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Notizie e commenti vari sul calcio


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10 ore fa, LungomareNatisone ha scritto:

Perché la Slovenia è passata come prima davanti alla Danimarca, mentre l'Austria è la seconda migliore

Noi tra le seconde siamo una delle 3 che han fatto meno punti.

L'ideale era entrare in terza fascia, perché in quella fasca lì son tutte rognose. La seconda paradossalmente è meno "temibile".

La Slovenia è passata come seconda e non come prima... non conta la differenza reti ma gli scontri diretti, dovresti saperlo perchè pure Italia e Ucraina sono arrivate pari a 14, ma qualificati NOI grazie al 2-1 in Italia e allo 0-0 di ieri.

Ugualmente la Danimarca è prima grazie al pari in Slovenia e alla vittoria per 2-1 in Danimarca di pochi giorni fa!

In ogni caso è abbastanza relativo il posto in cui saremo come fasce nei gironi, quella 2 e 3 non hanno certamente sti super squadroni, e poi un girone troppo semplice a me non piace.

Ricordo ancora il Mondiale 2010 da campioni del Mondo in carica, finimmo fuori in un girone ridicolo con Nuova Zelanda, Paraguay e Slovacchia😆

 

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2 ore fa, LungomareNatisone ha scritto:

Certo, avere o non avere Chiellini fa tutta la differenza del mondo visto che è stato l'ultimo grande marcatore italiano. Una nostra tradizione ed un'eccellenza del made in Italy che abbiamo scelto di abiurare in nome del calcio moderno e propositivo con i centrali che devono saper impostare (infatti non ci metto dentro Bonucci, che dovrebbe fare una statua a Chiellini e Barzagli per la carriera che li hanno permesso di fare)

Vero Spinazzola, ma un Dimarco in forma secondo me non è inferiore.

Verratti a me personalmente non mi ha mai fatto impazzire perché spesso rallentava il gioco con quel tocco in più a volte fastidioso, ma è una cosa mia.

Fatto sta che secondo la nazionale di Mancini non era molto più forte di questa per quanto riguarda i convocabili, ma era tot volte più bella da vedere (già dalle qualificazioni in cui asfaltammo tutti finendo a punteggio pieno, unica volta in 113 anni)

Infatti con Mancini ero sicuro ci saremmo giocati l'europeo (e forse anche il mondiale, non fosse stato per Jorginho che sbaglia 2 rigori o Berardi che a porta vuota calcia fuori), con Spalletti mica tanto. Ma spero di essere smentito

Il punto non è "abiurare dalla tradizione", cosa che a mio avviso significa poco perché il calcio è sempre in eterno mutamento ed il calcio italiano nella sua storia è sempre cambiato moltissimo.

Il punto è che in Italia da trent'anni si usano metodologie sbagliate nella formazione dei giocatori: si allena solo ed esclusivamente il collettivo e la squadra e si tralascia tutto il resto.

Paesi che non utilizzano questa metodologia (Francia, Spagna, Portogallo, Inghilterra), continuano a sfornare talenti nonostante il calcio moderno, la velocità, ecc.

Paesi come Italia (ma anche Germania, Olanda), tutti movimenti calcistici che a livello giovanile puntano di più sulla tattica collettiva che quella individuale, continueranno a produrre gentaglia mediocre anche nei prossimi decenni finché non invertiranno la rotta.

Qualcuno in federazione (Viscidi) sta alzando la voce, tutte cose che io con tutti i miei limiti e scarsissima esperienza calcistica ripeto da almeno un decennio...

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La cosa che mi colpisce in negativo dei giocatori in maglia azzurra è la completa assenza di personalità quando l'avversario ti mette in difficoltà, tutte cose che a mio avviso sono imputabili a due fattori strettamente interconnessi:

- Scarsa esperienza internazionale in partite da dentro-fuori.

- Giocatori abituati di base al collettivo e al sistema, incapaci di fuoriuscire da un determinato spartito e canovaccio tattico.

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2 ore fa, Manuel90 ha scritto:

La Slovenia è passata come seconda e non come prima... non conta la differenza reti ma gli scontri diretti, dovresti saperlo perchè pure Italia e Ucraina sono arrivate pari a 14, ma qualificati NOI grazie al 2-1 in Italia e allo 0-0 di ieri.

Ugualmente la Danimarca è prima grazie al pari in Slovenia e alla vittoria per 2-1 in Danimarca di pochi giorni fa!

Giusto, mi son fidato di Sofascore che ieri dava la Slovenia prima

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1 ora fa, atleticoiero ha scritto:

Il punto non è "abiurare dalla tradizione", cosa che a mio avviso significa poco perché il calcio è sempre in eterno mutamento ed il calcio italiano nella sua storia è sempre cambiato moltissimo.

Il punto è che in Italia da trent'anni si usano metodologie sbagliate nella formazione dei giocatori: si allena solo ed esclusivamente il collettivo e la squadra e si tralascia tutto il resto.

Paesi che non utilizzano questa metodologia (Francia, Spagna, Portogallo, Inghilterra), continuano a sfornare talenti nonostante il calcio moderno, la velocità, ecc.

Paesi come Italia (ma anche Germania, Olanda), tutti movimenti calcistici che a livello giovanile puntano di più sulla tattica collettiva che quella individuale, continueranno a produrre gentaglia mediocre anche nei prossimi decenni finché non invertiranno la rotta.

Qualcuno in federazione (Viscidi) sta alzando la voce, tutte cose che io con tutti i miei limiti e scarsissima esperienza calcistica ripeto da almeno un decennio...

Beh ma cosa è cambiato nel calcio italiano e tedesco negli ultimi anni? La filosofia!

Per decenni italiani e tedeschi erano stabilmente tra le nazionali da battere perché avevano una propria identità: difesa solida e davanti l'uomo che la risolve (noi i grandi giocatori di tecnica da Rivera a Totti passando per Baggio e loro il centravanti infallibile con Gerd Müller e Miroslav Klose (🤩) come massimi esponenti del ruolo).

La Spagna la sua identità non l'ha mai cambiata, e appena la ruota è girata ha incominciato a dominare grazie a una generazione d'oro sovrapposta a quella del tiki taka di Guardiola. Francia e Inghilterra hanno puntato sulla formazione individuale dei calciatori. Noi e i tedeschi né l'una né l'altra cosa, e abbiamo cominciato a scimmiottare un calcio che non ci è mai appartenuto.

A me sale il nervoso a vedere la batteria di centrali convocabili, visto che non c'è un marcatore uno. E al contrario Chiesa mi riconcilia col calcio, perché è il classico tipo di giocatore di cui avrei gridato il nome in ogni partitella in spiaggia con gli amici da bambino...

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1 ora fa, atleticoiero ha scritto:

Il punto non è "abiurare dalla tradizione", cosa che a mio avviso significa poco perché il calcio è sempre in eterno mutamento ed il calcio italiano nella sua storia è sempre cambiato moltissimo.

Il punto è che in Italia da trent'anni si usano metodologie sbagliate nella formazione dei giocatori: si allena solo ed esclusivamente il collettivo e la squadra e si tralascia tutto il resto.

Paesi che non utilizzano questa metodologia (Francia, Spagna, Portogallo, Inghilterra), continuano a sfornare talenti nonostante il calcio moderno, la velocità, ecc.

Paesi come Italia (ma anche Germania, Olanda), tutti movimenti calcistici che a livello giovanile puntano di più sulla tattica collettiva che quella individuale, continueranno a produrre gentaglia mediocre anche nei prossimi decenni finché non invertiranno la rotta.

Qualcuno in federazione (Viscidi) sta alzando la voce, tutte cose che io con tutti i miei limiti e scarsissima esperienza calcistica ripeto da almeno un decennio...

c’è anche da dire che l’Italia ha un centro tecnico federale e la Francia 16….

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2 ore fa, LungomareNatisone ha scritto:

 E al contrario Chiesa mi riconcilia col calcio, perché è il classico tipo di giocatore di cui avrei gridato il nome in ogni partitella in spiaggia con gli amici da bambino...

E tutto ciò nonostante da 2 anni stia lavorando con il più grande sottoperformatore di attaccanti al mondo. 

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7 ore fa, LungomareNatisone ha scritto:

Beh ma cosa è cambiato nel calcio italiano e tedesco negli ultimi anni? La filosofia!

Per decenni italiani e tedeschi erano stabilmente tra le nazionali da battere perché avevano una propria identità: difesa solida e davanti l'uomo che la risolve (noi i grandi giocatori di tecnica da Rivera a Totti passando per Baggio e loro il centravanti infallibile con Gerd Müller e Miroslav Klose (🤩) come massimi esponenti del ruolo).

La Spagna la sua identità non l'ha mai cambiata, e appena la ruota è girata ha incominciato a dominare grazie a una generazione d'oro sovrapposta a quella del tiki taka di Guardiola. Francia e Inghilterra hanno puntato sulla formazione individuale dei calciatori. Noi e i tedeschi né l'una né l'altra cosa, e abbiamo cominciato a scimmiottare un calcio che non ci è mai appartenuto.

A me sale il nervoso a vedere la batteria di centrali convocabili, visto che non c'è un marcatore uno. E al contrario Chiesa mi riconcilia col calcio, perché è il classico tipo di giocatore di cui avrei gridato il nome in ogni partitella in spiaggia con gli amici da bambino...

In parte concordo, il calcio tedesco e quello italiano almeno dagli Anni Sessanta fino ai giorni nostri di fatto si sono evoluti/involuti in parallelo (segno che il nostro calcio è in realtà molto più simile a quello mitteleuropeo che a quello latino). La loro "fortuna" è stato l'assorbimento della ex DDR che ha permesso loro di aggiungere quel quid di programmazione sportiva in più.

Però per il resto la le loro facoltà (in Germania il calcio è materia universitaria) sforna tecnici preparatissimi sul piano tattico e didattico (e secondo anche più avanguardisti dei nostri., Nagelsmann è l'ultimo esempio..) ma carenti in tutto il resto, soprattutto sugli insegnamenti dei fondamentali. 

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21 ore fa, pinot ha scritto:

c’è anche da dire che l’Italia ha un centro tecnico federale e la Francia 16….

Ma scusa....... a me risulta che in Italia di centri tecnici federali ce ne sono 49......   di cui due nella nostra regione....... mah.... aggiungo anche le 650 società che sono sculoe calcio elite...... 

Modificato da numanecia
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intervista a Sacchi nella Gazzetta di ieri

questa qualificazione deve essere un punto di partenza, non di arrivo. Se vogliamo diventare una nazione leader c’è bisogno di cambiare parecchie cose, e non sto parlando di questioni tattiche

a cosa si riferisce ?

siamo indietro rispetto a tutte le principali nazionali d’Europa. L’Italia ha un solo centro tecnico federale, la Francia ne ha sedici. Ci batte persino la Svizzera che ne ha 3.

contattare Sacchi per segnalargli l’errore

Modificato da pinot
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37 minuti fa, pinot ha scritto:

intervista a Sacchi nella Gazzetta di ieri

questa qualificazione deve essere un punto di partenza, non di arrivo. Se vogliamo diventare una nazione leader c’è bisogno di cambiare parecchie cose, e non sto parlando di questioni tattiche

a cosa si riferisce ?

siamo indietro rispetto a tutte le principali nazionali d’Europa. L’Italia ha un solo centro tecnico federale, la Francia ne ha sedici. Ci batte persino la Svizzera che ne ha 3.

contattare Sacchi per segnalargli l’errore

Se Sacchi spara cazzate non è colpa mia, ma guarda per i ragazzi qui in Regioni8 uno di tali centri si trova a Bagnaria Arsa dove si riuniscono le rappresentative regionali....... se vuoi ti sviolino per filo e per segno cosa fanno a livello regionale, nord italie-centro e sud  avendolo vissuto in maniera diretta..... 

https://www.figc.it/it/giovani/sviluppo-evolution-programme/evolution-programme/elenco-cft/

Dai su..... 

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55 minuti fa, numanecia ha scritto:

Se Sacchi spara cazzate non è colpa mia, ma guarda per i ragazzi qui in Regioni8 uno di tali centri si trova a Bagnaria Arsa dove si riuniscono le rappresentative regionali....... se vuoi ti sviolino per filo e per segno cosa fanno a livello regionale, nord italie-centro e sud  avendolo vissuto in maniera diretta..... 

https://www.figc.it/it/giovani/sviluppo-evolution-programme/evolution-programme/elenco-cft/

Dai su..... 

I centri tecnici a cui (penso) si riferisce Sacchi sono delle specie di college, non solo in Francia ma organizzati dalla federazione francese, in cui ragazzi dai 10 ai 18 anni devono alloggiare, essere performanti a scuola e sono ammessi solo dopo una dura selezione. In realtà quando Sacchi dice che in Italia ce ne è solo uno sbaglia, se si riferisce a Coverciano, perché quello non lo è, casomai sono più simili all'organizzazione di alcune squadre di Serie A le quali però selezionano solo per se stessi, perciò con molti stranieri, mentre in Francia lo si fa a livello nazionale e internazionale ma solo con giocatori francesi.

Modificato da Guiz
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2 ore fa, GiGi-TO ha scritto:

Forse i centri tecnici di diverse nazioni funzionano in maniera diversa... non so quali differenze ci siano fra i nostri e quelli degli altri, ricordo che in Francia i ragazzi che ci vanno ci passano molto tempo, cosa che non so se accade da noi

Da noi il primo livello è la rappresentativa regionale. I ragazzi si trovano circa una decina di volte l'anno per preparare la Coppa delle Regioni. Per la rappresentativa passano circa una quarantina di ragazzi per poi essere scremati a formare una rosa di 22. Il livello successivo è il raduno della rappresentativa del nord, e qua cominciano i dolori. Ragazzi di 15 anni che arrivano con cuffie alle orecchie grandi come un woofer di una Ford escort dell'88, Procuratori dall'anda losca che girano tra il pubblico con tanto di taccuino per portarsi a casa  il novello Miretti, genitori convinti di avere in casa il futuro Ronaldo........ e stiamo parlando di dilettanti.......  ho detto tutto......

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In realtà i cft sono un bel passo avanti rispetto al passato, seppur forse ancora troppo poco.

Però nascono con un'idea alla base secondo me molto buona che si può riassumere così:

1) si pesca ogni lunedì una manciata di ragazzini interessanti tra i ragazzi under 15 delle squadre dilettanti, dove a quell'età giocano la maggioranza dei potenziali giocatori di domani

2) ogni lunedì l'allenamento è uguale in tutta Italia, e verte principalmente su situazioni individuali che potrebbero capitare al giocatore in partita. In sostanza oltre che sulla tecnica si lavora soprattutto sulla personalità, che è una qualità fondamentale per produrre calciatori in grado di compiere le scelte giuste in campo

3) la domenica successiva gli osservatori visionano i giocatori che si sono allenati al cft il lunedì precedente e di fatto verificano se il ragazzo ha appreso gli insegnamenti

4) ai cft allenano vari tecnici promettenti che allenano solitamente squadre di pari età (nel cft di Cervignano allena anche un mio conoscente che allena una squadra di giovanissimi provinciali)

5) il progetto ha avuto un'accelerata dopo la mancata qualificazione del 2017, ma era già in cantiere

6) a dirigere sono state prese persone che hanno anni e anni di comprovata esperienza. Per dirne due: il direttore nazionale è l'ex direttore del s.g. del Montebelluna e qui in regione c'è il buon Stoini che per anni ha fatto le fortune del San Luigi.

Insomma, siamo anni luce lontani dal modello francese, ma qualcosa si sta provando a fare. E comunque il tutto è molto più complesso, si potrebbe parlarne per ore.

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2 ore fa, Guiz ha scritto:

I centri tecnici a cui (penso) si riferisce Sacchi sono delle specie di college, non solo in Francia ma organizzati dalla federazione francese, in cui ragazzi dai 10 ai 18 anni devono alloggiare, essere performanti a scuola e sono ammessi solo dopo una dura selezione. In realtà quando Sacchi dice che in Italia ce ne è solo uno sbaglia, se si riferisce a Coverciano, perché quello non lo è, casomai sono più simili all'organizzazione di alcune squadre di Serie A le quali però selezionano solo per se stessi, perciò con molti stranieri, mentre in Francia lo si fa a livello nazionale e internazionale ma solo con giocatori francesi.

Esatto, proprio così, tutte cose introdotte da Kovacs negli Anni Settanta quando era CT della Francia.

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38 minuti fa, numanecia ha scritto:

Da noi il primo livello è la rappresentativa regionale. I ragazzi si trovano circa una decina di volte l'anno per preparare la Coppa delle Regioni. Per la rappresentativa passano circa una quarantina di ragazzi per poi essere scremati a formare una rosa di 22. Il livello successivo è il raduno della rappresentativa del nord, e qua cominciano i dolori. Ragazzi di 15 anni che arrivano con cuffie alle orecchie grandi come un woofer di una Ford escort dell'88, Procuratori dall'anda losca che girano tra il pubblico con tanto di taccuino per portarsi a casa  il novello Miretti, genitori convinti di avere in casa il futuro Ronaldo........ e stiamo parlando di dilettanti.......  ho detto tutto......

Questi atteggiamenti ovviamente in un centro federale sono molto più rari se non inesistenti. Perché raduno è una cosa vita di collegio un altra completamente diversa.

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