Valore: Il dato grezzo (5 assist) nasconde la qualità dei passaggi. La metrica AST% (3P) è del 42.9% evidenzia che quasi la metà delle triple segnate da Trieste mentre Ross era in campo sono nate dalle sue mani.