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È la mia paura.  Quando serve un parafulmine si punta sempre su queste personalità (da Pavanel per Giacomini, a Tesser per Menta). Se funziona tutto è ottimo, se va male qualcosa c'è sempre la persona che ci mette la faccia per troppo amore mentre i sorci si ingrassano rubando il rubabile. 

Giustamente la fascia d'eta più garantita economicamente (i pensionati) ha uno sconto, quella più precaria (i giovincelli) no.  Quanto ca**o è bello cristallizzare usanze vecchie di sessantanni senza capire che i tempi cambiano. PS: non è una critica alla Società Triestina, succede in gran parte d'Italia.   

De Falco? Assolutamente no, verrebbe solo per amore della Triestina altrimenti restava a godersi la sua pensione a Cesena.  Bisogna vedere in che ruolo, perché leggere oggi sul Piccolo: "Con lui vogliamo lanciare la campagna per i mini abbonamenti" non mi è piaciuta come frase. Se viene deve essere operativo, non fumo negli occhi per i tifosi.

Senza entrare nel dettaglio di Lotito, perché non è sui risultati sportivi (tutto sommato discreti se rapportati a 126 anni di storia) che lo si contesta, su Sarri ignori un fatto determinante.  Quest'estate ha trovato letteralmente le macerie, tra le scorie di una stagione che a dicembre era esaltante ed è diventata un disastro, i malumori di parecchi giocatori pronti ad andarsene, il mercato bloccato scoperto dopo aver firmato il contratto, una contestazione sempre più feroce della tifoseria nei confronti di Lotito e di quell'immondizia umana che è Fabiani (come testimonia la sua carriera...). A ciò si è aggiunta una partenza veramente negativa, con una squadra spenta che ha perso 3 delle prime 4 buttando letteralmente via il derby. Quattro partite condite da prestazioni veramente mediocri sul piano difensivo, su quello offensivo, su quello dei nervi e pure su quello degli infortuni.  Testa bassa, Sarri si è messo a lavorare in silenzio e a fari spenti. E ha rigenerato Basic, che tutti consideravano un bidone (io in primis). E ha lavorato su Cancellieri, diventato una signora ala lontana anni luce dal pulcino bagnato e svogliato visto a Roma anni fa. Orfano di Rovella, ha rigenerato Cataldi che sta facendo un campionato con prestazioni al livello della Lazio 2022/23. Sta dando sempre più fiducia a Pellegrini in costante miglioramento e sta - a piccole dosi - facendo crescere Noslin, che in due stagioni non aveva mai fornito delle presentazioni come le ultime 3/4 sotto tutti gli aspetti.  Da un disastro sta - pian pianino - rimettendo insieme i pezzi tra mille difficoltà, questo è innegabile. E lo fa mentre la società scrive comunicati contro di lui, e lo fa mentre ancora non si sa se a gennaio e giugno si potrà fare mercato. Da tifoso non posso chiedere di meglio, del resto i numeri dicono che abbiamo la seconda difesa del campionato e negli ultimi due mesi e mezzo abbiamo perso solo a San Siro contro le due milanesi (e per inciso, contro il Milan abbiamo fatto anche un'ottima partita per approccio ed organizzazione).  Ripensando al mio umore dopo il derby, non posso che essere contento nel vedere a metà dicembre una Lazio che ha addirittura margini di crescita evidenti. Su Italiano non so, ho come la sensazione che ultimamente la squadra sia inconsciamente più sul pezzo in Europa che in campionato. Ieri non ho visto Bologna-Juve, ma giovedì a Vigo hanno dominato per 90 minuti. 

Tutto, tutto giusto.